23/07/2025
IL BUIO DELL’ORRORE CHE CI LASCIA INDIFFERENTI - Appello alle Istituzioni, ai Rappresentanti Religiosi, alle Organizzazioni di Impresa e Organizzazioni del Mondo del Lavoro, alle Università, agli Eletti dei Consigli Comunali, dei Consigli Provinciali, del Parlamento Italiano, del Parlamento Europeo, a tutte le forme associative della nostra regione e a tutta la società.
Dall’Ucraina a Gaza e agli altri 56 conflitti armati, le azioni contro i civili non ci
spingono ad agire, anzi, più la crudeltà aumenta più siamo paralizzati. Un
paradosso che si era già verificato con altri eccidi e che tuttavia non ci assolve.
In un momento così drammatico per le sorti dell’umanità intera, è necessario
denunciare il silenzio dirompente complice di una società che non riesce a dire basta
a quanto sta accadendo in Medio Oriente, Ucraina, Myanmar, Sudan, Sahel,
Maghreb e tutti gli altri conflitti armati che coinvolgono oltre 92 paesi.
L’Umbria è terra di pace e fratellanza e si muove sul cammino tracciato da San
Francesco ma questo non è abbastanza. L’immane tragedia impone a tutti una presa
di posizione: alle Istituzioni, Regione, Province, Comuni, Chiesa, Organizzazioni
d’Impresa, Organizzazioni Sindacali ed eletti nelle varie istituzioni: non basta
dichiararsi per la pace, è ora di finirla con gli slogan che tendono solo a creare
confusione e business; è necessario prendere formalmente posizione, per esempio
convocando sedute straordinarie del Consiglio regionale, dei Consigli Provinciali,
dei Consigli Comunali, degli Organismi Direttivi delle organizzazioni per approvare
documenti che in maniera inequivocabile chiedono l’immediato “Cessate il fuoco”
il ripristino del diritto internazionale e la riapertura dei corridoi umanitari per
l’arrivo di aiuti gestiti da organizzazioni internazionali e STOP a qualunque ipotesi
di DEPORTAZIONE.
Siamo di fronte a una violenza disumana, criminale, inaccettabile sia da parte del
Governo Netanyahu, sia da Hamas, nemico interno del popolo palestinese, ed ora
anche di fronte a bombardamenti nell’intera regione e di attacchi a strutture
sanitarie e civili, ospedali, asili, condomini come nel caso dell’Ucraina o mega campi
profughi in Africa con sofferenze non immaginabili
Il sequestro di aiuti umanitari, fare del cibo un’arma di scambio e ricatto, le atrocità
nei confronti di civili, donne e bambini,tutto ciò richiede di fermare questo scempio,
attivando forme di sanzioni nei confronti dei signori delle guerre.
L’ARMA PIÙ POTENTE A DISPOSIZIOINE DI PUTIN E DI NETANYAHU E DEI SIGNORI
DELLE ARMI NEL COMPIERE LE ATROCITÀ A CUI ASSISTIAMO IN UCRAINA E GAZA E
NEL MONDO, E’IL NOSTRO IMMOBILISMO CHE SI TRASFORMA NELLA NOSTRA
INFDIFFERENZA.
Federconsumatori provinciale Perugia
Il presidente p.t.
Alessandro Petruzzi