Radio Città Pescara Popolare Network 97.8 / 88.9 MHz

Radio Città Pescara Popolare Network 97.8 / 88.9 MHz Ritmo e Consapevolezza

Radio Città è una emittente radiofonica indipendente, aderisce al Popolare Network, la più grande rete radiofonica di informazione indipendente d’Europa, da cui attinge i GR e le rubriche su temi di rilevanza nazionale. Radio Città promuove tematiche e generi musicali esclusi dalla programmazione delle altre emittenti, dà spazio ai gruppi musicali e all’associazionismo, dà voce e risalto alle iniz

iative ed alle idee culturali e sociali lasciate in secondo piano dai grandi media, rappresentando così uno strumento di aggregazione e socialità importante sul nostro territorio di cui racconta le eccellenze delle sue realtà produttive. Per questo e tante altre ragioni Radio Città è una irrinunciabile risorsa di comunicazione della nostra area geografica, garantendo un flusso di comunicazione costante in gran parte del territorio delle province di Pescara e Chieti, lungo la costa teramana e molisana. Radio Città è un punto di riferimento che galvanizza l’attenzione di un pubblico democratico, pacifista e progressista, che costituisce un significativo target colto. Radio Città si sostiene con gli abbonamenti e sottoscrizioni, con eventi culturali di autofinanziamento, con sponsorizzazioni e pubblicità istituzionale e privata selezionata. Ascoltateci in FM a Pescara, Chieti e province limitrofe in FM:
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Assalti Frontali e Dj Hiko Casio JR al Bobby's di San Giacomo degli Schiavoni
19/12/2025

Assalti Frontali e Dj Hiko Casio JR al Bobby's di San Giacomo degli Schiavoni

Assalti Frontali e Dj Hiko Casio JR al Bobby’s di San Giacomo degli Schiavoni Sabato 20 dicembre gli Assalti Frontali arrivano al Bobby’s di San Giacomo degli Schiavoni. Leggende dell’hip hop italiano, tra militanza, poesia, passione, lotta e attitudine autentica. Un live speciale, con ai gira...

    alle ore 18:30 dal nostro nuovo studio di Largo Baiocchi a Pescara va in onda Dobbiamo Parlarne un programma di appr...
19/12/2025

alle ore 18:30 dal nostro nuovo studio di Largo Baiocchi a Pescara va in onda Dobbiamo Parlarne un programma di approfondimento di temi, principi e confronti , dal data Journalism alla partecipazione collettiva.

Oggi parliamo di oppressione , politiche industriali e faremo una piccola anticipazione della festa associativa del Working Class Festival del 21 dicembre dagli amici del Klesh - Cultures & Spirits a Pescara.

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“Stop agli eventi In Israele” Massive Attack e Brian Eno guidano la protesta di 600 artisti contro Live Nation“Non possi...
18/12/2025

“Stop agli eventi In Israele” Massive Attack e Brian Eno guidano la protesta di 600 artisti contro Live Nation
“Non possiamo più permettere che la nostra musica sia usata per fare artwashing dell’apartheid, del genocidio o dell’oppressione contro un popolo. Ci motiva la visione condivisa di un mondo più giusto e più pacifico. Unitevi a noi”. Si conclude così l’appello, già firmato da oltre seicento musicisti, a Live Nation Entertainment, la più grande società a livello mondiale di organizzazione di concerti, perché smetta di lavorare in Israele, e interrompa i rapporti con Live Nation Israel. Tra le firme di maggior risonanza internazionale quelle di Massive Attack, Brian Eno, Thurston Moore e Caribou. La lettera aperta è una nuova iniziativa di Musicians for Palestine, che risponde così all’invito della Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel a fare pressione su Live Nation Entertainment: la campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele è membro fondatore di BDS, il movimento internazionale a guida palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni nei confronti di Israele creato vent’anni fa. Musicians for Palestine è un network internazionale di artisti ma anche operatori nel campo della musica – manager, discografici, produttori, organizzatori, radiofonici, eccetera – che si è formato ben prima dell’aggressione a Gaza seguita al 7 ottobre 2023: la rete è nata durante l’attacco israeliano alla striscia di Gaza del maggio 2021, nel corso della crisi innescata dalla decisione israeliana di espellere sei famiglie palestinesi dalle loro case nell’area di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est; in quella occasione una presa di posizione di Musicians for Palestine contro l’apartheid israeliano raccolse più di 1500 firme. Intitolato Live Nation, l’appello pubblicato da Musicians for Palestine parte dal rifiuto di “rimanere in silenzio mentre l’apartheid di Israele continua la sua oppressione genocida contro il popolo palestinese”, per poi fotografare la situazione di Gaza, affermando che il “disonesto piano di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti” non porterà “ad una reale assunzione di responsabilità o a una vera giustizia”, e intanto “le forze israeliane stanno ancora assediando, affamando e uccidendo i palestinesi a Gaza”. L’appello arriva quindi al ruolo della musica: “Sappiamo che la solidarietà autentica comincia combattendo la complicità. Parti del nostro settore hanno troppo spesso mancato di sostenere la causa della liberazione palestinese. Chiediamo di porre fine una volta per tutte a questo fallimento morale. Dunque ci esprimiamo tutti assieme per la vita, la dignità e la fine dell’impunità”. L’appello chiede dunque a Live Nation Entertainment di tagliare i rapporti con Live Nation Israel, che “celebra l’esercito genocida israeliano, che a Gaza ha ucciso più di 70.000 palestinesi”. La lettera chiede infine a Live Nation Entertainment di fare proprie le indicazioni della Campagna di boicottaggio culturale di Israele e “di adottare una condotta che garantisca che la sua programmazione e le sue partnership non siano mai complici dell’oppressione, rispettando le linee guida formulate dalla società civile palestinese”, e invita i festival e le location di Live Nation ad aderire e diffondere queste richieste.

🖋 Marcello Lorrai, per la trasmissione Esteri di Radio Popolare


In onda alle 21.15www.radiocittapescara.it 97.8 FM - ABRUZZODAB+
17/12/2025

In onda alle 21.15
www.radiocittapescara.it
97.8 FM - ABRUZZODAB+

CBD FUORI LEGGE?Quello che sta succedendo in Italia ha dell’incredibile e nessuno ne sta parlando davvero.Un nuovo decreto potrebbe cambiare per sempre il fu...

16/12/2025

ZOLFO

16/12/2025

Cinemascope "In formato radio"

14/12/2025

Puntata straordinaria sulla nuova traduzione del Capitale di Marx con: Marco Fars, Giancarlo Trotta e Roberto Fineschi

11/12/2025

- 99 Cosse Radioshow #129

John Lennon è vivo e lotta insieme a noi
08/12/2025

John Lennon è vivo e lotta insieme a noi

Come ogni ricordo il compagno John Lennon assassinato nel 1980. Solo per aver scritto 'A day in the life' meriterebbe un monumento in ogni città come grande rivoluzionario del Novecento
https://www.youtube.com/watch?v=usNsCeOV4GM
A Cuba ci pensò Fidel Castro. Alla rivoluzione e a dedicargli un monumento.

Nel 2021 scrissi un post per il cinquantesimo della sua e le polemiche della leghista Ceccardi e della missina Meloni contro la canzone:
https://www.maurizioacerbo.it/blogs/?p=6141

La foto fu scattata in vista della festa di compleanno di Yoko Ono del 1971 e fu scattata da Robin Blackburn, allora redattore di un giornale di movimento di tendenza marxista internazionalista e antimperialista che si chiamava Red Mole. L'ha postata anni fa Sebastian Budgen e l'ha condivisa di recente Tariq Ali, presente anche lui quel giorno che così ricorda: "Eravamo a Tittenhurst qualche giorno prima del compleanno di Yoko e John voleva farle una sorpresa."

I due attivisti e leader del '68 britannico hanno proseguito la loro militanza politica e il loro impegno intellettuale fino ai giorni nostri. Di recente DeriveApprodi Editore ha pubblicato un libro di Tariq Alì sul lato oscuro di Winston Churchill e nel 2011 Einaudi il monumentale libro di Blackburn "Il crogiolo americano. Schiavismo, emancipazione e diritti umani".

I due intellettuali marxisti non pentiti sono entrati anche nella storia del rock per via di un'intervista che fecero per Red Mole a John Lennon nel marzo 1971. La storia l'ha raccontata Jon Wiener in un articolo tradotto da Jacobin Italia https://jacobinitalia.it/working-class-hero/ #:~:text=Ali%20port%C3%B2%20Robin%20Blackburn%2C%20il,del%201971%20per%20nove%20settimane.

Poi Lennon e Ono si trasferirono a New York dove si misero a disposizione dell'Altra America, in particolare dei settori più radicali del movement contro la guerra in Vietnam, dagli yippies alle Pantere nere e bianche (organizzarono il celebre concerto per la liberazione di John Sinclair, incisero una canzone dedicata a Angela Davis, si portarono in una trasmissione in tv il portavoce delle Pantere Bobby Seale mentre infuriava a repressione ecc.). A ordire piani rivoluzionari con loro c'era Abbie Hoffman, uno dei leader della contestazione a Chicago nel 1968, ricordato in questo articolo del poeta Eliot Katz https://www.maurizioacerbo.it/blogs/?p=8360

L'attivismo della più popolare rockstar del pianeta suscitò la reazione dell'amministrazione del presidente Richard "boia" Nixon contro Lennon.

Non posso che consigliare per l'ennesima volta il bellissimo documentario USA vs JOHN LENNON: https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9e9c765e-9d7c-4e41-b89f-fa19edfc070d-cinema.html

Dopo l'assassinio di Lennon, l'amico Abbie Hoffman, appena uscito da 7 anni di clandestinità e uno di galera, smentì le voci sull'abbandono da parte dell'ex-beatle delle sue idee di sinistra: “Era un socialista, era molto contrario a Margareth Thatcher, a favore dei sindacati”.


SAVE THE DATE!Venerdì al Circolo Futuro Imperfetto 2.0 in Via Bologna a Pescara (PE) dalle ore 21:00 torna l'imperdibile...
08/12/2025

SAVE THE DATE!

Venerdì al Circolo Futuro Imperfetto 2.0 in Via Bologna a Pescara (PE) dalle ore 21:00 torna l'imperdibile Tombolata dei 99 Cosse a sostegno di Radio Città insieme a tanti amici, ospiti a sorpresa e musica.

Per prenotazione tavoli contattare 348 7736697 oppure [email protected] oppure https://www.facebook.com/futuroimperfetto2.0

Non potete mancare, vi aspettiamo numerosi. Portate amici, buonumore e 5 euro per la cartella :-)

Indirizzo

Via Lazio 36
Pescara
65121

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