Piazza In Diretta

Piazza In Diretta Video, Curiosità e Notizie su Piazza Armerina - Testata giornalistica reg. al n. 2 del 12/07/2019 c/o Tribunale di Enna

24/12/2025

Rassegna Stampa del 24/12/2025.
A cura di Salvatore Urzì.

24/12/2025

📆 📌IL CALENDARIO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DURANTE LE FESTIVITA' NATALIZIE.

⚠️ 🛑 Giorno 2️⃣5️⃣ dicembre (Natale)
SOSPENSIONE DEL SERVIZIO.
Non verrà ritirata la plastica, come da calendario e non verrà effettuato nessun tipo di servizio.
Pertanto, SI INVITA, l'utenza a collaborare il più possibile, a non esporre nessuna tipologia di rifiuti per tutta l'intera giornata.
Per gli "incivili" almeno nel giorno di Natale, di non abbandonare rifiuti in ogni angolo della Città.

⚠️ ✅ Giorno 2️⃣6️⃣ dicembre (Santo Stefano) il servizio di raccolta dell'organico,
VERRÀ EFFETTUATO REGOLARMENTE.
Chiunque vorrà conferire i propri rifiuti differenziati potrà recarsi presso il centro comunale di raccolta, negli orari di apertura,
dalle 6:00 alle 12:00.

⚠️✅ Giorno 1️⃣ e 6️⃣ gennaio 2️⃣0️⃣2️⃣6️⃣ (Capodanno ed Epifania) il servizio di raccolta differenziata ♻️ sarà effettuato regolarmente.
Chiunque vorrà conferire i propri rifiuti differenziati, potrà recarsi presso il centro comunale di raccolta, nei seguenti orari di apertura, dalle 6:00 alle 12:00.

📍PIAZZA ARMERINA — NATURA A RISCHIO. IL BILANCIO DELLA PASSEGGIATA ECOLOGICA DI DICEMBRE ORGANIZZATA DA PLASTIC FREE NEL...
24/12/2025

📍PIAZZA ARMERINA — NATURA A RISCHIO. IL BILANCIO DELLA PASSEGGIATA ECOLOGICA DI DICEMBRE ORGANIZZATA DA PLASTIC FREE NEL BOSCO BELLIA TRACCIA UN QUADRO DESOLANTE: “IN POCHI METRI TROPPA IMMONDIZIA”

di Ambra Taormina

Il bosco è pieno di rifiuti abbandonati ovunque. È quanto emerge dall’ultima operazione dei volontari di Plastic Free che alcuni giorni fa, in una soleggiata domenica di metà dicembre, si sono recati nelle pertinenze della contrada Bellia, attrezzati di tutto punto per dare avvio ad un intervento di pulizia generale con lo scopo di risollevare le sorti dell’ambiente dalle conseguenze del transito dei cosiddetti ‘zozzoni ambulanti’.
Il bilancio finale della mattinata di liberazione della natura piazzese dai rifiuti ha sortito il risultato di dodici sacchi pieni di ogni cosa, per un totale di circa cento chili di pattume. Ma tutto dipende dai cittadini e dal loro senso di civiltà e amor proprio. Intanto, la filosofia del “più siamo e meglio è” per ripulire l’ambiente intorno, è alla base di un’efficace lotta all’incuria, anche perché le contrade cittadine sono nel degrado, e fiocca l’abbandono di immondizia in microdiscariche abusive.
“Siamo stati avvicinati da persone interessate che ci hanno offerto sostegno economico e morale. Sappiamo di non essere del tutto soli a lottare contro gli incivili, e questo è importante”. Eppure, “troppa immondizia in pochi metri, e noi eravamo solo sette persone”, dichiarano Egidio Romano e Samantha Ragona, rispettivamente volontario referente e volontaria dell’associazione Plastic Free Piazza Armerina.
“Siamo riusciti ad allontanarci solo di cinquanta metri dal luogo di ritrovo iniziale, ed era già tutto pieno zeppo. Impossibile procedere oltre. I rifiuti nascosti sotto il fogliame e abbandonati negli immediati pressi dell’edificio del macello si sono praticamente fusi col terreno – raccontano i due volontari –, e parecchi di questi non siamo neppure riusciti a tirarli via”.
Il quadro desolante tracciato da Plastic Free è lo stesso che di solito non sfugge agli occhi di tanti comuni e tuttavia attenti cittadini che si recano nel bosco Bellia, anche per fare sport. È cosa nota agli esperti esploratori dei sentieri nella natura. Non si può dunque restare ciechi e insensibili di fronte ad un problema persistente e che non trova, a quanto pare, una soluzione immediata e sicura.
“Non è necessario che arrivino Egidio Romano e Samantha Ragona o Plastic Free per raccogliere l’immondizia. Questa è normale amministrazione, perché tutti passiamo da quelle zone, e chi più e chi meno ci abita o ne percorre le strade”.
Gettare l’immondizia nella natura e creare discariche abusive è un reato ambientale grave che riconduce a pesanti responsabilità sul fronte della salute pubblica. I rifiuti abbandonati in mezzo al terreno sono causa di malattie mortali. Per questa ragione, i due volontari di Plastic Free incalzano: “Ci chiediamo: cosa facciamo? Ci lamentiamo del fatto che tutti ci ammaliamo? Facciamo qualcosa per il nostro paese, ma soprattutto per noi perché, se il nostro paese e la nostra terra si ammalano, ci ammaliamo noi, e le lacrime che versiamo sono inutili quando assistiamo alla dipartita dei nostri cari.
Turismo e presenze forestiere in visita alla città e ai suoi dintorni soffrono un immancabile calo se tutto è sporco e inquinato. Per questo motivo, frequenti attività di pulizia nonché controlli con apposite strumentazioni e annesse sanzioni sarebbero un’ottima soluzione per combattere un problema così penalizzante per la nostra società. Lo ribadiscono Romano e Ragona, che insistono inoltre sulla necessità di una maggiore presenza del governo cittadino. “Ciò che si fa per la popolazione è pari a zero se non si ripulisce la città. Vorremmo che si guardasse con occhi reali alle problematiche di Piazza Armerina. Abbiamo chiesto agli organi preposti come fare per segnalare le discariche abusive, e ci è stato detto che mancano i soldi per pulire, e il personale va pagato. Il nostro appello alla gente è comunque che si segnali sempre prontamente la presenza di discariche in giro. Le nostre contrade sono piene di rifiuti abbandonati”.
Oltre alle passeggiate ecologiche, la sensibilizzazione è un altro punto di forza dell’operato dell’associazione Plastic Free, ecco perché “è importante organizzare incontri a tu per tu con gli studenti delle scuole”, proseguono i volontari, “e resta altresì indispensabile che la prima vera educazione al rispetto dell’ambiente cominci da casa”.
“Per i nostri prossimi progetti di sensibilizzazione, ci auguriamo vivamente di poter essere coadiuvati e sostenuti da chi ci amministra. Sarebbe un importante passo in avanti per attivare un fronte comune contro l’inciviltà diffusa”, concludono Ragona e Romano.

23/12/2025

Rassegna Stampa del 23/12/2025.
A cura di Ambra Taormina.
Regia: Marco Scozzarella

📍PIAZZA ARMERINA- ATTO VANDALICO DANNEGGIA LE LUMINARIE E IL RECINTO IN LEGNO DELL’ALTARE PER LA NOVENA DELLA CHIESA DI ...
23/12/2025

📍PIAZZA ARMERINA- ATTO VANDALICO DANNEGGIA LE LUMINARIE E IL RECINTO IN LEGNO DELL’ALTARE PER LA NOVENA DELLA CHIESA DI SANT’ANTONIO. LO DENUNZIA
IL COMITATO DEL QUARTIERE CASTELLINA.

✍️ di Ranieri Luca Ferrara

Grande sconcerto per l’atto vandalico che ha colpito la comunità piazzese, nella trascorsa notte. I fili delle luminarie, che adornano la chiesa di Sant'Antonio in occasione delle novene, sono stati tagliati e il recinto di legno è stato abbattuto da ignoti vandali. La denunzia è del comitato del quartiere Castellina che per voce del suo presidente Massimo Di Seri, dichiara: “ Questo gesto irrispettoso e incivile è frutto di una mancanza di rispetto per il nostro spazio comune e per i valori che condividiamo.
Le novene, momento di attesa e riflessione in vista del Santo Natale, sono aperte a tutti e rappresentano un'opportunità di condivisione e comunità. Non possiamo tollerare atteggiamenti che ledono la nostra coesione sociale e il nostro spirito di unità. Credenti e non, siamo tutti parte di questa realtà e atti di vandalismo come questi non fanno che evidenziare un disagio che deve essere affrontato”.
È inaccettabile che simili episodi accadano, specialmente in prossimità di un luogo di culto centrale della città, come la chiesa di Sant’Antonio, dove la fede riunisce grandi e piccini. Tuttavia, il comitato non lascia spazio alla sfiducia e tornerà già da stasera a rappresentare la tradizione religiosa. abbattere da questo atto di maleducazione. La comunità rafforza la sua unità per dimostrare che valori come il rispetto e la solidarietà prevalgono sempre sull'inciviltà.

📍PIAZZA ARMERINA-  DOMANI 23 DICEMBRE DALLE 18.00 LA NATIVITÀ AL QUARTIERE CASALOTTO.✨ In una delle cornici storiche più...
22/12/2025

📍PIAZZA ARMERINA- DOMANI 23 DICEMBRE DALLE 18.00 LA NATIVITÀ AL QUARTIERE CASALOTTO.

✨ In una delle cornici storiche più suggestive di Piazza Armerina, all’interno dell’antico chiostro della chiesa del Carmine, si trova una magnifica natività a grandezza naturale, allestita con cura dal comitato di quartiere Casalotto. Questo allestimento rappresenta un’opportunità imperdibile per visitare un luogo che emana storia e spiritualità, immergendosi nella magia del Natale cristiano.

📆 Domani, 23 dicembre, l'atmosfera si farà ancora più speciale! A partire dalle ore 18:00, il canto della novena sarà accompagnato dal suggestivo suono delle zampogne, creando un momento di intensa connessione con le tradizioni natalizie. È un’occasione unica per condividere insieme la gioia del Natale in un contesto ricco di significato.

🌟 La natività sarà visitabile durante le festività dalle 18:00 alle 20:00, offrendo a tutti la possibilità di ammirare questo straordinario allestimento e riflettere sulla bellezza dello spirito natalizio.
Vi invitiamo a non mancare a questo appuntamento, che promette emozioni e un’atmosfera di comunità e condivisione.

22/12/2025

Rassegna Stampa del 22/12/2025.
A cura di Salvatore Urzì.

📍PIAZZA ARMERINA-  L’OSTEOPATA DELBOSCO ACCANTO: GABRIELE MAUTONE E L’INTELLIGENZA DI RESTARE ANTICHI IN UN MONDO IPER M...
22/12/2025

📍PIAZZA ARMERINA- L’OSTEOPATA DEL
BOSCO ACCANTO: GABRIELE MAUTONE E L’INTELLIGENZA DI RESTARE ANTICHI IN UN MONDO IPER MODERNO. DALLE TERRE INCONTAMINATE TRA MIRABELLA E PIAZZA AI GRATTACIELI DI MILANO, FINO AL RITORNO ALLE ORIGINI. LA STORIA DI UN GIOVANE CHE CURA CON LE MANI, GUIDATO
DAI VALORI DI UN’INFANZIA CARICA DI VALORI RURALI E PRIVA DI LUOGHI COMUNI.

✍️ di Ranieri Luca Ferrara

🔵 Esiste un filo invisibile che unisce la ruggine di una vecchia Lambretta partita dalla Lombardia negli anni ’70 e la precisione chirurgica di un trattamento osteopatico nel 2025. Quel filo si chiama Gabriele Mautone. La sua non è solo un’autobiografia, ma una lezione su come si possa abitare la modernità senza mai smarrire la bussola dei valori umani che hanno fondato la propria infanzia.

🔴 Crescere a Piazza Armerina, per Gabriele, ha significato vivere in un paradosso geografico e temporale. Figlio di un padre campano trapiantato in Sicilia (Luigi) e di una madre milanese (Marcella), Gabriele è l’esperimento riuscito di un’integrazione morale e sociale profonda. Mentre i suoi coetanei crescevano con i miti della TV, lui esplorava tre ettari di bosco, imparava dalla madre psicologa a riconoscere il potere cicatrizzante dell’acetosella e dal padre artigiano il valore sacro del recupero del passato.

🟡” Mio padre ha vissuto dieci anni senza luce né acqua calda", racconta Gabriele. Un dato che oggi suona come una provocazione per la Generazione Z, ma che per lui è stata la scuola di pragmatismo più dura e pura. La modernità è arrivata con la madre, "milanese di città", che ha portato lavatrice e telefono in un luogo di pace idilliaca, trasformando una terra selvaggia in una casa d'artista, decorata con piastrelle dipinte a mano e intrisa di impegno sociale.

⚫️ La vita, però, sa essere tagliente. A 14 anni, la perdita della madre avrebbe potuto spezzare tutto. È qui che emerge la forza della "comunità di paese". Piazza Armerina non è stata un limite, ma un grembo. Tra lo scoutismo — che Gabriele definisce "il mio mondo" — e la solidarietà dei vicini, il giovane "figlio degli alternativi" ha capito che l’autonomia non è solitudine, ma capacità di stare tra gli altri restando fedeli a se stessi. È in questo periodo che nasce la promessa: aiutare le persone attraverso l’ascolto e la conoscenza.

🟣 Il salto verso Milano per studiare Osteopatia è stato il vero test di resistenza. In una metropoli che macina individui trasformandoli in numeri, Gabriele si è presentato con i dreadlocks lunghi e l'accento di chi sa cosa significa grattare la pietra. "Ero catalogato come il diverso", ammette. Eppure, proprio quella diversità è stata la sua forza.

🟢 Diventando rappresentante degli studenti in una facoltà privata iper-strutturata, Gabriele ha dimostrato che i valori rurali — la lealtà, il senso del dovere, l’empatia appresa nel bosco — sono strumenti di leadership straordinari nella società iper-moderna. Ha tagliato i dreadlocks, si è "regolato" secondo i ritmi milanesi, ma non ha mai permesso al cemento di coprire la sua terra.

⚪️ Dopo un viaggio in India con il padre — un pellegrinaggio dell'anima nei luoghi dove i suoi genitori si erano conosciuti — Gabriele ha preso la decisione più difficile e coraggiosa: tornare. Trasformare la “ restanza” da crudo neologismo a scelta autentica e vera di vita, di ritorno alle radici.

📆 Dal 10 gennaio 2025, Piazza Armerina ha il suo primo osteopata. In un territorio dove la novità è spesso guardata con sospetto, Gabriele sta portando una scienza moderna con l'approccio dell'antico saggio. Se al Nord la salute è spesso una pratica burocratica, nel suo studio ricavato nel salone di casa, la cura torna a essere un rito di contatto.

🟤” Al Sud c'è la voglia di capire, di toccare con mano", spiega Gabriele. È qui che la sua visione si compie: utilizzare una professione sanitaria d'avanguardia per ricucire il benessere di una comunità che lo ha cresciuto.

🟠 La storia di Gabriele Mautone ci insegna che il futuro non è necessariamente altrove. Può trovarsi esattamente dove tutto è iniziato, a patto di avere il coraggio di portarvi quanto imparato nel mondo. Gabriele è la prova che si può essere cittadini del mondo restando custodi del proprio bosco. La sua è una sfida ai giovani siciliani: restare non per rassegnazione, ma per elezione. Perché la Sicilia, come l'osteopatia, richiede mani capaci di ascoltare e cuori pronti a sentire la bellezza che c'è sotto la superficie.

📍PIAZZA ARMERINA- IL MARESCIALLO DELLA GUARDIA DI FINANZA VALTER LONGOBARDI NEO CAVALIERE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA RE...
21/12/2025

📍PIAZZA ARMERINA- IL MARESCIALLO DELLA GUARDIA DI FINANZA VALTER LONGOBARDI NEO CAVALIERE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA. L’ONORIFICENZA CONCESSA DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA.

✍️di Ranieri Luca Ferrara.

Valter Longobardi maresciallo della Guardia di Finanza in pensione, neo cavaliere dell’ordine “ al merito della Repubblica italiana “. L’onorificenza consegnata dal prefetto Maria Carolina Ippolito e dal comandante provinciale della guardia di finanza colonnello Fulvio Marabotto.

Con una carriera prestigiosa nei Nuclei di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, il maresciallo Longobardi ha combattuto con coraggio e determinazione la criminalità organizzata, contribuendo in modo significativo alla sicurezza del nostro Paese. Nonostante un grave incidente occorso nel 1994 che gli ha procurato lesioni permanenti, ha continuato a lavorare con impegno e dedizione, dimostrando un ineccepibile senso dello Stato.
Il suo operato è stato premiato con numerosi riconoscimenti, tra i quali spiccano tre "Encomi solenni", quattro "Encomi semplici" e otto "Elogi". Un altro segnale tangibile del suo impegno è l’onorificenza di Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, un titolo che riflette la sua integrità e dedizione.
Ma Valter Longobardi non si è fermato qui. Il suo spirito altruistico lo ha spinto a dedicarsi attivamente al sociale. È barelliere dell'U.N.I.T.A.L.S.I. nella sottosezione di Piazza Armerina, dove, con grande umanità, assiste persone sofferenti e disabili durante i pellegrinaggi. Inoltre, collabora con l’Associazione Italiana Assistenza Spastici (A.I.A.S.), il Centro Alzheimer e una casa famiglia piazzese, portando sostegno e conforto a chi vive difficoltà.
Il cavaliere Longobardi rappresenta un esempio brillante di come l'impegno nel servizio pubblico e nel sociale possa contribuire a costruire una comunità più forte e solidale.

📍 PIAZZA ARMERINA – Non il consueto silenzio dei chiostri, ma il cuore pulsante della parrocchia di San Pietro: il Salon...
21/12/2025

📍 PIAZZA ARMERINA – Non il consueto silenzio dei chiostri, ma il cuore pulsante della parrocchia di San Pietro: il Salone "Don Enzo Cipriano" ha ospitato ieri sera un evento che ha saputo scuotere le coscienze, il "Concerto - Presepe Vivente 2.0". Una collaborazione inedita e potente quella tra il Coro Polifonico e il Gruppo Scout Piazza Armerina 1, che hanno trasformato il palcoscenico in un ponte tra la storia millenaria della Natività e le sfide frenetiche della modernità.
​L'intera narrazione scenica è stata curata dalla sapiente regia di Salvatore Urzì, che ha saputo orchestrare il passaggio dal caos tecnologico alla semplicità della grotta. A fare da contrappunto a questa visione sono state le eccellenze musicali presenti: sotto la guida attenta della formatrice corale Maurilia Brighina e accompagnati dalla maestria del maestro Filippo Novello, il Coro Polifonico ha guidato l'assemblea nel cuore del Natale.
​Il programma ha spaziato dalle note solenni dell’Adeste Fideles a quelle familiari di Tu scendi dalle stelle, passando per la toccante invocazione del Dona Nobis Pacem. Uno dei momenti più alti della serata è stato raggiunto con l’esecuzione dell'Ave Maria di Gomez. I più piccoli, i Lupetti, hanno poi aggiunto freschezza ed energia intonando Astro del Ciel e il brano scout Il coraggio nei piedi, un inno al cammino che invita alla testimonianza attiva.
​L’innovazione è stata la chiave visiva della serata. Il pubblico ha assistito a un presepe dei giorni nostri, dove la tecnologia sembrava inizialmente farla da padrona. Se i pastorelli sono stati rappresentati nella loro disarmante semplicità dai bambini, lo shock visivo è arrivato con i Re Magi: non più sapienti su cammelli, ma manager in carriera dotati di tablet, auricolari e GPS, alla costante ricerca di una rotta definita da algoritmi.
​Tuttavia, il racconto ha dimostrato che la tecnica non basta a colmare il vuoto dell'anima. Nonostante gli schermi, i Magi hanno infine scelto di abbandonare i dispositivi per seguire l'unica guida eterna: una cometa, per giungere all'adorazione e assistere alla nascita della Luce.
​Il "Presepe 2.0" non è stato però solo uno spettacolo, ma una denuncia necessaria. Durante la serata, forti e dolorosi sono stati i riferimenti alle guerre che stanno dilaniando il mondo. In un’epoca segnata da conflitti, la rappresentazione ha posto una domanda scomoda: torneremo nelle nostre case a mani vuote, o porteremo questa luce dentro di noi come un impegno silenzioso, come una scelta quotidiana di pace?
​In una società abituata al consenso facile dei "like", la chiusura è stata un monito: questo presepe non cerca applausi. Cerca testimoni. In questo "tempo ferito", la sfida lanciata alla comunità di San Pietro è stata diretta: "Voi, oggi, chi volete essere?".
​La serata si è conclusa con la consapevolezza che la vera "versione 2.0" del Natale risiede nella capacità di farsi portatori di speranza in un mondo che sembra averne smarrito la via.

21/12/2025

📍ENNA- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA LETTERA INVIATA VIA PEC ALL’ASP DA VITTORIO DI GANGI.

“IL PARADISO PUO' ATTENDERE"
Cronaca di una sanità malata

Una signora di 91 anni, con un reddito da pensione annuo di 8.000 euro, pari a circa 666 euro al mese, a causa di persistenti dolori alle ginocchia è costretta a ricorrere a una visita ortopedica.
Per evitare i lunghi tempi di attesa della sanità pubblica, i familiari decidono di rivolgersi a uno studio privato che, dietro un compenso di 60 euro (senza fattura) oppure di 80 euro (con regolare fattura), somministra un’iniezione di un farmaco per attenuare il dolore e l’infiammazione in atto, suggerendo inoltre l’esecuzione di una radiografia per approfondire le condizioni dell’arto.
Il medico di base redige la prescrizione e un familiare dell’anziana si reca presso il CUP di Enna per prenotare l’esame. Qui arriva la prima sorpresa: la prima data utile è fissata per il mese di marzo, a distanza di ben tre mesi. Rivolgendosi invece a un laboratorio privato, al costo di 81 euro, l’esame diagnostico verrebbe effettuato in giornata.
Viene fatto presente all’impiegato del CUP che la signora ha urgenza di sottoporsi all’esame radiografico, poiché il dolore le impedisce completamente di muoversi. L’impiegato spiega che solo in presenza di una prescrizione del medico di base recante la dicitura “priorità breve” la prestazione può essere erogata entro dieci giorni.
Ricevuta tale informazione, viene chiesto al medico di base se sia possibile emettere una ricetta con l’indicazione di “priorità breve”, considerato che la signora è ultranovantenne e non è più in grado di compiere autonomamente atti quotidiani come lavarsi, vestirsi e mangiare.
Il medico di base risponde che può prescrivere l’esame con “priorità breve” soltanto dietro indicazione scritta da parte del medico specialista. E lì si dovrebbe ricominciare l'attesa di altri 3-4 mesi.
A questo punto sorgono spontanee alcune domande:
Un soggetto anziano di oltre 90 anni, esentato dal pagamento di ogni ticket per limiti di reddito e per patologie,
• ha davvero tutto questo tempo per attendere l’intervento della sanità pubblica? Oppure la sua aspettativa di vita è considerata così “breve” da costringerlo a rivolgersi al privato, affrontando enormi sacrifici economici?
• Può sostenere una spesa pari al 25% della sua pensione mensile o deve rinunciare a curarsi?
• Rivolgendosi al privato, deve pagare con fattura - che non potrà mai portare in detrazione dall’IRPEF perché esentata per basso reddito - comportandosi da cittadino onesto, oppure è indotto a pagare in nero una somma inferiore?
Il medico di base non ha la facoltà di decidere, conoscendo la storia clinica e il contesto socio-familiare del paziente, l’urgenza e la necessità di effettuare esami, controlli e visite in tempi rapidi? Oppure deve limitarsi a essere un mero burocrate, senza assumersi alcuna responsabilità?
L’anziano deve essere sempre e solo paziente, o deve augurarsi che “il Paradiso possa attendere”?
Ricordiamoci che la nostra provincia è la più povera d’Italia e che la popolazione sta diventando sempre più anziana. Pensiamo al nostro presente e, soprattutto, al nostro futuro.
I responsabili della sanità locale si facciano carico, con “priorità breve”, di garantire agli anziani un accesso immediato ai servizi sanitari di cui hanno bisogno, se non altro per la brevità del tempo che resta loro da vivere.
Consapevole che fatti come questi accadono ogni giorno, spero che anche altri facciano sentire la propria voce.

📍PIAZZA ARMERINA- BILANCIO COMUNALE APPROVATO. “ALL’AMMINISTRAZIONE INTERESSA SOLTANTO LO STADIO, NULL’ALTRO. BILANCIO F...
21/12/2025

📍PIAZZA ARMERINA- BILANCIO COMUNALE APPROVATO. “ALL’AMMINISTRAZIONE INTERESSA SOLTANTO LO STADIO, NULL’ALTRO. BILANCIO FRAGILE E IMPOVERITO PER PAGARE LA RATA DI UN MUTUO NON ANCORA ACCESO”. IL COMUNICATO STAMPA DELL’OPPOSIZIONE.

Il bilancio 2025–2027 è stato approvato dal Consiglio comunale al termine di una seduta fiume iniziata alle 18 e conclusasi alle 2 del mattino. La discussione ha chiarito senza ambiguità le priorità dell’amministrazione Cammarata e della sua maggioranza: lo stadio comunale prima di tutto, il resto
della città dopo. L’opposizione, pur avendo i numeri per bocciare il bilancio, ha scelto responsabilmente di astenersi
per non fermare la città. Resta però la piena responsabilità politica della maggioranza, che ha votato un bilancio fragile e impoverito, approvato nonostante il parere contrario dei revisori dei conti. Per coprire la prima rata di un mutuo non ancora acceso, sono stati operati tagli pesanti a settori fondamentali come la manutenzione stradale, degli edifici comunali e delle scuole, fino al dimezzamento delle risorse destinate al Palio dei Normanni e ai festeggiamenti della Patrona Maria S.S. delle Vittorie. Scelte consapevoli che incidono direttamente su servizi, sicurezza e qualità della vita dei cittadini. Nel corso della seduta, la maggioranza ha bocciato con superficialità e senza confronto nel merito tutti e cinque gli emendamenti dell’opposizione per scuole, strade, decoro urbano e parchi gioco, respingendo anche una proposta concreta di valorizzazione della Villa Romana del Casale. Nessuna proposta alternativa è arrivata dalla maggioranza, solo dichiarazioni di circostanza. È emersa con chiarezza l’assenza di qualsiasi autonomia politica della maggioranza consiliare rispetto al Sindaco, che decide tutto e impone scelte che stanno portando il Comune verso il baratro.
L’opposizione ribadisce di non essere contraria alla realizzazione dello stadio, ma rifiuta un’opera finanziata con un mutuo che rischia di sottrarre risorse a scuole, strade e servizi. Fare propaganda è facile Governare significa tutelare l’interesse collettivo e garantire un futuro sostenibile alla città.

Indirizzo

Via Filippo Guccio 64/A
Piazza Armerina
94015

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 15:00 - 17:00
Venerdì 15:00 - 17:00
Sabato 15:00 - 17:00

Telefono

+390935574087

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