10/12/2025
Un giorno Camilla, ottant’anni più o meno, si fa coraggio, prende un ombrello e sale sul palco. All’inizio usa l’ombrello come se fosse un pennello e finge di dipingere un quadro. Poi Camilla si pettina perché l’oggetto nel frattempo si è trasformato in un pettine, poi in uno spazzolino da denti, in una saponetta e poi nell’archetto di un violino. Infine, l’ombrello torna a essere un ombrello e il pubblico scoppia a ridere. A un certo punto leggerete che Angela e Margherita, anche loro non proprio ragazzine, chiedono se possono ballare sul palcoscenico e, senza aspettare alcun sì e senza dirlo a nessuno – nemmeno al tempo – cambiano età: sono giovani per sempre. Pagina dopo pagina, la vecchiaia prende una nuova sembianza che si sveste di ogni significato di tristezza e deterioramento: lontano da ogni meccanismo che parla bene dell’anziano come risorsa per poi nei fatti rinchiuderlo, emarginarlo o scartarlo, qui l’Autore dispiega le ali alla libertà, alla creatività e alla rinascita, perché talvolta, come succede in ogni fase della vita, quando tutto sembra finito, invece è proprio lì che tutto può ricominciare. Quella che qui propone Emmanuel Gallot-Lavallée è una pedagogia rivolta alla vecchiaia, un teatro che ribalta gli schemi, un circo che questa volta scrittura quegli attori che la società, ancora, non ha capito.
"Il circo degli anziani. Storie di un teatro senza età" di Emmanuel Gallot-Lavallée è in preordine sul sito e disponibile in libreria dal 16 dicembre.