17/12/2025
Mario Tevino: il fotografo che per 60 anni è stato testimone del crimine.
Vita e segreti di decenni di cronaca nera attraverso il racconto e gli album di un moderno "Virgilio": «Ho fotografato oltre 200 omicidi, non mi ha mai fatto effetto». Passione, curiosità e occhio sempre attento.
«Ogni tanto mi riguardo gli album, per consolarmi». Mario Tevino, classe '40, ha compiuto 85 anni il 10 aprile scorso. Dice proprio così: consolarmi. Perché è indubbio che quegli anni gli mancano. Gli manca l'adrenalina della telefonata dei Carabinieri, l'arrivo sulla scena del crimine, gli scatti truci, a documentare la parte più cruda della realtà. E forse, ancora di più, gli mancano quegli anni di attività indefessa, senza pause, su e giù per un territorio che da sempre è il suo, con gambe forti e parecchi anni in meno.
Un lavoro che ama e parlarne gli fa ancora brillare gli occhi di emozione. Glielo si legge in faccia, lo si ascolta dalle frasi concitate, dette in fretta, come quelle di chi vuol raccontare una vita intera in poche ore.
Tevino è stato – ed è ancora – fiera memoria storica della cronaca nera locale, dei casi giudiziari che per anni hanno inquietato, fatto parlare, alimentato supposizioni, curiosità e pettegolezzi. «Sì, è vero, facevo volentieri foto di omicidi o di corpi all’obitorio, non mi ha mai fatto effetto: ne ho fotografati oltre 200».
Certo, la "nera" è stata la vera passione del fotografo Tevino, anche se nel suo carnet c'è stato anche molto altro e dalla sua camera oscura uscivano tante altre immagini. Lucia Sorbino ha incontrato Mario Tevino nella "sua" Revello e lo ha intervistato.
Leggi la storia di Mario Tevino, con i casi più notevoli che ha fotografato, su L'Eco EXTRA di dicembre, dedicato al dossier sulla cronaca nera nel Pinerolese: sequestri, cold case, femminicidi. Anche nello sfogliatore digitale: clicca su https://abbonamenti.ecodelchisone.it per accedere.