07/12/2025
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Il comune mette in vendita circa 400 case popolari di cui 364 abitate
La destra ritiene di poter mettere in vendita
382 alloggi ERP (le così dette case popolari) ma di questi solo 21 sono di interesse per gli inquilini che ci abitano e che provano a comprarle.
Sta per iniziare nelle prossime settimane la discussione sul bilancio e nel piano delle alienazioni è presente un lungo elenco di immobili popolari la maggior parte dei quali abitati (364 su 382).
Insomma, in un paese (l'italia) dove abbiamo solo il 3 per cento del patrimonio immobiliare pubblico, a Pisa si sceglie di venderlo, anche quando dentro ci sono persone che ci vivono e che, chiaramente, non possono comprarlo.
Non regge quindi l'ipotesi di una scelta che segue l'interesse abitativo, anzi, inserire queste case nel piano delle vendite è l'esatto contrario.
Potremmo dire che si tratta quasi un paradosso: si inseriscono nel piano delle vendite case popolari abitate quando è ben nota la difficoltà di ottenerla una casa popolare.
Ricordiamo al sindaco che l'ultima graduatoria ERP, a Pisa, è formata da più di 800 persone e nel 2024 le nuove assegnazioni sono state solo 56.
Se si guardano i numeri, insomma, si capisce che le case non solo non vanno vendute, ma, evidentemente, non bastano.
Intanto le persone faticano a pagare l'affitto e sono in aumento le persone senza fissa dimora, ma la destra sembra avere altri progetti, ben diversi da quello di garantire davvero il diritto alla casa.
La propaganda non può durare per sempre. Sarebbe bene che la giunta Conti cominciasse a fare scelte che tutelano chi a Pisa ci vive e non chi Pisa se la compra.