
25/04/2025
Nell’80° anniversario della Liberazione, Scienza & Pace Magazine invita a rileggere un classico memoriale della Resistenza: "Tutte le strade conducono a Roma" di Leo Valiani.
Scritto tra il gennaio e il luglio del 1946, quando si era appena spento il fuoco della guerra partigiana, questo volume viene pubblicato quando ardeva più che mai la lotta politica in vista del nuovo assetto istituzionale da dare all’Italia.
Leo Valiani è un partigiano: non nutre alcun dubbio che la parte da lui scelta sia la migliore, la sola in grado di preservare l’Europa da un ulteriore suicidio. Ma non per questo smette di indagare ciò che è stato e ciò che potrà essere con occhio critico.
Per Valiani la resistenza è sempre: è un percorso verso la giustizia, condizione indispensabile per una pace vera. La conclusione del suo libro mostra chiaramente la strada da percorrere, ieri come oggi:
«Combattendo contro l’ingiustizia, noi combattiamo in realtà per una pace mondiale, che non sia un armistizio. Combattendo per l’unità dei popoli europei martoriati, noi combattiamo in realtà per un governo unitario del mondo, degno del nome […]. Per questo non ci pentiamo di aver preso le armi al fianco delle democrazie e dell’Unione Sovietica, che oggi ci deludono. Siamo anzi fieri di averlo fatto con assoluto disinteresse. Così abbiamo il diritto di resistere al presente di quelle potenze, in nome di un futuro più profondamente democratico, che non apparterrà più ai vincitori soltanto ma ai vincitori e ai vinti e, insomma, ai popoli».
di Andrea Panzavolta In tempi calamitosi come quelli in cui viviamo, da più parti del mondo giungono immagini di guerre e ingiustizie e chi si sforza di investigare le zone grigie, in cui sp…