04/08/2025
PIZZIGHETTONE – Al via il cantiere per il restauro del Santuario della Beata Vergine del Roggione.
Sono partiti in questi giorni i lavori per l’allestimento del complesso cantiere di restauro del Santuario della Beata Vergine del Roggione, cuore spirituale della comunità pizzighettonese.
L’intervento, atteso da tempo, entra così nella fase esecutiva dopo la presentazione ufficiale del progetto lo scorso 20 giugno, durante una partecipata serata pubblica all’interno del Santuario.
A introdurre la serata era stato il parroco Don Angelo Storari, che con profonda emozione aveva illustrato le ragioni del restauro e l’importanza di condividere con la comunità ogni tappa di questo percorso. «Questo progetto – aveva dichiarato – è un investimento sul futuro del nostro patrimonio spirituale e artistico. Confidiamo di completarlo entro l’estate del 2026».
Un ringraziamento sentito è stato rivolto anche all’ex parroco Don Andrea Bastoni, che nel 2021 aveva avviato l’iter per il recupero dell’edificio, ponendo le basi per l’intervento odierno.
A seguire, gli architetti Gianluca Zanotti, Nicoletta Lazzari e Alice Barborini avevano illustrato le fasi progettuali e le criticità emerse dalle indagini: il cedimento di alcune capriate del tetto, segnalato fin dagli anni Ottanta, e la presenza di una roggia che scorre sotto la chiesa, elemento storico ma fonte di vulnerabilità strutturale.
Il progetto, redatto in conformità alle prescrizioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi (Protocollo 5587 del 20/05/2025), prevede un duplice obiettivo:
• il consolidamento strutturale della copertura e delle volte;
• il restauro conservativo delle superfici interne ed esterne, con materiali compatibili e tecniche rispettose dell’identità storica del santuario.
Tra le operazioni previste: la pulizia delle superfici da mu**hi e licheni, la rimozione di rappezzi impropri, il risarcimento delle fessurazioni con malte specifiche e una ritinteggiatura finale a velatura, approvata dalla Soprintendenza per garantire un risultato coerente con la storicità del luogo.
Anche il campanile, pur strutturalmente stabile, sarà sottoposto a un intervento conservativo, per contrastare i segni di degrado causati dal tempo e dagli agenti atmosferici.
Per consentire la continuità delle celebrazioni liturgiche, fortemente voluta da Don Storari, si è reso necessario il montaggio di un ponteggio ad arco all’interno della navata. Una soluzione tecnica non invasiva, pensata per permettere lo svolgimento delle funzioni religiose per tutta la durata del cantiere.
I lavori sono affidati all’impresa Fiumimoretti SRL per la parte strutturale e al Laboratorio di Restauro di Nani Elena Sonia per gli interventi conservativi su superfici e decorazioni.
Il coordinamento della sicurezza è a cura del geometra Maurizio Losi, mentre la progettazione e direzione lavori strutturali è affidata all’ingegner Alberto Ventura.
Il cantiere, avviato il 23 giugno 2025, si concluderà entro aprile 2026.
Il costo complessivo dell’opera è di circa 500.000 euro, interamente finanziati dalla Parrocchia Beata Vergine del Roggione grazie al sostegno della comunità locale e all’impegno dei volontari.
Il Santuario, costruito nel Seicento in stile barocco a navata unica, tornerà così a splendere nella sua forma originaria, testimone silenzioso di fede, storia e identità condivisa.
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In foto: la complessa struttura protettiva in fase di installazione all’interno del Santuario e, accanto, Don Angelo Storari con i progettisti durante la serata di presentazione del 20 giugno.