
09/08/2025
“Bisogna guardare in faccia l’orrore per provare a cambiare il finale di tragedie annunciate”, questo il potente incipit con cui Bruzzone inizia il suo spettacolo "Favole da incubo", andato in scena a Ferento la sera di venerdì 8 agosto. Un’analisi chirurgica ed essenziale degli stereotipi di genere che provocano fatti drammatici e penalizzano anche alcuni tipi di uomini che non aderiscono a determinati cliché, per cercare di annientarli definitivamente. Sullo sfondo, dallo schermo, scorrono numeri che crescono vorticosamente e si alternano a nomi e immagini di donne, uccise dai propri ex fidanzati o ex mariti.
Per quasi due ore l’affermata psicologa forense tiene vivo il pubblico, scortandolo in un viaggio attraverso le menti criminali, di cui svela artchetipi e modus operandi. Non mancano riferimenti forti e chiari alla cornice patrarcale come causa predominante delle dinamiche tossiche che mandano in tilt alcune relazioni e spesso sfociano in tragedia. E l’effimera prospettiva di un sogno si tramuta in una morsa infernale, da cui è dificilissimo tirarsi fuori.
Ferento Teatro Romano Roberta Bruzzone Psicologa e Criminologa
Teatro “Favole da incubo”, a Ferento Roberta Bruzzone analizza i modelli sociali che causano violenze e femminicidi di Sara Grassotti 9 agosto 2025 Share on Facebook Tweet on Twitter Sold out venerdì sera a Ferento per “Favole da incubo“, lo spettacolo della criminologa Roberta Bruzzone, tr...