Giuseppe: uomo del dialogo

Giuseppe: uomo del dialogo Corresponsabilità

03/11/2025

LA RELIGIO DELL’ IO
«In quest’epoca postmoderna nella mente dei più l’Io ha preso il posto di Dio diventando l’unico oggetto di culto. Il successo, l’apparire, il guadagno, il divertimento, sono i soli fini, e i consumi le nuove liturgie. Questa nuova forma di religio non contiene l'idea del negativo, della morte. Se però si accantona il polo negativo dell’esistenza, si vive in modo superficiale e inconsapevole. Certo, a volte bisogna evadere, distrarsi, riposare, ma chi è in costante ricerca del di-vertimento “di-verte” e non è in equilibrio, diviene un alienato, vive in modo superficiale arrivando impreparato alle conseguenze che il polo negativo, prima o poi, produrrà nella sua esistenza. Arriverà inconsapevole, praticamente quasi morto, alla morte».

VITO MANCUSO FILOSOFO TEOLOGO GLI ASSENTI, DELLA MORTE OVVERO DELLA VITA«La sensazione che la presenza delle persone gen...
01/11/2025

VITO MANCUSO FILOSOFO TEOLOGO

GLI ASSENTI, DELLA MORTE OVVERO DELLA VITA
«La sensazione che la presenza delle persone genera è paragonabile a una musica. Uno sguardo, un sorriso, un silenzio ... è musica. Le immagini che ci restano delle persone care defunte riproducono in chi le ha conosciute e amate la stessa musica che abbiamo percepito, “ascoltato” quando erano in vita. Per questo è importante che vi sia un luogo, anche pubblico, dove due date che definiscono il tempo, e un’immagine che ricorda la fisionomia, riproduca ancora la stessa “luce musicale” che la presenza della persona generava. Ora la cosa più preziosa che abbiamo è il tempo perché non tornerà, ma esiste una presenza che va al di là di quella materiale dello spazio e del tempo verso l’eterno, in una dimensione più profonda che è Energia, l’Energia Vitale. È l’essere non materiale che in noi si manifesta come Anima, Psiche, Spirito. In questa dimensione gli assenti sono ancora presenti».

SANTI TUTTI!Nel vangelo di Luca Gesù afferma: «Il regno di Dio non viene in modo da atti**re l’attenzione e nessuno dirà...
01/11/2025

SANTI TUTTI!
Nel vangelo di Luca Gesù afferma: «Il regno di Dio non viene in modo da atti**re l’attenzione e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi». Non ci sono dubbi che questa affermazione di Gesù presenti la venuta del regno di Dio come un evento che si svolge nell’interiorità umana. Questo versetto esprime esattamente la mia convinzione personale, nel senso che a mio avviso non sarà mai possibile indicare direttamente il regno nella sua venuta, se non rimandando alla particolare luminosità di alcune persone che l’hanno accolto dentro di loro e che i cristiani chiamano santi, gli ebrei giusti, i buddhisti beati e altri in modi diversi. Il regno di Dio concerne la dimensione interiore, la nostra anima spirituale. A mio avviso tale impostazione, che si potrebbe definire platonica, è la più plausibile e l’unica sostenibile.

Non posso pensare la mia vita spirituale senza provare gratitudine per i testimoni che per primi mi hanno aperto il cuore al messaggio dell'amore e senza desiderare di vivere con loro in quella dimensione solitamente detta «comunione dei santi». Questo è infatti il cristianesimo nella sua essenza eterna: filosofia dell'amore, visione del mondo alla luce del primato dell'amore, teoria e pratica dell'amore, testimonianza che il senso della libertà è l'amore. [ ]

ANNIVERSARIO ORDINAZIONE EPISCOPALE DON MICHELE AUTUORO - (4 ANNI) VESCOVO AUSILIARE DI NAPOLIAuguri di cuore, per quest...
31/10/2025

ANNIVERSARIO ORDINAZIONE EPISCOPALE DON MICHELE AUTUORO - (4 ANNI) VESCOVO AUSILIARE DI NAPOLI

Auguri di cuore, per questi anni di fede, servizio e testimonianza. Il TUO cammino è luce e guida per tutta la Diocesi. Il Signore ti benedica sempre!"

Auguri a Don Lello Ponticelli nominato Vicario Episcopale Zona Centro Napoli e Procida
24/10/2025

Auguri a Don Lello Ponticelli nominato Vicario Episcopale Zona Centro Napoli e Procida

23/10/2025
15/10/2025

Vito Mancuso filosofo teologo

LA NATURA DIVINA DENTRO DI NOI
«Noi siamo corpo, siamo anima, siamo spirito. Quando con autenticità suscitiamo il nostro spirito, quando la coscienza vigila, è vigile, inizia appunto a vigilare, a vedere, a fare il lavoro dell’auriga, quando avviene questa consapevolezza, noi tocchiamo la natura divina dentro di noi. Questa dimensione divina e trascendente esiste, e non bisogna cercarla nei cieli, per quanto la metafora della trascendenza («Padre nostro che sei nei cieli») è ancora, come dire, utilizzabile.
Il divino è da cercare dentro di noi, il «cuore» che ama il bene e la giustizia sopra ogni cosa; non il proprio partito, non la propria Chiesa, non il proprio libro sacro, ma il bene e la giustizia prima di ogni cosa. Quando si supera l’istinto del clan, della tribù, dell’istituzione a cui si appartiene nel nome di questa universalità, nel nome del bene che vuole il bene e nient’altro che questo, quando si compie questo si attiva ciò in base a cui noi siamo immagine di Dio. Noi siamo immagine di Dio (Imago Dei), ma non è certo la nostra dimensione corporea e psichica ad esserlo, è il nostro spirito a esserlo nella misura in cui diventa Spirito Santo». Mostra meno

Mosaico dei giornidi Tonio Dell’Olio6 ottobre 2025 – 2603San Francesco e la Meloni inconciliabiliLa differenza macroscop...
07/10/2025

Mosaico dei giorni
di Tonio Dell’Olio
6 ottobre 2025 – 2603
San Francesco e la Meloni inconciliabili
La differenza macroscopica tra San Francesco e Giorgia Meloni è presto detta. Il santo d’Assisi diceva “Fratelli tutti”, la Meloni ha fondato un partito che si chiama “Fratelli d’Italia”. Tutto il resto è una conseguenza diretta. L’accoglienza dei migranti, le strade per costruire la pace, l’attenzione ai poveri, la stessa scelta della povertà come stile di vita ecc. ecc. E gli eccetera – credetemi – sono moltitudine. Non è un caso che dalla Loggia di Piazza San Francesco, dopo essersi fatta largo tra le contestazioni di molti, ha detto: “San Francesco è una delle figure fondative dell’identità italiana, forse la principale”. Un tentativo maldestro, goffo e fraudolento di voler ti**re Francesco per il saio. Operazione impossibile! Soprattutto perché in tutta Italia una folla innumerevole chiedeva di fermare il genocidio. Nel saluto ufficiale, Marco Moroni, custode del Sacro convento aveva ammonito: “La pace non si costruisce quando si continuano a fabbricare e commerciare armi: Francesco ricorda che nasce dal disarmare il cuore e deporre le armi, scegliendo vie di dialogo e riconciliazione. La fraternità diventa reale solo nella condivisione con i poveri, con chi è fragile e con chi cerca accoglienza. E la custodia del creato è responsabilità di tutti, singoli e governi, per consegnare alle nuove generazioni un mondo abitabile, casa comune, rispettata come dono di Dio”. Insomma tutto il contrario del governo Meloni.

Preti contro il genocidio, il corteo a Roma: “Ci mettiamo la faccia, la Chiesa è lenta, ma arriva”di Alberto Sofia“Noi a...
23/09/2025

Preti contro il genocidio, il corteo a Roma: “Ci mettiamo la faccia, la Chiesa è lenta, ma arriva”
di Alberto Sofia

“Noi abbiamo deciso di metterci la faccia e i nostri corpi, con la nostra preghiera. Ci rendiamo conto che le parole non bastano, la neutralità non è una scelta. Di fronte a un genocidio come quello di Israele a Gaza, significherebbe giustificare l’oppressore.

Come preti e sacerdoti crediamo che Cristo si identifica con chi soffre, con chi è povero ed è oppresso. Vogliamo essere voce di chi non ha voce“. Pietro Rossini, portavoce della Rete dei “Preti contro il genocidio”, spiega così la scelta di mobilitarsi a Roma, nello stesso giorno in cui tante piazze si sono riempite in tutta la pen*sola tra scioperi e cortei.

Preti e frati che hanno partecipato all’iniziativa, ma oltre mille sono coloro che hanno firmato l’appello e aderito alla neonata rete. C’era anche Padre Alex Zanotelli tra coloro che hanno sfilato tra le strade della Capitale, per un corteo di preghiera che è partito dalla chiesa di S. Andrea della Valle ed è arrivato fino ai palazzi del potere, di fronte a Montecitorio, con canti, preghiere e cartelli.
“Siamo in piazza perché oggi quello che mi preoccupa è il silenzio delle comunità cristiane, l’indifferenza. Oggi è crollato il diritto internazionale, ognuno fa quel che vuole. E chi ne paga le spese è il popolo palestinese massacrato. Anche noi come Chiesa dovevamo dare un segnale”.
Tra coloro che sono scesi in piazza in molti chiedevano una “pace disarmata e disarmante” e “Stop alle bombe”. Mentre spiccava il cartello “Christ dead in Gaza”, “Cristo è morto a Gaza”. Rispetto alla posizione della Santa Sede, la Rete dei preti contro il genocidio evita le polemiche, dopo che era stato lo stesso papa Leone XIV a prendere le distanza dalla parola ‘genocidio’, utilizzata e confermata invece da una commissione indipendente Onu:

C’è chi riprende le parole di Papa Francesco: “Il nuovo Papa e la Santa Sede non si esprimono ancora? Bergoglio aveva già preso posizione su questo. Il magistero di un pontefice, anche se defunto, è valido ancora. E noi su quello ci ispiriamo”.

Certo poi ognuno ha il suo stile”, spiega un altro sacerdote. In tanti però auspicano un gesto forte di Leone XIV: “Se auspico che possa sfidare il genocidio con il proprio corpo a Gaza, recandosi con il patriarca di Gerusalemme Pizzaballa? Si, me lo aspetto”, c’è chi spera. E la rete stessa rivendica maggiore coraggio: “Il Papa capisca l’importanza di ogni sua parola e ogni suo gesto“.

Se c’è una certezza, invece, è la condanna unanime dell’inazione e della complicità dei governi e dell’Occidente: “La parola che fa più male è ipocrisia. Oggi noi ci mettiamo la faccia, mentre la politica sembra fare la forte con i deboli, e la debole con i forti”.

22/09/2025

Preghiere dalla Palestina
SIAMO IMMERSI NELLA NOTTE
https://bocchescucite.org/preghiere-dalla-palestina.../
2° anno di guerra,

In Cisgiordania e a Gerusalemme, la violenza militare sta aumentando ovunque, nelle città, nei villaggi e nei campi profughi, e i coloni stanno attaccando e devastando, impuniti…)
“Aiutaci tu, Signore. Liberaci dalla morte!”
(Salmo 78,9)
Siamo siamo senza più parole se non quelle che dalla Bibbia diventano il nostro lamento: Liberaci dal male, dalla guerra, dalla morte, dagli uomini crudeli che stanno uccidendo con la fame e con le bombe, impunemente.
Signore, siamo immersi nella notte.
Diffondi ancora una volta su questa terra la luce della tua Risurrezione e fa che possiamo intravvedere, come una piccola fiammella, la speranza di sopravvivere e non sparire inghiottiti da questo sterminio.
Signore, siamo senza più lacrime.
Come fa il mondo voltarsi dall’ altra parte mentre vede scorrere le immagini dei nostri figli ridotti a carne ed ossa, in attesa di morire tra le braccia di una mamma disperata?
Benedici tu, come facesti quel giorno, i nostri bambini. Abbi pietà di noi.
Signore, moriamo di fame.
E in Occidente scrivono che non avevano mai letto sui loro giornali come si spegne la vita di un essere umano… È un genocidio, ora scrivono.
Dacci il pane per sopravvivere, tu che sei Pane di Vita.
Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 1 Agosto 2025

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Via Procida
Procida
80079

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