
23/06/2023
Esiste il destino? O quello che ci succede è frutto delle nostre decisioni?
La tragedia del sottomarino Titan, dove purtroppo sono morte cinque persone compreso un ragazzo, fa riflettere su questa domanda.
Proprio come il testo di "Samarcanda" la canzone di Roberto Vecchioni, dove il soldato, felice di esser vivo festeggia insieme ai compagni la fine della guerra.
A quella festa vede la morte che lo cerca, per cui chiede al suo sovrano il cavallo più veloce che ha per fuggire via dal suo destino.
Salta in sella e corre per molti giorni fino a che arriva a Samarcanda. Arrivato nella grande città però, ecco che vede ancora la morte che lo guarda maligna.
Stanco di fuggire, il soldato si arrende alla "nera signora" la quale gli confida di essersi stupita, qualche giorno prima, di vederlo a quella festa, lontanissimo da Samarcanda, poiché lo aspettava proprio lì, per quello stesso giorno.
Ecco, io credo che il destino ce lo creiamo da soli, giorno per giorno, con le nostre scelte, le nostre decisioni, i nostri turbamenti e anche le nostre ambizioni. Proprio come quelle persone del Titan.
Che riposino in pace.