Associazione Imprese Subacquee Italiane

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Saldatura e taglio subacqueo: quali metodi e gas utilizzati. Scelta dei metodi, criticità e prospettive.
11/05/2025

Saldatura e taglio subacqueo: quali metodi e gas utilizzati. Scelta dei metodi, criticità e prospettive.

A proposito dell'incidente fatale al sommozzatore olandese Rob Cornelius Maria Hujiben, deceduto durante operazioni di recupero dello yacht veliero Bayesian naufragato nella notte tra il 18 e il 19 agosto dello scorso anno si è scritto che l'incidente sarebbe avvenuto per effetto di una esplosione ...

Sub deceduto a Palermo: fatalità o si poteva prevenire?10 maggio 2025Robcornelis Maria Huijben Uiben, che lavorava per l...
10/05/2025

Sub deceduto a Palermo: fatalità o si poteva prevenire?

10 maggio 2025
Robcornelis Maria Huijben Uiben, che lavorava per la società olandese Hebo in collaborazione con la marittima britannica TMC Marine, è stato al centro di un tragico episodio. Tra le ipotesi – che solo l’autopsia potrà chiarire – si ipotizza l’esplosione di una bolla d’ossigeno, formatasi durante il taglio ad ossigeno del boma dello yacht, oppure il distacco di un frammento metallico che avrebbe colpito il sommozzatore, causandone l’immediata morte.

Come spesso accade in situazioni così complesse, le cause si fanno strada tra illazioni, notizie non verificate e teorie che alimentano confusione e mistero. Il relitto dello yacht, per il modo in cui è affondato e per la caratura "internazionale" delle vittime, si presta ad essere uno degli enigmi irrisolti che da sempre appassionano complottisti e dietrologi e forse scrittori di romanzi gialli.

Non a caso, subito dopo l’incidente sono nate polemiche sulla competenza del team operativo: si è diffusa la voce che, a bordo del pontone di assistenza alle immersioni, la Camera Iperbarica di Emergenza non fosse presente e che fosse stata installata solo in seguito all’evento. Dalle immagini video trasmesse dalla RAI emerge chiaramente il portello di una camera iperbarica, incastonata in un container – un ingombro così rilevante da rendere difficile l’ipotesi di un suo passaggio inosservato, considerata la massiccia presenza di operatori della Protezione Civile, Vigili del Fuoco e perfino di un drone di sorveglianza. È inverosimile pensare che una società specializzata in recuperi subacquei operi senza un dispositivo di sicurezza fondamentale, considerata l’esperienza consolidata degli olandesi nel recupero di navi affondate.

L’utilizzo della fiamma ossidrica subacquea richiede, inoltre, estrema attenzione: la gestione della fiamma e del gas di scarico – ossigeno ad alta pressione, spruzzato da una pinza collegata ai pacchi bombola di O₂ in superficie – comporta rischi notevoli. Un’eventuale scarica elettrica potrebbe innescare una reazione pericolosa, facendo accumulare ossigeno in una cavità (ad esempio, nella struttura del boma) e provocando un’esplosione, o addirittura rendendo il sommozzatore vulnerabile alla tensione liberata durante il taglio. A tutela di queste operazioni, esistono precise linee guida internazionali (IMCA, IOGP, US Navy Diving Manual, EDTC, e altre), mentre in Italia si fa riferimento alla Norma UNI 11366, adottata anche dalle Capitanerie di Porto per emanare ordinanze sulla sicurezza nei lavori subacquei.

Un ulteriore interrogativo riguarda l’utilizzo di Operatori Tecnici Subacquei italiani nelle operazioni – questione che, pur non essendo direttamente collegata all’incidente, riecheggia un problema storico emerso già durante il recupero del relitto della nave Concordia e, ancor prima, nella bonifica del relitto della petroliera Haven al largo delle coste di Arenzano, in Liguria. Nel caso Concordia, realizzato magistralmente da un consorzio di aziende italiane e americane e impiegando 250 sommozzatori di diverse nazionalità, si emerse un problema burocratico significativo: per poter operare in ambito portuale e nelle relative adiacenze, i sommozzatori italiani devono essere iscritti in un apposito registro tenuto dalle Capitanerie di Porto, in ottemperanza al Decreto Ministeriale del 13 gennaio 1979 e alle relative ordinanze. Questa iscrizione, condizionata al possesso di specifici requisiti – tra cui la qualifica di OTS ottenuta con corsi formativi riconosciuti, la visita medica attitudinale e certi standard di buona condotta – non è richiesta per sommozzatori provenienti da Stati esteri.

La vicenda ha suscitato numerose proteste, che sono state inoltrate alle autorità competenti. Dopo diverse insistenze, è stato spiegato che il sito, essendo di interesse nazionale e internazionale, è stato affidato alla Protezione Civile. Quest’ultima, applicando quella che è stata definita la “legge dei grandi eventi” (una misura voluta da Berlusconi e successivamente adottata da Bertolaso), ha ottenuto la facoltà di derogare alle ordinanze e leggi statali per decidere quali regole applicare nell’impiego del personale subacqueo.

Alla luce di quanto esposto, chiedo cortesemente alla Capitaneria di Porto di Palermo e alla Procura della Repubblica – rappresentata dal pm Raffaele Cammarano – di fare chiarezza sulle disposizioni applicabili nei lavori per il recupero del Bayesian, nelle acque del demanio marittimo di Palermo (Porticello). In particolare, si richiede di confermare se sia necessario rispettare i requisiti previsti dall’Ordinanza n° 116/2018 della Capitaneria di Porto di Palermo, in materia di “Regolamentazione delle Attività Subacquee nella pertinenza del Porto di Palermo e adiacenze”.

Giovanni Esentato Segretario di AISI – Associazione Imprese Subacquee Italiane

L'Italia ha scoperto di avere il mare la circonda per tre quarti...eppoi ha laghi, fiumi, dighe, bacini artificiali.... ...
03/10/2024

L'Italia ha scoperto di avere il mare la circonda per tre quarti...eppoi ha laghi, fiumi, dighe, bacini artificiali.... e ci sono persone che in questi ambienti vi lavorano, spesso, molto spesso, 24 ore su 24, per 365 giorni l'anno, ed in quello bisestile anche. E vi lavorano sopra e, soprattutto, sott'acqua. Speriamo sia la volta buona, come avrebbe detto Nino Manfredi.

Oggi 18 aprile 2024 si è tenuta presso il CIPOM (Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare) presso la Preside...
18/04/2024

Oggi 18 aprile 2024 si è tenuta presso il CIPOM (Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'audizione in merito al Piano del Mare, afferente al tema "dimensione subacquea e risorse geologiche dei fondali".
Nell'intervento di AISI si è evidenziata la improrogabile necessità di regolamentare le attività subacquee così come previsto dalla Proposta di Legge 1161 "Disciplina delle Attività Subacquee" e si è chiesto al CIPOM di sostenere il percorso legislativo per una rapida approvazione del disegno di legge.

07/04/2024

**Norma Tecnica per la Sicurezza nelle Attività Subacquee Professionali in Acquacultura e Attività Subacquee Agricole Collegate: Promuovere la Sicurezza e l'Efficienza**

Le attività subacquee professionali nell'ambito dell'acquacultura e delle attività agricole collegate rappresentano un settore in continua crescita, essenziale per la produzione sostenibile di alimenti e risorse marittime. Tuttavia, garantire la sicurezza degli operatori in queste condizioni impegnative è fondamentale per prevenire incidenti e garantire la continuità delle operazioni. In questo contesto, l'implementazione di una norma tecnica specifica per la sicurezza assume un ruolo di primo piano.

**1. Identificazione dei Rischi e delle Procedure di Sicurezza**

Una norma tecnica ben strutturata offre una panoramica dettagliata dei potenziali rischi associati alle attività subacquee in acquacultura e in ambito agricolo subacqueo. Questa identificazione dei rischi consente agli operatori di comprendere meglio gli ambienti in cui lavorano e di adottare le misure di sicurezza appropriate. Attraverso procedure chiare e linee guida, gli operatori possono essere addestrati per affrontare situazioni di emergenza in modo efficace e rapido, riducendo al minimo il rischio di incidenti.

**2. Standardizzazione delle Pratiche di Sicurezza**

Una norma tecnica per la sicurezza stabilisce standard uniformi per le pratiche di sicurezza nelle attività subacquee professionali. Questo garantisce coerenza e coesione tra gli operatori e le aziende del settore, riducendo al minimo le discrepanze e promuovendo un ambiente di lavoro sicuro e collaborativo. Inoltre, la standardizzazione facilita l'adeguamento alle normative locali e internazionali, garantendo il rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti.

**3. Miglioramento della Formazione e dell'Addestramento**

Una norma tecnica ben definita fornisce una base solida per lo sviluppo di programmi di formazione e addestramento mirati. Gli operatori possono essere istruiti sulle procedure di sicurezza, sull'uso corretto dell'attrezzatura subacquea e sull'identificazione e la gestione dei rischi specifici del settore. Inoltre, la formazione continua può essere implementata per garantire che gli operatori mantengano le loro competenze e conoscenze aggiornate, migliorando ulteriormente la sicurezza sul posto di lavoro.

**4. Riduzione degli Incidenti e dei Costi Associati**

Implementando una norma tecnica per la sicurezza, le aziende possono ridurre significativamente il numero di incidenti sul lavoro e le relative conseguenze. La prevenzione degli incidenti non solo protegge la salute e la sicurezza degli operatori, ma riduce anche i costi associati a ferite, danni materiali e interruzioni delle attività. Ciò si traduce in un maggiore rendimento finanziario e in una migliore reputazione aziendale, poiché le aziende che investono nella sicurezza sono percepite come affidabili e responsabili.

**Conclusioni**

In sintesi, l'implementazione di una norma tecnica per la sicurezza nelle attività subacquee professionali in acquacultura e attività subacquee agricole collegate è essenziale per promuovere un ambiente di lavoro sicuro, efficiente e sostenibile. Attraverso l'identificazione dei rischi, la standardizzazione delle pratiche, la formazione continua e la riduzione degli incidenti, questa norma contribuisce a proteggere la vita degli operatori, a migliorare la produttività aziendale e a promuovere una cultura della sicurezza a lungo termine.

07/04/2024

Domani, lunedì 8 aprile riunione a Piombino, per la definizione della linea guida per Sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee professionali al servizio dell’acquacoltura e altre attività agricole subacquee.

C'è qualcuno che dice no a
16/03/2024

C'è qualcuno che dice no a

4216 likes, 915 comments. “È diventato virale nelle ultime ore il video di un’anziana signora russa che, in una piazza di Mosca, ha rivolto una feroce invettiva contro il presidente Vladimir Putin e il suo governo. «Il presidente ha ucciso i bambini ucraini e ha mandato a morire più di 300mil...

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