Csoa Angelina Cartella

Csoa Angelina Cartella L'importanza di creare pratiche di autogestione, azione diretta, strutture autorganizzate.

28/07/2025

Negare è legittimo in Israele, è coerente con il politicamente corretto corrente: non c’è fame e le descrizioni di fame deliberata a Gaza sono una cospirazione antisemita. Fonte. English version Di Gideon Levy – 27 luglio 2025  Non ci sono fenomeni più meschini della negazione dell’Olocau...

Sabato sera a mezzanotte l’esercito israeliano con un atto di vera e propria pirateria ha  assaltato e sequestrato in ac...
28/07/2025

Sabato sera a mezzanotte l’esercito israeliano con un atto di vera e propria pirateria ha assaltato e sequestrato in acque internazionali la nave Handala della Freedom Flottilla, arrestando, ossia rapendo illegalmente tutte le persone a bordo, tra cui il nostro amico e compagno di tante lotte Antonio Mazzeo.
Accusati dalle autorità israeliane di immigrazione clandestina, benché siano stati prelevati con la forza in acque internazionali e condotti in Israele contro la loro volontà, a ciascun attivista sono state presentate due opzioni: accettare la cosiddetta “deportazione volontaria” – come ha fatto Mazzeo da poco atterrato a Fiumicino – oppure rimanere in detenzione e comparire davanti a un tribunale per la revisione della detenzione, in vista comunque della deportazione entro le 72 ore.

Dopo la partecipata manifestazione di ieri nuova protesta oggi pomeriggio presso il Teatro Comunale

27/07/2025

Dal comunicato stampa di Freedom Flotilla Coalition e
Freedom Flotilla Italia:

L’esercito israeliano ha attaccato Handala in acque internazionali e rapito 21 civili disarmati

La Freedom Flotilla Coalition conferma che la nave civile Handala, in navigazione per rompere l’illegale e genocida blocco imposto da Israele alla popolazione palestinese di Gaza, è stata violentemente intercettata dalle forze militari israeliane in acque internazionali, a circa quaranta miglia nautiche dalla costa.
Alle ore 23:43 (ora palestinese), le forze di occupazione hanno disattivato le telecamere a bordo della Handala e ogni comunicazione con l’equipaggio è stata interrotta.

La nave, disarmata e impegnata in una missione umanitaria, trasportava beni di prima necessità destinati alla popolazione civile: latte in polvere per neonati, pannolini, alimenti e medicinali.

L’intero carico era di natura civile e non militare, destinato alla distribuzione diretta ad una popolazione stremata dalla fame indotta e dal collasso sanitario provocato dal blocco.

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A bordo della Handala si trovavano 21 civili provenienti da 12 Paesi, tra cui parlamentari, avvocatə, giornalistə, sindacalisti, ambientalisti e difensorə dei diritti umani.

L’equipaggio comprende:

Stati Uniti:
Christian Smalls (fondatore dell’Amazon Labor Union),
Huwaida Arraf (avvocata per i diritti umani, Palestina/USA),
Jacob Berger (attivista ebreo-americano),
Bob Suberi (veterano di guerra ebreo statunitense),
Braedon Peluso (attivista e marinaio),
Frank Romano (avvocato internazionale e attore, Francia/USA).

Francia:
Emma Fourreau (eurodeputata e attivista, Francia/Svezia),
Gabrielle Cathala (parlamentare ed ex operatrice umanitaria),
Justine Kempf (infermiera di Médecins du Monde),
Ange Sahuquet (ingegnere e attivista per i diritti umani).

Italia:
Antonio Mazzeo (insegnante, ricercatore per la pace e giornalista),
Antonio “Tony” La Picirella (attivista per la giustizia climatica e sociale).

Spagna:
Santiago González Vallejo (economista e attivista),
Sergio Toribio (ingegnere e ambientalista).

Australia:
Robert Martin (attivista per i diritti umani),
Tania “Tan” Safi (giornalista e attivista di origini libanesi).

Norvegia:
Vigdis Bjorvand (attivista per la giustizia di 70 anni).

Regno Unito / Francia:
Chloé Fiona Ludden (ex funzionaria ONU e scienziata).

Tunisia:
Hatem Aouini (sindacalista e attivista internazionalista).

Poco prima dell’arrembaggio, l’equipaggio della Handala aveva annunciato che, in caso di detenzione, avrebbe intrapreso uno sciopero della fame e rifiutato ogni forma di cibo dalle forze di occupazione israeliane.

A bordo come giornalisti:

Marocco:
Mohamed El Bakkali (giornalista senior di Al Jazeera, con base a Parigi).

Iraq / Stati Uniti:
Waad Al Musa (cameraman e reporter di campo per Al Jazeera).

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L’attacco alla Handala rappresenta il terzo atto di aggressione israeliana contro missioni civili della Freedom Flotilla nel solo 2025.

A maggio, un drone ha bombardato la nave civile Conscience in acque europee, ferendo quattro persone e mettendo fuori uso l’imbarcazione.

A giugno, la nave Madleen è stata illegalmente sequestrata e dodici civili — tra cui un membro del Parlamento europeo — sono stati rapiti.

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Israele continua a ignorare le ordinanze vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia, che obbligano lo Stato occupante a facilitare l’accesso umanitario alla Striscia di Gaza.
Gli attacchi contro missioni civili e pacifiche rappresentano una gravissima violazione del diritto internazionale.

“Israele non ha alcuna autorità legale per detenere civili internazionali a bordo della Handala,” ha dichiarato Ann Wright, membro del comitato direttivo della Freedom Flotilla. “Non si tratta di una questione interna a Israele. Parliamo di cittadini stranieri che agivano nel rispetto del diritto internazionale e si trovavano in acque internazionali. La loro detenzione è arbitraria, illegittima, e deve cessare immediatamente.”

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Appello alla mobilitazione civile:
facciamo sentire la nostra voce

Chiediamo con forza ai ministri degli Esteri, alle ambasciate e alle autorità consolari dei Paesi coinvolti di attivarsi subito per la liberazione immediata delle persone rapite e per la condanna pubblica di questo atto vile, illegale e intimidatorio da parte delle forze di occupazione israeliane.

Invitiamo la cittadinanza a mobilitarsi ovunque:

• Scriviamo ai ministri e alle ambasciate

• Tempestiamo di email i rappresentanti politici

• Contattiamo la stampa, i giornalisti, le ONG

• Riempiamo i social di messaggi di denuncia

Ogni minuto di silenzio è complicità.
È il momento di agire, dal basso, con forza e dignità. La legalità non può essere sospesa ancora una volta quando si tratta di Palestina.

La libertà di Gaza passa anche dal mare.
Noi non ci fermeremo: continueremo a salpare fino a che la Palestina sarà libera.

&

Immagine: Marginalia/ Ar'Ripizz-Amo, "All Eyes on the Freedom Flotilla / All Eyes on Gaza", n. 1 (49), Stazione di Bologna, binario 7, luglio 2025. Ph: Vincenza Perilli

26/07/2025
26/07/2025

"Un tempo riempiva il quartiere di gioia, distribuendo dolci a tutti i bambini. Oggi è morto di fame.
Un’amica mi ha scritto da Gaza, devastata dalla carestia. Il suo messaggio diceva:
«Ti ricordi il mio vicino? L’anziano benestante e gentile che aveva sempre caramelle per i bambini? È morto di fame oggi.»
Sono rimasto in silenzio, le dita sospese sulla tastiera. Poi ho digitato:
«Come è successo?»
La sua risposta è arrivata subito dopo:
«È uscito all’alba, cercando qualcosa da dare da mangiare alla sua nipotina. Si è fermato da me prima di andare, stringeva una coperta logora tra le mani. “La scambierò con qualsiasi cosa,” ha detto con voce flebile. “Una manciata di farina, delle lenticchie... perfino delle bucce d’arancia secche.”
È riuscito a fare solo cinquanta passi dalla porta di casa.
Al cinquantunesimo, è crollato.
Non ha gridato, non si è lamentato. È semplicemente caduto, come se la sua vita fosse stata bruscamente interrotta dalla fame.
Ci siamo precipitati da lui. Era ancora vivo, gli occhi aperti, le labbra tremanti. Mi sono chinata per ascoltarlo. Ha sussurrato con l’ultimo filo di voce:
“Lei è a digiuno da tre giorni… vi prego, non lasciatela morire di fame come me.”
Poi se n’è andato.»
La mia amica ha concluso il messaggio con una supplica:
«Puoi scrivere di lui, per favore? Perché non è morto da solo. Qui la fame uccide le persone come se non contassero nulla. Ma dobbiamo dire al mondo che quest’uomo… lui era qualcuno."
Dr Muhammad Salah

Un risultato ottenuto grazie alla pressante e continua mobilitazione delle popolazioni
26/07/2025

Un risultato ottenuto grazie alla pressante e continua mobilitazione delle popolazioni

La nave Handala di Freedom Flotilla Coalition, in viaggio nel Mar Mediterraneo verso le coste palestinesi per rompere l'...
26/07/2025

La nave Handala di Freedom Flotilla Coalition, in viaggio nel Mar Mediterraneo verso le coste palestinesi per rompere l'assedio israeliano e portare aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza. A bordo anche Antonio Mazzeo, attivista anti-militarista, nostro compagno di tante lotte fra Calabria e Sicilia.

Siamo qui

25/07/2025

Domenica pomeriggio lestopitta con tripudio di verdure di stagione!

25/07/2025

Post di Giuseppe Salamone, 24 luglio 2025

Il Parlamento Catalano oggi ha approvato una risoluzione storica e importantissima, sperando che apra la strada ad altri Parlamenti e si rompa il tabù del sionismo affinché venga considerato ciò che è.
Questa risoluzione riconosce ufficialmente il sionismo come una forma di razzismo!
Inoltre nella stessa risoluzione chiedono di interrompere i rapporti con lo Stato terrorista di israele e con le aziende che traggono profitto dal genocidio, dall'occupazione, dall'apartheid e dal colonialismo.
Chiedono anche di impedire l'attracco a navi coinvolte nel traffico di armi o materiali per la loro fabbricazione, destinati a israele.
Una risoluzione coraggiosissima oltre che sacrosanta. Viva la Catalogna!

Indirizzo

Via Quarnaro, Gallico Marina
Reggio Di
89135

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