27/11/2025
Cristian non è “solo” un senzatetto.
È un uomo gentile, educato, conosciuto da tanti.
Un grande tifoso del Rapid Vienna, orgoglioso di quella maglia verde che portava sempre con sé come un pezzo di casa, di dignità, di identità.
La scorsa notte è stato aggredito con una violenza che lascia senza parole.
Un gesto codardo, ingiustificabile, che ferisce non solo lui ma tutta Cosenza.
Perché quando a essere colpito è uno dei più fragili, a essere in discussione è la coscienza di una città intera.
Cristian vive con i suoi cani, la sua unica famiglia, e chiunque l’abbia incontrato lo sa: mai un tono aggressivo, mai un problema, solo educazione e gratitudine.
La sua presenza era discreta, rispettosa, piena di quella dolcezza che spesso appartiene solo a chi ha sofferto molto.
👉 Questa riflessione di Vincenza Gallo, che attraverso il suo articolo vuole accendere un faro su ciò che sta accadendo:
non possiamo permettere che indifferenza e violenza diventino normalità.
Serve protezione, serve solidarietà, serve umanità.
Perché una città che non difende i suoi più fragili, finisce per smarrire se stessa.
L’aggressione Cristian Cosenza non è solo un fatto di cronaca, ma un segnale grave del cambiamento della città. Cosenza, un tempo considerata tranquilla, oggi mostra crepe profonde nella sicurezza e nella solidarietà Cosenza è sempre stata raccontata come un centro tranquillo, con le sue botte...