comunicazionemax

comunicazionemax Studiare e analizzare i modi in cui il "messaggio" è trasmesso e le modalità per “riconoscerla”

Sociologo, Speaker/Presentatore e Conduttore Radiofonico (la prima esperienza davvero in diretta risale alla fine degli anni ’80 e poi tante altre collaborazioni come reporter con network radio/tv in Italia e una bella esperienza presso Radio2 RAI).

Ogni espressione, ogni sfumatura del volto, ogni emoji che scegliamo... comunica.🔹 Un sorriso può nascondere disagio.  🔹...
12/07/2025

Ogni espressione, ogni sfumatura del volto, ogni emoji che scegliamo... comunica.

🔹 Un sorriso può nascondere disagio.
🔹 Un broncio può gridare "ascoltami".
🔹 Anche il silenzio è un messaggio potente.

Nella comunicazione interpersonale non conta solo "cosa" dici, ma "come" lo fai.
Il corpo, la voce, i gesti e persino l'assenza di parole costruiscono relazioni... o le rompono.



Nietzsche, filosofo: «Il più delle volte, quando contraddiciamo qualcuno, non è per quello che dice, ma per il tono che ...
04/07/2025

Nietzsche, filosofo: «Il più delle volte, quando contraddiciamo qualcuno, non è per quello che dice, ma per il tono che usa»

Il problema, analizzato da José Carlos Ruiz, filosofo spagnolo, nel suo romanzo Una mujer educada, è che oggi non vogliamo conversare, vogliamo convincere.

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _4️⃣di4️⃣ / Capitolo 4: La Scienza dei Sogni Premonitori"La Scienza dei Sogni P...
26/06/2025

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _4️⃣di4️⃣ / Capitolo 4: La Scienza dei Sogni Premonitori

"La Scienza dei Sogni Premonitori: Cosa Dicono gli Studi"

✔️La scienza moderna ha fatto grandi passi avanti nello studio dei sogni premonitori. Studi recenti hanno dimostrato che i sogni si manifestano durante le fasi di sonno REM e che possono avere un ruolo nella nostra vita, aiutandoci ad assimilare nuove conoscenze e a elaborare esperienze passate. Tuttavia, nonostante i progressi, molti aspetti dei sogni premonitori rimangono ancora un mistero. Questo capitolo esplora le ultime scoperte scientifiche sui sogni premonitori e le teorie che cercano di spiegare questo affascinante fenomeno.

📎Libro Consigliato: "Sogni premonitori e presentimenti" di vari autori. Questo libro offre una panoramica completa sui sogni premonitori e come interpretarli

📎Film Consigliato: "Minority Report" di Steven Spielberg. Questo film esplora il concetto di preveggenza e come la conoscenza del futuro possa influenzare le nostre azioni.

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _  3️⃣ di 4️⃣ / Capitolo 3: Sogni Premonitori e Cultura Popolare"Sogni Premonit...
25/06/2025

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _ 3️⃣ di 4️⃣ / Capitolo 3: Sogni Premonitori e Cultura Popolare

"Sogni Premonitori nella Cultura Popolare: Miti e Leggende"

✔️I sogni premonitori hanno sempre avuto un posto di rilievo nella cultura popolare. Dalle antiche civiltà che vedevano i sogni come messaggi divini, alle moderne interpretazioni che li considerano come finestre sull'inconscio, i sogni premonitori hanno ispirato miti, leggende e opere d'arte. In molte culture, i sognatori sono considerati indovini, capaci di prevedere il futuro attraverso i loro sogni. Questo capitolo esplora come i sogni premonitori siano stati rappresentati nella cultura popolare e come queste rappresentazioni abbiano influenzato la nostra comprensione di questo fenomeno.

📎Libro Consigliato: "L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud. Questo classico della psicanalisi offre una visione approfondita delle teorie di Freud sui sogni e il loro significato

📎Film Consigliato: "The Matrix" di Lana e Lilly Wachowski. Questo film esplora il concetto di realtà e percezione, offrendo una visione affascinante di come i sogni e la realtà possano intrecciarsi.

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _  2️⃣ di 4️⃣ / Capitolo 2: la psicologia dei sogni premonitori"La mente incons...
22/06/2025

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _ 2️⃣ di 4️⃣ / Capitolo 2:
la psicologia dei sogni premonitori

"La mente inconscia: come Interpretare i sogni premonitori"

✔️La psicologia moderna ha cercato di spiegare i sogni premonitori attraverso varie teorie. Alcuni psicologi credono che questi sogni siano il risultato di processi mentali che elaborano informazioni in modo non lineare, permettendo alla mente di fare connessioni che non sono evidenti nello stato di veglia. Altri suggeriscono che i sogni premonitori possano essere influenzati da fattori emotivi e cognitivi, come l'ansia e le aspettative. Tenere un diario dei sogni può essere un utile strumento per comprendere meglio questi fenomeni e riflettere sulle emozioni provate durante il sonno.

📎Libro Consigliato: "Sogni. Fonte di conoscenza della realtà assoluta" di Elena Ponzo. Questo libro racconta le esperienze personali dell'autrice con i sogni premonitori e offre una guida spirituale e una comprensione più ampia dell'esistenza

📎Film Consigliato: "Inception" di Christopher Nolan. Questo film esplora il concetto di sogni lucidi e la manipolazione dei sogni, offrendo una visione affascinante delle possibilità della mente umana.

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _ 1️⃣ di  4️⃣/ Capitolo 1: Introduzione ai sogni premonitori"Sogni premonitori:...
21/06/2025

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _ 1️⃣ di 4️⃣/ Capitolo 1: Introduzione ai sogni premonitori

"Sogni premonitori: tra scienza e mistero"

✔️I sogni premonitori sono un fenomeno che ha affascinato l'umanità per secoli. Ma cosa dice la scienza su questi sogni che sembrano anticipare eventi futuri? Secondo alcuni studi, i sogni premonitori potrebbero essere il risultato di processi cognitivi complessi che coinvolgono la memoria, l'immaginazione e la percezione. Freud e Jung hanno offerto interpretazioni diverse: mentre Freud vedeva i sogni come espressioni di desideri repressi, Jung li considerava messaggi dall'inconscio collettivo. Recenti ricerche suggeriscono che i sogni premonitori potrebbero essere legati alla capacità del cervello di riconoscere schemi e fare previsioni basate su esperienze passate.

📎Libro Consigliato: "Il mondo dei sogni" di Marie-Louise von Franz. Questo libro esplora le teorie di Jung sull'analisi dei sogni e offre una prospettiva approfondita sul significato dei sogni premonitori

📎Film Consigliato: "The Way of the Dream" è un docu-film che esplora le teorie di Jung sui sogni e offre una visione affascinante del mondo onirico

✔️ C'è un luogo dove il tempo non è passato invano.  Dove ogni oggetto, ogni cartella, ogni dipinto custodisce una voce....
26/05/2025

✔️ C'è un luogo dove il tempo non è passato invano.
Dove ogni oggetto, ogni cartella, ogni dipinto custodisce una voce.
Non c’è retorica, solo il bisogno profondo di ricordare, capire, accogliere.
Il Museo della Salute Mentale di Rieti è uno spazio vivo, che restituisce dignità alle storie taciute.
Qui la memoria non è solo passato, è coscienza, è presenza.
È un invito silenzioso a guardare l’umanità da vicino, senza filtri.
E forse, a riconoscerla anche in noi.

www.museosalutementale.it

✔️ Entra nel cuore della memoria e scopri la storia dell’ex manicomio di Rieti: cartelle cliniche, libri, oggetti, quadri, documenti e storie che parlano di umanità e trasformazione e ...

Installazione interattiva: HI®-Human Interface
presso il Laboratorio ( Palazzina 1 Asl Rieti , via del Terminillo 42 , Rieti , Italia ) una nuova dimensione tecnologica, uno scorcio reale e metaforico sul passato dell’ex Ospedale psichiatrico di Rieti e sui suoi protagonisti volontari e involontari.

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Visita il  sito web https://portatorisanididiversita.it  e  scarica l'APP - ASL Roma1 & ASL Rieti -    "Portatori sani d...
25/05/2025

Visita il sito web https://portatorisanididiversita.it e scarica l'APP -
ASL Roma1 & ASL Rieti -

"Portatori sani di diversità" è un progetto dedicato alla valorizzazione culturale ed identitaria degli ex ospedali psichiatrici di Santa Maria della Pietà di Roma ed il S. Francesco di Rieti .

L'APP ci aiuta ad esplorare i musei ed offre itinerari con una importante mappatura di luoghi "portatori sani di diversità" intrecciando storie, identità , e narrazioni contemporanee.
Un viaggio tra passato e presente, ...

Portatori Sani di Diversità è l'app che ti accompagna alla scoperta di luoghi e percorsi unici tra Roma, Rieti e provincia. Esplora itinerari che raccontano memorie e diversita, e attraverso installazioni immersive e tecnologie digitali, scopri le identità legate agli ex ospedali psichiatrici di ...

25/05/2025

Canale Whatsapp del Museo Salute Mentale di Rieti (IT)
( Memorie dell'ex Manicomio di Rieti )

15 di 15 _ anno 2025 by@Max de Angelis  per comunicazionemax   e Gruppo di comunicazionemax "L'informazione dei social n...
23/03/2025

15 di 15 _ anno 2025 by@Max de Angelis per comunicazionemax e Gruppo di comunicazionemax

"L'informazione dei social nella formazione delle opinioni politiche"

Negli ultimi anni, i social media sono emersi come una delle principali fonti di informazione per milioni di persone in tutto il mondo. Con la loro capacità di diffondere notizie e contenuti in tempo reale, queste piattaforme hanno trasformato il modo in cui gli individui accedono alle informazioni e, di conseguenza, come formano le loro opinioni politiche. L'interazione tra social media e opinione pubblica è diventata un tema cruciale per comprendere le dinamiche politiche contemporanee.

In un contesto in cui le notizie tradizionali spesso vengono messe in discussione, i social media offrono un'alternativa accessibile e immediata. Tuttavia, questa democratizzazione dell'informazione porta con sé sfide significative. La diffusione di contenuti non verificati, le echo chambers e la polarizzazione delle opinioni sono solo alcune delle problematiche che emergono quando le persone si affidano a queste piattaforme per formare le proprie convinzioni politiche.

Inoltre, l'algoritmo che regola il flusso di informazioni sui social media gioca un ruolo fondamentale nel determinare quali contenuti vengono visualizzati e, di conseguenza, quali opinioni vengono amplificate. Questo fenomeno solleva interrogativi importanti sulla responsabilità delle piattaforme e sull'impatto che hanno sulla democrazia e sul dibattito pubblico.

In questo contesto, è essenziale analizzare come l'informazione proveniente dai social media influenzi non solo le opinioni politiche individuali, ma anche il panorama politico più ampio.

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a) Come i social media influenzano le scelte politiche e la percezione della realtà

I social media hanno rivoluzionato il modo in cui le informazioni politiche vengono diffuse e consumate. Piattaforme come Facebook, Twitter e Instagram permettono agli utenti di accedere a notizie e opinioni in tempo reale, creando un ambiente in cui le informazioni possono circolare rapidamente. Questo accesso immediato può influenzare le scelte politiche, poiché gli utenti tendono a fidarsi di ciò che vedono sui social, spesso senza verificare le fonti. Inoltre, la personalizzazione dei contenuti, basata sugli algoritmi, fa sì che gli utenti siano esposti principalmente a informazioni che confermano le loro convinzioni preesistenti, influenzando così la loro percezione della realtà.

b) La manipolazione delle informazioni sui social e il suo impatto sulle opinioni politiche

La manipolazione delle informazioni è un fenomeno preoccupante sui social media. Fake news, disinformazione e propaganda possono diffondersi rapidamente, influenzando le opinioni politiche degli utenti. Gruppi organizzati possono utilizzare tecniche di disinformazione per distorcere la realtà e influenzare le elezioni o le decisioni politiche. Questo porta a una maggiore sfiducia nei media tradizionali e a una polarizzazione delle opinioni, poiché le persone tendono a credere solo a ciò che conferma le loro idee, ignorando informazioni contrarie.

c) La polarizzazione delle opinioni politiche sui social: cosa è la "bolla ideologica" e come sfuggirne?

La "bolla ideologica" si riferisce a un fenomeno in cui gli utenti dei social media sono esposti principalmente a contenuti che riflettono le loro opinioni e credenze, creando un ambiente di conferma. Questo porta a una polarizzazione delle opinioni politiche, in cui le persone diventano sempre più estremiste nelle loro posizioni. Per sfuggire a questa bolla, è importante cercare attivamente fonti di informazione diverse, interagire con persone che hanno opinioni diverse e sviluppare un pensiero critico nei confronti delle informazioni consumate. La consapevolezza dei propri bias e la volontà di esplorare punti di vista alternativi possono aiutare a ridurre la polarizzazione.

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Riferimenti

1. Sunstein, C. R. (2017). : Divided Democracy in the Age of Social Media. Princeton University Press.
2. Pariser, E. (2011). The Filter Bubble: What the Internet Is Hiding from You. Penguin Press.
3. Tufekci, Z. (2017). Twitter and Tear Gas: The Power and Fragility of Networked Protest. Yale University Press.

14 di 15 _ anno 2025 by Max de Angelis  per comunicazionemax    e Gruppo di comunicazionemax La solitudine nell'era dei ...
21/03/2025

14 di 15 _ anno 2025 by Max de Angelis per comunicazionemax e Gruppo di comunicazionemax

La solitudine nell'era dei Social Media: un paradosso digitale

La solitudine è un tema che ha guadagnato crescente attenzione negli ultimi anni, soprattutto nell'era dei social media, dove la connessione virtuale sembra dominare le nostre interazioni quotidiane. In questo articolo, esploreremo il paradosso tra la connessione digitale e la solitudine, analizzando come la comunicazione online possa, in realtà, aumentarci il senso di isolamento, e come possiamo trovare un equilibrio sano tra la vita online e quella offline.

1) La Connessione Virtuale vs. La Connessione Reale: come la comunicazione online può causare solitudine

I social media ci promettono di mantenere vive le nostre relazioni, di fare nuove conoscenze e di connetterci con persone da ogni parte del mondo. Tuttavia, la comunicazione digitale non può sostituire quella faccia a faccia, che è fondamentale per costruire legami autentici. La natura asincrona e spesso superficiale dei messaggi online limita la profondità delle interazioni, riducendo l'empatia e il calore che possono derivare da una conversazione dal vivo.
Inoltre, sui social si tende a presentare solo la parte più positiva e "edulcorata" di noi stessi, creando un ambiente dove le emozioni vere, quelle più vulnerabili, non vengono espresse. Questo porta a un isolamento emotivo, dove ci si sente connessi, ma in realtà non si è mai veramente compresi.

2) Il Paradosso della Comunicazione: “più siamo connessi, più ci sentiamo soli”

"Più siamo connessi, più ci sentiamo soli" è una frase che riassume il paradosso della nostra era digitale. Sebbene i social media abbiano il potenziale di farci sentire vicini agli altri, molti utenti riportano un senso di solitudine crescente. Studi recenti suggeriscono che l'eccessivo uso di piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter possa portare a una sensazione di isolamento, poiché il confronto costante con la vita degli altri genera frustrazione, invidia e la percezione di essere esclusi da certi gruppi o esperienze.
La solitudine può essere accentuata dal fatto che queste piattaforme alimentano un senso di connessione superficiale, dove l'interazione è spesso limitata a "mi piace" e commenti, anziché a discussioni profonde o momenti di condivisione genuina.

3) Come affrontare la solitudine digitale e trovare un equilibrio sano tra “Online” e “Offline”

Per affrontare la solitudine digitale, è importante prendere coscienza di come usiamo la tecnologia e come ci sentiamo in relazione ad essa. Ecco alcune strategie per trovare un equilibrio sano:
• Limitare il tempo online: Impostare delle regole per ridurre il tempo trascorso sui social media può aiutare a prevenire la sensazione di sovraccarico emotivo. Disconnettersi per alcune ore al giorno o durante i fine settimana può essere benefico.
• Concentrarsi su connessioni reali: Dedica più tempo a interazioni faccia a faccia con amici e familiari. La qualità delle relazioni è molto più importante della quantità di amici su un social media.
• Fare attività offline: Praticare attività che non coinvolgono dispositivi digitali, come lo sport, la lettura o l'arte, può ridurre il senso di solitudine e aiutare a trovare un equilibrio emotivo.
• Essere consapevoli dei contenuti che consumi: Riconoscere che molti contenuti sui social sono filtrati e distorti è il primo passo per non cadere nella trappola del confronto costante. Mantenere un approccio critico verso ciò che vediamo online può ridurre l'influenza negativa dei social sulla nostra autostima.

Riferimenti:

1. Sherry Turkle - Alone Together: Why We Expect More from Technology and Less from Each Other (2011) Sherry Turkle esplora come la tecnologia, in particolare i social media, ci stia cambiando, portandoci a cercare connessioni più superficiali e alimentando una crescente solitudine emotiva. Il libro è un’analisi profonda di come i dispositivi digitali, pur avendo il potenziale di avvicinarci, in realtà ci stiano allontanando gli uni dagli altri.

2. Jaron Lanier - Ten Arguments for Deleting Your Social Media Accounts Right Now (2018) In questo libro, l'autore e pioniere della realtà virtuale Jaron Lanier offre dieci motivi per cui dovremmo abbandonare i social media, spiegando come queste piattaforme non solo ci manipolino, ma anche come contribuiscano al nostro senso di alienazione. Lanier invita a riflettere sulle conseguenze psicologiche e sociali dei social network.

13 di 15 _ anno 2025 by Max de Angelis  per comunicazionemax     e Gruppo di comunicazionemax  Il lato oscuro dei social...
18/03/2025

13 di 15 _ anno 2025 by Max de Angelis per comunicazionemax e Gruppo di comunicazionemax

Il lato oscuro dei social: cyberbullismo e conflitti online

I social media sono senza dubbio una delle principali fonti di connessione, informazione e intrattenimento per milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, dietro la facciata di comunità digitali unite, si nasconde un lato oscuro che spesso si manifesta sotto forma di cyberbullismo, diffamazione e conflitti online.
Le dinamiche di interazione sui social possono facilmente sfociare in attacchi personali, molestie virtuali e forme di odio che, se non affrontate correttamente, possono avere conseguenze devastanti per gli individui coinvolti. In questo articolo, esploreremo come le piattaforme social possano diventare terreno fertile per comportamenti dannosi, le principali dinamiche di conflitto che vi si sviluppano e come possiamo proteggere noi stessi e rispondere in modo sano e costruttivo.

1. Le piattaforme social come terreno fertile per il bullismo digitale e la diffamazione

Le piattaforme social sono spesso il luogo dove si sviluppano le interazioni più complesse, ma anche dove possono nascere fenomeni di bullismo digitale. Grazie all’anonimato e alla distanza fisica che i social media offrono, molti utenti si sentono liberi di agire senza freni, scatenando insulti, molestie e attacchi diretti a singoli individui o gruppi.
Il cyberbullismo può manifestarsi in diverse forme, tra cui commenti offensivi, minacce, diffamazione e l'esclusione deliberata da gruppi o conversazioni online. La facilità con cui le informazioni possono essere condivise, ma anche manipolate, rende il web un ambiente ideale per la diffamazione. Le parole scritte, infatti, possono essere più dannose e durevoli rispetto a quelle pronunciate di persona, poiché una volta pubblicate, restano accessibili a chiunque, per chiunque. Le vittime di bullismo online spesso subiscono danni psicologici, che vanno dalla perdita di autostima alla depressione.

2. Le dinamiche di conflitto sui social: trolling, haters e il fenomeno della cancel culture

Un'altra faccia del lato oscuro dei social è rappresentata dalle dinamiche di conflitto che animano le piattaforme. Fenomeni come il trolling e gli haters sono diventati sempre più comuni, con utenti che provocano intenzionalmente gli altri per generare disagio o conflitto. I troll non cercano un dialogo costruttivo, ma semplicemente alimentano la rabbia e la frustrazione, spesso per puro divertimento o per raccogliere attenzione.
Gli haters, d’altra parte, sono individui che nutrono un odio profondo verso determinati soggetti, gruppi o ideologie e manifestano questo disprezzo attraverso messaggi negativi e attacchi. Le piattaforme come Twitter, Instagram e YouTube sono infestate da commenti offensivi, e spesso, dietro l'anonimato, si celano persone che diffondono odio senza paura di conseguenze.
Infine, il fenomeno della cancel culture ha guadagnato una grande attenzione negli ultimi anni. Questo fenomeno si riferisce alla pratica di "cancellare" o boicottare pubblicamente una persona o una figura pubblica a causa di un comportamento percepito come inappropriato. Sebbene in alcuni casi possa essere una forma di giusta protesta, il rischio è che diventi un'arma di distruzione sociale senza un vero dialogo, creando effetti devastanti sulla reputazione e sulla psiche delle persone coinvolte.

3. Come proteggersi e rispondere ai conflitti online in modo sano e costruttivo

Di fronte a questi fenomeni, è fondamentale sapere come proteggersi e affrontare le situazioni di conflitto online in maniera costruttiva. Ecco alcuni suggerimenti utili:
• Protezione dei dati personali: Il primo passo per proteggersi è limitare la propria esposizione online. Impostare profili privati, bloccare persone sconosciute e fare attenzione a ciò che si condivide può ridurre notevolmente il rischio di essere vittima di bullismo o diffamazione.
• Non rispondere con violenza: Rispondere alle provocazioni con ulteriori insulti o minacce alimenta il conflitto. È importante mantenere la calma, non lasciarsi coinvolgere dalle emozioni negative e, se necessario, ignorare o segnalare l'aggressore.
• Educazione digitale: Investire nella propria educazione digitale è essenziale. Conoscere le politiche di privacy, le impostazioni di sicurezza e le buone pratiche per interagire online è fondamentale per navigare in modo sicuro. Inoltre, comprendere le dinamiche di gruppo sui social e il comportamento degli haters può aiutare a non cedere alla pressione sociale.
• Sostenere la dialogo costruttivo: Invece di alimentare la cultura della negatività, promuovere il dialogo sano e il rispetto reciproco online è un passo fondamentale. Se ci si trova coinvolti in una discussione conflittuale, cercare sempre di argomentare in modo civile e aperto, evitando il più possibile la provocazione.
• Ricorrere al supporto psicologico: In caso di bullismo online o difficoltà a gestire conflitti sui social, è importante cercare supporto da parte di professionisti, come psicologi, che possano aiutare a superare i danni emotivi causati dall'esperienza.

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Riferimenti:

1. "Cyberbullying: A Handbook for Educators and Parents" di Sameer Hinduja e Justin W. Patchin
Un libro che esplora le problematiche del bullismo digitale, con suggerimenti pratici per educatori e genitori su come affrontare la questione.

2. "So You've Been Publicly Shamed" di Jon Ronson
Esamina il fenomeno della "cancel culture" e le sue implicazioni sociali, portando alla luce il lato oscuro dei giudizi pubblici sui social.

3. "The Haters" di Jesse Andrews
Un romanzo che affronta il tema dell’odio e della cultura online, esplorando le dinamiche del disprezzo digitale attraverso una storia di fiction, ma con riferimenti reali a fenomeni sociali.

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Rieti

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