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🔮Sorteggiato il tabellone dei Playoff per i mondiali 2026🇮🇹Semifinale Italia - Irlanda del Nord in casa, eventuale final...
20/11/2025

🔮Sorteggiato il tabellone dei Playoff per i mondiali 2026

🇮🇹Semifinale Italia - Irlanda del Nord in casa, eventuale finale con la vincente del match tra Galles e Bosnia in trasferta.

🤔Cosa ne pensate?

📊 Mondiale a 48 squadre: caos o occasione?🗣️ Amici di Play Roma, per chi ci ha seguito ieri sera durante Calcio Therapy,...
19/11/2025

📊 Mondiale a 48 squadre: caos o occasione?

🗣️ Amici di Play Roma, per chi ci ha seguito ieri sera durante Calcio Therapy, insieme a Daniele, Giorgio, Max e a tutti gli amici che hanno partecipato, abbiamo parlato a lungo delle qualificazioni mondiali e di come molte grandi europee, tra cui l’Italia, rischino seriamente di guardare il prossimo Mondiale da casa. Allo stesso tempo altre nazioni come Iraq, Giordania, Capo Verde e addirittura il piccolissimo Curacao si preparano a vivere un sogno che fino a pochi anni fa sembrava irraggiungibile.

🤔 Da qui la domanda che ha diviso tutti: il Mondiale allargato è un bene o un male?

🌍 Per capire davvero la questione bisogna necessariamente accennare alla storia politica della FIFA degli ultimi quarant’anni. João Havelange fu il primo a comprendere che il modo più semplice per consolidare il proprio potere consisteva nell’“aprire il calcio al mondo”, e non soltanto per motivi sportivi. La logica politica era chiarissima: ogni federazione vale un voto, e il voto di Capo Verde pesa quanto quello dell’Italia. Più federazioni coinvolte, maggiore è il potere nelle mani del presidente.
Sepp Blatter proseguì lungo la stessa strada e Gianni Infantino l’ha ampliata ulteriormente, spingendo verso un Mondiale più globale che garantisse maggiore rappresentanza e, parallelamente, più consensi elettorali. Il calcio internazionale, nel bene e nel male, funziona così: geopolitica più che tecnica, tattica o meritocrazia.

📉 In questo quadro il nostro vecchio continente è quello che ha perso più peso specifico. Ed è qui che entrano in gioco le percentuali che ieri sera il nostro amico Schiaubone ci ha fornito in diretta, dandoci una mano enorme nell’analisi.
L’Europa infatti passa da tredici a sedici posti, ma la sua quota complessiva crolla: con cinquantaquattro federazioni (la Russia è fuori per l’esclusione legata alla guerra in Ucraina) e soltanto sedici qualificate, la proporzione scende da quasi il cinquanta per cento al ventinove virgola uno.
Tradotto: quasi la metà delle nazionali europee che prima partecipavano alla fase finale del Mondiale oggi non ci arriverà più. Non perché siano peggiorate, ma perché il mondo è cresciuto e le quote sono state ridistribuite.

⚔️ L’Europa paga anche un secondo prezzo, legato alla disgregazione politica del passato. Il numero di federazioni UEFA è aumentato non per “merito sportivo”, ma per vicende storiche: la frammentazione di Jugoslavia, Cecoslovacchia e URSS ha moltiplicato le nazionali, aumentando la concorrenza interna senza che il livello tecnico crescesse allo stesso ritmo. Più squadre, più equilibrio, meno margine d’errore.

📈 Al contrario, quasi tutti gli altri continenti guadagnano posti. L’Africa sale, l’Asia sale, la CONCACAF sale e persino l’Oceania ottiene un accesso diretto.
Il caso più evidente è il Sud America: dieci nazionali in totale, ma sei qualificate dirette più una quasi sempre favorita allo spareggio. Significa che il settanta per cento del continente va al Mondiale, una sproporzione evidente rispetto a quanto avviene altrove.

💛 Eppure l’allargamento ha anche un lato meraviglioso. Senza questa apertura non avremmo mai avuto il Camerun delle Notti Magiche del ’90, il Senegal capace di travolgere il mondo, il Ghana spettacolare, la Costa Rica che sorprese tutti, il Marocco semifinalista nel 2022. Storie che hanno reso il Mondiale un luogo di magia, di sorprese, di romanticismo. Un torneo che appartiene al mondo intero, non solo a un’élite ristretta.

⚽ Il calcio non può permettersi di diventare uno sport esclusivo, né deve farlo. Lo abbiamo visto con il fallimento della Superlega: i tifosi hanno detto no perché il calcio è popolare, non aristocratico. E il Mondiale, nel suo spirito più puro, deve rappresentare tutti.

🔍 Il problema, semmai, non è l’allargamento in sé, ma il modo in cui vengono distribuiti i posti. Alcuni continenti hanno percentuali logiche, altri decisamente meno. Se si vuole davvero un Mondiale globale, allora servono criteri più equilibrati, più meritocratici e magari un sistema di qualificazione più moderno e sostenibile.

👀 Una cosa, però, è certa: il Mondiale del 2026 sarà diverso da tutti i precedenti. Quarantotto squadre, più continenti rappresentati, nuove storie, nuovi sogni, nuove emozioni. Potrà essere un successo o un disastro, ma di certo non passerà inosservato. E il calcio, volenti o nolenti, sta andando in quella direzione.

✍️ di Luca Piattoli

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📊 La verità sta nei numeri: la Roma è la migliore d’Italia nell’anno solare 2025🔥 Amici di PlayRoma, approfittiamo di qu...
16/11/2025

📊 La verità sta nei numeri: la Roma è la migliore d’Italia nell’anno solare 2025

🔥 Amici di PlayRoma, approfittiamo di questa solita, interminabile e inutile sosta per fermarci un attimo, respirare e guardare la realtà per quella che è. Non come cercano di raccontarcela. Non come qualcuno prova a distorcerla.
La verità, quella che non puoi manipolare con chiacchiere da bar o talk show di regime, è scritta nero su bianco.

📊 Nell’anno solare 2025 la Roma è la migliore squadra d’Italia.
Non è un’opinione, non è entusiasmo da tifosi, non è un’illusione collettiva: sono numeri. E i numeri non si piegano.

🏆 73 punti
🧱 Solo 15 gol subiti
🧼 18 clean sheet in 31 partite
📈 Prima in classifica da 11 mesi consecutivi

Possiamo ascoltare chi parla di fortuna, di episodi, di casualità, di “prima o poi crolleranno”, ma resta un dato semplice: da quasi un anno siamo davanti a tutti.
Sì, Inter e Napoli hanno rose più profonde, più care, più pompate mediaticamente. Ma quando guardi il 2025, non c’è discussione: la Roma è stata la più forte.

💬 E allora perché tutta questa narrativa della fortuna?
Perché in Italia funziona così da sempre. Due terzi degli appassionati tifano Milan, Inter o Juventus. E non sopportano l’idea che qualcun altro possa mettere il naso tra i loro trofei.
Dopo aver monopolizzato gli scudetti per settant’anni, devono pure sminuire chi prova a inserirsi. Fa parte della mentalità italiana, quella che ha trasformato la Serie A in un eterno monocolore strisciato. Una noia mortale.

🟡🔴 Ma la domanda vera è un’altra: possiamo davvero sognare?
La risposta è semplice: non solo possiamo, dobbiamo.
Perché quando la realtà ti dà basi concrete, il sogno non è più illusione: è un diritto.
E noi romanisti viviamo nella realtà, non in mondi paralleli dove si parla di “squadra di Roma” senza neanche portarne il nome.

👔 E chi autorizza questo sogno?
Gian Piero Gasperini.
Uno che ha preso l’Atalanta dalla zona retrocessione, l’ha portata a un passo dalla semifinale di Champions, le ha fatto vincere un’Europa League e ha trasformato giocatori normali in fenomeni.
Se c’è qualcuno che riconosce una squadra pronta per stare stabilmente in alto, è lui.

Il campionato è ancora lunghissimo e nessuno può sapere come finirà.
Ma una cosa è già scritta, chiara, limpida, incontestabile:

La Roma non è lì per caso.
Non è lì per fortuna.
Non è lì per errore.
È lì perché da un anno è la migliore squadra d’Italia.

💛❤️

✍️ di Luca Piattoli

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🎙️ Il lento declino del calcio italiano💛❤️ Amici di PlayRoma, buon sabato pomeriggio… anche se, parlando di calcio itali...
15/11/2025

🎙️ Il lento declino del calcio italiano

💛❤️ Amici di PlayRoma, buon sabato pomeriggio… anche se, parlando di calcio italiano, c’è ben poco da essere allegri.

📆 Con due settimane di sosta tra una partita e l’altra, questo è il momento perfetto per guardare un po’ oltre la Roma e riflettere sul nostro campionato e su come sia cambiato negli ultimi anni, in particolare dopo il Covid.
E no, purtroppo non in meglio.

Sì, qualche giorno fa avevamo accennato alla pochezza del nostro calcio. Ma i numeri mostrati da Sky Calcio Club la settimana scorsa hanno confermato tutto con una chiarezza quasi imbarazzante.

Dal 2019 a oggi, tutti gli indicatori principali sono in caduta libera.
Gli ingressi in area a partita sono passati da 57,4 a poco più di 50.
Gli xG su azione, cioè la qualità media delle occasioni create, sono scesi da 2,00 a 1,59.
I dribbling riusciti sono crollati da quasi 17 a poco più di 12.
Un calcio sempre meno coraggioso, sempre più ingessato, sempre più prevedibile.

Ma il dato davvero allarmante è un altro: il tempo effettivo di gioco.
Solo il 54,1% del tempo viene realmente giocato.
È il valore più basso degli ultimi anni e, manco a dirlo, più basso di tutti i principali campionati europei.
Le interruzioni aumentano, gli stop durano in media 40 secondi e il ritmo finisce sotto terra.

Non è un caso, allora, che quasi 4 gol su 10 arrivino da palla inattiva.
Il calcio costruito, quello che nasce dalle idee, dal talento e dall’imprevedibilità, sta diventando un ricordo d’infanzia.

Dopo il Covid il declino si è accelerato, ma la crisi era già iniziata prima. La pandemia ha solo tolto il velo.

💭 E c’è un altro fattore che, secondo me, ha dato un colpo decisivo alla qualità complessiva: le 5 sostituzioni.
Una misura nata per proteggere i giocatori nei mesi più difficili, ma che oggi ha effetti devastanti sull’equilibrio del gioco.

💰 Le squadre ricche, con panchine infinite e ingaggi fuori scala, possono inserire forze fresche e di qualità superiore in ogni momento. Le altre no.
Il divario cresce, le partite diventano più prevedibili, le big possono cambiare mezza squadra senza perdere qualità, mentre le altre arrancano con due cambi veri in tutta la rosa.

E poi c’è l’effetto collaterale: le rose delle grandi sono diventate ancora più profonde. Prima, con tre cambi, chi giocava poco scappava altrove. Oggi resta lì, accontentandosi di qualche minuto e soprattutto degli stipendi folli che altrove non esisterebbero.

😓 E non dimentichiamo una cosa che molti ignorano: secondo me, le 5 sostituzioni hanno contribuito ad aumentare anche la frequenza degli infortuni muscolari.
Chi resta in campo si trova contro avversari sempre freschi, sempre al massimo.
Una volta gli ultimi venti minuti erano più aperti, più tecnici, più spettacolari.
Oggi? Dieci atleti appena entrati che sprintano come se fosse il primo minuto.

Risultato: meno spettacolo, più contatti, più stress, più infortuni.

⚽ Insomma, abbiamo perso quasi tutto. Il ritmo, la creatività, l’imprevedibilità.
Il calcio sarà anche più atletico, più organizzato, più “europeo”, ma è sicuramente meno umano e meno emozionante.

💬 E allora la domanda è semplice:
un sistema che fa fatica a cambiare perfino una regola laterale, riuscirà davvero a correggere queste storture?
O continueremo a chiamare “serietà tattica” quello che, in realtà, è solo declino mascherato?

Di Luca Piattoli

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14/11/2025
🏟️ Stadio della Roma: altri passi avanti🗣️ Amici di PlayRoma, dopo le dichiarazioni del sindaco Gualtieri sulla presenta...
12/11/2025

🏟️ Stadio della Roma: altri passi avanti

🗣️ Amici di PlayRoma, dopo le dichiarazioni del sindaco Gualtieri sulla presentazione del progetto definitivo entro fine novembre, le cose continuano a muoversi passo dopo passo.
Stavolta non si parla più solo di promesse o annunci, ma di fatti concreti, documenti, verifiche e un percorso amministrativo che finalmente sembra viaggiare nella direzione giusta.

📑 Secondo quanto riportato da Radio Roma Sound, la Roma e il Campidoglio stanno lavorando in piena sintonia per rispettare la scadenza fissata.
Il Comune sta completando le verifiche sulle prescrizioni legate al pubblico interesse, mentre la società giallorossa si prepara a consegnare entro fine mese gli ultimi elementi necessari a chiudere questa fase.
Non sarà ancora il progetto completo, ma abbastanza per permettere al Campidoglio di confermare ufficialmente il pubblico interesse e aprire la strada al passaggio successivo.

⚙️ Intanto la Roma prosegue con i dettagli tecnici e i sondaggi archeologici, così da presentarsi pronta alla Conferenza dei Servizi decisoria, il passaggio che potrà dare il via libera definitivo alla costruzione.

⚠️ È importante ricordare che la procedura di “conferma del pubblico interesse” non era obbligatoria secondo la legge sugli stadi: è stata voluta proprio dal Comune per garantire massima trasparenza e solidità.
Un segnale chiaro di serietà, che fa capire come questa volta l’obiettivo non sia solo costruire uno stadio, ma farlo nel modo giusto, senza improvvisazioni.

💪 Tutto procede nei tempi, e passo dopo passo ci stiamo davvero avvicinando al sogno di vedere la Roma giocare finalmente in casa propria.
Uno stadio moderno, senza pista d’atletica, con la Curva Sud attaccata al campo, con il boato di sessantamila romanisti che spinge la squadra e mette paura agli avversari.
Non un impianto qualunque, ma un simbolo di identità, amore e appartenenza.

❤️🧡💛 La Roma è la sua gente.
E la sua gente merita una casa vera.

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11/11/2025

🇮🇹 SCUDETTO: COSA HA IN MENO LA ROMA RISPETTO ALLE CONCORRENTI? 💥

Altra tegola 🧱 Lesione del tendine del retto femorale sinistro. 6 settimane di stop per Dobvyk 🇺🇦
10/11/2025

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Lesione del tendine del retto femorale sinistro.
6 settimane di stop per Dobvyk 🇺🇦

🗣 Le parole di Gasperini ai media nel post partita di Roma-Udinese:🎤 "Noi abbiamo il vantaggio di aver giocato tante par...
09/11/2025

🗣 Le parole di Gasperini ai media nel post partita di Roma-Udinese:

🎤 "Noi abbiamo il vantaggio di aver giocato tante partite, anche l’Europa League che per quanto in casa abbiamo pagato. Ma ciò ci ha dato la possibilità di fare diverse partite e migliorare e prendere consapevolezza. Anche Mancini grazie al quale riusciamo a costruire anche da dietro e ci sta dando risultato. È una squadra che ci crede e trova soddisfazione nelle partite che gioca ed è la cosa più importante. Quando sei soddisfatto di quello che fai, hai più successo"

✍️ Sky Sport

⚽️ Le nostre pagelle dopo la vittoria contro l'Udinese🐺 Una grande, grandissima Roma batte l'Udinese e torna prima in cl...
09/11/2025

⚽️ Le nostre pagelle dopo la vittoria contro l'Udinese

🐺 Una grande, grandissima Roma batte l'Udinese e torna prima in classifica; netti segnali del gioco di Gasperini: tanta corsa e soprattutto resistenza dei giocatori, uno su tutti Zeki Celik, incontenibile per la difesa friulana. Da segnalare anche una super prestazione di Mario Hermoso, che ha ritrovato quella continuità che gli era mancata l'anno scorso; i Giallorossi sono primi in solitaria per qualche ora, in attesa del risultato dell'Inter.

FORZA ROMA, AVANTI TUTTA💛❤️

Leonardo Verrastro

🗣 Le parole di Gasperini ai media nel pre partita di Roma-Udinese:🎤 "Il campionato italiano è diventato difficile e ogni...
09/11/2025

🗣 Le parole di Gasperini ai media nel pre partita di Roma-Udinese:

🎤 "Il campionato italiano è diventato difficile e ogni partita ha grande equilibrio"

✍️ Dazn

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