Il Magnifico Press

Il Magnifico Press La scelta del nome richiama la figura di Lorenzo il Magnifico ❤️

Il Magnifico Press è nato da un'ispirazione fortuita, quando Gaziano Mimma Massaro Girolama desiderava creare una pagina per condividere arte, cultura, storia e riflessioni.

Il mito di Eracle o ErcoleEracle aveva otto mesi quando Era, infuriata lo condanno a morte,  perchè egli era il frutto d...
19/07/2025

Il mito di Eracle o Ercole

Eracle aveva otto mesi quando Era, infuriata lo condanno a morte, perchè egli era il frutto dell'unione tra Zeus e Alcmena. Così mandò nella sua culla due terribili serpenti . Alcmena gridò per chiamare Anfitrione, ma Eracle si sollevò e, strangolò i serpenti, uno per mano.

In foto - Scultura del piccolo Ercole che cattura il serpente - Scultura in marmo della seconda metà del II secolo - Museo Capitolino, Roma

Ps: Eracle secondo la mitologia greca, mentre, Ercole secondo la mitologia romana🤓.

"Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto, mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardent...
19/07/2025

"Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto, mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardente allestita all’interno del Palazzo di Giustizia. Non potrò mai dimenticare che quel giorno piangevo la scomparsa di un collega ed amico fraterno di mio padre, ma in realtà è come se con largo anticipo stessi già piangendo la sua.

Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita, sì, è cambiata dopo che ci ha lasciati, ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza farci largo con il nostro cognome, divenuto pesante in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo montati la testa, rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra.

Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande: il modo in cui ci hai insegnato a vivere”.

La lettera di Manfredi Borsellino, letta da Pierfrancesco Favino nello speciale del 2017 di Fabio Fazio 🗣

In cima a tutti i santi a Napoli c'è lui, santo Gennaro del sangue. Se Napoli è una «città dei sangui», una «ir haddammì...
19/07/2025

In cima a tutti i santi a Napoli c'è lui, santo Gennaro del sangue. Se Napoli è una «città dei sangui», una «ir haddammìm» come si legge nelle storie sacre a proposito di Ninve e di Gerusalemme, lo si deve a lui. [...] Lui, santo Gennaro del sangue, detto nella stenografia del dialetto solo «sangennà», lui è la fertilità del sacro in mezzo al golfo, il mestruo del cielo che deve scorrere e dare potenza alle donne, al suolo, al mare, al sugo rosso di pomodori e pesci di cui è fatta la zuppa del nostro stesso sangue.

Erri De Luca✍

In foto cosiddetto "Succorpo" o ca****la Carafa nella Cattedrale di Napoli / The so-called "Succorpo" or Carafa chapel in Naples Cathedral

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Ph. web

Sono contenta che Facebook consideri i miei contenuti affidabili . Anche se a volte devo combattere con l'algo-ritmo (lo...
19/07/2025

Sono contenta che Facebook consideri i miei contenuti affidabili . Anche se a volte devo combattere con l'algo-ritmo (lo scrivo così per non attirarlo ) che censura anche i post più innocenti. Spesso sono costretta a rimuoverli, poiché raramente mi viene data la possibilità di controbattere (salvo poche eccezioni).

Comunque, andiamo avanti e sono felice di ricevere ogni mattina il buongiorno da parte di alcuni follower ❤️😻 Per me siete come una famiglia: la nostra è una community educata e, per certi versi, eclettica. Mi piace confrontarmi con voi con rispetto, in un dialogo che favorisce la crescita. Ognuno di noi ha un mondo da esplorare e ciascuno può dare il proprio contributo🥰.

" Io accetto, ho sempre accettato, più che il rischio, le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e,...
19/07/2025

" Io accetto, ho sempre accettato, più che il rischio, le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli. La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia e che altri lo facciano con me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro..."

Paolo Borsellino ❤ 19-07-1992

"Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace...
19/07/2025

"Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare".

Paolo Borsellino - 19 luglio 1992

Paolo Borsellino, nato il 19 gennaio 1940 e ucciso il 19 luglio 1992, fu un magistrato italiano, simbolo della lotta alla mafia e dell’integrità. Nato a Palermo in una famiglia della borghesia locale, si laureò in giurisprudenza nel 1962 e entrò in magistratura nel 1965, lavorando prima come pretore a Mazara del Vallo. Con Giovanni Falcone, formò il pool antimafia negli anni ’80, contribuendo al maxi-processo che portò alla condanna di 360 mafiosi. La sua tenacia lo spinse a indagare sulle stragi di Capaci e sul traffico di dr*ga, nonostante le minacce crescenti. Il 19 luglio 1992, una b*mba in via D’Amelio a Palermo lo uccise con cinque agenti della scorta—Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina—in un attentato attribuito a Cosa Nostra. Oggi vogliamo ricordarlo per non dimenticare il suo sacrificio e quello dei cinque agenti della scorta ❤️.

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Foto di Baldo Lo Cicero 📸

"La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazi...
19/07/2025

"La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione dalla vita, è la vita stessa".

Havelock Ellis

Edgar Degas, nato Hilaire-Germain-Edgar De Gas il 19 luglio 1834 a Parigi e morto il 27 settembre 1917 nella stessa città, è stato un artista francese, riconosciuto come uno dei fondatori dell’impressionismo con un tocco unico. Proveniente da una famiglia agiata—il padre Auguste era un banchiere di origine napoletana e la madre Célestine Musson una creola di New Orleans—modificò il suo nome in "Degas" in età adulta, abbandonando l’aristocratico "De Gas" per un’identità più personale. Abbandonò gli studi nel 1855 per dedicarsi all’arte, iscrivendosi all’École des Beaux-Arts e studiando sotto Louis Lamothe, discepolo di Ingres. Tra il 1856 e il 1859 viaggiò in Italia, copiando opere di Michelangelo, Raffaello e altri maestri del Rinascimento, un’influenza evidente in La famiglia Bellelli (1858-1867), un ritratto intimo della sua zia. Tornato a Parigi, si distaccò dai paesaggi en plein air degli impressionisti, preferendo temi urbani: ballerine in posa, cavalli da corsa e donne al bagno, catturati con prospettive audaci e un uso innovativo di pastelli. Tra le sue opere più celebri, La piccola danzatrice di quattordici anni (1881), una scultura in cera originale, suscitò scandalo per il realismo. La sua visione, segnata da una crescente cecità negli ultimi anni, combinava realismo e impressionismo.

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Ph. web

"Nel corso della mia carriera giornalistica ho conosciuto troppe spie perché mi divertisse una narrazione irrealistica, ...
19/07/2025

"Nel corso della mia carriera giornalistica ho conosciuto troppe spie perché mi divertisse una narrazione irrealistica, nessuna di quelle che ho conosciuto aveva l'aria di James Bond. Piuttosto mi ha sempre affascinato la sede della Stasi che ho visitato e quella parte dell'archivio segreto che è andato distrutto. C'è un buco nero della memoria collettiva che non è stato mai indagato a fondo. [...] Continuiamo a esserci [negli strascichi della Guerra fredda] dentro sino al collo, basta pensare al Russiagate...O al sommergibile in cui sono da poco morti 14 marinai russi. È molto probabilmente un mezzo utilizzato per operazioni speciali di intelligence".

Dall'intervista di Matteo Sacchi, Sotto le macerie del Muro Un viaggio a ritroso nei segreti della Stasi, Il Giornale, 19 luglio 2019 ✍️

Andrea Purgatori, nato il 5 marzo 1946 e morto il 19 luglio 2023, è stato un giornalista e sceneggiatore italiano, una delle voci più incisive nelle inchieste sui misteri d’Italia. Nato a Roma, iniziò la sua carriera al Corriere della Sera nel 1976, distinguendosi per reportage su terrorismo, mafia e tragedie come la strage di Ustica del 1980 e le bombe del 1992-1993, tra cui quella di via D’Amelio. Come conduttore di Atlantide su La7, ha esplorato con rigore eventi complessi, lasciando un’eredità di verità e memoria. La sua morte, avvenuta due anni fa a Roma a 77 anni a causa di complicazioni legate a una diagnosi errata , ha suscitato polemiche e riflessioni sul sistema sanitario.

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"Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompag...
19/07/2025

"Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile".

Ernest Hemingway

Il 19 luglio 1900 fu inaugurata la Metropolitana di Parigi, un evento che trasformò i trasporti urbani e segnò l’inizio dell’era moderna delle metropolitane. La linea 1, aperta ufficialmente dal presidente Émile Loubet in una cerimonia a Porte de Vincennes, collegava la parte est alla parte ovest della città, con 18 stazioni progettate dall’architetto Hector Guimard, i cui ingressi in stile Art Nouveau divennero un simbolo iconico. Costruita dalla Compagnie du chemin de fer métropolitain de Paris (CMP) per rispondere alla crescita demografica durante l’Esposizione Universale del 1900, la metro trasportò 150 milioni di passeggeri nel primo anno, alleviando il traffico di carrozze e omnibus. La rete, inizialmente lunga 10,4 km, si espanse rapidamente, diventando oggi una delle più estese al mondo con 14 linee.

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“Vorrei che... un senso di vere finalità nella vita possa elevare il tono della politica e del commercio fino a che l'on...
19/07/2025

“Vorrei che... un senso di vere finalità nella vita possa elevare il tono della politica e del commercio fino a che l'onore pubblico e quello privato divengano identici.”

Sarah Margaret Fuller

Sarah Margaret Fuller, nata il 23 maggio 1810 e morta il 19 luglio 1850, fu una scrittrice, giornalista e attivista statunitense, pioniera del femminismo e del trascendentalismo. Nata a Cambridge, Massachusetts, in una famiglia intellettuale, ricevette un’educazione severa dal padre Timothy, autodidatta poliglotta che le insegnò latino e greco. Fu la prima donna autorizzata a utilizzare la biblioteca di Harvard. Collaborò con il New York Tribune come critica letteraria e fu la prima donna assunta come giornalista a tempo pieno da un importante quotidiano statunitense. Nel 1845 pubblicò" Woman in the Nineteenth Century", un saggio che reclamava la parità di genere e l’istruzione per le donne, influenzando profondamente il movimento suffragista. Coinvolta nel trascendentalismo con Ralph Waldo Emerson, fu redattrice della rivista The Dial. Viaggiò in Italia durante la Repubblica Romana del 1849, visse con il marchese Giovanni Angelo Ossoli, da cui ebbe un figlio, e partecipò attivamente alla vita politica. Morì in un naufragio al largo di Fire Island, New York.

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📸Dipinto a olio su tela raffigurante Margaret Fuller, realizzato da Thomas Hicks (pittore) (1848). Conservato alla National Portrait Gallery (Stati Uniti) - ph. web

"Nelle tre canzoni sorelle sopra gli occhi di M. Laura, chi può abbastanza ammirare la fecondità di quell'altissimo inge...
19/07/2025

"Nelle tre canzoni sorelle sopra gli occhi di M. Laura, chi può abbastanza ammirare la fecondità di quell'altissimo ingegno, che da tante parti seppe trar cagione di lodare quegli occhi; e le cose, che pareano lontanissime dal suo argomento, far con maraviglioso artifizio servire ad innalzare quella bellezza?"

A. Cesari

Francesco Petrarca, nato il 20 luglio 1304 e morto il 19 luglio 1374, fu un poeta e umanista italiano, considerato il padre del Rinascimento e della poesia lirica moderna. Nato ad Arezzo da una famiglia esiliata da Firenze, visse tra Avignone, dove lavorò per i Colonna, e l’Italia, stabilendosi ad Arquà. Scrisse " Il Canzoniere", una raccolta di 366 poesie dedicate alla misteriosa Laura, probabilmente incontrata il 6 aprile 1327—esprime un amore idealizzato, influenzando la letteratura europea. L’epica Africa, un poema in latino sulla Seconda Guerra Punica, riflette il suo amore per i classici, mentre le sue lettere, come quelle a Cicerone, mostrano il suo spirito umanista. Morì ad Arquà il 19 luglio 1374.

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📸Affresco raffigurante Petrarca e Laura, sito presso la Casa di Francesco Petrarca ad Arezzo- ph. web

"Malaparte fu populista e individualista, amando le «plebi» e il nazionalpopolare. Restò sempre un Superuomo dannunziano...
19/07/2025

"Malaparte fu populista e individualista, amando le «plebi» e il nazionalpopolare. Restò sempre un Superuomo dannunziano, con una vena estetica, esibizionista ed erotica che eccedeva sulla tensione ideale, etica e politica. Ossimoro vivente, incarnò la rivoluzione conservatrice: portò agli eccessi i due poli, la rivolta e la restaurazione".

Marcello Veneziani

Curzio Malaparte, morto il 19 luglio 1957, fu uno degli intellettuali più controversi e brillanti del Novecento italiano. Nato a Prato il 9 giugno 1898 come Kurt Erich Suckert, di origine tedesca e lombarda, visse tra due guerre mondiali, distinguendosi come scrittore, giornalista e regista. Autore di opere come Kaputt (1944) e La pelle (1949), quest’ultima condannata dal Vaticano nel 1950 per i suoi toni crudi sulla guerra, narrò con uno stile unico le atrocità del conflitto e la decadenza morale europea. Libero pensatore, oscillò tra fascismo e antifascismo, vivendo un’esistenza intensa e contraddittoria.

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