Il Magnifico Press

Il Magnifico Press La scelta del nome richiama la figura di Lorenzo il Magnifico ❤️

Il Magnifico Press è nato da un'ispirazione fortuita, quando Gaziano Mimma Massaro Girolama desiderava creare una pagina per condividere arte, cultura, storia e riflessioni.

📅 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼: Il 21 dicembre si celebra la memoria di San Pietro Canisio, un teologo gesuita olandese nato l'8 mag...
20/12/2025

📅 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼:

Il 21 dicembre si celebra la memoria di San Pietro Canisio, un teologo gesuita olandese nato l'8 maggio 1521 a Nimega. Morì il 21 dicembre 1597 a Friburgo. Pietro Canisio giocò un ruolo cruciale durante la Controriforma, contrastando il protestantesimo con il suo impegno nella diffusione della fede cattolica. Fu uno dei primi membri della Compagnia di Gesù e fondò numerosi collegi gesuiti in Germania, influenzando significativamente l'educazione cattolica.

La sua opera più importante, il Catechismuso Summa Doctrinae Christiana , servì come manuale per l'insegnamento della dottrina cattolica per molti anni. Grazie al suo contributo, la presenza del cattolicesimo in Germania rimase forte nonostante la diffusione del protestantesimo. San Pietro Canisio fu canonizzato e dichiarato Dottore della Chiesa nel 1925 da Papa Pio XI.

All'angolo 'e via Chiaiase mette nu pezzente'e puosto tutt' 'e juorne,e nun accocchie niente.Pulito, dignitoso,nu stenne...
20/12/2025

All'angolo 'e via Chiaia
se mette nu pezzente
'e puosto tutt' 'e juorne,
e nun accocchie niente.

Pulito, dignitoso,
nu stenne maie na mana;
ll'uocchie 'nchiuvate 'nterra
pe na jurnata sana.

'A ggente nun 'o guarda
e nun 'o ffanno apposta:
pe ffà chillu mestiere
nce vò 'a faccia tosta!

Io ne cunosco a uno:
Peppino " 'a Fiurella!".
S' 'a fà a Santa Teresa,
vicino 'a Parrucchiella.

Si 'o daje na cinche lire
'o sango lle va stuorto,
t' 'a jetta 'nnanze 'e piere
e arreto te fa 'e muorte.

Dà 'e sorde c' 'o 'nteresse,
'a sera va 'a cantina;
tene pure 'a "seicento",
tre cammere e cucina.

Invece chillo 'e Chiaia,
misero e vergognoso,
stanotte è muorto 'e famme,
povero e dignitoso.

"'E pezziente" poesia di Antonio de Curtis✍️

Antonio De Curtis, in arte Totò, è un nome che evoca immediatamente il sorriso. Grande attore napoletano, ha conosciuto i sacrifici della vita. Nato a Napoli il 15 febbraio 1898, frutto di un amore clandestino tra Anna Clemente, originaria di Palermo, e il marchese napoletano Giuseppe De Curtis, che lo riconoscerà successivamente.

Totò visse nel quartiere del Rione Sanità a Napoli, dove la sua vena artistica iniziò a fiorire. Frequentò la scuola elementare, ma venne rinviato dalla quarta alla terza elementare. Nonostante questo, non perdeva occasione per intrattenere i suoi compagni con vere e proprie performance, imitando personaggi egocentrici visti in giro. In un'intervista, dichiarò: "Io sono timido", ma rompeva la timidezza tramite il teatro e la comicità.

Iniziò a recitare in piccoli teatri di periferia e venne successivamente indirizzato al collegio Cimino, dove però non eccelse negli studi, arrivando persino a un diverbio con un professore, che lo portò ad abbandonare gli studi. Decise di arruolarsi e partecipare alla Prima Guerra Mondiale, ma anche qui ebbe uno scontro con un caporale, da cui nacque la sua famosa frase: "Siamo uomini o caporali?".

Negli anni '20, il padre sposò finalmente sua madre e lo riconobbe ufficialmente. Totò iniziò un nuovo capitolo della sua vita, nonostante i genitori disapprovassero la sua vocazione teatrale.

La madre affermava: 《Meglio ‘nu figlio prevete ca ‘nu figlio artista》.

Entrò a far parte della compagnia dell'impresario Umberto Capece, un gruppo di attori poco conosciuti, spesso etichettati negativamente come "artisti scadenti". Totò, tuttavia, riuscì a distinguersi, pur non ricevendo alcun compenso. Un giorno, chiese all'impresario un piccolo compenso, ma la reazione fu brusca: venne sostituito con un altro. Totò visse un periodo difficile con pochi soldi.

Il suo primo grande successo arrivò con il ruolo di Felice Sciosciammocca nel film "Il medico dei pazzi" del 1954. Questo ruolo consolidò la sua fama come uno dei più grandi comici italiani di tutti i tempi. Da lì, la sua carriera decollò, portandolo a diventare un'icona della comicità italiana. Totò fu spesso paragonato a grandi artisti internazionali come Charlie Chaplin, Buster Keaton e i fratelli Marx per la sua capacità unica di combinare comicità fisica e verbale.

Totò non era solo un comico; era un poeta della vita, capace di trasmettere profondi insegnamenti attraverso il sorriso. Il suo spirito continua a vivere nelle risate di chiunque guardi uno dei suoi film, ricordandoci che, al di là delle difficoltà e delle avversità, c'è sempre spazio per un sorriso e un tocco di umanità.

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Questi meravigliosi cavalli appartengono a un gruppo scultoreo. Originariamente erano collocati a Costantinopoli e decor...
20/12/2025

Questi meravigliosi cavalli appartengono a un gruppo scultoreo. Originariamente erano collocati a Costantinopoli e decoravano l'ippodromo. Successivamente, precisamente durante la Quarta Crociata (1204), i veneziani saccheggiarono Costantinopoli e li portarono via. Vennero collocati sulla facciata della Basilica di San Marco.

Dopo qualche secolo, durante il periodo napoleonico, furono saccheggiati e portati in Francia.

Dopo la sconfitta di Napoleone e la fine del suo periodo tanto glorioso quanto tumultuoso, i cavalli furono restituiti alla Serenissima nel 1815. I cavalli originali sono ora collocati all'interno della basilica.

La datazione è incerta: alcuni studiosi affermano che hanno origini antichissime, tra il II e il III secolo d.C., mentre altri affermano che le loro origini risalgono al IV secolo a.C. e li attribuiscono allo scultore Lisippo. Qualsiasi sia la loro origine, non possiamo negare la loro inestimabile bellezza.

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In un villaggio dell’Est Europa viveva una giovane donna.La vita era stata dura con lei, ma nonostante le difficoltà, le...
20/12/2025

In un villaggio dell’Est Europa viveva una giovane donna.
La vita era stata dura con lei, ma nonostante le difficoltà, le paure e la solitudine, aveva sempre una parola dolce per i bambini, soprattutto per quelli meno fortunati.
Prima di Natale, la fanciulla regalava a questi piccoli amici sciarpe di lana, realizzate con le sue mani delicate. Ogni volta che la vedevano, le correvano incontro e lei, con semplici pacchetti fatti di spago e carta di giornale, li distribuiva con un sorriso.
Una notte, mentre stava tessendo altre sciarpe per i più piccoli, la fiamma della candela si spense all’improvviso. La tessitrice pianse a lungo, finché alzò gli occhi al cielo: una stella cadde e si trasformò in un filo d’argento.
Si narra che da quel momento ogni fiocco di neve custodisca al suo interno un frammento di quel filo.

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❤️ ेटा ❤️‍🔥

📅𝗣𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗯𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼:La neve prima di Natale è madre, dopo è matrigna.
20/12/2025

📅𝗣𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗯𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼:

La neve prima di Natale è madre, dopo è matrigna.

"Può essere che i miei abiti sembrino troppo semplici per una sfilata, ma proprio per questa loro semplicità rimangono a...
20/12/2025

"Può essere che i miei abiti sembrino troppo semplici per una sfilata, ma proprio per questa loro semplicità rimangono attuali nel tempo. Un vestito non è chic se la gente si volta a guardarlo. Deve passare inosservato e soltanto dopo tre volte che è stato visto, colpire. La prima dovranno pensare "è carino", la seconda "è veramente carino", la terza "che meraviglia"!

Fernanda Gattinoni

Fernanda Gattinoni, nata il 20 dicembre 1906 a Cocquio-Trevisago, è stata una rinomata stilista italiana. Dopo aver lavorato a Londra, aprì la sua casa di moda a Roma nel 1944. Celebrità come Audrey Hepburn e Ava Gardner indossavano le sue creazioni. È famosa anche per i costumi del film "Guerra e Pace", nominati agli Oscar nel 1956. La sua eleganza e raffinatezza hanno lasciato un segno indelebile nella moda italiana. Fernanda Gattinoni è deceduta il 26 novembre 2002 a Roma, all'età di 95 anni. Ha lasciato un grande vuoto nella moda italiana, ma il suo lascito continua a vivere attraverso il lavoro della sua casa di moda e le sue numerose creazioni iconiche.

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📅𝗖𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹' 𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼: 𝟮𝟬 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲  "Riposo in fuga in Egitto"di Hermann von Kaulbach è un'opera che trasuda serenit...
20/12/2025

📅𝗖𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹' 𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼: 𝟮𝟬 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲

"Riposo in fuga in Egitto"di Hermann von Kaulbach è un'opera che trasuda serenità e tenerezza. Raffigura un momento di quiete durante la fuga della Sacra Famiglia in Egitto, con Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù in un paesaggio tranquillo. Kaulbach è riuscito a catturare l'intimità e la delicatezza di questo episodio biblico in modo toccante.

📅 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼: 𝟮𝟬 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲San Domenico di Silos è stato un monaco benedettino spagnolo del XII secolo. È particolar...
20/12/2025

📅 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼: 𝟮𝟬 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲

San Domenico di Silos è stato un monaco benedettino spagnolo del XII secolo. È particolarmente conosciuto per il suo lavoro di rinnovamento del monastero di Silos, dove ha introdotto nuove regole che hanno migliorato la disciplina e la spiritualità della comunità monastica. San Domenico di Silos è venerato come patrono dei pastori e delle prigioni. Le sue preghiere e intercessioni sono spesso invocate per la protezione e il benessere delle greggi, nonché per il conforto e la libertà dei prigionieri.

19/12/2025

La bellezza della Reggia di Caserta ricoperta di candida neve. Tra arte e natura, sembra intravedere un raffinato violino.

La Reggia di Caserta, costruita per volontà del re Carlo di Borbone, è una magnifica opera dell'architettura barocca italiana. Progettata dall'architetto Luigi Vanvitelli e completata nel 1780, la Reggia è famosa per le sue maestose sale, il Teatro di Corte e i giardini all'italiana e all'inglese che si estendono per oltre 120 ettari. Questo monumento, simbolo del potere e della grandezza della dinastia borbonica, è oggi Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.

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La tombola è un gioco che ha accompagnato molti di noi, soprattutto durante le feste natalizie. Le sue origini sono piut...
19/12/2025

La tombola è un gioco che ha accompagnato molti di noi, soprattutto durante le feste natalizie. Le sue origini sono piuttosto curiose: inizialmente, era un gioco clandestino. Nel 1734, il re Carlo III decise di ufficializzare il gioco del lotto per aumentare le entrate dello Stato. Questa decisione non piacque al frate domenicano Gregorio Maria Rocco, che temeva che il gioco distogliesse i fedeli dai valori cristiani. Dopo lunghe trattative, si decise di ufficializzare il lotto ma di sospenderlo durante le festività natalizie, permettendo così al popolo di concentrarsi sui valori religiosi.

Nel frattempo, l'ingegno napoletano trovò una soluzione creativa: trasformare il lotto in un nuovo gioco, la tombola. Venivano estratti 90 numeri, ognuno con un proprio significato. Per evitare il divieto, durante la cena natalizia, anziché pronunciare il numero 9, si diceva "La figliolanza", che rappresentava una donna con prole. Ogni numero aveva una raffigurazione specifica, e queste raffigurazioni variavano da regione a regione( nacque la smorfia). Il numero 9, ad esempio, simboleggiava il grembo materno e il nascituro.

Torniamo alla storia, il popolo napoletano si organizzò rapidamente, mettendo i 90 numeri in un "panariello" di vimini e creando cartelle con le raffigurazioni. Il termine "tombola" deriva dal verbo napoletano "tombolare", che significa "rovesciarsi" o "cadere a testa in giù". Quando il gioco arrivò in America grazie agli immigrati italiani, venne ribattezzato "Bingo". Questo nome deriva dall'uso dei fagioli ("beans" in inglese) per coprire i numeri sulle cartelle.

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Ph. web

𝗟𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗲𝗽𝗲Nella notte sacra in cui nacque Gesù, Maria e Giuseppe trovavano rifugio in una modesta...
19/12/2025

𝗟𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗲𝗽𝗲

Nella notte sacra in cui nacque Gesù, Maria e Giuseppe trovavano rifugio in una modesta grotta a Betlemme. Tra il calore del bue e dell'asino, un piccolo neonato giaceva serenamente nella mangiatoia, illuminato dalla luce della stella cometa.

Un gatto tigrato, attratto da quella luce divina, si avvicinò timidamente al presepe. Maria, con un gesto di dolcezza infinita, lo accolse accarezzandogli la testa. Il piccolo felino si accoccolò accanto al bambino Gesù, offrendo tutto il calore e il conforto che poteva.

La Madonna, riconoscente per la sua presenza rassicurante, tracciò sulla fronte del gatto una "M" con la punta delle dita, come segno di benedizione e gratitudine. Da quel giorno, i gatti tigrati portano con orgoglio questo marchio divino, simbolo dell'amore e della protezione della Madonna.

Questa leggenda ci ricorda che anche i gesti più piccoli e semplici possono avere un impatto profondo e duraturo. Ogni atto di gentilezza e di amore, per quanto modesto, può illuminare il mondo intorno a noi, proprio come il gatto che portò calore e affetto nel cuore della notte più sacra.

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📅𝗖𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹 ' 𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼📆:19 Dicembre ADORAZIONE DEL BAMBINO Olio su tela   1526  circa 🎨81 x 67  cmCorreggio 👨‍🎨🎨🌏📍Ga...
19/12/2025

📅𝗖𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹 ' 𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼📆:

19 Dicembre

ADORAZIONE DEL BAMBINO

Olio su tela 1526 circa 🎨

81 x 67 cm

Correggio 👨‍🎨🎨

🌏📍Galleria degli Uffizi Firenze

“Vi è un nome soave in tutte le lingue,
venerato fra tutte le genti.
Il primo a che suona sul labbro
del bambino con lo svegliarsi
della coscienza. L’ultimo che mormora
il giovinetto in faccia alla morte;
un nome che l’uomo maturo e il vecchio
invocano ancora, con tenerezza
di fanciulli, nelle ore solenni della vita,
anche molti anni dopo che non è più
sulla terra chi lo portava; un nome
che pare abbia in sé una virtù misteriosa
di ricondurre al bene. Di consolare e
di proteggere. Un nome con cui si dice
quanto c’è di più dolce. Di più forte.
Di più sacro all’anima umana.
La madre.”

Edmondo De Amicis, “La madre”, La vita militare: bozzetti.”

Indirizzo

Rome

Sito Web

https://ilmagnificopress.blogspot.com/?m=1

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