22/09/2025
❗️Dalla Canna da Pesca alla Tastiera Velenosa
La "vecchia guardia" che rischia di affossare il futuro della pesca sportiva
🔎Un'analisi del perché i social, nati per unire le community e, in questo caso, quella dei pescatori, diventano un campo di battaglia dove i giovani appassionati vengono bersagliati, rischiando di abbandonare la loro passione.
Chiunque gestisca una pagina o un canale dedicato alla promozione della pesca sportiva moderna conosce bene questa dinamica. Pubblichi un video entusiasmante, magari girato con una GoPro, che mostra una cattura spettacolare con una tecnica innovativa. Condividi la gioia di un giovane pescatore che, con orgoglio, pratica il catch and release, rilasciando il pesce con cura. L'obiettivo è nobile: trasmettere passione e avvicinare le nuove generazioni a questo sport meraviglioso. Poi, però, apri la sezione commenti. E lì, sotto l'entusiasmo dei ragazzi, trovi un muro di sentenze: "Ai miei tempi...", "Questa non è pesca", "Smettetela di fare i fenomeni", "Il pesce si mangia, non si bacia". Questi commenti, quasi sempre scritti da pescatori di una certa età, sono carichi di una frustrazione che va ben oltre la semplice divergenza di opinioni. È un disagio che, a colpi di like e condivisioni sdegnate, rischia di uccidere sul nascere la voglia di fare della futura generazione di angler.
1️⃣Il "Si è sempre fatto così": quando la tradizione diventa un'arma
La pesca è uno sport intriso di tradizione. Ogni pescatore anziano o maturo con molta esperienza è un custode di segreti, di posti, di tecniche tramandate per decenni. Questa eredità è un patrimonio inestimabile, ma può trasformarsi in una gabbia. Per molti della "vecchia guardia", la pesca è quella che hanno imparato da bambini: un approccio spesso finalizzato alla cattura, con attrezzature e metodi consolidati. L'avvento di internet e dei social ha portato una rivoluzione:
2️⃣Innovazione e Tecnica: Lo spinning, il bass fishing, il fly fishing moderno. Tecniche importate, attrezzature avveniristiche e un approccio più dinamico e "sportivo" vengono visti non come un'evoluzione, ma come un tradimento delle origini.
3️⃣L'etica del Catch and Release: Per chi è cresciuto con l'idea che il pesce fosse una risorsa alimentare, il concetto di rilasciare una preda importante può sembrare insensato, quasi uno spreco. Non comprendono che oggi, con la pressione di pesca e i problemi ambientali, il C&R è spesso l'unica via per garantire un futuro al nostro sport.
4️⃣La Condivisione Social: Il pescatore tradizionale era spesso una figura solitaria e silenziosa. L'idea di "mostrarsi" con video, foto e dirette viene percepita come esibizionismo, una ricerca di fama che snatura l'essenza contemplativa della pesca.
Il commento acido, quindi, non è solo un'opinione: è un disperato tentativo di difendere un mondo che sentono minacciato, un modo per dire "la mia pesca è l'unica vera".
5️⃣La nostalgia del "pescatore puro" e la paura di essere irrilevanti
Dietro l'aggressività si nasconde spesso la paura. La paura di non essere più i depositari del sapere. Un tempo, per imparare a pescare, bisognava andare "a bottega" da un pescatore esperto o spendere giorni e giorni se non mesi a capire lo spot prima di catturare qualcosina. Oggi, un ragazzo può imparare le basi guardando un tutorial su YouTube e, in poco tempo, ottenere risultati. L'anziano, che era il mentore indiscusso, si sente scavalcato, la sua esperienza svalutata da un "influencer" di vent'anni. Questa perdita di status genera un risentimento che trova sfogo perfetto nella tastiera, dove è possibile criticare e sentenziare dall'alto di un'esperienza che si ritiene superiore, umiliando pubblicamente chi incarna questo nuovo modo di vivere la pesca.
6️⃣L'effetto tossico: spegnere la passione prima che si accenda la fiamma
Ed ecco il punto cruciale. Io, come promotore, lavoro per accendere una scintilla nei giovani. La passione di un ragazzo è un fuoco fragile. Quando condivide con entusiasmo la sua prima bella cattura e viene sommerso da critiche ("lo tieni male", "è piccolo", "cambia mestiere"), quel fuoco rischia di spegnersi. Invece di trovare una comunità accogliente, trova un tribunale. Invece di ricevere incoraggiamento, riceve scherno.
Il risultato? Molti giovani talentuosi e appassionati, di fronte a un ambiente così tossico, semplicemente smettono. Smettono di condividere, perdono l'entusiasmo e, nel peggiore dei casi, abbandonano la canna da pesca. Ironia della sorte, proprio coloro che si lamentano della "fine della pesca" e della "mancanza di rispetto" sono gli stessi che stanno attivamente scoraggiando e allontanando le nuove leve, le uniche che potrebbero portare avanti questa tradizione.
✌🏻Lanciare un ponte, non solo una lenza
👉🏻Un appello a tutta la community
La soluzione non può essere una guerra tra generazioni. È un invito alla responsabilità.
❗️Ai pescatori della vecchia guardia: La vostra esperienza è oro. Insegnate, non giudicate. Diventate mentori, non "hater". Spiegate perché le vostre tecniche funzionavano, ma siate anche curiosi di capire perché quelle nuove hanno successo. Il vostro più grande lascito non sarà l'ultimo pesce che avete catturato, ma la passione che avrete trasmesso.
❗️Ai giovani pescatori: Non lasciatevi intimidire. Continuate a condividere la vostra passione con educazione e rispetto, ma non permettete a nessuno di spegnere il vostro entusiasmo. Siete il futuro di questo sport, e il vostro approccio fresco ed energico è esattamente ciò di cui ha bisogno per sopravvivere e prosperare.
Come community, il nostro vero nemico non è un ragazzo con una GoPro o un anziano con le sue convinzioni. I nostri nemici sono l'inquinamento, il bracconaggio, l'indifferenza delle istituzioni e i fiumi vuoti. Forse, se iniziassimo a usare le energie che sprechiamo a litigare online per combattere queste battaglie insieme, ci renderemmo conto che, in fondo, la passione che ci lega è molto più forte di ciò che ci divide.
Vi voglio bene e ne voglio anche a chi tira m***a inutilmente.