20/10/2025
«Ogni personaggio brama qualcosa: Sandokan, da semplice pirata, dovrà scegliere se abbracciare il suo destino oppure rifiutarlo. »
La figura di Sandokan torna in tv, questa volta con Can Yaman a interpretare il celebre pirata malese. L’attore turco, molto conosciuto in Italia per le serie televisive turche trasmesse su Canale 5, prende il posto che fu di Kabir Bedi e dà il volto a un Sandokan rinnovato, protagonista di una produzione internazionale che arriverà prima su Rai 1 e poi su Disney+. Questa versione si allontana un po’ dalle pagine di Salgari, portando in scena un racconto più attuale e vivace.
Siamo nel Borneo dell’Ottocento, sotto il controllo degli inglesi. Sandokan guida la sua ciurma accanto a Yanez de Gomera (Alessandro Preziosi), fedele amico portoghese. Durante un assalto a una nave del Sultano del Brunei, libera un prigioniero appartenente al popolo Dayak, che lo riconosce come il guerriero descritto da un’antica profezia. Da quel momento, Sandokan si trova coinvolto in una missione ben più grande del previsto. La sua esistenza cambia radicalmente dopo un naufragio, quando incontra Marianna Guillonk (Alanah Bloor), figlia del Console inglese, mentre sulle sue tracce c’è Lord James Brooke (Ed Westwick), deciso a catturare il pirata e la sua banda.
La serie riprende la celebre colonna sonora della versione con Kabir Bedi, ma qui il protagonista ha un’energia nuova, e tutta la narrazione gira intorno al desiderio di libertà. Non solo Sandokan è chiamato a scegliere il suo futuro, ma anche Marianna, giovane ribelle, cerca di liberarsi dalle restrizioni della sua educazione inglese. Il personaggio di Brooke, invece, si trova spesso a fare i conti con le sue stesse convinzioni e ambizioni.
La produzione è visibilmente curata, con ricostruzioni sceniche elaborate sia negli esterni che negli interni, in particolare quelli del palazzo del Sultano, ricco di dettagli dorati e simboli di potere. La storia entra subito nel vivo, saltando direttamente alle imprese da pirata di Sandokan e ai rapporti con la sua ciurma. Alessandro Preziosi, nei panni di Yanez, aggiunge una nota di leggerezza e ironia alla vicenda, e il suo ruolo non si limita a fare da spalla al protagonista: ha una sua importanza e una storia personale.
Marianna è rappresentata come una ragazza che pensa di sapere cosa vuole, ma l’incontro con Sandokan le fa mettere tutto in discussione. Non accetta un matrimonio combinato e sogna la libertà, ma allo stesso tempo resta affascinata dal mondo privilegiato in cui è cresciuta, e si chiede davvero quale sia la sua strada.
Questa versione di Sandokan non segue alla lettera il romanzo di Salgari, ma punta tutto sull’intrattenimento e su una narrazione moderna. La fotografia e le scenografie sono di alto livello, e il cast è composto da attori che portano davvero qualcosa in più ai loro personaggi. Otto puntate permettono di approfondire la storia senza tirarla per le lunghe, e danno modo anche a chi ricorda la serie anni Settanta di ritrovare lo spirito di Sandokan, questa volta con una nuova faccia.