10/06/2024
Simone Borgese, il 39enne già condannato in passato per altri due stupri avvenuti a Roma, è finito un'altra volta in manette perché sospettato di aver abusato, l'8 maggio scorso di una studentessa che aveva fatto salire a bordo della sua automobile con l'inganno.
La Procura aveva chiesto la detenzione in carcere, ma l'uomo è finito ai domiciliari con braccialetto elettronico per decisione del gip. Gli inquirenti quasi certamente faranno ricorso al riesame avverso il provvedimento del giudice.
Secondo gli investigatori, il presunto stupratore si sarebbe accostato a una fermata del bus alla Magliana e fingendo di dover cercare un indirizzo aveva convinto la vittima ad accompagnarlo dopo averle preso il telefono cellulare con la scusa di dover fare una telefonata. La giovane, intimorita e impaurita, poiché l'uomo aveva proseguito la marcia raggiungendo una zona isolata, a lei sconosciuta, è stata poi costretta a subire una violenza. Il soggetto ha poi restituito lo smartphone alla ragazza, riaccompagnandola nei pressi di Villa Bonelli.
Incastrato dalla targa e dal modello dell'auto.
Gli investigatori, sulla scorta delle informazioni e delle descrizioni fornite dalla vittima, hanno svolto un'intensa attività di indagine durante la quale hanno visionato anche le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino presente sul tragitto percorso dall'uomo e sono riusciti a dare un volto e un nome al presunto responsabile. Gli agenti hanno mostrato alla vittima un album fotografico con alcuni uomini somiglianti a quello descritto e la studentessa non ha avuto dubbi quando ha visto la sua foto. Borgese è stato rintracciato e arrestato nei giorni scorsi dalla polizia che ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare.
Era stato condannato per gli stupri di una tassista l'8 maggio del 2015, e ancor prima nel 2014 di una 17enne in un ascensore. "E' stato un incubo, non sapevo come uscire da quella macchina. Mi sentivo ed ero in trappola - dice la vittima che ringrazia la polizia per aver trovato il responsabile - Faccio appello a tutte le ragazze che hanno subito abusi: non abbiate paura, denunciate".
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