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Ma va? Non se n’era accorto nessuno! Da quanti anni, autorevoli fonti e inchieste giornalistiche attendibili, denunciava...
09/12/2025

Ma va? Non se n’era accorto nessuno! Da quanti anni, autorevoli fonti e inchieste giornalistiche attendibili, denunciavano imponenti dispersioni ed ammanchi nelle consegne delle armi a Kiev e non solo?

Eppure si è continuato in maniera ottusa ed arrogante ad inviare armi ed armi, senza curarsi del fatto che spesso finissero nelle mani sbagliate. Ora si accorgono della corruzione, degli intrighi e dei traffici dietro i giri miliardari delle armi.

Col mondo in fiamme e tanti che ormai non hanno più nulla neppure per vivere, i nostri governanti si svegliano tardi. Ma si può scommettere che continueranno a fare la felicità delle lobby.

Anche dinnanzi ad una situazione scandalosa.

Fonte:

Ci mancava l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il più alto vertice militare della NATO, a mettere benzina sul fuoco nel ...
05/12/2025

Ci mancava l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il più alto vertice militare della NATO, a mettere benzina sul fuoco nel già teso rapporto con la Russia.

Il presidente del Comitato militare dell’Alleanza atlantica, qualche giorno fa, si è spinto in una avventurosa esternazione, intervistato dal Financial Times, paventando e quasi invocando, un intervento preventivo contro Mosca.

Ovviamente questa ed altre sparate di alti vertici europei, oltre alle manovre tedesche, su un piano nascosto di reclutamento e strategie in vista di futuri conflitti, fino alle mosse della Von Der Leyen per riarmare l’Europa, hanno provocato reazioni da parte dei Russi.

“Se l’Europa vuole la guerra, siamo pronti” ha sentenziato Putin. Insomma, c’è da preoccuparsi, sapendo che i nostri destini possano dipendere da Von Der Leyen, Cavo Dragone e tanti altri personaggi in cerca d’autore che ci fanno venir voglia di fuggire nell’istmo più isolato del pianeta.

Lontano dall’Europa, dall’Occidente cosiddetto democratico e da tutti coloro che alimentano da sempre il proprio potere e i propri profitti, facendo il gioco delle multinazionali delle armi e non solo.

Si dilettavano ad ammazzare i civili per puro divertimento, durante la guerra in Bosnia nei primi anni 90’. Erano dispos...
30/11/2025

Si dilettavano ad ammazzare i civili per puro divertimento, durante la guerra in Bosnia nei primi anni 90’.

Erano disposti a pagare bene, per assicurarsi una postazione privilegiata su quella che era stata sinistramente ribattezzata col nome di “Sniper Alley”, la più importante via di Sarajevo dalla quale mirare e sparare sui civili disarmati.

Tra quelli che vengono definiti i “cecchini di Sarajevo”, c’erano a quanto pare anche molti italiani. È tutto vero. A testimoniarlo, una recente indagine della Procura di Milano che ha raccolto la denuncia dello scrittore Enzo Gavazzani, da tempo impegnato nella raccolta di prove e testimonianze su una delle pagine più buie della guerra in Bosnia.

Quando guardiamo film horror come Hostel, dove si racconta l’agghiacciante passatempo di alcuni ricchi uomini di potere che pagavano per torturare ed ammazzare esseri umani adescati con l’inganno e rapiti in modo casuale tra la gente comune, pensiamo sempre che tutto questo vada oltre ogni realtà possibile.

Invece, spesso la realtà supera l’immaginazione, anche e soprattutto quando si tratta di orrori e violenze commessi da esseri umani ai danni dei loro stessi simili. Questo è il caso delle uccisioni sommarie a Sarajevo. Già conosciute negli anni novanta, ma presto dimenticate, e riportate alla luce da un documentario nel 2022 girato dal regista Miran Zupanič. Un documentario dall’emblematico titolo: Sarajevo Safari.

Ebbene, oggi ci tocca fare i conti persino con questa vergogna, apprendendo che tra le file di questi assassini, ci fossero numerosi nostri concittadini. Personaggi facoltosi e certamente molto ricchi che per sconfiggere la noia, non trovavano di meglio da fare che pagare per recarsi in teatro di guerra a fare i cecchini. Autentici mostri che oggi se ne vanno a spasso, sereni e impuniti, con questa macchia indelebile sulla coscienza e le mani sporche di sangue innocente.

Peccato che in gioco ci fosse la vita stessa di tanti esseri umani innocenti. Da allora è passato un bel po’ di tempo e questi individui saranno anziani. Ma è giusto conoscere i loro nomi. Poterli guardare in faccia. Sono tra noi. Respirano la nostra stessa aria e magari sono padri, nonni, mariti. Sono degli spietati assassini.

Da anti sistema a stampella del sistema è un attimo! Ed ecco che Fico diventa la foglia di Fico.
24/11/2025

Da anti sistema a stampella del sistema è un attimo! Ed ecco che Fico diventa la foglia di Fico.

Coppa Davis 2025 all’Italia! ❤️. In questi due giovani volti, c’è tutta la bellezza della dedizione alla maglia e allo s...
23/11/2025

Coppa Davis 2025 all’Italia! ❤️. In questi due giovani volti, c’è tutta la bellezza della dedizione alla maglia e allo sport. La forza di una comunità. La volontà di squadra. Questa è l’Italia sportiva che ci piace e si ama. Viva il tennis e viva lo sport!
Berrettini-Cobolli ❤️. Grandissimi.

La famiglia che viveva nel bosco in provincia di Chieti, è stata divisa per decisione del tribunale dei minori dell’Aqui...
21/11/2025

La famiglia che viveva nel bosco in provincia di Chieti, è stata divisa per decisione del tribunale dei minori dell’Aquila. I tre minori sono stati allontanati dal nucleo familiare.

Certo, sorprende la solerzia con la quale è stata presa una decisione così drastica nei riguardi di due genitori che avevano semplicemente deciso di vivere in maniera diversa.

Genitori che al di là della vita all’aria aperta, senza le comuni convenzioni, garantivano serenità e felicità ai propri figli. Così come testimoniato da tanti che li conoscevano e dalle fonti giornalistiche emerse nei giorni scorsi.

Anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, con i quali sorge spontaneo il paragone, con due bambini uccisi dai loro genitori affetti da gravissime problematiche psichiche e sociali, non rilevate adeguatamente dagli assistenti sociali e comunque, sottovalutati.

Bambini che avevano manifestato più volte di non voler stare con quei genitori, ma che non sono stati ascoltati. Invece, nel caso di Nathan e Catherine, coppia anglo australiana che aveva fatto una scelta di vita lontano dalla società del consumo e dalla tecnologia, un giudice ha deciso a tempo di record, che i loro bambini non potessero più stare in famiglia, in quella casa in mezzo alla natura.

Alla luce di questi eventi, ci si domanda con quali criteri funzioni la catena della tutela dei minori.

Come è possibile che in una famiglia dove c’è amore e serenità, si intervenga a gamba tesa, rompendo bruscamente il rapporto genitori-figli, per una valutazione negativa del modo di vivere e non si intervenga invece tempestivamente nei casi di conclamati maltrattamenti di minori?

A tutto questo, qualcuno dovrà pur dare risposta. Perché liquidare la faccenda sostenendo che Carherine e Nathan non siano genitori adeguati perché si sottraggono alla logica della globalizzazione consumistica imperante, non è davvero accettabile!

Zelensky sta perdendo la guerra e nel frattempo deve far fronte ai gravissimi episodi di corruzione interna, legati agli...
15/11/2025

Zelensky sta perdendo la guerra e nel frattempo deve far fronte ai gravissimi episodi di corruzione interna, legati agli aiuti elargiti per far fronte ai danni del conflitto. Questione spinosa che ostacolerà non poco il processo di ingresso dell’Ucraina in Europa.

Ma tutto ciò, era ampiamente prevedibile, visto che uno dei problemi che da sempre allontanano il paese dall’Unione Europea, è proprio il livello elevatissimo di corruzione in ogni piega del tessuto socio economico.

Quante volte abbiamo inoltre ribadito che il muro contro muro con Putin per l’Ucraina, sarebbe stato un disastro? Un'analisi maturata anche e soprattutto alla luce dei numerosi e costanti allarmi di tanti emeriti studiosi di geopolitica in ambito diplomatico e militare.

Il conflitto russo-ucraino è una guerra asimmetrica. Impossibile da vincere e destinata a durare. Eppure, né Zelensky, né l’Europa, hanno mai lontanamente fatto un passo indietro, almeno per limitare i danni, cercando un accordo che fermasse le ostilità.

Oggi lo scenario che si delinea sul territorio ucraino, è a dir poco allarmante. Con gran parte dei territori sul versante sud orientale, già occupati dai russi e un’avanzata da parte di questi ultimi che si fa sempre più minacciosa.

Ben 4 macro aree regionali, sono già praticamente p***e. Il Donbass in primis con Luhansk e Donetsk dove i combattimenti si sono fatti piuttosto aspri, ma con esse anche Zaporizhzhia e Kherson.

Nel frattempo, arriveranno comunque altri 6 miliardi dall’Europa a Zelensky per una strategia già da tempo rivelatasi fallimentare. Von Der Leyen e compagni, hanno così deliberato, sostenendo che sfiancare Putin sia la scelta giusta. Ma ad oggi, a parte le fisiologiche perdite russe al fronte, la realtà dei fatti mostra uno scenario impietoso, decisamente sfavorevole all’Ucraina. Sempre più devastata. Attaccata persino nel suo cuore pulsante. Neanche a Kiev si è più sicuri.

Intanto il gelido inverso imperversa e nessuno parla di pace. La via diplomatica è l’unica possibile per salvare ciò che resta dell’Ucraina, superando anche la teatrale e disastrosa era Zelensky. Ma che il suo tempo fosse già esaurito, probabilmente era già stato deciso fuori dai confini europei.

Fece uccidere l’orso M90 con crudeltà. Per questo oggi il Presidente della Provincia di Trento, è formalmente indagato. ...
11/11/2025

Fece uccidere l’orso M90 con crudeltà. Per questo oggi il Presidente della Provincia di Trento, è formalmente indagato. Finalmente un giudice ha messo Maurizio Fugatti di fronte alle sue responsabilità.

La sua ottusa guerra agli orsi in Trentino, lo ha fatto balzare più volte agli “orrori” delle cronache, per la totale mancanza di empatia e la pervicace volontà di voler risolvere la difficile convivenza con i plantigradi, con uccisioni sommarie.

Parliamo di un personaggio che non si è mai reso collaborativo e disponibile ad ascoltare gli esperti e le associazioni ambientaliste, per affrontare il problema in maniera seria.

Al contrario, Fugatti ha sempre esasperato la questione, dichiarando guerra agli orsi fin dal principio del suo mandato.

Oggi un giudice ha respinto la richiesta di archiviazione della sua posizione e di altri dirigenti e dipendenti pubblici coinvolti, per l’uccisione avvenuta in maniera cruenta e crudele nel 2024 dell’orso M90.

La colpa dell’animale? Aver incrociato sul suo cammino due turisti e averli seguiti in un sentiero. Insomma, questa legge del taglione applicata ai comportamenti di animali che hanno l’unica colpa di seguire i propri istinti in un habitat sempre più compresso dall’antropizzazione incontrollata, è quanto di più insensato e crudele si possa pensare.

Era ora che qualcuno ricordasse a questo signore che si crede il Padre Eterno, che la vita non è un bene che si può togliere arbitrariamente, a nessun essere vivente.

Lotta ai narcos o caccia al petrolio? Qual’è la vera ragione che ha spinto gli Stati a Uniti a minacciare militarmente i...
08/11/2025

Lotta ai narcos o caccia al petrolio?

Qual’è la vera ragione che ha spinto gli Stati a Uniti a minacciare militarmente il Venezuela? Certo, è difficile credere che Trump si stia esponendo a tal punto da rischiare una nuova guerra, solo per tagliare le gambe ai cartelli del narcotraffico.

Già dall’agosto scorso, la materializzazione di una flotta militare e di un sottomarino nucleare americani al largo delle coste venezuelane, non facevano presagire nulla di buono. Migliaia di uomini e un imponente schieramento di armamenti in continuo incremento, con navi armate, cacciatorpedinieri e persino la portaerei Gerald Ford con ben 4000 uomini, appaiono ad oggi, una concreta minaccia alla stessa Presidenza Maduro.

Ufficialmente, come ribadito dallo stesso Trump, questo dispiegamento di mezzi e forze, dovrebbe essere indirizzato a colpire i cartelli della droga, ma proprio perché lo stesso Maduro viene accusato da tempo dagli americani, di favorire i traffici del cartello dei Soles, il vero nemico da sconfiggere in nome della democrazia da esportazione, stavolta dovrebbe essere proprio il Presidente venezuelano.

Del resto, quando c’è della democrazia da esportare con la forza, gli americani sono sempre in prima linea. Nel frattempo, visto il dispiegamento militare Usa e l’indiscriminato attacco a Stelle e Strisce nel Mar dei Caraibi ad alcune imbarcazioni ritenute sospette (senza peraltro alcuna prova concreta) e l’uccisione di decine di persone, sempre con la scusa del narcotraffico, Maduro ha chiesto aiuto alla Russia di Putin.

Insomma, la situazione sta degenerando rapidamente. Se il Venezuela non fosse una terra ricca di petrolio, potremmo anche berci la motivazione legata ai cartelli della droga. Ma poiché, quei giacimenti sono una realtà nota a tutti e fanno gola a mezzo mondo, possiamo scommettere si stia realizzando uno schema già visto.

Tentativo di rovesciamento di un regime, per aver campo libero con qualche yesman gradito agli USA. A quel punto, abbattuto Maduro, per gli americani si aprirebbe la possibilità di mettere le mani su un immenso patrimonio petrolifero.

Così come sta accadendo in Medio oriente e in altre zone di crisi, a poco sono serviti i richiami dell’Onu. Del resto, quando gli americani decidono di scatenare una guerra, c’è poco da fare. Non li ferma nessuno. Poco importa se lo stesso Trump si sia sempre vantato, d’essere uomo di pace e avesse promesso di porre fine a tutti i conflitti.

Qualcuno forse ci aveva creduto?

Tragica fatalità o tragedia annunciata? La morte dell'operaio Octav Stroici, avvenuta durante il crollo di una parte del...
04/11/2025

Tragica fatalità o tragedia annunciata? La morte dell'operaio Octav Stroici, avvenuta durante il crollo di una parte della Torre dei Conti in Via dei Fori Imperiali a Roma, era forse un evento che si sarebbe potuto evitare.

Già il fatto che un uomo di 66 anni fosse impiegato in un ponteggio piazzato su un monumento medievale in fase di ristrutturazione, dopo anni di incuria ed abbandono, evidentemente già di per sé, a rischio crolli, la dice lunga, sul fatto che la sicurezza sul lavoro in Italia, sia ancora tutta da riscrivere!

Ascoltando le testimonianze dei residenti e di alcuni esperti che da tempo segnalavano lo stato di degrado della Torre e di altri monumenti del centro storico, è lecito domandarsi perchè si sia intervenuti così tardivamente.

La ristrutturazione faceva parte di una serie di interventi inquadrati nei progetti finanziati coi soldi del PNRR. Dunque, ciò fa presumere che se non ci fossero stati quei denari, probabilmente, la Torre dei Conti sarebbe rimasta in quelle condizioni, ancora per anni.

Ora spetterà alla magistratura verificare se e quali siano le responsabilità di questa terribile tragedia. Ma resta il fatto che la morte di una persona, dopo una lunga agonia sotto le macerie e il ferimento di altri tre vigili del fuoco, non siano questioni da poter far passare in sordina.

Qui urge una presa di coscienza seria da parte delle istituzioni e di tutti coloro che abbiano responsabilità sui beni culturali di questo paese. Non è più tollerabile che un patrimonio del genere, sia lasciato a marcire e che la vita delle persone sia messa a rischio dall'incuria e dall'indifferenza.

Questa non è civiltà!

Qualcuno aveva dubbi? La parola di questo criminale non vale niente. È sempre stato un bugiardo incallito e sempre lo sa...
28/10/2025

Qualcuno aveva dubbi? La parola di questo criminale non vale niente. È sempre stato un bugiardo incallito e sempre lo sarà. Mai fidarsi di chi ammazza impunemente migliaia di bambini. 💔

Le continue minacce da parte dell'idf Israeliana ai militari dell'Unifil schierati in Libano e alle postazioni della Mis...
27/10/2025

Le continue minacce da parte dell'idf Israeliana ai militari dell'Unifil schierati in Libano e alle postazioni della Missione, hanno determinato la reazione degli aggrediti che si sono visti costretti ad aprire il fuoco.

Dopo i precedenti attacchi israeliani nei mesi scorsi, con il ferimento di alcuni militari Onu, appena un giorno fa, si è registrata l'inevitabile reazione delle truppe impegnate nelle operazioni di peacekeeping, con l'abbattimento di un drone israeliano che aveva preso di mira un mezzo militare, sganciando una granata contro di esso.

Di fronte a questo ennesimo atto di terrorismo da parte del Governo Netanyahu e del suo braccio armato, è chiaro che parlare di pace, sia diventata ormai quasi una barzelletta.

Lo Stato ebraico, nonostante si sia impegnato a deporre le armi, ha continuato a condurre la sua azione militare destabilizzante in Medio oriente.

Non solo miete vittime a Gaza violando costantemente il cessate il fuoco, ma continua a minacciare altri Stati sovrani e persino le operazioni di peacekeeping dell'Unifil. Il tutto condito dalle solite bugie, accompagnate da riprovevoli piagnistei.

Anche nella ricostruzione dell'ultimo incidente nel sud del Libano, nei pressi di Kfar Kila, la versione di Israele è stata quella dell'aggredito e non dell'aggressore, così come invece è chiaro a tutti e come è stato riportato dal caschi blu.

Insomma. Se la tensione in Medio oriente continua a salire, non abbiamo alcuna diffcoltà a dire che c'è chi evidentemente ha tutto l'interesse a minare ogni proposito di pace. Questa entità, è lo Stato di Israele. Diventato quasi un corpo estraneo, ostile a tutti i suoi vicini, in quel tormentato angolo di mondo.

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