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Innanzitutto vogliamo esprimere piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report, per l'attentato sub...
18/10/2025

Innanzitutto vogliamo esprimere piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report, per l'attentato subito giovedi sera. Attentato che ha provocato l'esplosione della sua auto e di quella di sua figlia, fortunatamente senza provocare morti o feriti.

Ma al netto delle doverose parole di sostegno e vicinanza che esprimiamo al giornalista di Rai Tre, non possiamo esimerci dal domandarci chi potesse avercela con lui al punto tale da piazzargli un ordigno sotto casa, provocando una violentissima esplosione.

Forse l'attentato a Ranucci è legato alle sue ultime inchieste. Ma qualunque sia il movente, ciò che è certo, è che episodi simili non si vedevano da decenni. Sono eventi che ci ricordano tempi bui, nei quali non vorremmo più ripiombare.

Quello che è accaduto, non è solo una gravissima minaccia al giornalismo d'inchiesta, ma anche un campanello d'allarme preoccupante di un clima d'odio che sta avvelenando il nostro paese. L'attentato a Ranucci è un vero e proprio attentato alla libertà di tutti noi e al diritto all'informazione e alla verità.

Anche la politica a questo punto dovrebbe iniziare a farsi un esame di coscienza e a rivedere la velenifera narrazione quotidiana che i suoi rappresentanti portano avanti ogni giorno attraverso ii media mainstream, per puro opportunismo politico.

Il paese ha bisogno di unità ed equilibrio, contro il male e la follia che ci circonda.

Ma davvero qualcuno credeva che questi due non sapessero che molti dei corpi degli ostaggi sarebbero stati irreperibili ...
16/10/2025

Ma davvero qualcuno credeva che questi due non sapessero che molti dei corpi degli ostaggi sarebbero stati irreperibili sotto cumuli di macerie? Quelle stesse macerie generate dalla follia distruttiva sionista.

Bene. Se qualcuno ci aveva creduto, sappia che è stato piuttosto ingenuo. Nonostante a Gaza la situazione sia sempre più drammatica e difficile, Israele sta facendo di tutto per far fallire il fragile accordo di pace. E non ha mai smesso di uccidere, neppure durante la tregua.

Il criminale Netanyahu con l’avallo del vecchio Trump, sta creando tutti i presupposti per “finire il lavoro”. Non solo il governo sionista non ha rispettato i termini degli accordi, trattenendo buona parte delle persone che avrebbe dovuto liberare dalle sue patrie galere, tra le quali anche il dott. Hossam Abu Safya, ma sta deliberatamente strumentalizzando i morti per rivendicare la continuazione del genocidio.

Fin dall’inizio dell’annuncio della tregua, Israele era stato informato della difficoltà da parte di Hamas di restituire tutti i corpi degli ostaggi israeliani. Quei corpi si trovano infatti sotto quel che resta di Gaza. Ovvero, sotto cumuli di polvere e macerie. Appare dunque difficilissimo, se non impossibile ritrovarli. Anche perché sotto quelle stesse macerie, giaceranno migliaia e migliaia di palestinesi morti anch’essi sotto le bombe sioniste. Difficilmente identificabili.

Insomma… all’orrore sembra non ci sia mai fine. Ci addormentiamo con la debole illusione che un popolo oppresso possa trovare finalmente un briciolo di pietà e di pace anche temporanea e ci risvegliamo guardando in faccia una realtà agghiacciante. Un mondo in mano a vecchi pazzi assetati di sangue e potere.

Gaza non è stata liberata. La Cisgiordania è occupata. E il genocidio continua. Cosa può esserci di più orribile e ingiusto?

Il piano Trump, almeno nella sua fase iniziale, per ora è stato rispettato da ambedue le parti. Ma è difficile considera...
13/10/2025

Il piano Trump, almeno nella sua fase iniziale, per ora è stato rispettato da ambedue le parti. Ma è difficile considerare pace, una tregua che pone pesanti interrogativi sul futuro della Palestina e di un popolo martoriato.

Umanamente parlando, non possiamo che essere felici per gli ostaggi israeliani liberati questa mattina da Hamas e per le migliaia di detenuti palestinesi che hanno potuto rivedere la luce e i loro cari, dopo mesi e alcuni addirittura, dopo anni di detenzione nelle carceri israeliane.

Tuttavia, lascia l'amaro in bocca, anche se era prevedibile, la narrazione massmediatica a senso unico di questo storico evento. Per Israele, giustamente si parla di ostaggi e si raccontano storie di vita, ma per i palestinesi liberati, non solo non si spende quasi una parola, ma addirittura si fa credere all'opinione pubblica che tutti questi esseri umani, siano stati arrestati nel tempo per aver commesso chissà quale reato.

Tutti terroristi insomma. Persino bambini gravemente ammalati o disabili.

Eppure basterebbe dare un'occhiata alle innumerevoli risoluzioni ONU o ai rapporti di Amnesty International e di illustri organizzazioni per i diritti umani degli anni passati e recenti, per capire l'enorme ingiusta menzogna che da sempre si propaganda per avallare i crimini degli occupanti illegali sionisti.

Da sempre Israele utilizza lo strumento della "Detenzione amministrativa" in maniera arbitraria, privando migliaia di palestinesi di qualsiasi diritto alla difesa. Insomma, per farla breve, migliaia di persone (tra le quali tantissime donne e bambini), soprattutto nei territori occupati della Cisgiordania, marciscono nelle carceri israeliane e subiscono torture e soprusi da anni, senza una accusa formale concreta e provata.

Migliaia di questi detenuti, sono ostaggi a tutti gli effetti di un regime violento ed estremista. Ma continuano a restare figure marginali, senza volto, ne vissuto.

Pur di vedere la fine della mattanza degli innocenti a Gaza, anche momentanea, abbiamo visto il piano Trump come un piccolo bagliore di speranza. Questo, nonostante quel piano si presenti piuttosto lacunoso e come era prevedibile, totalmente sbilanciato a favore del regime sionista del criminale Netanyahu. Ma assistere alla discriminazione del popolo palestinese e allo screditamento sistematico di questi esseri umani, anche in un momento di tregua, da un genocidio che essi stessi stanno subendo da decenni, è davvero troppo. Tutto questo non può continuare per sempre. Dove ci sarà ingiustizia e negazione dei diritti, non ci sarà mai una pace giusta.

Questa è  ! La lenta marcia verso una casa che non c’è più. Questa è l’immagine più emblematica di una tragedia che mesc...
11/10/2025

Questa è ! La lenta marcia verso una casa che non c’è più. Questa è l’immagine più emblematica di una tragedia che mescola orrore, fatica e oggi un barlume di speranza, dopo l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas.

Trecentomila esseri umani sfiniti che si riversano su un unico infinito corridoio, costeggiando il mare, tra rifiuti e macerie, con quei pochi effetti personali che ancora raccontano di vite vissute, ricordi e tante, tante croci. Centinaia di migliaia di anime lacerate dall’ingiustizia e dalla persecuzione che non rinunciano a ritornare nel nord di Gaza. Esseri umani che desiderano solo ricominciare. A casa loro. Seppur casa non è più perché l’80% degli edifici a Gaza sono stati distrutti dalla furia sionista.

Quel non luogo che li aspetta, ridotto in cumuli di polvere e macerie è una tetra destinazione. Laddove è già iniziata anche la mesta raccolta dei cadaveri.

La devastazione e l’orrore che attendono questa umanità, saranno difficili da affrontare… Tutto questo è disumano. Inimmaginabile. Ma per quanto orrido dimostra che i palestinesi vogliono vivere nella loro terra a qualunque costo. Il ritorno oggi è possibile. E per queste genti è già un miracolo.



Foto ANSA

Il cessate il fuoco è finalmente iniziato a Gaza. Ma va detto che dell’Idf israeliana, manovrata dal criminale governo N...
09/10/2025

Il cessate il fuoco è finalmente iniziato a Gaza. Ma va detto che dell’Idf israeliana, manovrata dal criminale governo Netanyahu, c’è poco da fidarsi. Il braccio armato dello Stato ebraico ha infatti continuato ad uccidere civili innocenti fino a poche ore fa.

Detto ciò, questo piano di pace proposto da Trump e sottoscritto anche da Israele e Hamas con l’assenso dei paesi arabi, nonostante tutte le incognite ancora da chiarire, è l’unico spiraglio di tregua per il pppolo palestinese. Un popolo oppresso, massacrato, dimenticato e oggi ricattato con una promessa di pace e ricostruzione tutt’altro che equilibrata.

Una finta pace, imposta dalla legge del più forte in cambio dello stop alle violenze, appare più come la pietra tombale al riconoscimento dello Stato di Palestina.

In questo momento, per il popolo palestinese che sta subendo un genocidio, la priorità è fermare le bombe. Quindi, anche...
05/10/2025

In questo momento, per il popolo palestinese che sta subendo un genocidio, la priorità è fermare le bombe. Quindi, anche il piano Trump, già peraltro modificato in negativo da Netanyahu, potrebbe rappresentare un barlume di speranza.

Non ci vuole un genio per capire che quando c’è in gioco la vita, alla fine chiunque accetterebbe anche le peggiori condizioni di resa. Ma a quanto pare, benché anche Hamas abbia accettato con riserva i 20 punti, i bombardamenti non si sono fermati.

Israele continua ad uccidere decine di palestinesi anche in piena trattativa. Già questo la dice lunga su quanto sia debole l’ennesimo tentativo di accordo.

C’è poi il piano cosiddetto di pace nel concreto. Una roba vecchia vecchia che sa di minestra riscaldata condita col solito colonialismo arrogante. In cambio della vita, I gazawi dovrebbero ingoiare un governo provvisorio (che provvisorio non sarà) con Trump e il vecchio ex primo ministro britannico furbacchione Tony Blair.

Ma che ci azzecca costui con la Palestina? Un chiaro ritorno al passato quando gli inglesi in quei territori decidevano per tutti. Ma con una novità. Oggi sir. Blair è più noto come un affarista di lusso, coinvolto con un cospicuo azionariato, niente meno che con la British petroleum operante nel settore petrolifero.

A Gaza c’è il gas. E non è un mistero per nessuno. Un ricco giacimento che evidentemente fa gola ai colonizzatori della finta pace. Scommettete che gli anglo-americani si stanno già sfregando le mani? D’altra parte ormai per i palestinesi la scelta è ben poca. Netanyahu l’ha già detto. “O accettate il piano o finiremo il lavoro”. Un bel monito di Hitleriana memoria che oggi più che mai fa rabbrividire e ci fa comprendere come dalla storia non si impari mai nulla.

Sta succedendo di nuovo. Questo è l’olocausto palestinese.

Israele esercita dal 2007 un blocco navale totalmente illegale in acque palestinesi. Solo una flotta di liberi cittadini...
01/10/2025

Israele esercita dal 2007 un blocco navale totalmente illegale in acque palestinesi. Solo una flotta di liberi cittadini coraggiosi ha osato sfidare questo abominio che impedisce l’ingresso a Gaza di beni di prima necessità e l’apertura di corridoi umanitari.

Oggi questi attivisti si sono spinti ben oltre il limite imposto da Israele, a sole 75 miglia da Gaza e sono al momento bloccati in mare dai militari israeliani che stanno o effettuando l’abbordaggio delle barche in missione umanitaria.

Tutto questo è totalmente f***e e illegale. Contro il diritto internazionale e contro qualunque legge etica e morale. Ciò nonostante, la Meloni accusa la Flotilla di irresponsabilità.

In poche parole, la madre cristiana, invece che prendere posizioni ferme contro le azioni illegali dello Stato ebraico suo alleato, continua ad accusare dei cittadini coraggiosi che stanno tentando di portare aiuto ad una popolazione stremata. Ma soprattutto stanno provando ad accendere un faro di umanità, nelle tenebre d’indifferenza e crudeltà che gravano sul popolo palestinese.

In queste ore sta succedendo di tutto. Siamo tutti col fiato sospeso in attesa di capire cosa accadrà quando la Sumud Fl...
30/09/2025

In queste ore sta succedendo di tutto. Siamo tutti col fiato sospeso in attesa di capire cosa accadrà quando la Sumud Flotilla giungerà il punto critico, in acque palestinesi. Dove Israele che occupa quello specchio d’acqua e fissa da tempo un blocco illegale, potrebbe usare la forza per fermare gli attivisti, determinati a raggiungere terra.

La Meloni dal canto suo, invece che difendere quei cittadini eroici, grida vergogna perché se dovesse verificarsi qualche incidente con la Flotilla, tutto questo potrebbe anche interferire con il piano di Trump per Gaza.

Un piano che alla fine è solo un misero ricatto, poiché venendo incontro alle pretese dell’assassino Netanyahu, allontanerebbe ancor più la possibilità di uno Stato palestinese.

Poiché i famosi originari 20 punti per la cosiddetta “pace” per Gaza, sono già stati profondamente modificati dando sponda alla sete imperialista e colonialista del governo di Israele.

Rendendoli sempre più difficili da accettare non solo per Hamas, ma per lo stesso popolo palestinese che continuerebbe a subire una vergognosa ignobile militarizzazione, oltreché un governo inaccettabile con niente meno che Tony Blair al suo vertice, l’uomo della guerra in Iraq. Speculatore assetato di profitti e potere.

Insomma, il quadro che si prospetta è tutt’altro che rassicurante. Nel frattempo, a Gaza si continua a morire e gli unici che stanno facendo qualcosa di concreto per rompere l’assedio israeliano, sono proprio gli attivisti della Flotilla che stanno rischiando la vita per lanciare un messaggio al mondo. Chi sta a guardare è complice.

🔴🔴🔴 In un mondo sano dove le leggi funzionano ed esiste uno straccio di giustizia, quest’individuo dovrebbe marcire in g...
26/09/2025

🔴🔴🔴 In un mondo sano dove le leggi funzionano ed esiste uno straccio di giustizia, quest’individuo dovrebbe marcire in galera.

22/09/2025

Massimo Cacciari, da Lilly Gruber su Gaza, mette a n**o l’ipocrisia dell’Occidente: “stracciato ogni elementare principio di diritto con un esercito che combatte direttamente i civili…”

Come non essere d’accordo con il filosofo Cacciari. Una delle menti più lucide ed obiettive dei nostri tempi. Ascoltare bene…

💔 Ecco a voi gli sciacalli del secolo! La miserabile verità dietro il genocidio palestinese. Ma l’avevamo capito da temp...
19/09/2025

💔 Ecco a voi gli sciacalli del secolo! La miserabile verità dietro il genocidio palestinese. Ma l’avevamo capito da tempo. Solo i governi complici, abbruttiti dal marchio indelebile di un’umanità decadente ed anacronistica, continuano a girare intorno alla questione senza intervenire.

    questa sera… Un inferno in terra con l’Idf israeliana che distrugge tutto ciò che trova. Ma dove è finita l’umanità?...
15/09/2025

questa sera… Un inferno in terra con l’Idf israeliana che distrugge tutto ciò che trova. Ma dove è finita l’umanità? Da questo orrore non si torna indietro. Siamo tutti complici silenti di genocidio. Trascinati dai nostri governi sudditi e compiacenti. !

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