11/09/2025                                                                            
                                    
                                                                            
                                            Ma dove vogliamo andare?
Riassunto di un’ingiustizia aberrante.
Lucia Regna viene aggredita dal marito il 28 luglio 2022. Viene quasi uccisa dall'ex marito con un pugno in faccia. Il volto spaccato è stato ricomposto con 21 placche di titanio. Ha un nervo lesionato in maniera permanente. Eppure, come scrive Il Messaggero, “quell'uomo lo scorso giugno è stato assolto dall'accusa di maltrattamenti”.
La Stampa ha riportato le motivazioni per le quali i giudici hanno preso questa decisione. Sono motivazioni allucinanti.
Per i giudici, i sette minuti di violenza non sarebbero il frutto di «un accesso d’ira immotivato e inspiegabile, ma uno sfogo ricondotto nella logica delle relazioni umane». La "colpa" di Lucia sta nell'aver «sfaldato un matrimonio» per una «sua iniziativa personale».
I due stavano insieme da vent'anni e hanno due figli. Cito ancora il Messaggero: “Nella sentenza si legge che Lucia Regna ha «comunicato la separazione in maniera brutale». Gli insulti e le minacce - «pu...a», «non vali...», «ti ammazzo» - vengono definiti «frasi da calare nel contesto della dissoluzione della comunità domestica». 
Il giudice di Torino, Paolo Gallo, ha aggiunto che quell'uomo si sentiva «vittima di un torto» perché lei aveva un altro. «Un sentimento molto umano e comprensibile per chiunque». Dunque, l'aggressore va «compreso». La pm Barbara Badellino aveva chiesto 4 anni e mezzo”.
Ma davvero, ragazzi: se nel 2025 tocca leggere e accettare simili sentenze e simili “motivazioni”, dove diavolo vogliamo andare?
ALLUCINANTE.