04/11/2025
Cari Estraniers abbiamo un film da vedere. Il 20 novembre esce nelle sale italiane "Giovani madri" dei fratelli Dardenne.
Non so voi, ma io ho amato molti loro film, a partire da Il ragazzo con la bicicletta, una storia sull'accoglienza, sull'adulto soccorrevole e la esemplificazione dell' abbandono. Ma ho amato anche Rosetta, un film sulla adultizzazione dei bambini, e poi degli adolescenti, con genitori fragili. Rosetta ha una madre dipendente dall’alcol, incapace di garantire stabilità o protezione.
Ho amato, infine, anche Tori e Lokita sul tema dei minori stranieri non accompagnati e della loro mancata protezione ma anche dei legami fraterni che si scelgono, sul significato di famiglia.
Insomma, nessuno meglio dei fratelli Dardenne, con la loro regia senza retorica, dal tono documentaristico e profondamente umanista, realistica e attenta ai volti di attori non professionisti, poteva raccontare una storia come Giovani madri.
Ambientato in un centro per madri adolescenti in Belgio, il film segue cinque ragazze tra i 15 e i 18 anni alle prese con la maternità precoce, la precarietà economica e il rischio di perdere la custodia dei propri figli. Sotto lo sguardo degli assistenti sociali emergono la fragilità e la precarietà degli affetti ma anche la solidarietà tra coetanee e il tentativo di costruirsi un futuro possibile.
Attraverso le storie di Jessica, Perla, Julie, Arianne e Naïma i registi mettono in luce le scelte che devono affrontare o l'assenza di scelte, cioè quelle che il contesto sociale impedisce loro di realizzare.
Ne parleremo. Vi metto il trailer nel primo commento