
23/07/2025
🏀🔥 “Il primo a entrare in campo. L’ultimo a lasciare il parquet. Con una sola missione: dominare ogni partita.”
— Michael Jordan
C’era una volta un ragazzo di Brooklyn che vedeva il basket come un’arte, non solo un gioco.
Non era il più alto. Non era il più forte.
Ma era il più determinato. Sempre.
Michael Jordan non giocava a basket.
Lo trasformava.
Volava sopra gli avversari come se fosse senza gravità. Nella mente, vedeva ogni movimento prima che accadesse.
E quando iniziava il gioco, per gli altri era già una sfida persa.
Con i Chicago Bulls ha scritto la leggenda.
Sei titoli NBA, volate a canestro, rimbalzi impossibili, tiri da metà campo.
Ha riportato Chicago sul trono del basket mondiale.
Ma non era solo talento.
Era disciplina, ossessione, fame, anche quando aveva già conquistato tutto.
Poi un giorno, la palla ha smesso di rimbalzare. Ma la leggenda no.
E oggi, mentre il mondo ancora cerca eroi, il suo numero 23 resta un simbolo immortale. Per sempre.
💬 E voi? Dove eravate quando MJ diventava leggenda?