29/10/2025
30 OTTOBRE – FESTA DELL’ARMA DI CAVALLERIA
Il 24 ottobre 1917 l’offensiva austro-tedesca apriva sull’alto e medio Isonzo una larga breccia nel fronte tenuto dalla 2^ Armata, costringendola a un drammatico ripiegamento e coinvolgendo in esso anche la 3^Armata. Fu il momento della Cavalleria, che era stata tenuta arretrata.
Così scrisse di quelle terribili ore il grande giornalista Cesco Tomaselli: “Chi è che cavalca nella notte fonda, aprendosi il passo fra la calca che ingombra le strade e rovesciando nei fossati, senza misericordia, chi non è lesto a scansarsi?....è stata vista passare la Cavalleria”. Tra quei Cavalieri, che muovevano controcorrente verso il loro destino, disciplinati e decisi ad affrontare il nemico dilagante, c’era la II Brigata di cavalleria che a Pozzuolo del Friuli perse metà degli effettivi ma riuscì ad assolvere il compito cruciale che le era stato assegnato, come ampiamente riconosciuto dallo stesso nemico. Gli Stendardi dei suoi due Reggimenti, “Genova Cavalleria” e “Lancieri di Novara”, furono decorati con la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Non fu conferita la massima ricompensa, verosimilmente per non rendere più manifesta la differenza di comportamento in quei tragici giorni.
“La 1^ e la 2^ divisione di cavalleria, specie i reggimenti “Genova” e “Novara”, eroicamente sacrificatisi, meritano sopra tutti l’ammirazione e la gratitudine della patria.”
In queste scarne righe del Bollettino del Comando Supremo del 1 novembre 1917 è racchiuso il motivo per cui Pozzuolo del Friuli è divenuto la Festa dell’Arma: il 30 ottobre fu l’incarnazione suprema del motto “Generosa con tutti, fedele a sé stessa”.