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Rina edizioni «Clandestina era colei che scriveva». Rina riscopre voci di autrici del passato, italiane e straniere 🌗

«[…] gran parte dell’umanità è ridotta alla funzione di bestia da soma vivente alla giornata, senza mai poter volgere il...
01/05/2025

«[…] gran parte dell’umanità è ridotta alla funzione di bestia da soma vivente alla giornata, senza mai poter volgere il pensiero alle gioie spirituali, che scaturiscono dallo studio delle scienze e dalla creazione artistica.
In tutto il corso della storia, il governo è sempre stato o la dominazione brutale, arbitraria di pochi sulle masse, o uno strumento ordinato ad assicurare il dominio e il privilegio a coloro che per forza, o per astuzia, o per eredità, hanno accaparrato tutti i mezzi di vita, primo fra essi la terra, e se ne servono per tenere il popolo in servitù, e farlo lavorare per proprio conto. Noi dobbiamo quindi considerare atto di violenza statale non il solo fatto episodico dell’impiego delle armi e delle leggi eccezionali in circostanze di scioperi e di rivolte.
Non il solo fatto tragicissimo della guerra che trascinava ieri al fronte, gettandoli in una fornace di distruzione milioni e milioni di vite umane e che consisterà domani nel distruggere i centri industriali, nel colpire i paesi e le popolazioni; nell’interrompere ogni forma di vita sociale, nella casa stessa dell’avversario. Giacché gli eserciti domani non conteranno più. Si massacreranno i popoli col lancio di gas e di bombe gettati dagli aeroplani, e si concluderà la pace sul cimitero delle nazioni vinte e vincitrici.
Ma noi dobbiamo considerare anche atto di violenza tutto ciò che lo Stato compie in permanenza, e incominciando dal fatto che, essendo il guardiano della proprietà privata, obbliga la maggioranza degli uomini, pena il bando, la fame, le catene, la prigione, e in definitiva la morte, a lavorare per gli altri a vivere una vita di desolazione fisica, intellettuale e morale, per dare ad altri tutte le ricchezze, tutte le felicità e tutte le bellezze della vita. Ed è vano e stolto voler separare le due forze di coercizione – Stato e proprietà – come fanno le scuole autoritarie del socialismo: sieno esse democratiche o dittatoriali. Giacché la proprietà è il mezzo per governare; e il governo è il mezzo per possedere. Tutte e due queste forze raggiungono il fine di far dominare una parte degli uomini sugli altri.
Ed è alla violenza che la società in cui si vive serba i suoi inni entusiastici e alati; allorché ogni piazza, ogni via d’una città, d’un paese, e perfino d’un più remoto e sperduto villaggio, porta il nome d’un fosco sterminatore e massacratore di popoli. Allorché si innalzano a essi i più ricchi monumenti, mentre nel girone del più ingrato oblio sono relegati gli eroi della fatica e del lavoro.
Dai minatori cupi e silenziosi, che spesso scavano le proprie tombe per un pane e una vita insicuri, ai prodi marinai che solcano i mari per fare un ponte mobile e umano, onde congiungere i continenti; a tutto quel mondo taciturno e operoso, che all’alba di ogni giorno, si reca a ritemprare le braccia nell’onesto colloquio con la macchina forte e fedele; si reca a tendere il cuore, per riconfortare l’intima e travagliata esistenza, alla voce di qualche solitario cantore suo, che risolleva sopra una vetta di luce questa fatica eroica e l’eroismo canti e sublimi di questo novello onore».

Da “La violenza degli oppressori e la rivolta degli oppressi” di Virgilia D’Andrea all’interno della sezione “Richiamo all’anarchia” nell’antologia «Non sono vinta»

2018-2025 ♓️Crisi del settimo anno? Eh, chissà… 🐦‍🔥Di solito non festeggiamo i compleanni, è capitato nel 2019 ospitati ...
18/03/2025

2018-2025 ♓️

Crisi del settimo anno? Eh, chissà… 🐦‍🔥

Di solito non festeggiamo i compleanni, è capitato nel 2019 ospitati da Else Edizioni per il nostro primo anno, poi nel 2020 eravamo in procinto - l’avevamo pensata davvero in grande - ma per ovvie ragioni è saltato il tutto e abbiamo smesso.
Con o senza feste, ci teniamo a ringraziare chi ci ha sostenuto e ha dimostrato stima in questi lunghi, faticosi, mutevoli e inaspettati sette anni non perdendo mai di vista le scrittrici, i testi e la nostra artigianalità nel diffonderli al di là delle tendenze, personalismi e radicalità.

Grazie per averci dato la forza di resistere (ancora e per ora) 🫧🖤

Il 19 marzo 2025 ore 19:30 Aperitivo Sociale a Esthia in cui racconteremo il progetto di Rina, le autrici, i testi e sop...
13/03/2025

Il 19 marzo 2025 ore 19:30 Aperitivo Sociale a Esthia in cui racconteremo il progetto di Rina, le autrici, i testi e soprattutto cosa vuol dire unire lavoro editoriale e ricerca letteraria 🪄
Aperitivo offerto, ci vediamo lì non fate scherzi 🖤 sotto le info⬇️

19.03.2025 ore 19:30 saremo ospiti di Esthia in via di San Francesco di Sale, 1C a Trastevere per raccontare il nostro progetto editoriale attraverso le scrittrici e i testi del … Aperitivo Sociale a Esthia (Trastevere) Leggi altro »

Gente di Bari o per chi si trova domani saremo ospiti di Atelier27 per parlare di «Crear sé stessa» insieme a Giorgia An...
21/02/2025

Gente di Bari o per chi si trova domani saremo ospiti di Atelier27 per parlare di «Crear sé stessa» insieme a Giorgia Antonelli 🎀 ore 17 in atelier 🪭
Speriamo di vedervi!

10/02/2025

Almanacco pubblica la lettera aperta di Michela Dentamaro, fondatrice della casa editrice Rina, per le sue lettrici e i suoi lettori.

Il riassunto dei primi appuntamenti - da segnare - del Giretto pt. 1 che faremo questo mese per raccontare «Crear sé ste...
07/02/2025

Il riassunto dei primi appuntamenti - da segnare - del Giretto pt. 1 che faremo questo mese per raccontare «Crear sé stessa» 🔥⬇️

Su Vogue Italia il bellissimo pezzo di Francesca Faccani 🖤Olga Coldfield Campofreda
09/01/2025

Su Vogue Italia il bellissimo pezzo di Francesca Faccani 🖤

Olga Coldfield Campofreda

Si intitola Crear sé stessa il volume che presenta la storia della moda raccontata dalle giornaliste-scrittrici italiane degli scorsi secoli – da Sibilla Aleramo a Matilde Serao fino a Contessa Lara – come diversivo per parlare di libertà ed emancipazione

Valentina Maini racconta a Radio Rock «Riddance» di Shelley Jackson e il suo lavoro di traduzione🔥 Qui per recuperare la...
19/12/2024

Valentina Maini racconta a Radio Rock «Riddance» di Shelley Jackson e il suo lavoro di traduzione🔥

Qui per recuperare la puntata⬇️

Emilio Pappagallo, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Martina Caronna, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 6 alle 10 sui 106.6 di Radio Rock. Podcast del 18 Dicembre 2024. Playlist: 

«Crear sé stessa» tra i consigli di libri di moda (per appassionati e non) da regalare a Natale su Elle.it ✨ grazie Ales...
13/12/2024

«Crear sé stessa» tra i consigli di libri di moda (per appassionati e non) da regalare a Natale su Elle.it ✨ grazie Alessandra Zauli 🖤

Dagli essenziali dello stile, alla storia delle borse “it”. Antologia di fashion books da mettere sotto l’albero

Belle notizie di fine anno 🚀 Nella classifica di narrativa straniera de L'Indiscreto settimo posto per «Riddance» di She...
13/12/2024

Belle notizie di fine anno 🚀
Nella classifica di narrativa straniera de L'Indiscreto settimo posto per «Riddance» di Shelley Jackson nella traduzione di Valentina Maini.
Grazie a chi l’ha votato 🖤

Tre volte l'anno L'Indiscreto stila, grazie a un pool di "grandi lettori" composto da critici/e, librerie, riviste letterarie, editor, traduttori/trici, giornalisti/e culturali, scrittrici e scrittori, delle classifiche librarie alternative a quelle di vendita, sulla base di una valutazione qualitat

Grazie Ginevra Amadio per aver scritto di «Ore p***e» e di Caterina Saviane su Treccani ✨Qui per leggere l'articolo⬇️
10/12/2024

Grazie Ginevra Amadio per aver scritto di «Ore p***e» e di Caterina Saviane su Treccani ✨

Qui per leggere l'articolo⬇️

Ore p***e. Vivere a sedici anni di Ginevra Amadio. Leggi l'articolo del Magazine di Treccani.it, il portale del sapere.

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Clandestina era colei che scriveva

L’idea di far nascere una casa editrice come Rina edizioni si è formata dal nostro interesse per i testi delle scrittrici del passato. Per questo Rina edizioni ha un progetto ben preciso: recuperare e ripubblicare scrittrici “dimenticate”, riportando alla luce l’esperienza e il contributo di quelle donne dalla voce coraggiosa, che sono state estromesse dal canone letterario e obliate. Libertarie sono le scrittrici di cui ci interessiamo e che recuperiamo perché sono tutte diverse, uniche, originali, anticonformiste, ribelli, libere, inquiete, vere, indipendenti, ironiche, serie e contraddittorie. Sono donne che attraverso il loro sguardo personalissimo hanno saputo cogliere i molteplici aspetti della realtà e del tempo in cui vivevano e hanno saputo raccontarli; sono voci singole e singolari, mai uguali a loro stesse, voci scomode e crude, voci purtroppo dimenticate, eclissate, rimosse, rimaste nella clandestinità. La riscoperta si concentra sui testi delle italiane già editi ma con l’idea di scovare anche inediti, non escludendo però di inserire scrittrici straniere a noi poco note. Le prime due collane prendono il titolo di Libertarie: voci di scrittrici italiane, i cui testi valorizzano la voce originalissima di ogni scrittrice che si è impegnata a cogliere e raccontare la realtà; e Biblioteca pratica per la donna italiana, in cui si recuperano testi di autrici che offrivano consigli pratici destinati sia alla sfera domestica sia alle norme di saper vivere e comportarsi in società. La nostra attività editoriale si basa su una scelta di testi eterogenei per genere letterario, raccolte di poesie, romanzi novelle e racconti, diari, saggi, letteratura per bambini, manualistica, con l’opzione di far uscire qualche altro testo illustrato come fuori collana. Oltre ai contenuti e alle figure di ogni autrice, ciò che ci interessa recuperare è quel bacino di vocaboli da cui i lettori potranno attingere per preservare quella ricchezza lessicale, sintattica e morfologica che caratterizza e ha caratterizzato sempre la nostra lingua italiana. Ogni testo pubblicato farà fede all’edizione originale, evitando qualsiasi alterazione, ma riadattando la parte grafica a una forma più moderna. In ogni libro sarà presentata l’autrice attraverso una breve scheda biografica volta a contestualizzare l’opera, individuarne i temi principali, introdurre le idee e tematiche tipiche trattate dalla scrittrice in questione, così da fornire al lettore tutti gli strumenti necessari per orientarsi nella lettura. Attraverso la ricerca di autrici a noi poco conosciute, il recupero della loro voce narrativa e la diffusione delle loro opere scritte questo progetto intende valorizzarne la ricchezza intellettuale e storica e permettere alla nostra memoria soggettiva e collettiva di acquisire più consapevolezza e sensibilità. Rina edizioni è dunque una nuova realtà editoriale che crede nella necessità di restituire spazio e visibilità a quel sotterraneo di nostre scrittrici, impegnandosi a salvaguardare le loro storie come atto di responsabilità culturale, storica e morale, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, per riscoprire, conoscere, comprendere e riappropriarsi di una preziosa eredità e identità che ci appartiene e che speriamo sia sempre più presente nostra quotidianità.

Grazie mille e buona lettura a tutti!