31/08/2025
La manipolazione narcisistica nella separazione e nel divorzio
Quando un genitore narcisista affronta la separazione o il divorzio, la rottura del legame non viene vissuta come un evento doloroso ma naturale, bensì come una ferita narcisistica intollerabile: un attacco diretto alla sua immagine, al suo controllo e al bisogno di dominio. Da qui scatta una vera e propria “guerra psicologica”, in cui l’ex partner e i figli diventano strumenti e pedine per mantenere potere.
1. Negazione della separazione come realtà
Il narcisista fatica ad accettare la fine del legame. Non per amore, ma perché l’altro non può “decidere di andarsene”. Questo genera comportamenti ossessivi:
• tentativi di controllo continuo (telefonate, messaggi, pedinamenti);
• rifiuto di accettare accordi legali, rinvii costanti in tribunale;
• sabotaggi economici e patrimoniali.
La separazione viene vissuta come perdita del possesso e del controllo , non della relazione.
2. La strumentalizzazione dei figli
I figli diventano rapidamente il terreno di battaglia privilegiato. Le dinamiche tipiche includono:
• Triangolazione manipolativa in cui il bambino è costretto a scegliere, con messaggi impliciti o espliciti del tipo “se ami me, devi stare lontano dall’altro genitore”.
• Alienazione parentale (indotta) ossia il genitore narcisista svaluta, denigra e delegittima l’altro davanti ai figli, alimentando diffidenza e rifiuto.
• adultizzazuone precoce in cui il figlio viene caricato del ruolo di “confidente” o “alleato” dell’adulto, perdendo la propria infanzia.
Ormai il figlio non è più un soggetto da proteggere, ma oggetto funzionale per infliggere dolore all’ex partner.
3. Discredito sociale e giudiziario
Il narcisista tende a manipolare l’ambiente esterno per mantenere il controllo sull’immagine:
• diffonde calunnie e mezze verità tra amici, parenti, colleghi;
• in sede legale, costruisce una narrativa in cui appare come genitore perfetto e vittima, mentre l’altro viene descritto come instabile, manipolatorio, persino pericoloso;
• utilizza i figli come “prova vivente” del presunto fallimento dell’altro.
siamo di fronte a una vera strategia di “character assassination”, cioè distruzione sistematica della reputazione in ogni scenario possibile.
4. Il controllo economico come arma
Nei contesti di divorzio, il denaro diventa spesso un’arma. I comportamenti tipici:
• ritardare o negare il pagamento degli assegni;
• usare le spese straordinarie per ricattare o mantenere dipendenza;
• ostentare nuove spese o ricchezze per umiliare l’ex partner.
Per il narcisista il denaro non è mai solo denaro, ma strumento per riaffermare il proprio dominio.
5. Cicli di idealizzazione e svalutazione post-separazione
Molti narcisisti oscillano tra:
• fasi di apparente riavvicinamento (“Possiamo riprovarci, per i bambini”)
• fasi di attacco frontale (accuse, querele, minacce).
Questa altalena serve a destabilizzare l’altro, sfiancarlo impedendogli di trovare stabilità emotiva e giuridica.
6. Il prezzo per i figli
I bambini crescono in un clima emotivo tossico:
• sviluppano un conflitto di lealtà impossibile da sostenere;
• interiorizzano modelli relazionali basati su manipolazione, colpa e paura;
• rischiano ansia, depressione e difficoltà relazionali a lungo termine.
Spesso finiscono per “prendere le parti” del genitore narcisista, perché è più facile allearsi col persecutore che esserne vittima.
La separazione o il divorzio con un narcisista non è mai un semplice atto legale, ma una vera e propria guerra psicologica a più livelli:
• emotivo (ferita narcisistica),
• familiare (strumentalizzazione dei figli),
• sociale (discredito, diffamazione e calunnia),
• economico (controllo finanziario).
Per questo motivo, nei contesti giudiziari e di tutela minorile, è fondamentale che psicologi, avvocati e giudici riconoscano tempestivamente le dinamiche manipolatorie tipiche della personalità narcisistica, così da proteggere i figli e interrompere il ciclo di violenza psicologica.