08/03/2022
Chi è il CLOCHARD o BARBONE?
Impariamo a conoscere le diverse figure.....
Le persone senzatetto, senza casa o senza fissa dimora (per le quali è usata a volte la parola francese clochard o l'inglese homeless), comunemente chiamate barboni (termine che sta acquisendo una connotazione negativa e viene sempre più spesso evitato[senza fonte]), sono persone che per lungo tempo non hanno un luogo fisso di residenza.
Ciò le distingue dalle persone appartenenti alle culture nomadi (come il popolo Rom) per le quali questa condizione - assieme alla vita in una comunità chiusa e al collettivismo sociale - fa parte di un bagaglio culturale comune riconducibile a vicende storiche. Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto, poiché nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita (come gli hobo e gli schnorrer o i punkabbestia).
La condizione dei senza casa è più visibile nelle aree povere delle grandi città e in quelle suburbane, anche se essi spesso coesistono più o meno visibilmente dentro comunità dove i residenti non sono poveri. Il termine legale senza fissa dimora (in inglese No Fixed Abode, NFA, e in francese Sans domicile fixe, SDF) è spesso usato ufficialmente come alternativa a persona senza casa o senzatetto.
Anche persone famose hanno vissuto come barboni
Esistono alcuni casi di persone assolutamente geniali, eccentriche ed ultralibertarie che hanno deciso di rinunciare al possesso di ogni bene materiale, ed alle limitazioni che essi comportano. Tra questi il matematico russo Grigori Perelman (noto per avere dimostrato la congettura di Poincaré) oppure Tommaso Lipari (che secondo un'ipotesi non ancora verificata potrebbe essere stato il famoso fisico Ettore Majorana).
Altro noto senzatetto, per un periodo della sua vita è stato George Orwell, lo scrittore che diede successivamente vita al Grande Fratello nel romanzo "1984", il quale raccontò questa esperienza nella sua opera prima "Senza un soldo a Parigi e a Londra".
Anche Pablo Picasso ha vissuto per un periodo come barbone, girovagando dapprima a Parigi (Blue Period)
Quali possono essere le cause che portano a questa condizione?
Vi sono molte possibili cause che portano alla perdita della casa. Alcuni deliberatamente scelgono di non avere una residenza permanente, includendo viandanti a piedi e quelli che hanno forti convincimenti spirituali personali antimaterialistici (come i yoghi in India).
Altre cause sono:
FUGA DALL'ABUSO DOMESTICO
VEDOVANZA
PROBLEMI DI SALUTE FISICA O MENTALE (SECONDO UNO STUDIO AMERICANO CI SONO 50000 PERSONE MALATE DI MENTE CHE SONO SENZA TETTO, PER SGOMBERO E CHIUSURA ISTITUTI PSCHIATRICI)
Casi di malagiustizia, in cui le vittime, deprivate di tutto da rei ignoti, non ottengono né giustizia né risarcimento.
Fuoriusciti dal carcere: molto spesso le persone appena uscite dal carcere non trovano lavoro, hanno pochi soldi e nessun luogo dove andare.
Difficoltà economiche conseguenti alla perdita del lavoro
TOSSICODIPENDENZA
Crisi finanziaria o l'accumulo di debiti.
Separazione coniugale, quando la necessità di sostenere l'economia di due abitazioni è impraticabile.
Sfratto
Mancanza di salari che consentano una vita decente.
Disabilità e malattie croniche.
Disastro naturale, come per le decine di migliaia di residenti di New Orleans in Louisiana che persero le loro case in seguito alle esondazioni provocate dall'uragano Katrina.
Veterani di guerra in dissociazione psichica: come ad esempio i veterani della guerra del Vietnam.
Ragazzi padre-ragazze madri ovvero minorenni che diventano genitori.
La condizione di senzatetto spesso produce un circolo vizioso. Senza numero di telefono, indirizzo permanente o un posto per cambiarsi e lavarsi, può essere molto difficile trovare e conservare un posto di lavoro. Il marchio d'infamia che circonda la condizione di senzatetto crea uno stereotipo che rende difficile risolvere il problema. Molte città promuovono leggi e decreti che vanificano ogni sforzo di aiutare i senzatetto semplicemente cercando di coprirli alla vista.