10/10/2025                                                                            
                                    
                                                                            
                                            Un italiano di altissimo livello nel campo della fisica, 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙤 𝙍𝙖𝙨𝙚𝙩𝙩𝙞, ha compiuto una scelta di 𝗣𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗿𝗶𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮 e coerenza morale, abbandonando completamente le sue ricerche originarie per motivi etici. Questa decisione, coraggiosa e rara, ha segnato la sua vita: nonostante il suo ruolo cruciale negli studi sull’energia atomica, fu cancellato dai libri di storia ufficiali, pagandola cara.
Rasetti nacque nel 1901 a Pozzuolo Umbro e si laureò in fisica a Pisa nel 1922, entrando ben presto in contatto con Enrico Fermi, al quale fu un prezioso collaboratore nel celebre gruppo di Via Panisperna. La sua carriera scientifica sembrava ormai incanalata verso la fisica nucleare, ma le leggi razziali fasciste e il clima politico lo spinsero all’esilio in Canada, come molti altri colleghi.
Nel 1943, di fronte alla richiesta di partecipare al Progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica, Rasetti scelse di opporre un “gran rifiuto”. Con parole forti e limpide, dichiarò: “𝗟𝗮 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮 𝗮𝗹 𝗱𝗶𝗮𝘃𝗼𝗹𝗼”, e definì la guerra come una “cosa idiota”. Qui emerge il profondo 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 dello scienziato, che rifiutò di mettere il proprio sapere al servizio di armi di distruzione.
Dopo questa scelta radicale, Rasetti si dedicò a un altro ambito scientifico, la paleontologia, divenendo uno dei maggiori esperti mondiali dell’era Cambriana. Questa svolta non fu un ripiego, ma una testimonianza di rispetto autentico verso la vita e la natura, un percorso di rettitudine morale che fece della sua scienza una forma di contemplazione e meraviglia, non di potere distruttivo.
Nel suo scritto autobiografico, Rasetti riflette con umiltà e saggezza:
“Scoprire i segreti della Natura è tra le cose più affascinanti. Ma può darsi che qualcosa sia insieme molto affascinante e molto pericoloso. Penso che gli uomini dovrebbero interrogarsi più a fondo sulle motivazioni etiche delle loro azioni. E gli scienziati, mi dispiace dirlo, non lo fanno molto spesso.”
Pur consapevole che la paleontologia non ha lo stesso prestigio della fisica nella gerarchia delle discipline, egli trovò nella contemplazione della natura — una montagna, un fiore, un insetto, un fossile — una gioia paragonabile a quella delle creazioni intellettuali più elevate.
©️ R.E.M.S. 
🏷️ Fonti:
▪️Autobiografia di Franco Rasetti
▪️Studi storici sul gruppo di Via Panisperna
▪️Documenti sul Progetto Manhattan e opposizione degli scienziati
▪️Ricerche paleontologiche sull’era Cambriana