
01/08/2025
Luglio avrebbe avuto bisogno dei tempi supplementari: almeno un altro paio di giorni in più per portare i conti in pari. Infelicemente, dopo 23 giornate lavorative come l’anno scorso, il mese registra una flessione del 5,1% con l’immatricolazione di 118.493 nuove autovetture. È il sesto peggior luglio da 45 anni a questa parte e anche il quinto mese in rosso da inizio anno. Le cause restano le solite: incertezza generalizzata e propensione all’acquisto mortificata da budget a disposizione ridotti all’osso. Se a questo si aggiunge l’effetto attesa per gli Ecobonus, la linea verso il basso disegnata dal mercato nel breve periodo trova tutti d’accordo. A proposito di incentivi, proprio mercoledì scorso, adottando la ormai consolidata tecnica del suicidio anomico, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha annunciato che una nuova campagna di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici è pronta a partire a settembre. Come dire che ad agosto i Privati con un Isee fino 40.000 euro possono distogliere le loro attenzioni dall’acquisto di un nuovo Bev. Sempre ammesso che poi a settembre ci sia qualcuno disposto ad affrontare la spesa di un’auto nonostante una situazione economica familiare già sufficientemente complessa. Ma un risparmio fino a 11mila euro resta comunque uno stimolo significativo. Un impulso da 39mila nuove targhe, secondo il Ministro, che si appoggia - purtroppo - sui 600milioni tolti alle infrastrutture di ricarica. In queste condizioni gli stessi Privati a luglio hanno fatto registrare una contrazione a due cifre del 13,5%, con una perdita in rappresentatività di 5 p.p. A bilanciare il deficit mensile di 10mila autovetture causato dai Privati, serve a poco il rendiconto ipertrofico delle Captive del Lungo Termine, e ancor meno il sovrabbondante portato dalle autoimmatricolazioni che arrivano a quota 14,9%, valore che non si raggiungeva dal 2018. A luglio l’elettrico cresce del 37% e le plug-in dell’82%, la somma delle quote delle auto a nuova energia tocca il 12,4%. Il cumulato dei primi 7 mesi somma 973mila autovetture per una contrazione del 3,8%. In termini previsionali, uno sviluppo aritmetico, considerando i primi 7 mesi pari al 65% del mercato totale, vede il 2025 con 1,496 milioni di unità immatricolate.