03/11/2025
𝗟𝗲 𝗣𝗶𝗮𝘇𝘇𝗲 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮?
A Roma, tutto sommato ancora pochi giorni fa, duecentomila persone o forse più. Tutte in marcia per la Palestina, tutte convinte che la piazza serva ancora a cambiare qualcosa (𝗦𝗽𝗼𝗶𝗹𝗲𝗿: 𝗰𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗶 ).
✍️ Articolo di Alberto Marolda
⏳ Tempo di lettura: 4 minuti (Pazienza, tanto il prossimo Mojito lo prendi a Gaza col costumino)
👉 𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗶, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼!
💬 𝗠𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼, 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼, 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼, 𝘀'𝗲̀ 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗶𝗱𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗧𝗿𝘂𝗺𝗽.
Pace? Ma davvero? Una tregua lampo, senza palestinesi al tavolo, tuttora senza date vere sostenibili, senza piani veri di ricostruzione, se non i video delle Ai, senza sapere chi ricostruirà e, soprattutto, per chi.
Nel frattempo Gaza è ridotta in polvere, foto e video lo fanno vedere davvero, se non ci credete ci sono i moncherini dei bambini a ricordarlo, e l'accordo raggiunto sa di cerone stantio più che di pace.
Hamas è ancora in giro, dice che s'è tenuto i Kalašnikov, mentre l'IDF, quattro giorni, fa ha sganciato 158 Tonnellate di bombe... ancora...
𝗣𝗮𝗰𝗲? 𝗨𝗻’𝗶𝗻𝗳𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮𝗿𝗿𝗼𝗻𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮 𝘀𝘂 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗡𝗼𝗯𝗲𝗹 𝗱𝗶 𝗧𝗿𝘂𝗺𝗽, 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝗹𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗮𝘁𝗼.
Si parla di ricostruzione, ma tuttora non si dice se sarà per i gazawi o per nuovi coloni Israeliani, o addirittura per i turisti della nuova Riviera Trumpiana.
Non si dice se Israele restituirà davvero tutti i prigionieri politici, molti dei quali condannati all’ergastolo, a cominciare da 𝗠𝗮𝗿𝘄𝗮𝗻 𝗕𝗮𝗿𝗴𝗵𝗼𝘂𝘁𝗶, sul quale pare sia stato posto un veto specifico (Spoiler: è ridotto pelle ed ossa, c'è un video ), né se Hamas consegnerà davvero tutte le armi: anzi, dopo l’incarico che ha avuto da Trump di svolgere compiti di Polizia, diciamo pure che se le terranno facendo i vaghi.
Sembra davvero di vedere una serie TV di quarto livello, specialmente dopo le macchiette del biondo nel suo discorso al Parlamento israeliano, e a Sharm el-Sheikh per la foto multipla di rito, sembra già passato un secolo.
𝗕𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 “𝗕𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗮” 𝗠𝗲𝗹𝗼𝗻𝗶, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲, 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝘁𝗲?
Come dite? Meglio dell'amico "Giuseppi"?
Vabbè... Ma quindi? Il succo di tutto ciò?
𝗡𝗼𝗶, 𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗹𝗹𝗮, 𝗹'𝗢𝗽𝗶𝗻𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼, 𝗰𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗶𝗮𝗺𝗼?
E i Palestinesi?
𝗔𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗮𝘁𝗼, 𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗰𝗲𝗮𝗻𝗶𝗰𝗮, 𝗮𝗱𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮 𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗱𝗮 𝗚𝗶𝗴𝗴𝗶, 𝗱𝘂̀ 𝘀𝗽𝗮𝗴𝗵𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀'𝗲̀ 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗻𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮...
E no, cari miei, mica è davvero finito nulla, i due Stati NON ci sono, Gaza è rasa al suolo, le macerie sono tutte lì e NON c'è un posto dove tornare per i gazawi, 𝗮𝗻𝘇𝗶 𝗹'𝗜𝗗𝗙 𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗯𝗲𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗺𝘂𝗿𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗹𝗲 𝗕𝗲𝗿𝗹𝗶𝗻𝗼, i valichi sono ancora chiusi, il cibo arriva col contagocce, i medicinali no, ed allora?
Tutta facciata e cosmesi, ricchi premi ed effetti speciali, la verità è che le piazze europee e italiane dovrebbero restare vive, continuare a protestare, perché il problema NON è stato risolto e non sembra risolvibile nel breve.
Altro che Nobel con la bacchetta magica stile Potter.
Ed invece? Siamo andati tutti a casa, le piazze oceaniche, che non erano andate ne al Ghetto ne all'Ambasciata Israeliana, si sono svuotate, come se bastasse un’unica marcia solenne per lavarsi la coscienza.
𝗟𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗲 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗳𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗹𝗲.
Quando il potere calcola che tacere, costa più che cambiare.
E non c'è niente da fare, l’Italia resta il Paese dove si protesta il sabato, e si vota la domenica per chi si è appena contestato.
𝗜𝗻 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲, 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗼𝘃𝗲𝘀𝗰𝗶𝗮𝗻𝗼.
I gilet gialli, i sindacati, i blocchi dei porti: lì la rabbia è concreta, e i governi cadono davvero.
Da noi, invece, la piazza serve a “mandare un messaggio”.
Notifiche ignorate.
Nel frattempo, la Meloni pubblica quattro righe su Facebook, appoggia Trump e raccoglie ottantamila like. La rabbia resta a sinistra, il consenso resta a destra.
E il cerone della pace copre solo le macerie.
𝗜𝗹 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼?
Le piazze sono bellissime — ma inutili se restano sole. Servono se mordono, se bloccano, se costano qualcosa. Finché non capiremo questo, resteremo spettatori passivi del nostro stesso dissenso.
𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗮 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗱𝗼𝗿𝗺𝗶𝗿𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗾𝘂𝗶𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲.
E adesso pure a far vincere un Nobel a chi la guerra l’ha firmata due volte e continua a distribuire, e testare Armi.
✍️ Articolo di Alberto Marolda
👉 𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗶, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼!
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