Alground Geopolitica - Alessandro Trizio

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Approvare le azioni violente di Hamas è libertà di espressione, ma parlare bene del fascismo o nazismo, no. Perché?Moham...
16/12/2025

Approvare le azioni violente di Hamas è libertà di espressione, ma parlare bene del fascismo o nazismo, no. Perché?

Mohamed Shahin: «Personalmente sono d’accordo con quello che è successo il 7 ottobre. Non siamo qui per la violenza, ma quello non è stato un atto di violenza».

Per il Tribunale di Torino si tratta di libera espressione del pensiero e quindi ha rimesso in libertà l'Imam.

Ora, se è giusto (ed è assolutamente giusto) opporsi alla apologia del nazismo o del fascismo e lo abbiamo visto con i libri di Passaggio al bosco, c'è stata una alzata di scudi, si sono riuniti, hanno cantato Bella ciao e tutti erano colpiti da opinioni che appoggiavano idee totalitarie, perché le stesse persone approvano e plaudono ad una persona che inneggia al massacro di 1200 civili con mutilazioni e stupri?

La coerenza non è di moda?

14/12/2025

Attentato agli ebrei durante l'evento "Chanukah by the Sea" a Bondi Beach in Australia. Si leggono molti commenti di "giustificazione" della violenza sugli ebrei nel mondo. Ma questi commentatori nazisti dimenticano due cose importanti.

La prima: è che gli errori o le responsabilità di un governo non devono mai ricadere su persone innocenti solo perché condividono la stessa fede o origine. L'antisemitismo è odio puro e va condannato senza se e senza ma.

La seconda: l'estremismo non ha UN solo obiettivo. Vogliamo dimenticare il Bataclan? Dimentichiamo Madrid 2004 oppure Charlie Hebdo?
Beh non ci conviene farlo. Tutti gli estremismi vanno combattuti, sempre.

Qualunque critica si possa avere verso le azioni del governo israeliano a Gaza (o in qualsiasi altro contesto), nulla, assolutamente nulla, può giustificare un attacco indiscriminato contro ebrei innocenti, ovunque nel mondo.

Preghiere e solidarietà alle vittime, alle famiglie e a tutta la comunità ebraica.

Cosa ci fa la Russia a Mbera in Mauritania? Chi sono e che ruolo ha l'Africa Corps del Ministero della difesa di Mosca?N...
12/12/2025

Cosa ci fa la Russia a Mbera in Mauritania? Chi sono e che ruolo ha l'Africa Corps del Ministero della difesa di Mosca?
Nel primo commento il link all'articolo.

Putin: gli dai un dito e si prende il braccioAh, che tenerezza questa diplomazia occidentale: più gli fai il sorriso e g...
11/12/2025

Putin: gli dai un dito e si prende il braccio

Ah, che tenerezza questa diplomazia occidentale: più gli fai il sorriso e gli offri il caffè, più Putin si convince che il menu completo includa anche il dolce.

Nel 2022 gli hanno dato quattro regioni “sulla carta” con gli Accordi di Istanbul che sapevano già di resa ucraina, e lui ha risposto prendendo altre città.

Nel 2024 gli americani gli hanno servito su un piatto d’argento l’intero Donbas (pure le parti che ancora non controllava), pensando “adesso si accontenta e firma”.

Risultato? A novembre 2025 ha mangiato altri 743 km² e già punta a Pokrovsk come antipasto prima di Sloviansk e Kramatorsk.Morale della favola: se dai un dito a Putin, quello non si prende la mano, si prende direttamente il braccio, la spalla e poi ti chiede pure se per caso hai anche la Crimea bis da offrire come digestivo.

Trattare con gentilezza un orso russo e quello non ringrazia: ti guarda con occhi dolci e pensa “carino, mi ha portato l’aperitivo… ora dov’è il piatto principale?”

Nel primo commento le cartine inerenti i territori che la Russia non è stata capace di prendere con la forza e ora vuole per gentile concessione di un occidente molle e sottomesso.

I leader europei? Un branco di idioti patentati. Alcuni lo sono per natura, altri ci si sono messi d’impegno. Parlano, s...
09/12/2025

I leader europei? Un branco di idioti patentati. Alcuni lo sono per natura, altri ci si sono messi d’impegno. Parlano, si gonfiano, firmano comunicati, poi tornano a casa e non combinano un accidente.

Trump glielo spiattella in faccia in un’intervista: «Sono stupidi, parlano tanto e non fanno niente».

E l’Europa che fa? Si mette in un angolo, abbassa la testa e incassa. Mogia, muta, inerte. Perché subito dopo arriva Putin, con quel ghigno da giocatore di scacchi, e fa: «Ha perfettamente ragione Donald». Traduzione: il gatto e la volpe si sono messi d’accordo sul menù e l’Europa è il topo.

Nel frattempo i cittadini europei, soprattutto quelli che si credono “furbi”, applaudono i due macellai, tifano per chi li sta spellando vivi e postano sui social «finalmente qualcuno che dice le cose come stanno». Risultato?

Stesso copione di sempre: un continente ricco, istruito e frammentato che si fa umiliare da due autocrati perché non è capace di stare unito neanche con la pi***la alla tempia.

Quindi sì, Trump ha ragione.
Non “forse”.
Siamo proprio stupidi.
E pure masochisti.

Cos’è davvero la “guerra cognitiva”? È la forma di conflitto più insidiosa del nostro tempo: non mira a distruggere infr...
09/12/2025

Cos’è davvero la “guerra cognitiva”?

È la forma di conflitto più insidiosa del nostro tempo: non mira a distruggere infrastrutture o territori, ma a manipolare la percezione stessa della realtà, scavando crateri direttamente nella mente delle persone.

Una potenza straniera non ha più bisogno di invadere il tuo Paese con i carri armati. Le basta spingerti, come cittadino, a vedere il tuo stesso governo come il nemico numero uno: corrotto, incompetente, traditore. Le basta trasformare le tue legittime preoccupazioni, carovita, criminalità, bollette impazzite, immigrazione fuori controllo, in una rabbia incontenibile diretta solo contro chi governa a casa tua, nascondendo che molti di quei problemi vengono alimentati anche dall’esterno.

Poi arrivano i social. Ogni tuo “mi piace” arrabbiato, ogni condivisione impulsiva, ogni commento velenoso viene raccolto dagli algoritmi e trasformato in carburante. Gli algoritmi privilegiano i contenuti che generano reazioni emotive forti, come la rabbia, amplificando così il ciclo della polarizzazione. In poche settimane, un’intera nazione passa dall’essere unita a essere spezzata in tribù che si odiano tra loro e, soprattutto, odiano le proprie istituzioni.

È successo duemila anni fa, quando Ottaviano lanciò una spietata campagna di propaganda per convincere i romani che Marco Antonio non era più un romano, ma un agente di Cleopatra.

Nel 1953 in Iran, quando l’operazione segreta della CIA diffuse la convinzione che il primo ministro Mossadeq volesse consegnare il Paese ai comunisti, giustificando così il colpo di Stato.

E negli anni Ottanta, quando il KGB mise in circolazione la voce che l’AIDS fosse un’arma biologica americana.

Succede anche oggi, solo a velocità luce, grazie ai nostri telefoni.

Quando un popolo perde fiducia nel proprio Stato, quello Stato diventa incapace di agire: non può chiedere sacrifici, non può imporre sanzioni, non può difendersi. Si paralizza da solo. E chi voleva distruggerlo dall’esterno ha già vinto, senza aver sparato nemmeno un colpo.

La guerra cognitiva è la guerra che viviamo ogni volta che apriamo lo smartphone e sentiamo mo***re la rabbia.

L’unica arma che abbiamo è la consapevolezza: capire che qualcuno sta cercando di usare la nostra mente come campo di battaglia.

Se lo capiamo, e impariamo a confrontarci con spirito critico anziché con rabbia, abbiamo già cominciato a difenderci.

Condividi se vuoi che anche altri lo sappiano.

Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), lo scudo protettivo costruito attorno al sito del disastr...
07/12/2025

Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), lo scudo protettivo costruito attorno al sito del disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina non riesce più a svolgere la sua funzione di contenimento dei rifiuti radioattivi a seguito di un attacco con drone all'inizio di quest'anno.

Il Nuovo Confinamento Sicuro (NSC) di Chernobyl, che è stato "gravemente danneggiato" dall'attacco dei droni di febbraio, ha "perso le sue principali funzioni di sicurezza, tra cui la capacità di confinamento", ha affermato l'AIEA in una dichiarazione di venerdì.

L'Ucraina ha accusato la Russia di aver effettuato l'attacco del 14 febbraio a Chernobyl, ma il Cremlino ha negato.

Secondo l'AIEA, l'attacco ha colpito l'NSC, innescando un incendio e danneggiando il rivestimento protettivo che lo circonda.

SUDAN: EL FASHER, LA CITTÀ "CANCELLATA" DAI SATELLITIA nessuno interessa, ma dallo spazio, El Fasher è spettrale, vuota,...
06/12/2025

SUDAN: EL FASHER, LA CITTÀ "CANCELLATA" DAI SATELLITI

A nessuno interessa, ma dallo spazio, El Fasher è spettrale, vuota, ferma. Le guerra ha falciato 200 mila civili.

Dopo la caduta della capitale del Nord Darfur nelle mani delle Rapid Support Forces (RSF) a fine ottobre 2025, sul terreno è sceso il silenzio. Ma dall'alto, le analisi dello Yale Humanitarian Research Lab ci restituiscono una realtà agghiacciante, definita dai ricercatori stessi come un "mattatoio".

LA CANCELLAZIONE VISIVA
Confrontando le immagini di agosto con quelle di novembre 2025, la vita urbana è sparita. I mercati sono deserti, il bestiame azzerato. Al loro posto, i sensori termici hanno individuato anomalie compatibili con inceneritori e fosse comuni scavate ai margini della città. Non si tratta di danni collaterali: la struttura stessa della città viene sistematicamente modificata per occultare quanto accaduto.

150mila persone svanite nel nulla

A El Fasher il dato più inquietante riguarda i cosiddetti dispersi, circa 150.000 civili mancano all'appello.
A differenza di altre crisi, i satelliti non mostrano grandi colonne di profughi in uscita né nuovi campi sfollati nelle vicinanze. La città è sigillata. Nessun corridoio umanitario, nessun testimone. Queste persone non sono "sfollate": sono svanite nel nulla.

La caduta di El Fasher non è solo una sconfitta militare per l'esercito regolare (SAF). Segna il passaggio dalla guerra civile a qualcosa di più oscuro: una pulizia etnica metodica che ricorda le dinamiche del genocidio del 2003, ma con una rapidità di esecuzione senza precedenti. Nathaniel Raymond (Yale HRL) ha paragonato l'intensità dell'evento alle prime ore del genocidio in Ruanda.

Il mondo guarda altrove, ma le immagini satellitari rimangono agli atti. El Fasher non è semplicemente caduto. È stata svuotata.

Trump, nella sua dichiarazione sulla strategia sulla sicurezza nazionale dice: "L'Europa a rischio estinzione, si difend...
06/12/2025

Trump, nella sua dichiarazione sulla strategia sulla sicurezza nazionale dice: "L'Europa a rischio estinzione, si difendano da soli"

Allerta aerea su quasi tutta l’Ucraina a seguito di un attacco missilistico russo. La notizia arriva da RBC-Ucraina, che cita le comunicazioni dell’Aeronautica Militare ucraina. Intorno alle 6.30, l’esercito ha segnalato l’ingresso di missili da crociera nello spazio aereo del Paese, con una traiettoria diretta verso le regioni di Sumy, Chernihiv, Poltava e Cherkasy. È stato proclamato lo stato di allerta aerea su quasi tutto il territorio nazionale, con la sola eccezione della regione della Transcarpazia.

Secondo Kiev, si tratta del terzo allarme su larga scala dall’inizio della serata del 5 dicembre. Le forze russe hanno prima lanciato sciami di droni dal nord e dall’est, seguiti da nuovi droni d’attacco provenienti dai territori occupati a sud. Durante la notte, intorno all’1.20, è stata dichiarata un’allerta missilistica estesa all’intero Paese.

Le autorità ucraine confermano l’impiego di missili aerobalistici Kinzhal, accompagnati da missili balistici. Esplosioni sono state registrate a Kiev, nelle vicinanze della capitale e nelle regioni di Dnipro, Dnipropetrovsk e Zaporizhia.

Libri sul fascismo. Giusto o sbagliato bloccarli?Studentesse hanno contestato alla fiera del libro lo stand di Passaggio...
05/12/2025

Libri sul fascismo. Giusto o sbagliato bloccarli?

Studentesse hanno contestato alla fiera del libro lo stand di Passaggio al Bosco Edizioni, che è stata attaccata per il tipo di libri che editano e vendono. Non sono mancati però molti visitatori che hanno guardato e sfogliato i libri e li hanno comprati ed alcuni addirittura si sono fatti dei selfie davanti allo stand.

PUTIN, UE NON COLLABORA. PRONTI A GUERRA DI LOGORAMENTOPutin ha appena chiuso la porta in faccia agli inviati di Donald ...
05/12/2025

PUTIN, UE NON COLLABORA. PRONTI A GUERRA DI LOGORAMENTO

Putin ha appena chiuso la porta in faccia agli inviati di Donald Trump. Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati a Mosca con un piano di pace sotto il braccio, ma dopo ore di colloqui al Cremlino sono ripartiti a mani vuote. Il messaggio del presidente russo è stato chiarissimo e gelido.

L’Unione Europea, secondo Putin, non vuole collaborare affatto e starebbe facendo di tutto per sabotare qualsiasi negoziato. Mosca non accetta mezzi termini: senza il riconoscimento definitivo di Crimea, Donbass, Zaporizhzhia e Kherson non ci sarà nessun cessate il fuoco. Punto.

La Russia si dice pronta a una guerra di logoramento che può durare anni, forse decenni, contro l’intero Occidente. Gli Stati Uniti invece spingevano per una soluzione rapida: tregua immediata, concessioni territoriali limitate a Kiev e progressivo alleggerimento delle sanzioni. Un’idea che a Mosca è stata considerata irricevibile.

I colloqui sono finiti in un vicolo cieco, la delegazione americana è già rientrata senza accordi e la pace in Ucraina appare più lontana che mai. Trump voleva il suo grande deal, Putin gli ha risposto alzando la posta in gioco come mai prima.

Ora la domanda è una sola: l’America forzerà davvero la mano o ci stiamo davvero avviando verso una guerra infinita alle porte d’Europa? Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.

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Rome
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