Sostenitori Della Polizia di Stato

Sostenitori Della Polizia di Stato Sostenitori Della Polizia di Stato è una pagina dedicata alla Polizia di Stato italiana.

Offre notizie e aggiornamenti sull'attività della Polizia, così come informazioni sulle ultime novità in materia di sicurezza e ordine pubblico.

Il ministero degli Esteri informa che sono stati liberati dalle autorità di Israele i quattro parlamentari italiani che ...
03/10/2025

Il ministero degli Esteri informa che sono stati liberati dalle autorità di Israele i quattro parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla. Lo riferisce una nota della Farnesina. Il senatore Marco Croatti, l'eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l'eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza. Il ministro Tajani aveva avuto piu' contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono già stati trasferiti all'aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell'ambasciata. Partiranno per Roma con il volo IZ 335 delle 10 ora locale. L'ambasciata inoltre schiera personale del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e richiedere la liberazione immediata di tutti gli altri italiani detenuti.

Oggi sarà un lungo giorno per tutti gli apparteneti alle forze dell'ordine. Sperando che tutto si svolga pacifacamente, ...
03/10/2025

Oggi sarà un lungo giorno per tutti gli apparteneti alle forze dell'ordine. Sperando che tutto si svolga pacifacamente, senza danneggiamento a cose e persone. BUON SERVIZIO A TUTTI.

Per tre anni Massimo Adriatici non potrà esercitare la professione di avvocato. Lo ha deciso il Consiglio di disciplina ...
02/10/2025

Per tre anni Massimo Adriatici non potrà esercitare la professione di avvocato. Lo ha deciso il Consiglio di disciplina di Milano che ha sospeso il legale ed ex assessore alla sicurezza del Comune di Voghera accusato di omicidio volontario per la morte di Younes El Boussettaoui, ucciso da un colpo di pi***la la sera del 20 luglio 2021 in piazza Meardi. Secondo il Consiglio, Adriatici ha "compromesso l’immagine della professione forense". Al momento la sanzione non è definitiva: l’ex assessore, può presentare ricorso e il Consiglio nazionale forense si potrà esprimere. Nell’attesa Adriatici può continuare a fare l’avvocato. L’istruttoria aperta punta a verificare se ciò che è accaduto la sera del 20 luglio abbia rilievo disciplinare. Nel frattempo in tribunale è in corso l’udienza preliminare davanti al giudice Luigi Riganti. Adriatici, al termine del processo per eccesso colposo di legittima difesa, quando gli atti erano stati rimandati alla procura chiedendo di cambiare il capo di imputazione, ha optato per il rito abbreviato. Ma questi passaggi e il capo d’imputazione riformulato non interessano il Consiglio di disciplina secondo cui "è pacifico che la morte di El Boussettaoui sia avvenuta a seguito delle ferite cagionate dal colpo della pi***la che era nelle mani dell’avvocato Adriatici". L’organismo che si occupa dei procedimenti disciplinari a carico degli avvocati si concentra sul comportamento dell’avvocato "si determinava a seguire l’El Boussetaoui con l’intento di “tenerlo d’occhio“ nonostante in quel momento, non fosse titolato allo svolgimento di qualsivoglia operazione di tal genere". Di conseguenza avrebbe "posto in essere attività disciplinarmente rilevanti ancora prima che la morte di El Boussettaoui si verificasse, davanti a numerose persone che conoscevano Adriatici come avvocato, assessore ed ex poliziotto". Adriatici ha provato a difendersi, ma il Consiglio ha ritenuto "il suo comportamento non confacente ai canoni di decoro che devono caratterizzare la condotta dell’avvocato anche nella vita privata".

Una dozzina di persone già di fatto identificate (anche se non formalmente) e un'altra decina sul cui riconoscimento la ...
02/10/2025

Una dozzina di persone già di fatto identificate (anche se non formalmente) e un'altra decina sul cui riconoscimento la Questura di Milano sembra già a buon punto. È questo, in sintesi, il contenuto dell'informativa della Digos depositato in Procura a Milano dove è stato aperto un fascicolo, per ora contro ignori, per resistenza aggravata, danneggiamento e lesioni per la manifestazione pro Gaza dello scorso 22 settembre. Si tratta in gran parte di antagonisti già noti alle forze dell'ordine, mentre sembrerebbe più complicata l'identificazione di alcuni giovani volti che hanno preso parte al corteo. L'attenzione della Digos si è concentrata, in particolare, su quanto accaduto intorno alla stazione Centrale e su chi ha impugnato armi improvvisate per sfondare le vetrate d'ingresso. Dagli stessi inquirenti è arrivata l'indicazione di concentrarsi sulle immagini "di concreta attribuibilità e su episodi di comprovata violenza". Sempre sul fronte della manifestazione di fine settembre sono in arrivo altri 'Daspo urbani' per le persone che erano state arrestate, ieri una delle 21enni (finita in manette) ha ricevuto un doppio divieto di frequentare bar in alcune zone del centro per due anni e di avvicinarsi alla stazione Centrale per dodici mesi. Gli avvocati Mirko Mazzali e Guido Guella, difensori dei due studenti minorenni arrestati dopo gli scontri, un ragazzo e una ragazza, chiedono ai giudici che venga annullata, con revoca della misura cautelare, l'ordinanza della gip del Tribunale per i minorenni Antonella De Simone, che ha disposto l'obbligo di permanenza in casa. L'udienza per la discussione davanti al Riesame, sempre del Tribunale per i minori, è fissata per l'8 ottobre.

Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nel carcere di Bari. L'episodio, denunciato dal sind...
02/10/2025

Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nel carcere di Bari. L'episodio, denunciato dal sindacato Fns Cisl, si sarebbe verificato nella giornata di giovedì 2 ottobre.

L'agente, secondo una ricostruzione, sarebbe stato inizialmente minacciato, quindi colpito con pugni e schiaffi al volto. Il pronto intervento dei colleghi ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il poliziotto aggredito, dolorante e visibilmente scosso, è stato immediatamente accompagnato al pronto soccorso cittadino, dove i medici hanno riscontrato un trauma facciale e stabilito una prognosi di diversi giorni: “Ormai le aggressioni all’interno delle carceri sono diventate all’ordine del giorno – denuncia il segretario generale della Fns Cisl Bari-Bat, Giannicola Girone – ed è inconcepibile che un servitore dello Stato possa rientrare a casa con un trauma facciale, se gli va bene. Il grido di allarme che arriva dalla Fns Cisl è forte e chiaro: non possiamo aspettare che ci scappi il morto. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria deve intervenire con strumenti concreti a tutela della Polizia Penitenziaria. Gli organici sono ormai al collasso e non reggono più il confronto con il numero crescente di presenze detentive». Girone aggiunge: «I nostri agenti sono lasciati soli in prima linea. Dietro ogni divisa ci sono lavoratori che affrontano quotidianamente rischi enormi, spesso senza mezzi adeguati. Chiediamo rispetto, tutele e un intervento immediato, perché la sicurezza degli istituti e di chi vi opera non può più essere rimandata” conclude Girone.

Nessun colpevole. Si è concluso a Nuoro, con una sentenza di assoluzione per tutti gli imputati, il maxi processo per i ...
02/10/2025

Nessun colpevole. Si è concluso a Nuoro, con una sentenza di assoluzione per tutti gli imputati, il maxi processo per i morti e i danni provocati dall’alluvione che il 18 novembre 2013 devastò la Sardegna. Per l’ex sindaca di Torpè Antonella Dalu e l’ex assessore comunale Giancarlo Dui il reato di omicidio colposo è stato dichiarato prescritto. Lo riportano i quotidiani L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna. Il Tribunale di Nuoro, presieduto da Elena Meloni, ha assolto i 59 imputati perché il fatto non sussiste, accogliendo integralmente le richieste avanzate dalla Procura nel dicembre 2024. Un processo lungo, segnato da cambio di giudici, e da uno stop di tre anni a causa dell’emergenza Covid e per l’assenza di un’aula. Il ciclone Cleopatra causò piogge torrenziali e inondazioni che colpirono diverse aree della Sardegna, tra cui Oloè, Torpè e il Sològo. Tre procedimenti inizialmente autonomi, poi riuniti in un maxi processo. Le due vittime simbolo di quella tragedia furono il poliziotto Luca Tanzi, morto nel crollo del ponte di Oloè mentre scortava un’ambulanza, e l’anziana Maria Frigiolini, travolta in casa dall’esondazione della diga Maccheronis a Torpè. Le accuse riguardavano soprattutto presunti errori nella gestione dell’emergenza, carenze nei piani di protezione civile, ritardi nel coordinamento e un generale stato di impreparazione delle istituzioni di fronte a un evento meteorologico straordinario. Per la Procura di Nuoro nessuna responsabilità diretta o posizione di garanzia è stata dimostrata nei confronti di amministratori, tecnici, dirigenti pubblici o imprese coinvolte. Anche nei pochi casi in cui è stata riconosciuta una carenza amministrativa, come l’omessa attivazione del piano di protezione civile a Torpè, è intervenuta la prescrizione. Tra gli assolti l’ex presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu (attuale consigliere regionale) e gli ex assessori provinciali Franco Corosu e Paolo Porcu, dirigenti pubblici, tecnici e funzionari dell’Ente Foreste, dei comuni, di Protezione civile e di varie imprese

E' l'ex commissario capo della Polizia di Stato, che ha lavorato per 30 anni alla Scientifica, Armando Palmegiani, andat...
02/10/2025

E' l'ex commissario capo della Polizia di Stato, che ha lavorato per 30 anni alla Scientifica, Armando Palmegiani, andato in pensione a febbraio, il nuovo consulente della difesa di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta sull'omicidio di Garlasco, e che prende il posto di Luciano Garofano, l'ex comandante del Ris che ieri ha lasciato l'incarico per divergenze con i difensori.
Negli ultimi anni Palmegiani ha lavorato alla sezione omicidi della Squadra mobile di Roma e si è occupato di diversi casi noti, tra cui quello di Giandavide De Pau, accusato di aver ucciso tre donne nel 2022, del femminicidio di Sara Di Pietrantonio nel 2016 a Roma, mentre ha lavorato anche al riconoscimento delle vittime italiane dello tsunami.

Sparò al compagno dell’ex moglie, condannato a tre anni e sei mesi un quarantenne, un poliziotto verolano, per lesioni g...
02/10/2025

Sparò al compagno dell’ex moglie, condannato a tre anni e sei mesi un quarantenne, un poliziotto verolano, per lesioni gravi. Il pm aveva chiesto quattro anni. Caduta l’accusa di tentato omicidio. Nei giorni scorsi è stata emessa la condanna. Condannato anche al risarcimento danni, a una provvisionale di 6.000 euro e nei suoi confronti anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Il quarantenne è stato accusato di aver ferito il compagno della sua ex moglie con un colpo di pi***la. Il ferito, dopo le prime cure all’ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone, era stato trasferito al policlinico “Umberto I” di Roma. Il quarantenne ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa. I fatti contestati risalgono a inizio febbraio del 2020, in località Currivè.

L’imputato ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa perché il ragazzo della sua ex avrebbe tirato fuori un coltello a serramanico. Nel corso delle indagini preliminari sono state effettuate due consulenze: una medico legale e l’altra tecnico scientifica per capire se il rivale del quarantenne abbia impugnato il coltello e se i colpi siano stati esplosi da quella pi***la.
In sede di interrogatorio, il poliziotto dichiarò che aveva estratto la pi***la senza puntare ad altezza d’uomo, ma per difendersi dall’estrazione di un coltello da parte dell’altro. All’inizio la versione era stata ritenuta non credibile, poi però, a seguito della perquisizione sul luogo di incontro in via Currivè, a La Mosca, zona alla periferia di Veroli, dove i due si erano dati appuntamento la sera del 5 febbraio del 2020, gli investigatori trovarono un coltello su un cordolo di cemento a bordo strada. Nei giorni scorsi, dunque, la sentenza emessa nel tribunale di Frosinone. Inflitti tre anni e mezzo al poliziotto.

La parte offesa si è rivolta all’avvocato Enrico Pavia mentre il poliziotto è stato difeso dall’avvocato Nicola Ottaviani. Il verolano ha rappresentato in aula l’intenzione, non appena sarà depositata la motivazione della sentenza, di presentare ricorso.

Adistanza di 38 anni la Corte d'assise d'appello di Bologna ha condannato all'ergastolo gli ex carabinieri della stazion...
02/10/2025

Adistanza di 38 anni la Corte d'assise d'appello di Bologna ha condannato all'ergastolo gli ex carabinieri della stazione di Alfonsine nel Ravennate, Orazio Tasca, 60enne di Gela, e Angelo Del Dotto, 61 anni, di Ascoli Piceno, ribaltando la sentenza di primo grado. Furono loro a rapire e uccidere il carabiniere di leva Pier Paolo Minguzzi. Confermata, invece, l'assoluzione del terzo imputato, l'idraulico Alfredo Tarroni, mentre la Procura Generale aveva chiesto l’ergastolo per omicidio premeditato in concorso. Minguzzi, figlio 21enne di imprenditori dell'ortofrutta e studente universitario, prestava servizio militare a Bosco Mesola nel Ferrarese. Venne rapito a scopo di estorsione nella notte del 20 aprile 1987, mentre rientrava a casa, dopo avere accompagnato la fidanzata. Dieci giorni dopo il corpo senza vita fu ritrovato nelle acque del Po di Volano, legato a una grata divelta da un casolare. La famiglia ricevette una richiesta di riscatto di 300 milioni di lire, nonostante il giovane fosse già stato ucciso. Per il delitto nessuno era mai stato indagato fino al 2018, quando il fascicolo fu riaperto grazie a un esposto dei familiari. Decisiva una nuova perizia fonica, che ha identificato la voce del telefonista che chiese il riscatto.
Nell'87 i tre imputati furono arrestati in flagranza per una vicenda dai contorni molto simili, con l’omicidio di un carabiniere per il quale scontarono condanne ultraventennali. I giudici hanno disposto anche i risarcimenti per le parti civili: un milione di euro alla madre della vittima, mezzo milione a ciascuno dei due fratelli, 30mila euro al ministero della Difesa e al Nuovo sindacato carabinieri.

Lo sciopero generale di venerdì 3 ottobre è confermato dalle organizzazioni sindacali, che presenteranno un ricorso al g...
02/10/2025

Lo sciopero generale di venerdì 3 ottobre è confermato dalle organizzazioni sindacali, che presenteranno un ricorso al giudice del lavoro contro la delibera della Commissione di garanzia sugli scioperi che lo ha dichiarato «illegittimo» perché «viola l’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90». L’esame, in questo caso, richiederà alcuni giorni. Ma a prescindere dalla decisione che sarà adottata dal giudice non potranno esserci sanzioni o multe per i lavoratori che hanno aderito alla protesta: in assenza di una precettazione, infatti, l’eventuale sanzione – se comminata – si applica alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato il fermo e non può superare i 50mila euro. «Il nostro sciopero è pienamente legittimo perché noi l’abbiamo fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso», ha detto a RaiNews24 il segretario generale della Cgil Maurizio Landini confermando l’agitazione di domani. «Anzi – ha aggiunto Landini – impugniamo la delibera della Commissione e se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle. Non si stanno rispettando le nostre norme costituzionali», non sono tutelati «nostri connazionali arrestati in acque libere» da Israele. Secondo il Garante non sarebbe «conferente il richiamo dei sindacati proclamanti all’art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo “nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”». L’Autorità ha immediatamente contattato i sindacati, ricordando loro che «il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento». Dopo la pubblicazione della nota della Commissione, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha comunicato di rinunciare alla precettazione delle proteste: «In questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole». Secondo quanto si legge, il vicepremier sarebbe intenzionato a «presentare una informativa sugli scioperi nel settore trasporti» nel Cdm di stasera. Proponendo un inasprimento delle sanzioni previste per i lavoratori che «incrociano le braccia senza rispettare le regole», a oggi da 2.500 a 50mila euro. Il 3 ottobre l’Italia rischia di bloccarsi di nuovo per lo sciopero generale indetto da Cgil e Usb in solidarietà con la Global Sumud Flotilla. Allo sciopero nazionale proclamato dal sindacato guidato da Maurizio Landini si stanno unendo diverse categorie di lavoratori, dal mondo dello spettacolo ai tassisti fino alle forze dell’ordine. Quali e quanti lavoratori potranno aderire alla protesta è ancora in fase di definizione. In ogni caso, il segretario della Cgil Maurizio Landini aveva assicurato che i servizi essenziali dovrebbero essere garantiti. Ma sullo stesso sito del sindacato vengono indicate le adesioni allo sciopero dei lavoratori in settori come la sanità e la scuola. Con «servizi pubblici essenziali» si intendono tutti quei servizi che garantiscono ai cittadini di godere dei diritti della persona tutelati dalla Costituzione. Tra questi si contano la sanità e l’igiene pubblica, la protezione civile, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, il funzionamento delle dogane, l’approvvigionamento di energia e risorse naturali, la scuola e l’amministrazione della giustizia. https://www.open.online/2025/10/02/sciopero-generale-3-ottobre-flottilla-gaza-chi-aderisce/

Il Silp Cgil aderisce convintamente allo sciopero generale proclamato dalla Cgil. “Purtroppo – spiega il sindacato - le ...
02/10/2025

Il Silp Cgil aderisce convintamente allo sciopero generale proclamato dalla Cgil. “Purtroppo – spiega il sindacato - le lavoratrici e i lavoratori della Polizia di Stato non godono del diritto di sciopero, ma liberi dal servizio parteciperemo alle iniziative che si svolgeranno sul territorio nazionale”. “Siamo di fronte ad una palese violazione del diritto internazionale – aggiune –, sia per quel che riguarda ciò che sta avvenendo a Gaza e sia per i rischi che stanno correndo i cittadini italiani, volontarie e volontari, che con la Flotilla stanno compiendo un gesto importante”. Sono le parole di Pietro Colapietro, segretario generale del Silp. “Non dimentichiamo – prosegue Colapietro – l'attacco di inaudita crudeltà che il 7 ottobre 2023 ha scatenato Hamas, le 1.200 persone uccise e i 250 ostaggi. Ma non è più possibile tacere rispetto alla reazione feroce e devastante di chi oggi governa purtroppo Israele, che punta al massacro di un intero popolo. Chi come noi ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana e basa la propria azione sul rispetto delle leggi e sul principio di legalità, non può tollerare questa situazione”. Detto questo, continua il sindacalista, “le sacrosante e legittime azioni di protesta per la situazione di Gaza non possono giustificare in alcun modo violenze e aggressioni nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori in uniforme. Le violenze non sono mai accettabili, da qualsiasi parte provengano”. Proprio in questo momento serve senso di responsabilità da parte di tutti: “Soprattutto da parte di coloro che hanno responsabilità politiche e di Governo: occorre tenere toni bassi e non rinfocolare polemiche per il proprio piccolo tornaconto elettorale. Le parole possono incendiare le piazze che devono invece rimanere pacifiche – conclude –, sempre e comunque”.

Un guasto ai sistemi di tracciamento del traffico ferroviario impedisce l'aggiornamento in tempo reale ai viaggiatori a ...
02/10/2025

Un guasto ai sistemi di tracciamento del traffico ferroviario impedisce l'aggiornamento in tempo reale ai viaggiatori a livello nazionale. Lo si apprende dai siti di Trenitalia e Trenord mentre nelle stazioni viene annunciato che le informazioni contenute nei tabelloni "potrebbero non essere aggiornate'. Ma i disagi per gli utenti potrebbero aumentare: è stato proclamato per domani uno sciopero generale da Usb e Cgil in sostegno a Gaza e alla missione della Flotilla. Il ministro dei Trasporti Salvini pronto a precettare. Sullo sciopero generale proclamato per domani "aspetto il pronunciamento della commissione di garanzia. Se la Commissione dirà tutto bene, ne prenderemo atto. Se la commissione dirà non si fa così, non funziona così farò da ministro dei Trasporti tutto il possibile per garantire che domani L'Italia non scenda nel caos. Se poi qualcuno manifesterà, sciopererà ugualmente, aggredirà, bloccherà, ne pagherà penalmente le conseguenze". Così il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Rtl 102.5. "Ribadisco -aggiunge Salvini - l'importanza di approvare la proposta della Lega. Chiunque organizzi un corteo una manifestazione deve lasciare una cauzione dal proprio conto corrente personale o associativo e, in caso di danni paga, lui non pagano tutti i cittadini".

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