Michele Mazzeo

Michele Mazzeo Racconto lo sport e il motorsport

Spunta la verità su chi ha pagato il conto alla cena dei piloti F1: lo hanno scoperto solo alla cassaAlla fine, non sono...
23/12/2025

Spunta la verità su chi ha pagato il conto alla cena dei piloti F1: lo hanno scoperto solo alla cassa

Alla fine, non sono stati né Lewis Hamilton, come inizialmente si pensava, né Max Verstappen a pagare la cena dei piloti di Formula 1 del 2025. E lo hanno scoperto come tutti gli altri: solo al momento del conto. È questo il dettaglio che chiude uno dei retroscena più curiosi del weekend di Abu Dhabi, appuntamento che ha messo il sigillo su una stagione 2025 decisa all'ultima gara con il primo alloro conquistato da Lando Norris, tra tensione in pista e momenti di convivialità fuori.

La cena di fine anno dei piloti F1 è ormai una tradizione consolidata: si svolge alla vigilia dell'ultimo Gran Premio, lontano dai riflettori del paddock. A organizzarla, come di consueto, è Lewis Hamilton, che anche quest'anno ha riunito quasi tutta la griglia in un ristorante di Abu Dhabi. Un momento informale, vissuto come una tregua prima della resa dei conti finale in pista.

Dopo che nel 2024 a saldare il conto era stato Valtteri Bottas, tra i piloti si era diffusa l'idea che nel 2025 sarebbe toccato a Verstappen. A raccontare come sono andate davvero le cose è stato lo stesso campione olandese nel podcast Talking Bull della Red Bull: "Voglio dire, lasciatemelo dire: l'anno scorso è stato molto gentile da parte di Valtteri, ha pagato il conto".

Da lì gli scherzi tra colleghi, le battute sul "conto destinato a Max" e l'olandese che non si è tirato indietro: "Sì, certo". Ma il colpo di scena è arrivato più tardi. "Per gran parte della serata ci siamo divertiti e basta, poi all'improvviso qualcuno se n'è andato, ed è stato allora che ci siamo resi conto che Pierre aveva già pagato la cena", ha spiegato il 28enne di Hasselt. "E io ero seduto dall'altra parte a bere il mio gin tonic" ha aggiunto il pilota della Red Bull.

A offrire per tutti è stato dunque il pilota dell'Alpine Pierre Gasly, sorprendendo colleghi e avversari. Verstappen ha ammesso che la prossima volta cercherà di anticipare tutti: "Probabilmente la prossima volta, quando entrerò, dovrò dire che alla fine il conto sarà a mio carico, così potrò finalmente pagarlo".

Un episodio che racconta bene lo spirito di questa tradizione: rivalità serrate in pista, rispetto e leggerezza lontano dai box. Anche nel momento più teso dell'anno, la Formula 1 si concede una sera per ricordare che tolto il casco c'è spazio per momenti di convivialità. E che certe verità, a volte, emergono solo alla cassa.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/spunta-la-verita-su-chi-ha-pagato-il-conto-alla-cena-dei-piloti-f1-lo-hanno-scoperto-solo-alla-cassa/

Bagnaia risolve il mistero sulle sue difficoltà nella MotoGP 2025: “Ho commesso un errore di approccio alla GP25”La stag...
23/12/2025

Bagnaia risolve il mistero sulle sue difficoltà nella MotoGP 2025: “Ho commesso un errore di approccio alla GP25”

La stagione 2025 di Francesco Bagnaia si è chiusa senza risposte sportive, ma con una spiegazione tecnica e mentale che chiarisce il senso di un'annata da dimenticare.

Il quinto posto finale nel Mondiale MotoGP, lontano anni luce dalla lotta per il titolo stravinto dal compagno di squadra Marc Marquez, è stato il risultato di una difficoltà mai realmente risolta: il mancato feeling con la Ducati GP25.

Bagnaia ha individuato l'origine del problema senza alibi, assumendosi tutta la responsabilità: "Partire con l'idea che il mio potenziale con la GP24 fosse veramente alto". Un presupposto, derivante dal fatto che con quella moto pur perdendo il duello iridato con Jorge Martin aveva vinto ben 11 gare domenicali, che ha finito per condizionare l'approccio alla nuova moto, trasformando l'evoluzione tecnica in un confronto continuo con sensazioni del passato che non sono mai tornate.

Non si è trattato, come chiarito dal diretto interessato, di un problema di adattamento puro. "Non è stata una questione di adattamento alla GP25; si trattava piuttosto di cercare il feeling che avevo con la GP24, ma non è mai arrivato". Una ricerca che ha finito per complicare ogni scelta tecnica, allungando una crisi che il team non è mai riuscito a circoscrivere in modo definitivo.

Nel racconto di Bagnaia c'è un momento preciso in cui la stagione ha cambiato direzione: "Devo dire che le difficoltà sono iniziate a Jerez", su una pista che storicamente gli è sempre stata favorevole. Da lì, la sensazione di non riuscire più a fare le stesse cose ha aperto una spirale negativa culminata nel finale di campionato.

Il dominio assoluto nel GP del Giappone, unico vero acuto dell'anno, ha rappresentato più un'illusione che una svolta. Un riferimento ingannevole, che non ha trovato continuità nelle gare successive, mentre problemi di feeling, cadute e gestione gomme continuavano a pesare.

Bagnaia non parla di mancanza di serenità, ma di sensazioni smarrite. "La mia serenità è sempre rimasta abbastanza intatta", ha spiegato, ribadendo che il potenziale e la velocità non sono mai scomparsi, ma vanno ritrovati attraverso un lavoro più mirato.

I test di Valencia hanno lasciato segnali incoraggianti in vista del futuro, ma le risposte definitive arriveranno solo nei test asiatici. Il 2025, intanto, resta un monito chiaro: l'errore iniziale di valutazione sulla GP25 ha pesato più di qualsiasi limite tecnico.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/bagnaia-risolve-il-mistero-sulle-sue-difficolta-nella-motogp-2025-ho-commesso-un-errore-con-la-gp25/

Charles Leclerc lascia senza parole George Russell con il suo regalo di Natale: “Cattivello”Charles Leclerc ha scelto l'...
23/12/2025

Charles Leclerc lascia senza parole George Russell con il suo regalo di Natale: “Cattivello”

Charles Leclerc ha scelto l'ironia per chiudere il 2025 di Formula 1, lasciando senza parole George Russell con un regalo di Natale tanto inatteso quanto personale. Nel tradizionale Secret Santa tra i piloti, il monegasco della Ferrari ha pescato il nome del britannico e ha deciso di colpire lì dove la stagione aveva lasciato una ferita ancora aperta: il sorpasso di Zandvoort.

Il 28enne di Monte Carlo ha infatti regalato al collega britannico della Mercedes un quadro con la foto del sorpasso subito durante la gara del Gran Premio d'Olanda, uno degli episodi più discussi dell'intero campionato, a cui si è aggiunto anche un video che riproduceva tale sorpasso in slow motion. Un gesto studiato, che trasforma un duello acceso in pista in una gag natalizia, giocata sul filo dello sfottò. Proprio quell'attacco aveva fatto infuriare il pilota Mercedes, convinto che la manovra fosse avvenuta oltre i limiti del tracciato.

La reazione di Russell è stata immediata e ha restituito la misura dell'effetto centrato dal regalo. "Sono rimasto senza parole, davvero", ha commentato inizialmente, mostrando tutto il suo stupore. Poi la battuta che ha fatto il giro del paddock: "Naughty, naughty, naughty", espressione tipicamente inglese usata per rimproverare in modo affettuoso un piccolo dispetto. Traduzione semplice: "Cattivello".

Il botta e risposta non si è fermato lì. In perfetto stile british, Russell ha rilanciato la provocazione, spostando l'attenzione su un altro episodio chiave della stagione. "Se gli farò gli auguri di Natale? No, credo che gli manderò una foto di Kimi che lo butta fuori dalla gara", ha detto ridendo, richiamando quanto accaduto in Brasile, quando Andrea Kimi Antonelli, dopo un contatto, ha colpito la Ferrari di Leclerc costringendolo al ritiro già al primo giro.

Il siparietto natalizio tra Leclerc e Russell restituisce anche un contrasto evidente con quanto accade lontano dalla pista. Mentre a livello politico Ferrari e Mercedes continuano a scontrarsi, soprattutto sul fronte dei regolamenti 2026 e sulle ombre sollevate attorno al presunto "trucco" per il nuovo motore della casa tedesca, tra i piloti il clima appare decisamente meno teso. Le rivalità restano, così come le frecciate velenose, ma vengono consumate sul piano dell'ironia e dello sfottò. A motori spenti, almeno tra Leclerc e Russell, la Formula 1 sembra parlare un linguaggio diverso da quello che in queste ore si utilizza nei corridoi della FIA.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/charles-leclerc-lascia-senza-parole-george-russell-con-il-suo-regalo-di-natale-cattivello/

Max Verstappen ha nascosto un messaggio segreto nel suo nuovo numero in F1: la grafica della Red Bull conferma che non è...
23/12/2025

Max Verstappen ha nascosto un messaggio segreto nel suo nuovo numero in F1: la grafica della Red Bull conferma che non è solo un 3

Il numero di gara di Max Verstappen cambia, ma il significato resta lo stesso. Dal 2026 il pilota olandese non potrà più utilizzare l'iconico numero 1, destinato al nuovo campione del mondo Lando Norris, che lascerà il suo storico 4 per indossare il simbolo riservato al detentore del titolo piloti. Il 28enne di Hasselt, invece, correrà col numero 3, quello che avrebbe voluto fin dal suo debutto in Formula 1.

La scelta, però, non è solo formale. Nel design ufficiale del nuovo 3, condiviso sui social dalla Red Bull, un fan ha notato un dettaglio sorprendente: ruotando la grafica di 180 gradi, all'interno del numero emerge chiaramente un "1" stilizzato. Un messaggio nascosto, diventato virale, che racconta molto più di quanto sembri.

La scoperta è stata rilanciata da Behnaz Shamsini, senior brand designer di Red Bull Racing, che ha ricondiviso l'immagine senza commenti, limitandosi a un'emoji con gli occhiali da sole. Nessuna conferma ufficiale, nessuna smentita: quanto basta per alimentare la lettura simbolica dell'operazione.

Il numero 3 è da sempre quello preferito da Verstappen. Nel 2015, al suo arrivo in F1, non poté sceglierlo perché era già stato assegnato a Daniel Ricciardo. Da qui la nascita del 33, diventato il suo marchio fino alla conquista del primo titolo mondiale nel 2021 e al passaggio al numero 1. Ora che il 3 è di nuovo disponibile, il cerchio si chiude.

Ma quel dettaglio grafico racconta anche altro: Verstappen rinuncia ufficialmente all'1, ma non alla sua identità da campione. Il riferimento nascosto richiama una lunga tradizione del motorsport e del branding sportivo (come il vecchio logo della Formula 1 con l'1 "invisibile") e rafforza il legame tra pilota, tifosi e immagine.

Nel 2026 Max correrà quindi con il numero 3, ma continuerà a portarsi addosso, anche visivamente, il peso simbolico del numero 1. Un messaggio sottile, coerente con il suo modo di vivere il motorsport: meno parole, più fatti. E la promessa, nemmeno troppo nascosta, di voler tornare presto a meritarselo anche in pista.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/max-verstappen-ha-nascosto-un-messaggio-segreto-nel-suo-nuovo-numero-in-f1-perche-non-e-solo-un-3/

Ferrari, Honda e Audi scrivono una lettera alla Federazione per il "trucco" del nuovo motore Mercedes in F1: perché la F...
23/12/2025

Ferrari, Honda e Audi scrivono una lettera alla Federazione per il "trucco" del nuovo motore Mercedes in F1: perché la FIA ora è nei guai

La battaglia sui motori F1 2026 è ormai esplosa e rischia di condizionare la nuova era tecnica prima ancora del suo debutto. Il punto di frizione è il rapporto di compressione del motore endotermico, abbassato dal regolamento da 18:1 a 16:1 per rendere il progetto più accessibile ai nuovi costruttori.

Il limite, però, viene verificato dalla FIA attraverso controlli statici a temperatura ambiente, con il motore fermo. È su questa specifica che Mercedes avrebbe costruito una soluzione capace di rispettare formalmente la norma ai box, salvo poi ritrovarsi, in condizioni di gara, con un rapporto di compressione più elevato grazie alle dilatazioni termiche dei componenti interni.

Le stime circolate nel paddock parlano di un vantaggio potenziale di 10 kW, pari a 13 cavalli, che sulle prime simulazioni delle monoposto 2026 si tradurrebbe in 0,3–0,4 secondi al giro a secondo della pista su cui si corre (più accentuato sui circuiti in cui la potenza del motore conta maggiormente, minore negli altri tipi di tracciato).

Un margine enorme in un contesto regolamentare che congela di fatto lo sviluppo delle power unit. Un margine che, con quattro squadre a poterne trarre vantaggio (una del costruttore e le tre clienti McLaren, Alpine e Williams), fa inevitabilmente crescere il timore di assistere ad un Mondiale già deciso in partenza.

È su questo scenario che Ferrari, insieme ad Audi e Honda, ha deciso di scrivere alla FIA chiedendo chiarimenti formali. La paura non riguarda solo l'impatto immediato sulle prestazioni, ma soprattutto la possibilità concreta di recuperare.

Con i motori ormai definiti e i dossier di omologazione in fase avanzata, intervenire sull'architettura dell'unità endotermica è un'operazione complessa, che richiede mesi di sviluppo e verifiche. Nella migliore delle ipotesi, una correzione strutturale arriverebbe solo nel 2027, rendendo il 2026 una stagione di sopravvivenza per chi ha imboccato una strada diversa.

I meccanismi di riequilibrio previsti dalla FIA offrono margini limitati e difficilmente consentiranno di colmare un divario legato a un parametro così centrale come il rapporto di compressione.

In questo quadro, Red Bull è il costruttore che si trova nella posizione più solida. Secondo quanto ricostruito da più fonti, la squadra di Milton Keynes sarebbe venuta a conoscenza dello stratagemma diversi mesi fa, grazie alle informazioni fornite da un dipendente passato da Mercedes a Red Bull Powertrains.

Una soffiata che avrebbe permesso al team di lavorare in parallelo su due soluzioni per il motore endotermico 2026: una basata sull'interpretazione più aggressiva del rapporto di compressione, l'altra invece pienamente conforme al limite di 16:1 anche alle alte temperature di esercizio.

Una doppia opzione che oggi consente a Red Bull di trovarsi coperta su entrambi i fronti: pronta a sfruttare la zona grigia se l'attuale lettura regolamentare verrà confermata, ma anche a ripiegare su una configurazione più conservativa nel caso di un intervento correttivo della FIA. Un vantaggio strategico che né Ferrari né gli altri costruttori sembrano avere.

A rendere la posizione della FIA estremamente delicata è però un altro elemento. Secondo quanto rivelato dalla testata specializzata The Race, Mercedes ha informato la Federazione passo dopo passo durante l'intero processo di definizione della nuova power unit, confrontandosi con il dipartimento tecnico e ricevendo rassicurazioni sul fatto che la soluzione adottata fosse conforme alle regole in vigore, in particolare per quanto riguarda le procedure di verifica del rapporto di compressione.

È questo dettaglio a trasformare una disputa tecnica in un problema istituzionale. Un cambio di rotta a ridosso dell'inizio del campionato esporrebbe la FIA all'accusa di aver avallato un'interpretazione per poi sconfessarla, con inevitabili conseguenze politiche e legali.

Allo stesso tempo, confermare l'attuale quadro normativo significherebbe accettare che una norma pensata per i controlli a motore fermo produca effetti decisivi quando la vettura è in pista. Il che equivarrebbe pure a sconfessare un'altra norma, cioè quella che impone che le monoposto devono rispettare i limiti regolamentari nel corso di tutto il weekend di gara, e quindi anche quando si è in pista. Un precedente pericoloso dunque, che rischia di accompagnare la Formula 1 per tutta la stagione 2026.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/la-ferrari-scrive-una-lettera-per-il-trucco-del-nuovo-motore-mercedes-in-f1-perche-la-fia-e-nei-guai/

Carlos Sainz scrive ai dipendenti della Williams dopo la prima stagione nel team di Grove: "Non fatevi illusioni" Al ter...
23/12/2025

Carlos Sainz scrive ai dipendenti della Williams dopo la prima stagione nel team di Grove: "Non fatevi illusioni"

Al termine della sua prima stagione con la Williams, l'ex pilota della Ferrari Carlos Sainz ha scritto di suo pugno una lettera indirizzata ad ogni singolo membro della scuderia britannica.

Orgoglio, soddisfazione, ottimismo ma anche un invito a fare ancora di più in futuro. Questo ciò che il madrileno, che parla già leader del team di Grove, ha messo nero su bianco nella sua missiva indirizzata alle donne e agli uomini che, lontano dai riflettori, lavorano per riportare la Williams ai massimi livelli della Formula 1.

Questa la lettera che Carlos Sainz ha scritto alla Williams in vista delle vacanze natalizie:

"Mentre concludiamo una straordinaria prima stagione insieme, desidero esprimere la mia sincera gratitudine a ciascuno di voi per l'incredibile accoglienza che ho ricevuto fin dal primo giorno a Grove. Sapevo di entrare a far parte di un team davvero speciale, ma il nostro primo anno insieme ha superato ogni mia aspettativa. Questa stampa appositamente realizzata è un piccolo gesto di apprezzamento e spero che serva a ricordare ciò che abbiamo realizzato insieme nel 2025.

È grazie alla vostra dedizione e al vostro impegno che quest'anno siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo più ambizioso: conquistare il quinto posto nel campionato costruttori, divertendoci anche con i podi di Baku e Qatar e il podio sprint di Austin. Questi momenti salienti non sono miei, sono il risultato diretto dei vostri sforzi e del nostro lavoro di squadra, e spero davvero che siate orgogliosi quanto me di ogni punto che abbiamo conquistato.

Abbiamo gettato solide basi per la prossima stagione e non vedo l'ora di tornare a correre. Ma non fatevi illusioni, c'è ancora molta strada da fare. Raggiungeremo il nostro obiettivo finale: riportare questa squadra alla vittoria, dove merita. Dopo il nostro primo anno insieme, non ho dubbi che abbiamo tutti gli ingredienti giusti per arrivarci, e potete star certi che darò il massimo per rappresentarvi dentro e fuori dalla pista al meglio delle mie capacità.

Siate orgogliosi di ciò che stiamo costruendo insieme, godetevi un meritato riposo con i vostri cari e ci vediamo nel 2026 con le batterie completamente cariche e pronte a ripartire.

Vamos!"

Il compromesso studiato dalla FIA per far rientrare il "caso Mercedes" non piace agli altri team: è caos alla vigilia de...
22/12/2025

Il compromesso studiato dalla FIA per far rientrare il "caso Mercedes" non piace agli altri team: è caos alla vigilia del Mondiale F1 2026

A distanza di giorni dalle indiscrezioni sull’escamotage individuato da Mercedes (e replicato da Red Bull Powertrains) sulle power unit 2026, nessuna smentita ufficiale è arrivata né dai team né dalla FIA. Anzi, dalla Federazione filtra che la situazione è sotto osservazione. Il nodo è il rapporto di compressione, parametro chiave del motore termico: più è alto, migliore è l’efficienza, con più potenza a parità di carburante o minori consumi, ma a costo di maggiori stress meccanici.

Con i regolamenti 2026 la FIA ha ridotto il rapporto di compressione da 18:1 a 16:1 per contenere il V6, mentre la parte elettrica triplica la propria incidenza. Le verifiche, però, avverrebbero a motore freddo. Qui si inserisce la presunta zona grigia: a motore caldo, le deformazioni termiche di pistoni, bielle e organi interni potrebbero riportare il rapporto ben oltre 16:1, senza però violare i controlli statici.

Il Corriere dello Sport ha svelato i retroscena: "Circa 7 mesi fa un ingegnere di Mercedes assunto da Red Bull Powertrain ha riferito il segreto e la Red Bull ha provato a riprodurre questo sistema" . La differenza, secondo il quotidiano, è che Red Bull potrebbe ancora rientrare nei limiti, mentre Mercedes, al lavoro da più tempo, no. L’effetto a cascata coinvolgerebbe i team clienti della casa tedesca McLaren, Williams e Alpine.

Giovedì, in FIA, riunione generale con i costruttori: Ferrari, Honda e Audi hanno chiesto chiarimenti immediati. Il bivio è netto: vietare il sistema (con il rischio di quattro team fuori dal Mondiale) oppure autorizzarlo, aprendo a ricorsi e squalifiche. Da qui l’ipotesi di compromesso: far correre i motorizzati Mercedes nel 2026 con il motore contestato, "in presenza della garanzia formale di rientrare nelle norme nel 2027". Una soluzione che però non piace agli altri team.

La Mercedes tace, convinta di rispettare le verifiche a temperatura ambiente. Gli avversari richiamano però l’articolo 1.5 del Regolamento Tecnico, secondo cui le monoposto devono essere conformi in ogni momento del weekend. La protesta avrebbe potuto esplodere già al primo GP, ma il rischio di bloccare l’avvio della nuova era ha spinto a raffreddare gli animi. Il caso resta aperto: alla vigilia del 2026 ci si ritrova davanti ad un bivio pericoloso.

La FIA mette una toppa ad una prima falla del regolamento della Formula 1 2026: presa una decisione sul flussometroLa FI...
22/12/2025

La FIA mette una toppa ad una prima falla del regolamento della Formula 1 2026: presa una decisione sul flussometro

La FIA continua a stringere le maglie del regolamento tecnico della Formula 1 2026 e interviene su un’altra potenziale zona grigia, segnale evidente di come i costruttori stiano scandagliando ogni dettaglio delle nuove norme sulle power unit. Dopo le polemiche legate al rapporto di compressione, l’attenzione della Federazione si è spostata sul flussometro, destinato ad assumere un ruolo centrale con l’introduzione dei carburanti completamente sostenibili.

Dal 2026 verrà archiviato il limite di 100 kg/h di portata massica: il consumo sarà regolato attraverso un tetto di 3000 MJ/h di flusso energetico del carburante. Un cambiamento radicale che ha imposto l’adozione di un sensore unico standard, l’Allengra a ultrasuoni, installato su tutte le monoposto e condiviso tra team e FIA.

Proprio su questo punto la Federazione ha deciso di mettere una toppa preventiva. Nelle ultime settimane è stata infatti modificata la formulazione del regolamento per evitare possibili manipolazioni della temperatura del misuratore di portata, che avrebbero potuto alterare le letture o le caratteristiche del carburante al momento del passaggio. Una prima versione vietava di riscaldare o raffreddare “intenzionalmente” il dispositivo.

Una parola di troppo. Dopo il Consiglio Mondiale FIA, quella clausola è stata cancellata e sostituita con un divieto molto più ampio: “È vietato qualsiasi dispositivo, sistema o procedura il cui scopo sia quello di modificare la temperatura del misuratore di portata del carburante”. Tradotto: niente più alibi tecnici o effetti collaterali di packaging.

La mossa non implica necessariamente che qualcuno stesse già barando, ma conferma il clima di tensione tecnica che accompagna la rivoluzione 2026. Resta infatti aperta l’altra partita, quella sul limite di 16:1 del rapporto di compressione, con i sospetti che Mercedes e Red Bull Powertrains possano aver trovato soluzioni efficaci a caldo, sfruttando la dilatazione dei materiali. La FIA ha chiarito che “il regolamento definisce il metodo per misurarlo, basato su condizioni statiche a temperatura ambiente”, ma il dibattito è tutt’altro che chiuso.

Nel nuovo scenario entrerà in gioco anche la chimica dei carburanti. Ogni fornitore dovrà farli certificare da un ente terzo in base al potere calorifico. Come ha spiegato Enrico Gualtieri, “C’è un sensore che misura la portata di energia” e “se riesci a produrre una benzina più densa energeticamente, potrai mettere in macchina un prodotto più competitivo con meno peso”.

Il risultato è un 2026 che si preannuncia esplosivo: regole blindate sulla carta, ma destinate a essere messe sotto pressione da interpretazioni creative. Il primo petardo è già esploso, e la sensazione è che non sarà l’ultimo.

Ho provato ad approfondire la vicenda inerente il presunto trucco che, sfruttando una zona grigia del regolamento, avreb...
21/12/2025

Ho provato ad approfondire la vicenda inerente il presunto trucco che, sfruttando una zona grigia del regolamento, avrebbero trovato Mercedes e Red Bull (che nel prossimo campionato di Formula 1 motorizzeranno 12 delle 22 vetture in griglia) per estrarre maggiore potenza dal motore endotermico che spingerà per il 50% le loro monoposto F1 del 2026.

L'ho fatto chiedendo il parere a diversi tecnici e questo è in estrema sintesi il quadro che è emerso:

- È possibile sfruttare l'espansione termica dei materiali per aumentate il rapporto di compressione dei cilindri ad elevate temperature? Sì, è possibile.

- È possibile riuscire attraverso l'espansione termica a passare da un rapporto di compressione dei cilindri da 16:1 a 18:1? È molto, molto, molto improbabile.

-È possibile dunque avere un guadagno in termini di potenza attraverso questo stratagemma? Sì, ma è molto, molto, molto, improbabile che sia di 15 CV o anche solo superiore 10 CV.

- È possibile per chi deve controllare verificare se tale espansione avviene davvero durante le corse? No, perché l'attuale regolamento della Formula 1 prevede che il rapporto di compressione dei cilindri venga misurato solo attraverso dei test statici.

- Fanno bene Ferrari, Audi e Honda a chiedere chiarimenti alla FIA riguardo questa vicenda? Certo, perché, anche se il guadagno è molto meno impattante di quanto è stato detto, a motori già omologati una direttiva tecnica può cambiare i valori in campo al via della nuova era della Formula 1.

- Qualora la FIA dichiarasse illegale la soluzione trovata da Mercedes e Red Bull, avranno ancora la possibilità di correre ai ripari essendo i loro motori già omologati? Sì, si può intervenire nei limiti consentiti dal regolamento (per una questione di affidabilità per esempio si può intervenire sulle PU) o altri interventi sulla meccanica (variando la posizione del pistone potrebbe variare il rapporto di compressione).

- Cosa significherebbe dover modificare qualcosa a motori già omologati? Un problema perché nel caso l'intero progetto si sia basato su un determinato rapporto di compressione del cilindro, qualsiasi modifica andrebbe ad impattare sull'intero funzionamento ripercuotendosi inevitabilmente su prestazioni e affidabilità.

Mercedes e Red Bull  avrebbero trovato un trucco per avere più potenza senza violare il  regolamento della Formula 1 202...
20/12/2025

Mercedes e Red Bull avrebbero trovato un trucco per avere più potenza senza violare il regolamento della Formula 1 2026: Ferrari, Audi e Honda sul piede di guerra

La Formula 1 rischia di arrivare alla prima gara della nuova era regolamentare con una protesta formale già pronta. A poche settimane dal debutto delle power unit 2026, una zona grigia del regolamento tecnico ha acceso lo scontro politico tra i costruttori. Al centro della disputa c’è il rapporto di compressione, uno dei parametri più sensibili del nuovo motore.

Secondo quanto riportato da Motorsport-Magazin .com, Mercedes – e forse anche Red Bull Powertrains – avrebbero individuato una soluzione per aumentare il rapporto di compressione durante il funzionamento, pur restando formalmente nei limiti previsti nelle verifiche statiche. Il regolamento 2026 abbassa il valore massimo da 18:1 a 16:1, ma la procedura di misurazione, definita dal documento tecnico C042, resta statica e a temperatura ambiente.

Il sospetto è che vengano utilizzati materiali soggetti a dilatazione termica, capaci di modificare le geometrie interne del motore una volta raggiunta la temperatura di esercizio, riportando di fatto il rapporto verso i valori del passato. Una soluzione che, secondo le stime, potrebbe valere circa 15 cavalli, pari a fino a tre decimi al giro.

Per questo Ferrari, Audi e Honda hanno chiesto un chiarimento immediato alla FIA, invocando l’Articolo C1.5: le vetture devono essere conformi al regolamento in ogni momento del weekend di gara. Il parallelo è quello già visto con la flessibilità aerodinamica: test statici, ma comportamento dinamico diverso in pista.

La Federazione, per ora, prende tempo. “La dilatazione termica può influenzare le dimensioni a temperatura di esercizio, ma le normative attuali non richiedono misurazioni a temperature elevate”, ha spiegato, aggiungendo che la questione continuerà a essere discussa nei forum tecnici e che non sono escluse modifiche future a regole o procedure.

Il problema è il calendario: con l’esordio stagionale fissato per Melbourne l’8 marzo 2026, non c’è più tempo per riprogettare i motori. Se il “trucco” venisse considerato legale, gli altri costruttori non potrebbero recuperare. Se fosse vietato, anche un passo indietro richiederebbe mesi di test di affidabilità. Il rischio concreto è che la nuova Formula 1 inizi sotto protesta, con la battaglia tecnica già trasformata in un caso politico.

Quando vedremo davvero la nuova Ferrari da Formula 1 del 2026: c’è un piano graduale per il debutto, da Fiorano al Bahra...
19/12/2025

Quando vedremo davvero la nuova Ferrari da Formula 1 del 2026: c’è un piano graduale per il debutto, da Fiorano al Bahrain passando per Barcellona

Il 23 gennaio la Ferrari alzerà il sipario sulla nuova monoposto di Formula 1 2026 (di cui ad oggi non si conosce il nome), ma chi si aspetta di vedere subito la vettura "vera" con cui Leclerc e Hamilton correranno nel mondiale rischia di restare deluso.

A Fiorano andrà in scena una prima versione di base, una "Spec A", pensata non per inseguire la prestazione ma per validare l'affidabilità di un progetto nato sotto regole tecniche completamente nuove.

La giornata servirà per percorrere i primi chilometri, all'interno dei limiti concessi per gli eventi dimostrativi o promozionali. Subito dopo, la vettura verrà spedita a Barcellona, dove dal 26 gennaio inizieranno i test privati a porte chiuse. Anche lì, la Ferrari non si presenterà con la configurazione che debutterà in gara.

Fred Vasseur lo ha chiarito senza giri di parole: "Penso che tutti verranno a Barcellona non con una monoposto, ma con una, diciamo, Spec A". Il motivo è semplice: "In questa situazione, la cosa più importante è ottenere chilometri".

La scelta nasce anche dalle difficoltà vissute nell'ultima stagione. Ferrari ha pagato caro ogni imprevisto, perdendo chilometri e riferimenti tecnici, finendo spesso per rincorrere. Vasseur non vuole ripetere quell'errore: "Il primo obiettivo a Barcellona sarà quello di fare qualche giro con la vettura per capirne l'affidabilità".

Il calendario non concede margine: dopo Barcellona, la Formula 1 si sposterà in Bahrain per due sessioni di test (11-13 e 18-20 febbraio). Scoprire problemi troppo tardi sarebbe fatale: "Solo nel secondo test del Bahrain forse si comincerà a capire qualcosa, ma a quel punto non avrai tempo di reagire per l'Australia".

La Ferrari 2026, quindi, non avrà una data unica di debutto. Prenderà forma passo dopo passo. I componenti più evoluti arriveranno solo nei test successivi, mentre l'assemblaggio definitivo verrà completato all'ultimo istante. Vasseur rivendica l'approccio: "La cosa aggressiva è posticipare al massimo la pubblicazione dei disegni".

In un Mondiale che riparte da zero, con power unit, aerodinamica e telaio completamente nuovi, Maranello ha scelto la prudenza strutturata: costruire una base solida, accumulare dati, poi spingere. La vera Ferrari F1 del 2026 non si vedrà a Fiorano. E nemmeno a Barcellona. Ma molto più avanti, quando conterà davvero.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/quando-vedremo-davvero-la-nuova-ferrari-da-formula-1-del-2026-ce-un-piano-graduale-per-il-debutto/

Vasseur lascia aperte le porte al clamoroso cambio nel team di Lewis Hamilton: “Sostituire Adami? Stiamo valutando”Alle ...
19/12/2025

Vasseur lascia aperte le porte al clamoroso cambio nel team di Lewis Hamilton: “Sostituire Adami? Stiamo valutando”

Alle porte del Mondiale di Formula 1 2026 la Ferrari non annuncia rivoluzioni, ma lascia intendere che nulla sia più intoccabile. Le parole pronunciate da Frederic Vasseur a margine dell'incontro natalizio con la stampa, riportate da fonti italiane e straniere, vanno lette in questa chiave: la prima stagione di Lewis Hamilton in rosso è stata molto più complessa del previsto e impone una riflessione che va oltre la macchina.

Il 2025 del sette volte campione del mondo si è chiuso con un solo acuto, la vittoria nella Sprint Race di Shanghai poi resa amara dalla doppia squalifica nella gara della domenica, e con una costante difficoltà nel tenere il passo di Charles Leclerc. Un quadro che ha spinto il team principal francese ad ammettere pubblicamente errori di valutazione, soprattutto nella gestione dell'impatto umano e culturale del passaggio di Hamilton da Mercedes a Maranello.

Vasseur ha riconosciuto di aver sottovalutato la portata del cambiamento: vent'anni trascorsi nello stesso ecosistema contro un ambiente completamente diverso per metodi, software, componenti e persone. Un adattamento che ha lasciato decimi per strada in un campionato dove, come spiegato dallo stesso manager, la distanza tra un piazzamento da metà classifica e le prime file era spesso minima.

Dentro questa analisi si inserisce il tema più delicato: la collaborazione tra Lewis Hamilton e Riccardo Adami, il suo ingegnere di pista. Un rapporto che nel corso della stagione non è mai sembrato completamente fluido, soprattutto sul piano della comunicazione, elemento chiave nel rendimento di un pilota abituato per anni a un'intesa totale con "Bono" (l'ingegner Peter Bonnington) in Mercedes.

Il tema è tornato centrale anche dopo il finale di stagione e ha portato a una domanda diretta a Vasseur: Adami sarà ancora al fianco di Hamilton nel 2026? La risposta del team principal, riportata da Daniele Sparisci sul Corriere della Sera, è stata significativa nella sua apertura: "Valutiamo tutte le opzioni". Una frase che, nel linguaggio Ferrari, equivale a una presa d'atto: il percorso di recupero del britannico non esclude nemmeno un rimescolamento interno dello staff.

Vasseur ha chiarito che il problema non riguarda solo il lato box di Hamilton, ma il confronto implicito con l'altro lato del garage, quello di Leclerc, dove la conoscenza reciproca è più profonda. Per questo, ha spiegato, sarà necessario capire meglio che cosa serve a Lewis e che cosa chiede al team, in un processo che coinvolge anche la leadership tecnica e gestionale.

Il senso dell'operazione Hamilton, oggi, è diventato oggetto di una revisione interna. Il sette volte campione del mondo era arrivato a Maranello per accelerare il ritorno al titolo, ma il primo anno ha mostrato quanto il contesto conti quanto il talento. Per questo la Ferrari sta ragionando su come riorganizzare l'ambiente che circonda il pilota inglese, senza più vincoli o automatismi. L'età, l'esperienza e il peso specifico di Hamilton impongono scelte rapide e mirate: l'obiettivo non è proteggerlo, ma metterlo nelle condizioni di rendere. E se per farlo servirà intervenire anche sugli uomini, a Maranello nessuna ipotesi viene esclusa.

Fonte:
https://www.fanpage.it/sport/motori/ferrari-lascia-aperte-le-porte-al-clamoroso-cambio-nel-team-di-lewis-hamilton-stiamo-valutando/

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Rome

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