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– Narrativa contemporanea, di frontiera
– Memoir e biografie musicali
– Saggistica italiana

20/09/2025

PROMO EBOOK ✨

DA OGGI AL 25 SETTEMBRE ➡ "Verso nord" di W***y Vlautin a 2,49 euro su 📚

20/09/2025

Lo scorso settembre lanciavamo con "Lo sguardo di Vic. Il mondo prima e dopo il walkman" di Stefano Solventi la nostra , nata dall'idea di raccontare i cambiamenti della vita individuale e collettiva.

👉Dopo un anno esatto TP conta sei volumi, con l'ultima uscita "Radure. Dimettersi, guadagnare tempo, ricominciare" di Paolo Ciampi 💥

E i frutti di tantissime nuove idee sono all'orizzonte ✨

Finora, qual è il vostro prediletto?

Fatecelo sapere nei commenti ⬇️ 🍃

18/09/2025

🎶Jimenez consiglia...

🔶“Family Affair”, Sly and the Family Stone (1971)

✨ Un brano soul lento e disilluso, quasi svuotato di ogni euforia collettiva, in cui Sly Stone ci mette di fronte alla verità nuda di ciò che resta quando la festa finisce.

➡ Registrato in presa diretta, con un arrangiamento minimale e la voce di Sly ridotta a un sussurro disincantato, “Family Affair” è un brano crepuscolare, infuso di paranoia e malinconia.

👉Nessun assolo, nessuna esplosione: solo una claustrofobia emotiva che racconta i legami familiari come nodi più che come rifugi.

“One child grows up to be
Somebody that just loves to learn
And another child grows up to be
Somebody you'd just love to burn”

➡La famiglia viene qui esaminata con una lente cruda: l’amore convive con il rancore, e la distanza con la coazione. “Family Affair” è una confessione sommessa ma potente, la resa dei conti dopo il sogno hippie, e resta uno degli apici espressivi della musica nera degli anni Settanta.

17/09/2025

🎬 Jimenez consiglia…

♦️ "Il grande Gatsby", Baz Luhrmann (2013)

Sfarzoso, visionario, ed emotivamente potente, "Il grande Gatsby" non è solo un adattamento del celebre romanzo di F. Scott Fitzgerald, ma una rivisitazione audace e contemporanea, capace di restituire l’essenza tragica e scintillante di un’epoca – e di un uomo – che non smettono mai di parlarci.

➡️ Anni Venti, Long Island. Jay Gatsby (Leonardo DiCaprio), misterioso milionario dall’animo tormentato, organizza feste leggendarie nella speranza di riconquistare Daisy, l’unico vero amore della sua vita. Ma dietro l’opulenza, i colori accesi e la colonna sonora anacronistica e magnetica, si nasconde il vuoto abissale dell’illusione americana.

🍃 "Il grande Gatsby" di Luhrmann sceglie l’eccesso estetico come chiave interpretativa, trasformando il romanzo in una sinfonia visiva che alterna romanticismo e disillusione. DiCaprio offre un Gatsby memorabile, fragile e maestoso insieme, ben più simile all'uomo tratteggiato da Fitzgerald rispetto al Gatsby di Robert Redford, mentre il narratore Nick Carraway (Tobey Maguire) ci guida in un mondo di lussi apparenti e verità amare.

✨ Un adattamento che osa e lascia il segno: Gatsby non è mai stato così vivo, umano e tragicamente moderno.

12/09/2025

✨ Un appuntamento da non perdere❗

Il 26 settembre, alle 18.30, Umberto Cutolo presenterà il suo "Ebbrezze" nell'ambito della rassegna "Pincio", una nuova realtà legata a Montagnola Republic che propone eventi culturali (musica classica, presentazione di libri) sulla Scalinata del Pincio a 🎶📚

Ringraziamo la Libreria Sette Volpi per averci coinvolto in questa iniziativa ✨

12/09/2025

👉Da oggi in libreria il sesto volume della nostra , un antidoto ai tempi frenetici che viviamo... ⬇

📚"Radure. Dimettersi, guadagnare tempo, ricominciare" ✨

✍ Paolo Ciampi

11/09/2025

🎶Jimenez consiglia...

🔸“Poor Will and the Jolly Hangman”, Fairport Convention (1970/2001)

➡Una ballata folk che affonda le sue radici nel cuore della giustizia (o ingiustizia) inglese, tra tribunali grotteschi e destini segnati. Un pezzo asciutto, ironico, eppure carico di compassione.

✨Il brano fu inizialmente scartato dall’album Full House, ma era troppo buono per restare sepolto:

"Era un buon pezzo e, senza, al disco mancava qualcosa".

👉 Ripubblicato anni dopo con una nuova registrazione vocale, è oggi riconosciuto come uno dei vertici più intensi e narrativi dei Fairport. Una sorta di folk noir in miniatura, dove la tragedia sfiora il grottesco, e la giustizia si fa spettacolo:

"Run to me mother of anyone's child
And tell me the revelry planned
Judges and barristers, clerks at the law
His show is the best in the land
Here's a toast to the Jolly Hangman"

"Poor Will and the Jolly Hangman" è una parabola beffarda sull’arbitrio del potere e sulla condanna spettacolarizzata, raccontata con la misura di una canzone antica e la forza di un pezzo ancora attuale.

📚"Beeswing", Richard Thompson

10/09/2025

🎬 Jimenez consiglia…

♦️ "American History X", Tony Kaye (1998)

Crudo e potentissimo, "American History X" è un film che affronta a viso aperto i temi dell’odio, del razzismo e della redenzione.

Diretto da Tony Kaye e interpretato da un magnetico Edward Norton – nominato all’Oscar come miglior attore protagonista per questa performance – il film è un pugno allo stomaco che costringe a riflettere, senza sconti.

➡️ Derek Vinyard è un giovane skinhead carismatico e violento, simbolo del suprematismo bianco in un quartiere difficile di Los Angeles. Quando viene arrestato per un brutale omicidio, la prigione e l’incontro con un detenuto nero lo costringeranno a rimettere in discussione tutto: idee, rabbia, identità. Tornato in libertà, cercherà di impedire che il fratello minore Danny segua lo stesso cammino autodistruttivo. Ma il passato, come un’ombra lunga, non è così facile da lasciarsi alle spalle.

👉Un dramma morale e politico, in cui la regia asciutta e il montaggio alternato tra bianco e nero e a colori evidenziano il contrasto tra ciò che si è stati e ciò che si sceglie di diventare; è una riflessione brutale ma necessaria sull’odio come ideologia e sulla possibilità, dolorosa ma vitale, del cambiamento.

04/09/2025

🎶 Jimenez consiglia...

♦️ “White Rabbit”, Jefferson Airplane (1967)

Una discesa psichedelica nel profondo della coscienza, dove logica e realtà si dissolvono come fumo tra i pensieri: "White Rabbit" è un viaggio visionario sospeso tra letteratura e allucinazione, Lewis Carroll e Grace Slick.

✨ Un crescendo inesorabile, marziale, che trasforma "Alice nel Paese delle Meraviglie" in un labirinto mentale senza uscita:

“One pill makes you larger
And one pill makes you small
And the ones that mother gives you
Don't do anything at all
Go ask Alice
When she's ten feet tall…”

➡️ "White Rabbit" è una fiaba psichedelica diventata inno, una metafora sul potere della mente, sull’ambiguità delle regole, sul confine sottile tra scoperta e smarrimento. È il suono stesso degli anni Sessanta che si apre come una porta, lasciando intravedere meraviglie e misteri.

Il richiamo all’immaginario fantastico e perturbante di Carroll si intreccia con il bisogno di evasione, di alterità e di rivolta. Un brano che non ha perso un grammo del suo potere evocativo, capace ancora oggi di farci cadere nella tana del Bianconiglio, noto anche grazie al campionamento di Paul Kalkbrenner.

“Feed your head”, sussurra Grace Slick, e non è solo un invito: è una sfida.

03/09/2025

🎬 Jimenez consiglia…

♦️ "Il cigno nero", Darren Aronofsky (2010)

Un’opera intensa e disturbante che conferma la capacità di Darren Aronofsky di scavare in profondità nell’animo umano. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha consacrato Natalie Portman con un meritatissimo Oscar per la sua straordinaria interpretazione.

➡️ Nina Sayers è una giovane ballerina del New York City Ballet, disciplinata fino all’ossessione. Quando le viene affidato il ruolo da protagonista nel "Lago dei cigni" è costretta a confrontarsi non solo con le aspettative esterne, ma anche con le proprie paure, i propri desideri, repressi a causa di una figura materna ingombrante, e i propri lati oscuri. La tensione tra controllo e abbandono, purezza e sensualità, realtà e allucinazione cresce scena dopo scena, fino a esplodere in un finale memorabile.

✨ Un thriller elegante e inquietante che riflette sul prezzo del talento e sulla fragilità dell’identità.

📚 Chiara Tartagni, in "Il fulmine sulla Torre", cita "Il cigno nero" come uno dei suoi "film del cuore" e descrive la protagonista Nina Sayers come colpita da un esemplare "momento Torre" nel momento in cui Leroy (il direttore artistico) la bacia, "prendendosi la prima di molte libertà spacciate per direzione artistica". A Leroy è infatti "fin troppo chiaro" che il doppio ruolo di Odile/Odette (cigno bianco e cigno nero) "ha un profondo legame con la vita erotica":

👉🏼 "Il bacio si trasforma in morso. Ed è Nina a mordere Leroy, non il contrario. La prima a esserne sconvolta è lei, che crede di dover abbandonare le sue speranze di interpretare la protagonista. Non sa che è proprio quel morso imprevisto e incontrollato, quella saetta sulla Torre, ad avere mostrato a Leroy quel tanto di Odile che basta".

Indirizzo

Via Cicerone, 44
Rome
00193

Sito Web

http://www.jimenezedizioni.it/

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