
12/09/2025
Charlie Kirk, leader conservatore statunitense, è stato assassinato durante un evento universitario nello Utah. L’attivista, fondatore di Turning Point USA, aveva 31 anni ed era padre di due figli. Il suo omicidio ha suscitato forti reazioni negli Stati Uniti e in Italia. Le indagini hanno portato al ritrovamento di un fucile compatibile con l’attacco e alla diffusione da parte dell’FBI delle immagini di un sospettato. Donald Trump ha promesso conseguenze severe e ha annunciato che conferirà postuma a Kirk la Presidential Medal of Freedom.
Nell’intervista con Lanfranco Palazzolo, il giornalista Francesco Giubilei racconta di aver conosciuto Kirk a un evento negli Stati Uniti con Trump e altri leader repubblicani, definendolo “un martire per la libertà della parola e di espressione sancita dal primo emendamento statunitense”. Ha sottolineato la capacità dell’attivista di “parlare a un mondo solitamente distante dalla politica, riuscendo a coinvolgere i giovani americani come pochi altri”.
Giubilei ha parlato del contesto politico segnato da ostilità verso il conservatorismo: “È la conseguenza di un clima di odio nei confronti del mondo conservatore che è sempre più diffuso e che anche in queste ore fa sì che non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia ci sia un clima di giustificazionismo nei confronti di chi ha ucciso Charlie”. E ha aggiunto: “Se noi accettiamo il principio che chi dice cose sconvenienti se l’è cercata, allora da oggi in avanti si smette di parlare. Da oggi in avanti muore anche la libertà”.
Riascolta l'intervista integrale on demand sul sito di Radio Radicale:
👉 https://www.radioradicale.it/scheda/768667/