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Edizioni Alegre Alegre, sgonfiare le favole dei potenti, raccontare altre storie. A quel tempo Porto Alegre rappresentava la speranza di un mondo migliore.

Edizioni Alegre nasce nel 2003 per iniziativa di Salvatore Cannavò, Giulio Calella e Checchino Antonini. Quella intuizione resta per noi un orientamento prezioso per una possibilità di trasformazione nel tempo in cui la sinistra storica si spinge fino alla propria scomparsa. Esistono, ed esisteranno, ancora nuovi movimenti che si oppongono al pensiero unico della finanza e alle narrazioni di regim

e, rivendicando "le ragioni del 99% della popolazione" contro quelle dell'1%. Sgonfiare le favole dei potenti e raccontare altre storie: è questo l'intento del nostro progetto editoriale attraverso la pubblicazione di idee in controtendenza, inchieste scomode e letteratura sociale. La nostra produzione si concentra su collane di inchiesta giornalistica, analisi storica e riflessione teorica, a cui si affiancano la collana “Scritture resistenti” fondate da Stefano Tassinari e la collana "Quinto tipo" diretta da Wu Ming 1: "oggetti narrativi non identificati" che sperimentano l'ibridazione tra i generi per raccontare storie "con ogni mezzo necessario". Ci ha sempre spinto il punto di vista dei "vinti" benjaminiani, cogliendo nelle sconfitte del Novecento una possibilità per il futuro. Sappiamo che questo non basta più e che occorre costruire senso e cultura per una trasformazione da riprogettare. L'orizzonte che si apre davanti a noi richiede pazienza, fili tenaci di una narrazione disintossicata dalle scorie del pensiero unico, letteratura e pensiero critico che tendano al cambiamento, alla rivoluzione.

«Leggere ad alta voce questi racconti sarebbe già un gesto politico. La collana di Alegre si conferma snodo fondamentale...
16/07/2025

«Leggere ad alta voce questi racconti sarebbe già un gesto politico. La collana di Alegre si conferma snodo fondamentale nella disseminazione di un immaginario working class italiano, in sintonia con esperienze analoghe all’estero».

Su il manifesto una recensione di Checchino Antonini de "Con la testa e con le mani", la raccolta di racconti selezionati da un gruppo di delegati sindacali per la prima edizione del premio letterario dedicato al fondatore del più grande sindacato italiano, Giuseppe Di Vittorio.

Presentiamo il libro oggi alle 18 a Roma, a Villetta Social LAB con interventi di Anna Chiara Manzo (Fondazione Di Vittorio), Filippo La Porta (Critico letterario), Eugenio Ghignoni (Iress Lazio), Angela Scarparo (Scrittrice), Giulio Calella (Alegre), Natale Di Cola (Cgil Roma)

«Il calcio del figlio (Edizioni Alegre, €16), uno dei libri più anomali usciti dall’officina Wu Ming, sembra avere posit...
15/07/2025

«Il calcio del figlio (Edizioni Alegre, €16), uno dei libri più anomali usciti dall’officina Wu Ming, sembra avere positivamente spiazzato una parte dei nostri lettori abituali, e averne conquistata una nuova».

Su Giap, il blog dei Wu Ming, un nuovo speciale su "Il calcio del figlio" di Wu Ming 4, con una carrellata delle tante recensioni uscite

Il calcio del figlio, tra i libri più anomali usciti dalla fucina Wu Ming, ha positivamente spiazzato parte dei nostri lettori abituali.

✊Mentre siamo in viaggio per Firenze per la mobilitazione di stasera per il quarto anniversario della lotta della Gkn, c...
11/07/2025

✊Mentre siamo in viaggio per Firenze per la mobilitazione di stasera per il quarto anniversario della lotta della Gkn, contro la minaccia di sgombero del presidio permanente e per la reindustrializzazione dal basso, apprediamo che il libro "Insorgiamo" del Collettivo di fabbrica è nella sestina finalista del Premio Giuseppe Di Vittorio dedicato alla letteratura del lavoro.

👉«Insorgiamo. Diario collettivo di una lotta operaia (e non solo), del collettivo di fabbrica Gkn (Alegre) – scrive sul "Manifesto" Filippo La Porta, presidente della giuria – è una cronaca del licenziamento di massa alla Gkn e poi dell’occupazione della fabbrica stessa e della riconversione ecologica della produzione. In questa scrittura collettiva ritroviamo il collage balestriniano, un montaggio di voci di assemblea, slogan, frasi di volantini, parole d’ordine della lotta. Una sintassi del conflitto di classe».

L’anno scorso avevamo fatto questa foto insieme quando era passato a trovarci allo stand dell’Isola rossa al Salone di T...
11/07/2025

L’anno scorso avevamo fatto questa foto insieme quando era passato a trovarci allo stand dell’Isola rossa al Salone di Torino, brillante e provocatorio come al solito, nel suo ruolo di vecchio maestro tanto burbero quanto affettuoso.

Ospite di tanti nostri Festival letterari, si era appassionato a discutere con noi di Jack London, Victor Serge e di Mika Etchebéhère, una delle grandi dimenticate dalla storia, unica donna ad avere il grado di "capitana" durante la guerra civile sp****la, del cui libro scrisse per noi un'appassionata prefazione.
Poi rimase molto colpito dalla nostra collana Quinto tipo diretta da Wu Ming 1, «perché ormai sono rimasti solo i Wu Ming a provare a scrivere dei manifesti letterari».

«State attenti a non diventare anche voi "oppio dei popoli"», brontolava a ogni Festival o Fiera in cui ci incontrava, simulando di bastonarci con il suo bastone.
Ci mancherà anche il tuo bastone, Goffredo.

«Non siamo in condizione di rispondere al telefono, troppe telefonate e messaggi. Siamo in assemblea permanente perché q...
09/07/2025

«Non siamo in condizione di rispondere al telefono, troppe telefonate e messaggi. Siamo in assemblea permanente perché questa mattina ci hanno comunicato la chiusura immediata della Gkn di Firenze. Con effetto immediato. Una mail, più di 450 famiglie a casa. Questo sono loro. Questa è la loro violenza. Avrete notizie e un invito all’azione. Avremo bisogno di tutta la vostra forza e solidarietà».

Questo è l'incipit del libro "Insorgiamo" del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze, e non è altro che il primo post facebook del Collettivo del 9 luglio del 2021, quattro anni fa.

Incredibilmente quell'assemblea permanente è ancora lì 4 anni dopo. Quattro anni in cui quegli operai e operaie hanno scritto le pagine della lotta più lunga della storia del movimento operaio, bloccando per due volte i licenziamenti in tribunale, portando in piazza decine di migliaia di persone, costruendo convergenza con i movimenti sociali italiani e internazionali, ispirando film e libri, portando in scena spettacoli teatrali, mettendo in piedi una Società operaia di mutuo soccorso con le energie solidali del territorio, organizzando con noi tre Festival di letteratura working class, preparando un piano di reindustrializzazione dal basso ecologicamente sostenibile, raccogliendo un azionariato popolare di oltre un milione e mezzo di euro, e ottenendo una legge regionale che permette di riprendersi la fabbrica e rimettersi al lavoro in forma autogestita.

Questa storia non è ancora finita, perché la proprietà dell'ex Gkn – che nel frattempo ha accumulato milioni di euro di debiti con gli operai – continua la sua strategia di sfinimento e non molla i suoi progetti speculativi, la lentezza istituzionale non rende ancora operativa la reindustrializzazione dal basso, e quell'assemblea permanente davanti alla fabbrica è adesso sotto l'esplicita minaccia di sgombero.

Per questo l'11 e il 12 luglio saremo ancora a Firenze. Perché i libri working class sono uno strumento a disposizione della lotta di classe. E perché questa lotta non possiamo proprio permetterci di perderla.

"È un libro radicalmente politico. In senso gramsciano come «politica del quotidiano» nella microfisica di rapporti soci...
07/07/2025

"È un libro radicalmente politico. In senso gramsciano come «politica del quotidiano» nella microfisica di rapporti sociali e di relazioni di potere fra genitori e figli, fra coetanei, fra madri e padri dei calciatori, fra dirigenti, accompagnatori e allenatori. È un libro che parla di pedagogia, di immaginario, di conflitti generazionali e culturali. Di rapporti familiari, scolastici, sociali ed economici. Di sogni e di frustrazioni. Ed è proprio il calcio – «lo sport che tutti giocano e nessuno insegna», come scrive l’autore – a diventare lo specchio in cui questi temi si riflettono".

Su OperaViva Magazine bellissima recensione di Francesco Festa de "Il calcio del figlio" di Wu Ming 4.

Il nuovo libro di Wu Ming 4.

Mentre il ministro Luca Ciriani propone la settimana corta, dal lunedì al giovedì, per i parlamentari, la “cosa preziosa...
04/07/2025

Mentre il ministro Luca Ciriani propone la settimana corta, dal lunedì al giovedì, per i parlamentari, la “cosa preziosa” di Loredana Lipperini su L'Espresso è il nostro “Risto Reich” di Luigi Chiarella «dove si parla di turni massacranti e mancanza di tutele. In una parola, di sfruttamento. Che cosa volete che sia - scrive Lipperini - di fronte all’esempio del governo?»

Quest’anno portiamo un po’ di Malesangue a Lungomare di libri, la manifestazione letteraria organizzata a Bari dal Salon...
27/06/2025

Quest’anno portiamo un po’ di Malesangue a Lungomare di libri, la manifestazione letteraria organizzata a Bari dal Salone Internazionale del Libro.
È il “Malesangue” di Raffaele Cataldi, l’operaio dell’ex Ilva di Taranto che nel suo libro ha raccontato la storia sua e del Comitato operai e cittadini liberi e pensanti: una storia di rabbia e sangue amaro, in cui c’è chi si è ammalato, chi si è licenziato, chi ha avuto crisi familiari irreversibili e chi ha perso la vita.
Un libro working class che Raffaele presenterà insieme ad Antonio Bucci, domenica 29 giugno alle 19.45 a Largo Vito Maurogiovanni

A chi raccontiamo le nostre storie? C’è chi le racconta alla psicologa, chi al prete, chi agli amici. Ma sul posto di la...
26/06/2025

A chi raccontiamo le nostre storie? C’è chi le racconta alla psicologa, chi al prete, chi agli amici. Ma sul posto di lavoro, i lavoratori e le lavoratrici raccontano i propri problemi, difficoltà e guai, ai delegati sindacali. Sono i delegati a sapere che in un certo reparto qualcuno subisce mobbing, che in un altro si mette in pericolo la sicurezza di chi lavora, che un nuovo capetto è arrogante, che un demansionamento è nell’aria. Tra i compiti dei delegati c’è infatti la responsabilità di mettersi in ascolto, di ascoltare le storie operaie, le storie di chi lavora. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢.

👉 Da venerdì 27 giugno arriva in libreria questa raccolta di racconti working class, che sono stati selezionati da un gruppo di delegati sindacali, invitati dalla Fondazione Di Vittorio, insieme alla Cgil di Roma e del Lazio e all'Iress Lazio, a costituire una giuria – per una volta davvero “popolare” – per il premio letterario dedicato proprio al fondatore del più grande sindacato italiano, Giuseppe Di Vittorio.

😍 La copertina, come sempre per la nostra collana di letteratura working class, è disegnata da Antonio Pronostico Sileo

👇 Trovi subito il libro al link nei commenti

20/06/2025

«Il femminismo ha dato alle donne così tanto coraggio, così tanta fiducia nella loro esperienza e nella giustizia della loro lotta da portarle a tentare l’assalto al cielo: l’assalto all’economia, che è, tra tutte le discipline, la più vicina alle strutture di potere che dominano la nostra società».

Questa frase di Silvia Federici in "Economia femminista" è stata al centro della presentazione del libro al Festival Contrattacco di Roma, dove la curatrice della traduzione del volume Marcella Corsi, la condirettrice della nostra collana Feminist Francesca Coin ed Emily Zendri di Alegre hanno sottolineato come la ricerca di un paradigma alternativo a quello dell'economia dominante sia la «sfida delle sfide dei femminismi».

👉 Trovi il libro in libreria e al link nei commenti 👇

L’ultimo giorno del nostro Contrattacco è iniziato discutendo della crisi dell’Occidente a partire dall’ultimo numero di...
16/06/2025

L’ultimo giorno del nostro Contrattacco è iniziato discutendo della crisi dell’Occidente a partire dall’ultimo numero di Jacobin Italia. Danilo Corradi ha analizzato la crisi della globalizzazione che spinge gli Usa a un nuovo protezionismo e una nuova politica globale. Djarah Kan ha spiegato il “narcisismo occidentale” e la sua persistente cultura suprematista. Luciana Castellina ha descritto la debolezza con cui è nata l’idea di Europa e la necessità di ricostruire una politica totalmente alternativa, ripartendo dalla decrescita e dalla costruzione di “soviet di quartiere” in grado di riprendersi la politica.
Subito dopo Francesca Coin e Marcella Corsi hanno parlato di “Economia femminista”, ossia proprio di pratiche di cura e interdipendenza per riprendersi la politica, a partire dalla disciplina centrale del potere: l’economia.
In serata infine abbiamo parlato di Palestina, del ruolo delle donne nella resistenza palestinese e del perché il colonialismo d’insendiamento è sempre sessualmente violento. Ne abbiamo discusso con Chiara Cruciati, Giulia Incelli e Francesca Coin che avrebbero dovuto intervistare in collegamento dagli Stati uniti la docente e attivista palestinese Nada Elisa, autrice di “La Palestina è una questione femminista”, che invece non è riuscita a collegarsi.

Solo durante la notte abbiamo saputo che Nada non è riuscita a collegarsi perché era stata arrestata dalla polizia durante una manifestazione per la Palestina, ed è stata rilasciata solo dopo 24 ore.
A Nada va tutta la nostra solidarietà di fronte alla terribile repressione che Trump sta riservando a chi si mobilita contro il genocidio in corso. Trump però sottovaluta il Sumud, la leggendaria tenacia e capacità di resistenza del popolo palestinese.

Foto CFFC Roma

Il Contrattacco della seconda giornata è iniziato da una prospettiva obliqua, ma molto politica perché in questo paese n...
15/06/2025

Il Contrattacco della seconda giornata è iniziato da una prospettiva obliqua, ma molto politica perché in questo paese non c’è nulla di più politico del calcio.
Con la presentazione dell’ultimo libro di Wu Ming 4, “Il calcio del figlio”, abbiamo infatti discusso della necessità per gli attivisti della sinistra radicale di uscire dalle zone di comfort, di cittadinanza negata che impedisce che nell’Italia giochi un Lamine Yamal, di maschilismo, di iper-competizione fin da bambini e di sport popolare. Lo abbiamo fatto con esperienze di calcio dilettantistico giovanile come quelle dell’Atletico San Lorenzo e della Pigneto team (rappresentate da Nicoletta Zannier e Giuliano Rosciarelli), con il giornalista Luca Pisapia e con Luca Di Bartolomei, che ha vissuto dentro il mondo del calcio fin da bambino e su cui poi ha provato a intervenire politicamente.
In serata Niccolò Fettarappa, Lorenzo Maragoni e Lorenzo Minozzi hanno trasformato in una perfomance la presentazione del libro “Showpero. Manifesto selvaggio contro il talento”, un testo, scritto dal punto di vista di due teatranti, su come interrompere la richiesta costante di identificarsi con il proprio lavoro che finisce per essere funzionale allo sfruttamento.

Oggi si inizia alle 18 con l’ultima giornata di Contrattacco - Festival di letteratura sociale: partiremo dall’ultimo numero di Jacobin Italia sulla crisi dell’Occidente per poi occuparci di resistenze femministe al liberismo e al genocidio in Palestina con i libri “Economia femminista” e “La Palestina è una questione femminista”.

Foto: CFFC Roma

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