09/07/2025
«Non siamo in condizione di rispondere al telefono, troppe telefonate e messaggi. Siamo in assemblea permanente perché questa mattina ci hanno comunicato la chiusura immediata della Gkn di Firenze. Con effetto immediato. Una mail, più di 450 famiglie a casa. Questo sono loro. Questa è la loro violenza. Avrete notizie e un invito all’azione. Avremo bisogno di tutta la vostra forza e solidarietà».
Questo è l'incipit del libro "Insorgiamo" del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze, e non è altro che il primo post facebook del Collettivo del 9 luglio del 2021, quattro anni fa.
Incredibilmente quell'assemblea permanente è ancora lì 4 anni dopo. Quattro anni in cui quegli operai e operaie hanno scritto le pagine della lotta più lunga della storia del movimento operaio, bloccando per due volte i licenziamenti in tribunale, portando in piazza decine di migliaia di persone, costruendo convergenza con i movimenti sociali italiani e internazionali, ispirando film e libri, portando in scena spettacoli teatrali, mettendo in piedi una Società operaia di mutuo soccorso con le energie solidali del territorio, organizzando con noi tre Festival di letteratura working class, preparando un piano di reindustrializzazione dal basso ecologicamente sostenibile, raccogliendo un azionariato popolare di oltre un milione e mezzo di euro, e ottenendo una legge regionale che permette di riprendersi la fabbrica e rimettersi al lavoro in forma autogestita.
Questa storia non è ancora finita, perché la proprietà dell'ex Gkn – che nel frattempo ha accumulato milioni di euro di debiti con gli operai – continua la sua strategia di sfinimento e non molla i suoi progetti speculativi, la lentezza istituzionale non rende ancora operativa la reindustrializzazione dal basso, e quell'assemblea permanente davanti alla fabbrica è adesso sotto l'esplicita minaccia di sgombero.
Per questo l'11 e il 12 luglio saremo ancora a Firenze. Perché i libri working class sono uno strumento a disposizione della lotta di classe. E perché questa lotta non possiamo proprio permetterci di perderla.