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The Epoch Times è una testata indipendente. Privi di editori facoltosi, viviamo in gran parte grazie agli abbonamenti dei lettori e, in parte residuale, dagli introiti pubblicitari derivanti da pochi inserzionisti selezionati. Epoch Times è un progetto editoriale nato negli Stati Uniti nel 2000, creato da cinesi rifugiati in America perché perseguitati della brutale persecuzione religiosa contro i

100 milioni di praticanti del Falun Gong. Una persecuzione ordinata dal dittatore cinese Jiang Zemin nel 1999, con l’obiettivo dichiarato di annientare questa via di coltivazione spirituale di scuola buddista. Dai primi giornali distribuiti a mano a Manhattan per denunciare al mondo una persecuzione di cui nessuno in Occidente parlava, alle attuali 23 edizioni in 36 nazioni, il nostro faro è sempre stato uno solo: raccontare al lettore la verità dei fatti. I giornalisti di Epoch Times, in tutto il mondo, non rispondono a nessun potere, né economico né politico. Il nostro obiettivo è dare un servizio al lettore: raccontare quello che succede nel mondo. Perché l’essere informati è conditio sine qua non dell’essere liberi. Questo è un giornale che seleziona argomenti e fatti che considera importanti per il lettore in quanto cittadino ed essere umano, per dare al lettore stesso la facoltà di comprendere la realtà e di formarsi una propria opinione su di essa. Al lettore noi non promettiamo “l’oggettività” assoluta, promessa peraltro vana, soprattutto su temi cruciali come i diritti umani dove è palese uno scontro tra bene e male. Al lettore, noi promettiamo serietà e professionalità. E, soprattutto, onestà assoluta.

23/07/2025

Von der Leyen: al via il primo dialogo Ue-Giappone sulla difesa industriale nel 2026

28 Paesi invocano la pace a Gaza
23/07/2025

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Lunedì, 28 nazioni, tra cui Regno Unito, Giappone, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Francia e Italia, hanno chiesto la fine immediata del conflitto a Gaza, denunciando la crisi umanitaria nella Striscia. ...

23/07/2025

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23/07/2025

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A sette mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada (14 dicembre 2024), fortemente voluto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, i dati di ...

23/07/2025

Calderone: oltre 4 milioni di lavoratori con premi di produttivitĂ  detassati al 5%

23/07/2025

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All’inizio del 2025, Google aveva già chiuso oltre 23 mila canali YouTube e altre risorse digitali, in gran parte colleg...
23/07/2025

All’inizio del 2025, Google aveva già chiuso oltre 23 mila canali YouTube e altre risorse digitali, in gran parte collegate a Cina e Russia. Nel secondo trimestre, oltre 7.700 dei canali eliminati erano riconducibili a Pechino, con contenuti in cinese e inglese che promuovevano il Partito comunista cinese, esaltavano la figura di Xi Jinping e commentavano spesso la politica estera degli Stati Uniti in chiave favorevole agli interessi cinesi.

Oltre 2 mila canali erano invece legati alla Russia, e diffondevano messaggi in varie lingue a favore del Cremlino e contro Ucraina, Nato e l’Occidente in generale. A maggio, Google ha chiuso 20 canali YouTube, quattro account pubblicitari e un blog su Blogger affiliati all’emittente statale russa Rt, accusata di aver finanziato influencer conservatori negli Stati Uniti per produrre contenuti sui social media in vista delle elezioni del 2024. L’azione segue la decisione di YouTube, adottata a marzo 2022, di bloccare i canali di Rt dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

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I dazi minacciano il pecorino romano?
23/07/2025

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Il pecorino romano uno dei migliori formaggi a pasta dura dell'Italia, tutelato dal un Consorzio affronta il problema dai dazi. L'imprenditore Giuseppe Capuani, proprietario dell'azienda produttiva del pecorino, "I buonatavola" ...

23/07/2025

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23/07/2025

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Gli Stati Uniti hanno annunciato i dettagli dell’accordo commerciale con l’Indonesia, che prevede una drastica riduzione delle barriere tariffarie: Giacarta eliminerà i dazi su oltre il 99 per cento dei ...

23/07/2025

Oggi a Roma vertice Italia-Algeria Nuova spinta ai legami strategici bilaterali

Oltre 243 mila documenti sull’omicidio di Martin Luther King. sono stati desecretati e resi pubblici il 21 luglio 2025 d...
23/07/2025

Oltre 243 mila documenti sull’omicidio di Martin Luther King. sono stati desecretati e resi pubblici il 21 luglio 2025 dal direttore dell’Intelligence Nazionale americano, Tulsi Gabbard. La decisione segue un decreto esecutivo firmato a gennaio dal presidente Donald Trump, che ha ordinato la divulgazione di atti a lungo secretati dalle Agenzie di intelligence, riguardanti anche gli assassinii di John Kennedy e del fratello, il senatore Robert Kennedy, pubblicati nei mesi scorsi.

«Per quasi sessant’anni gli americani hanno atteso di conoscere nella sua completezza l’indagine del governo federale sull’assassinio di Martin Luther King Jr.. – ha dichiarato Tulsi Gabbard – e sotto la presidenza Trump, noi non stiamo lasciando nulla di intentato per garantire la massima trasparenza su questo tragico e cruciale evento della nostra storia nazionale. Esprimo la mia più profonda gratitudine alla famiglia King per il suo sostegno».

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