
04/09/2025
La vicenda giudiziaria legata alla morte di Matthew Perry, amatissimo interprete della sit-com Friends, registra una svolta decisiva. La quinta e ultima imputata, Jasveen Sangha, 42 anni, con doppia cittadinanza statunitense e britannica, si è dichiarata colpevole davanti a un tribunale federale di Los Angeles. La sentenza è attesa per il 10 dicembre e potrebbe comportare una condanna superiore ai 60 anni di carcere.
Soprannominata la “Ketamine Queen”, Sangha ha ammesso di aver fornito la sostanza all’attore attraverso un intermediario, confermando così le accuse di spaccio con conseguenze mortali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna riforniva Erik Fleming, che a sua volta vendeva le fiale di ketamina all’assistente personale di Perry, Kenneth Iwamasa. Proprio quest’ultimo avrebbe somministrato all’attore tre dosi letali il giorno della sua morte, avvenuta nell’ottobre 2023 a 54 anni.
Durante le indagini, gli investigatori hanno trovato nella casa di Sangha a North Hollywood anche metanfetamina, ecstasy, cocaina e pillole contraffatte, oltre a strumenti per il confezionamento e lo spaccio. La donna ha inoltre ammesso di aver venduto ketamina a un altro uomo morto per overdose nel 2019.
Oltre a Sangha, altre quattro persone sono già state coinvolte: due medici, Mark Chavez e Salvador Plasencia, hanno patteggiato pene ridotte dichiarandosi colpevoli. Proprio Plasencia, in un messaggio intercettato, aveva definito Perry “un idiota”, riferendosi ai prezzi gonfiati a cui gli venivano rivendute le dosi: l’attore pagava fino a 2.000 dollari per una fiala acquistata all’ingrosso per circa 12 dollari.
La dichiarazione di colpevolezza chiude così il cerchio giudiziario su una vicenda che aveva scosso Hollywood e i fan in tutto il mondo, riportando alla ribalta la fragilità di una star che per anni aveva combattuto contro le dipendenze.