19/09/2025
📚🌹 I Convitti della Rinascita, alle radici partigiane della scuola. Anticipando la Costituzione
Dario Missaglia 🖋 “Per una pedagogia della Resistenza. L’esperienza dei Convitti della Rinascita”, a cura di Antonio Bettoni e Dario Missaglia, Edizioni Conoscenza, 2025, pp 320, € 20. Un libro che mancava, il racconto di una storia bellissima, e da oggi tutta da riscoprire, che si svolge tra le ferite, materiali e psicologiche, della fine della guerra e le speranze di un Paese che vuole tornare a vivere. Realizzati con grandi sacrifici, furono 11 gli istituti attivi dal 1945 in altrettante città del centronord, coinvolgendo circa 5.000 giovani e adulti che avevano combattuto la lotta di Liberazione, subito traumi indelebili, e cercavano un futuro. Una vicenda che dovrà presto fare i conti con il mutare del contesto politico internazionale e italiano: tacciati dalla Dc come “scuole dei rossi” non sono invece visti di buon occhio da un Pci che deve gestire insieme disciplina interna e iniziativa politica. La prima presentazione pubblica del volume sarà a Torino il 7 ottobre, quando sarà inaugurata anche una mostra visitabile gratuitamente. Intanto, per gentile concessione dell’editore e degli autori, pubblichiamo l’estratto di uno dei capitoli
(...) Un Paese distrutto, povero, con la rete delle infrastrutture colpita duramente dalla rappresaglia nazista e dagli imponenti bombardamenti degli Alleati. Un Paese però finalmente libero e liberato, nelle aree strategiche del nord, dalla Resistenza armata dei partigiani che, senza attendere l’arrivo degli Alleati, sconfiggono i tedeschi costringendoli ad arrendersi o a fuggire. Una nuova classe dirigente, soprattutto al Nord, che preme ora per ricostruire il Paese, per nuove istituzioni democratiche, libero dalla ingombrante ipoteca di una monarchia impresentabile per l’appuntamento con il futuro dell’Italia.
La nuova classe dirigente teme molto le conseguenze che un Paese sconfitto e colpevole di violenze, complice del nazismo, corresponsabile di orribili delitti e di aver abolito tutte le libertà, dovrà pagare di fronte ai vincitori.
E invece accade l’impensabile. (...) Saranno ben 13 i miliardi di dollari che gli Usa metteranno a disposizione ai Paesi dell’Europa occidentale. Per l’Italia si tratta di una opportunità impensabile perché quei dollari rappresentano l’unica moneta con cui acquistare sul mercato internazionale i materiali e le tecnologia per far ripartire il Paese. L’effetto politico fu immediato: la Dc che aveva portato in Italia l’assegno del Congresso americano vince le elezioni, confinando il fronte socialcomunista alla soglia del 31% dei voti. (...)
Per l’Italia il piano americano è molto più complesso di una operazione economica. L’Italia deve costituire il laboratorio privilegiato per contrastare con ogni mezzo l’avanzare del comunismo in occidente e gli Usa sono l’unica nazione vincitrice in grado di farlo. (...) Un destino politico che peserà a lungo nella storia repubblicana d’Italia, condannandola a una inferiorità economica, scientifica e culturale, funzionale a relegare all’opposizione e al di fuori dell’area di governo, il forte e radicato Partito Comunista Italiano. Nello stesso tempo, quella politica confinerà l’Italia in un rapporto di stretta dipendenza dagli Usa. (...)
Il Pci degli anni 50-60 è dunque un partito molto rigido al proprio interno: la durezza dello scontro non consente incrinature di sorta ma questo ha inevitabili conseguenze sulla vita interna. Ed è qui che le storie si congiungono.
È a questo punto che l’offensiva della Dc del tempo, con la progressiva riduzione e taglio dei finanziamenti avvenuti dopo il 1948, si salda con la situazione delicata di un partito che deve gestire insieme la disciplina interna e l’iniziativa politica. Sull’esperienza dei Convitti cala il silenzio. Verrà interrotto molti anni dopo da una decisione giusta e importante dell’Anpi che nel 1978 si fa promotrice di una mostra nazionale sull’esperienza dei Convitti e del significato profondo che ci consegnano. Una iniziativa lodevole che resta tuttavia circoscritta senza riuscire ad andare oltre un ambito limitato.
E per questo, ne siamo convinti, è tempo di restituire all’esperienza dei Convitti e a chi vi ha lavorato con passione e generosità, il posto che merita nella storia della scuola italiana.
I conflitti interni al Pci, come la politica repressiva della Dc degli anni 50, non possono offuscare una preziosa esperienza educativa che ci consente oggi di riconoscere in quelle esperienze alcuni caratteri, alcune radici, della scuola della Costituzione che oggi siamo chiamati nuovamente a sostenere, praticare, difendere e soprattutto rilanciare con molta forza. (...)
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✍ Dario Missaglia, esperto dei problemi della scuola e della formazione. Autore di numerosi saggi e articoli, ha ricoperto responsabilità nazionali nella Cgil scuola e nella Cgil dagli inizi degli anni 80. Giudice onorario al Tribunale per i Minorenni di Roma, ha fatto parte di numerose commissioni di studio e ricerca, del CNPI. Dal 2019 al 2023 è stato presidente dell’associazione Proteo Fare Sapere con la quale continua a collaborare all’interno del Comitato tecnico scientifico
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