
28/07/2025
Nel regime capitalistico, grandi quantità di tempo non sono nostre. Per evitare di morire di fame, di restare senza casa e di indebitarci, siamo costretti a venderlo ad altri. L’accesso ai nostri mezzi di sussistenza è subordinato all’ottenimento di un salario e alla cessione di quasi un terzo della nostra cosiddetta “vita lavorativa”. La vera libertà richiede quindi, come prima condizione, quella che Aaron Benanav chiama “abbondanza”. “Una relazione sociale, basata sul principio che il significato dell’esistenza non sarà mai in gioco in nessuna relazione”. È solo con la garanzia di una condizione del genere che ognuno potrà chiedersi: “Che cosa farò del tempo in cui sono vivo?”, piuttosto che “come continuerò a vivere?”
Helen Hester e Nick Srnicek, DOPO IL LAVORO.