25/03/2025
STORIA : IL PRIMO GIUBILEO
Quando Bonifacio VIII (1294-1303) indisse nel 1300 il primo Giubileo della storia della Chiesa era al culmine del suo pontificato e fermamente deciso ad affermare la supremazia papale su ogni altra autorità. Sul piano politico il suo progetto teocratico era destinato a fallire, in quanto ormai anacronistico in un periodo di affermazione di stati nazionali autonomi ma, sul piano della fede, l'istituzione dell'anno giubilare fu un avvenimento di portata eccezionale, che riaffermò il ruolo di Roma come centro della cristianità. Il Giubileo fu un trionfo: centinaia di migliaia di persone giunsero a Roma a piedi, a cavallo, sui carri...Ogni fedele doveva visitare le tombe degli apostoli Pietro e Paolo nelle basiliche a loro consacrate per trenta giorni (continui o intercalati) se era romano e per quindici giorni se era forestiero.
Ma cosa spingeva tutte quelle migliaia di pellegrini a Roma? Una grande fede, certamente, unita ad una grande paura dell'aldilà in un secolo di grande crisi (povertà, guerre, epidemie, peste nera, etc.), perché a coloro che vi si recavano, confessati, era assicurato il perdono. La perdonanza completa significava non solo il perdono della colpa, ma anche la remissione della pena in Purgatorio. Il Purgatorio era nato proprio cento anni prima per dare una speranza di salvezza per i fedeli, ma soprattutto per i mercanti, gli usurai, i banchieri, una categoria verso cui la cultura cristiana medioevale aveva manifestato molta diffidenza, negando loro anche la sepoltura in terra consacrata. (Dante Alighieri, nella Divina Commedia, riflettendo il pensiero teologico del suo tempo, condanna all'Inferno gli usurai come peccatori contro natura, accomunandoli ai sodomiti, in quanto il denaro deve nascere dal lavoro e non dal denaro stesso). Ma la circolazione di denaro era diventata sempre più importante e a questa nuova situazione la Chiesa risponde dando anche al mercante la possibilità di salvarsi. Il Purgatorio divenne una possibilità di salvezza per chi con elemosine, preghiere e buone azioni mostrava di pentirsi. Lo storico francese Le Goff nota come i teologi parlino del Purgatorio ricorrendo a metafore tratte dal linguaggio finanziario: “debiti e crediti spirituali” “accumulati” hanno come effetto, nel “dare e avere” rispetto alla giustizia divina, aumento o sconto di pena nel Purgatorio. Ecco dunque il motivo di così grande fiumana di gente e di oro a Roma. Pellegrini di ogni ceto sociale, dai più poveri ai ricchi mercanti, cercavano, tramite offerte, opere buone, sacrifici, pellegrinaggi, lo sconto delle pene del Purgatorio, che era stato istituzionalizzato dalla Chiesa solo nel 1200.