15/12/2025
Chi decide quando l’amore deve smettere di esistere?
E soprattutto: da quale età in poi non si ha più il diritto di dire “sì”?
Carmen Luján, 82 anni, era vedova da vent’anni.
I figli la andavano a trovare la domenica, le portavano fiori e le ripetevano sempre le stesse frasi:
“Abbi cura di te.”
“Non fare sciocchezze.”
Ma Carmen si sentiva viva.
Con un cuore che batteva ancora forte.
Nello stesso quartiere viveva Eduardo Molina, 85 anni, uomo riservato, ex insegnante di letteratura.
Si erano conosciuti al centro culturale, durante un corso di lettura.
All’inizio solo compagnia.
Poi, tra poesie e caffè, qualcosa era cambiato.
Un pomeriggio, passeggiando al parco, Carmen si fermò davanti a una fontana.
— Eduardo… — disse con voce tremante — non so se alla nostra età abbia senso parlare d’amore.
Lui la guardò con dolcezza e le prese la mano.
— L’amore non chiede l’età, Carmen. Arriva. E solo i coraggiosi lo accolgono.
Iniziarono a vedersi ogni giorno, con discrezione.
Ma c’era un ostacolo: i figli.
Quelli di Carmen temevano che qualcuno potesse approfittarsi di lei.
Quelli di Eduardo pensavano che “a quell’età certe cose non fossero più appropriate”.
— Ci trattano come se fossimo di porcellana — disse Carmen un giorno.
— Ma siamo ancora carne e ossa.
Eduardo sorrise piano.
— Allora concediamoci il lusso di un’ultima follia.
Così nacque l’idea: sposarsi in segreto.
Niente grandi cerimonie.
Niente permessi.
Solo loro due, un prete in una piccola chiesa dimenticata, e due testimoni improvvisati.
Il giorno scelto si svegliò luminoso.
Eduardo arrivò con un abito blu scuro conservato dai tempi della pensione.
Carmen indossava un vestito color avorio, semplice, con un mazzo di margherite comprate dal fioraio sotto casa.
— Sei bellissima — le disse Eduardo — sembri una sposa di vent’anni.
— E tu sembri un attore del cinema — rispose lei, arrossendo come una ragazza.
Nella ca****la di San Rocco c’erano poche panche di legno.
I presenti erano il tabaccaio amico di Carmen e un ex studente di Eduardo capitato lì per caso.
Il sacerdote, sorpreso dalla loro determinazione, sorrise.
— Figli miei, siete sicuri di questo passo?
— Padre, non sono mai stata così sicura — rispose Carmen.
— E io ho aspettato ottantacinque anni per questa certezza — aggiunse Eduardo.
Quando dissero “sì”, la voce tremò.
Ma negli occhi brillava una giovinezza mai perduta.
Scambiandosi due semplici fedi d’argento, Carmen sussurrò:
— Ci hanno rubato la giovinezza, Eduardo. Ma non questo presente.
— Da oggi — rispose lui stringendole la mano — nessuno deciderà più per noi.
Uscirono dalla chiesa con il sole sulle spalle.
Camminarono per la strada acciottolata come due sposi in fuga dalla routine.
Si fermarono in un bar e ordinarono vino e tortilla.
Il cameriere, vedendoli ridere, chiese:
— Cosa festeggiate, nonni?
— Il nostro matrimonio — rispose Eduardo con un occhiolino.
Il ragazzo rise, convinto fosse uno scherzo.
Ma loro si guardarono complici: il segreto restò tra quelle mura e il cielo.
Quella sera, nella piccola casa di Carmen, accesero una candela e cenarono con zuppa e pane.
Niente lusso.
Niente musica.
Solo due bicchieri spaiati.
— Questo è l’inizio della nostra eternità — disse Eduardo.
E Carmen, con le lacrime che scorrevano sulle rughe, rispose:
— Grazie per avermi ricordato che la vita non si misura in anni, ma in momenti come questo.
Nel suo diario, Carmen scrisse:
“Oggi abbiamo infranto tutte le regole.
Oggi ho scoperto che non è mai troppo tardi per dire di nuovo ‘sì, lo voglio’.” 💍🤍