Rivista di Psicologia Analitica

Rivista di Psicologia Analitica LA PIÙ' ANTICA RIVISTA DI PSICOANALISI JUNGHIANA IN ITALIA, ATTIVA ININTERROTTAMENTE DAL 1970

PER

📣 Care/i lettrici/lettori vi invitiamo  alla presentazione di “Compagni di viaggio. Storie di schizofrenici e di uno psi...
08/07/2025

📣 Care/i lettrici/lettori

vi invitiamo alla presentazione di “Compagni di viaggio. Storie di schizofrenici e di uno psichiatra-analista” di Angelo Malinconico (Casa editrice Astrolabio, 2025)

Dialogano con l’Autore: Giuseppe Ducci, Stefano Carta, Gianluigi Di Cesare

📆 17 ottobre 2025 a Roma
Sala Basaglia dalle 10:00

📍Dipartimento Salute Mentale ASL Roma 1
Piazza Santa Maria della Pietà 5

📢Cara Lettrice e caro Lettore,siamo felici di annunciare il nuovo numero (vol.111/2025 n. 59) della  Rivista di Psicolog...
07/07/2025

📢Cara Lettrice e caro Lettore,

siamo felici di annunciare il nuovo numero (vol.111/2025 n. 59) della Rivista di Psicologia Analitica curato da Barbara Massimilla - Oltre i confini della cura - che esplora la clinica psicoanalitica attraverso straordinarie testimonianze sul trattamento analitico di pazienti con patologie severe.

Affrontare i traumi complessi della migrazione, delle guerre, dei genocidi, delle dittature, delle identità non binarie negli adolescenti, dell’autismo, delle psicosi bianche, dei disturbi di personalità che colpiscono ogni età, corrisponde a misurarsi con le frontiere della psicoanalisi, molte volte a spingersi oltre i confini immaginabili della terapia psicoanalitica per sconfinare nel mito, nell’arte, nella letteratura, nella politica… tutto serve, tutto illumina. L’analisi ha il pregio oggi di edificare architetture, condensare memorie antiche e visioni del futuro, ha il potere di stratificare all’unisono innumerevoli temporalità nell’ordito della propria storia personale e di sentirla incastonata in un processo di necessaria umanizzazione collettiva.

L’appassionato viaggio compiuto da ciascun autore nella descrizione di situazioni traumatiche, procede diritto al cuore dello scambio analitico, entrando in profondità, osservando nel dettaglio la propria posizione interiore, la qualità intima dell’ascolto, la costruzione reciproca di un campo relazionale in continua trasformazione basato sulla comunicazione tra inconsci, per assistere man mano al sorgere di una nuova identità, al sorgere di un nuovo mondo.

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📣📣 S-Cambiamo il mondo - VIII edizione“Visioni di pace – Il rispetto dell’altro”Rassegna cinematografica di cinema e mig...
14/06/2025

📣📣 S-Cambiamo il mondo - VIII edizione
“Visioni di pace – Il rispetto dell’altro”

Rassegna cinematografica di cinema e migrazione che valorizza le relazioni umane e la solidarietà

🗓️ 21 e 22 giugno 2025
Ingresso gratuito

La Rassegna cinematografica S-Cambiamo il Mondo – VIII edizione 2025 è organizzata dall’Associazione DUN, che si dedica da anni alle cure psicologiche ai migranti e ai rifugiati con un metodo che intreccia di continuo la Cura alla Creatività. S.Cambiamo il Mondo valorizza l’importanza della conoscenza di altri orizzonti culturali e del fenomeno della migrazione come simbolo di contaminazione feconda tra i popoli. In questo momento storico l’arte cinematografica puo trasmettere un messaggio aggio determine determinante nel contrastare: trastare: il razzismo, la violenza di genere, quella inflitta all’infanzia e ai soggetti vulnerabili, le disuguaglianze, lo sfruttamento e il traffico di esseri umani. II cinema impegnato può opporsi attivamente alle guerre, ai genocidi, all’orrore dello sterminio a cui stiamo assistendo. II grande cinema valorizza la fraternità, la solidarietà, l’empatia, stimola la riAlessione critica, l’elaborazione psicologica per generare nuove visioni del mondo, nuove azioni nel rispetto assoluto dell’Altro.

S-Cambiamo il Mondo vuole da sempre promuovere l’incontro e il dialogo, attivando emozioni e provocando cambiamenti e trasformazioni positive nel proprio modo di sentire, di pensare e di essere attraverso: il cinema, la musica e stimolando l’espressione creativa che anima con passione da un decennio i Laboratori multietnici DUN. Oltre alle proiezioni dei film ospiteremo personalità della Cultura, dello Spettacolo, coloro che difendono in prima linea i Diritti Umani come Fondazione Migrantes, Amnesty International Italia, UNHCR. Ascolteremo liberi pensatori che Migrantes, As da sempre si battono per promuovere la Pace e la non violenza, per continuare a seminare speranza e a costruire ponti. Quest’anno viene assegnato il Premio DUN Diritti Umani 2025 dedicato a chi si espone pubblicamente con passione in difesa dei Diritti Umani. La Rassegna è costellata da un Reading di Poesie da Gaza.

🎥 CASA DEL CINEMA
Largo Marcello Mastroianni 1, Roma
[email protected]

💻 Più informazioni su http://www.dunonlus.com/

📣 Segnaliamo i due volumi “From Biology to Psychology in Jungian and Evolutionary Theory: The Infinite Ladder” e “A Jung...
12/06/2025

📣 Segnaliamo i due volumi “From Biology to Psychology in Jungian and Evolutionary Theory: The Infinite Ladder” e “A Jungian and Evolutionary Approach to Psychology and Culture: The Infinite Ladder” (Edizione Inglese)

di Stefano Carta, Professore associato in Psicologia dinamica (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia) presso l’Università di Cagliari, Honorary Professor presso l’Università di Essex (Regno Unito) e Visiting Professor in passato presso l’Università di Kyoto. È stato Presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA) ed attualmente Direttore responsabile della Rivista di Psicologia Analitica, membro dell’International Association for Analytical Psychology (IAAP).

Questo libro innovativo riposiziona l’eredità di C.G. Jung, e il campo della psicologia analitica, all’interno del panorama delle conoscenze contemporanee in biologia, psicologia e antropologia, a partire dal ruolo degli affetti e delle emozioni come fondamento di ogni attività psichica.

In questo nuovo volume, Stefano Carta si propone di offrire un modo aggiornato e innovativo di comprendere l’opera di Jung, e di mostrare come le sue posizioni centrali possano essere meglio comprese in relazione a temi quali la natura della psiche, del Sé, dell’inconscio collettivo e della teoria degli archetipi. Da una prospettiva evolutiva e biologica, il libro descrive, con ampie argomentazioni e una discussione originale, la trasformazione dei processi biologici in processi psicologici. Inoltre, il volume mira a individuare le tendenze attuali che interpretano la psicologia analitica in maniera sempre più riduzionista, riaffermando al contempo il dinamismo del paradigma junghiano.

Articolata in due volumi, fruibili anche singolarmente, l’opera ha un respiro internazionale ed è originale e interdisciplinare per impostazione. Sarà di grande interesse per studiosi e analisti junghiani, così come per studenti e partecipanti a corsi di formazione a orientamento junghiano.

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📣Condividiamo la recensione di Enzo Bianchi a “Una spiritualità laica. La vocazione di essere finalmente umani” (Bollati...
08/06/2025

📣Condividiamo la recensione di Enzo Bianchi a
“Una spiritualità laica. La vocazione di essere finalmente umani” (Bollati Boringhieri 2025) di Romano Màdera.

📣 Consigliamo la lettura di “Compagni di viaggio. Storie di schizofrenici e di uno psichiatra-analista” di Angelo Malinc...
07/06/2025

📣 Consigliamo la lettura di “Compagni di viaggio. Storie di schizofrenici e di uno psichiatra-analista” di Angelo Malinconico.

Presentazione di Eugenio Borgna.
Introduzione di Stefano Carta.

Attraverso scritti autografi e sogni ‘giocati e risognati’ nella sabbiera, l’Autore dà voce ad Alberto, paziente con schizofrenia reso, grazie ad uno scambio dialogico intriso di affettività, coautore della storia analitica che questo volume racconta. Una polifonia, dunque, che ci affida il senso profondo del percorso di cura analitica, un tentativo di avvicinarsi alla schizofrenia sperando in una comprensione autentica e in una trasformazione individuativa. Si scopre in questo modo che Alberto, ‘compagno di viaggio’ analitico, dà vita insieme al terapeuta a un’articolazione dialogica potenzialmente infinita, in cui la parola e i silenzi consentono di andare al di là dei confini che separano la vita normale da quella patologica, cogliendone le possibili, fragili, analogie.

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📣Segnaliamo il volume “Una spiritualità laica. La vocazione di essere finalmente umani” (Bollati Boringhieri 2025) di Ro...
07/06/2025

📣Segnaliamo il volume

“Una spiritualità laica. La vocazione di essere finalmente umani” (Bollati Boringhieri 2025) di Romano Màdera,

membro della redazione della Rivista di Psicologia Analitica, fondatore della Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche “Philo” a Milano e della Società degli Analisti Biografici a Orientamento Filosofico (SABOF); è membro dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA), dell’International Association for Analytical Psychology (IAAP) e del Laboratorio Analitico delle Immagini (LAI).

📃Attraverso un percorso che intreccia filosofia, storia e riflessione personale, Romano Màdera, filosofo e psicoanalista, analizza il significato autentico del termine «laicità», sganciandolo dall’opposizione con la dimensione religiosa, e riconoscendolo invece come uno spazio aperto al dialogo e alla pluralità delle visioni del mondo. Si delinea così una spiritualità che attraversa le religioni senza appartenere a nessuna, capace di riconnettere credenti e non credenti nella ricerca di un orizzonte etico condiviso.
La riflessione si dipana attraverso il pensiero di molte figure note: da Nietzsche e Jung, passando per Ernst Bernhard e Roberto Calasso, fino ad arrivare a Martin Luther King, Thomas Merton, Thích Nhất Hạnh e Rosa Luxemburg. Dopo i fallimenti che le religioni (ma anche le concezioni filosofiche, etiche e scientifiche) portano in eredità, Màdera intravede la possibilità di una rinascita: in una spiritualità che, liberata dai «peccati strutturali» dell’etnocentrismo, del sessismo, del classismo, dell’autoritarismo e dell’antropocentrismo acritico, sia finalmente non dogmatica, aperta al confronto e radicata nell’esperienza umana universale.

📍 https://www.bollatiboringhieri.it/libri/romano-madera-una-spiritualita-laica-9788833943633/

📣 È in corso l’evento tanto atteso organizzato dalla RIVISTA DI PSICOLOGIA ANALITICALA PSICHE POLITICA - CURA DELL'ANIMA...
12/04/2025

📣 È in corso l’evento tanto atteso organizzato dalla RIVISTA DI PSICOLOGIA ANALITICA

LA PSICHE POLITICA - CURA DELL'ANIMA E PASSIONE SOCIALE
Un incontro e un dibattito con Andrew Samuels
LEADERSHIP, DISUGUAGLIANZA, PROMISCUITÀ E UN PUNTO DI VISTA ISLAMICO SUL CONFLITTO GLOBALE

📍Auditorium dell’Ara Pacis in Roma.

Accessibile liberamente e fino ad esaurimento posti anche mediante collegamento Zoom:

https://us06web.zoom.us/j/89706408915?pwd=EMillTyG66rPt7bRBjl44ljkBcHWbe.1 – Access Code 223755

📢 ⚠️ attenzione : il LINK zoom sopra pubblicato ha sostituito il precedende.

Si allega QR code per accesso

12/04/2025
📣 AGGIORNAMENTO Ci scusiamo per il disguido tecnico.📍Abbiamo attivato un nuovo link di accesso.LA RIVISTA DI PSICOLOGIA ...
07/03/2025

📣 AGGIORNAMENTO

Ci scusiamo per il disguido tecnico.

📍Abbiamo attivato un nuovo link di accesso.

LA RIVISTA DI PSICOLOGIA ANALITICA organizza

LA PSICHE POLITICA - CURA DELL'ANIMA E PASSIONE SOCIALE
Un incontro e un dibattito con Andrew Samuels
LEADERSHIP, DISUGUAGLIANZA, PROMISCUITÀ E UN PUNTO DI VISTA ISLAMICO SUL CONFLITTO GLOBALE

🗓️ Sabato 12 Aprile, ore 8,45-13,30

📍Auditorium dell’Ara Pacis in Roma.

Accessibile liberamente e fino ad esaurimento posti anche mediante collegamento Zoom:

https://us06web.zoom.us/j/89706408915?pwd=EMillTyG66rPt7bRBjl44ljkBcHWbe.1 – Access Code 223755

📢 attenzione : il LINK zoom sopra pubblicato sostituisce il precedende.

⚠️ La Redazione lo ha sostituito al fine di assicurare agli utenti di usufruire della traduzione automatica in tempo reale con sottotitoli nella lingua prescelta.

Luigi Zoja ricorda Eugenio Borgna.“Eugenio Borgna è morto a 94 anni. Per ricordarlo, non a caso ho sfilato dagli scaffal...
08/12/2024

Luigi Zoja ricorda Eugenio Borgna.

“Eugenio Borgna è morto a 94 anni. Per ricordarlo, non a caso ho sfilato dagli scaffali l’oggetto più vecchio. Un contenitore con le lettere cartacee scambiate dall’inizio di una, per me, seconda vita: quella della psicanalisi, iniziata allo Jung Institut di Zurigo. L’iperfascicolo comincia da corrispondenze con giganti che dovrebbero sostenere sulle loro spalle la nostra insostenibile postmodernità: autori mitici ai quali si scriveva su carta e che rispondevano su carta, come se in quei tempi si potesse ancora prendere foglio, penna, busta, francobollo. Il mito rispondeva, leccava il francobollo e spediva. Come se i tempi fossero quelli di Esiodo, e i soggetti restassero quelli dell’Olimpo: che in fondo non è una montagna così alta, solo una di quelle dove lo stesso professor Borgna spingeva le sue passeggiate. Il cielo e la terra quasi si toccavano, gli dêi scendevano tra noi e, come ha detto Schiller, si presentavano insieme, mai da soli. Quando, giovane analista insicuro, assunsi la presidenza della nostra associazione di professionisti, suddivisa a un dipresso come lo è la Siria, pensai a iniziative che accendessero unanimità, come la nomina di Soci Onorari. Fu scontato che in cima alla lista ci fosse Eugenio Borgna. Da allora, 40 anni fa, sono rimasto con lui in rapporto, non frequente ma costante. Lo si invitava a parlare all’associazione. Veniva e strappava applausi ai giovani e agli anziani, malgrado la sua dizione presentasse qualche problema: da persona sommamente schiva non si era mai adattato davvero al pubblico adorante, la grande, convinta emozione con cui si esprimeva comportava una punta di balbuzie. Mi sono limitato a chiedergli di presentare - lui piemontese - i miei libri al sontuoso Circolo Lettori di Torino. Ringraziando, acconsentiva, accendeva entusiasmi convincendo il pubblico a leggerli con profondità, come faceva lui. Soprattutto, mi faceva arrossire quando lodava la mia “generosità” di autore che dona, a chi legge, cultura e piacevolezza. Non si accorgeva - mi permetto di commentare ora - che queste sue lodi erano ciò che la psicoanalisi chiama “proiezione”: attribuiva a me, e a molti interlocutori, una sterminata generosità che era in lui. A fine evento, si scendeva nel ristorante del seminterrato: dove, mentre gli editori ed io ci satollavamo di brasati e barolo, sorseggiava minerale e masticava verdure. Malgrado in questo modo la sua cena durasse cinque minuti, insisteva per restare a tavola con gli altri. Poi prendevamo un treno verso Milano e lui scendeva a Novara, metà tragitto, con un ondeggiare delicato della mano.
Quando pubblicava qualcosa, lo leggevo, lo commentavo ringraziandolo. Per la differenza di età e, in ogni senso, di statura, non riuscivo a farne una corrispondenza simmetrica. Sebbene mettessi sempre il suo nome in cima alla lista di copie-omaggio che l’editore invia, il professor Borgna era fulmineo. Anche quando gli ho spedito degli obici da 500 pagine, mi batteva sul tempo. Si era già procurato il volume, lo aveva già letto e studiato, mi mandava su carta i suoi commenti. Ringraziava per la copia-omaggio e diceva che gli era gradita anche se aveva già il libro: voleva regalarne ad amici.
Questo era Eugenio Borgna, uomo profondamente colto e profondamente cristiano nella sua umiltà. Tutto questo diceva, su fogli di carta scritti a mano con grandi caratteri, lettere lunghe perché i problemi di vista lo obbligavano a distanziare le righe, rendendole alte come la sua persona, fisica e morale. Solo qualche volta ci si sentiva al telefono, e solo negli ultimi anni una parte della corrispondenza si è spostata dalla carta al computer. I suoi libri stanno in felice equilibrio tra l’espressione - non tanto clinica quanto umana - della mente che soffre e il vero flusso poetico.
Il 2024 sarà uno spartiacque nella non banale storia della nostra psichiatria.
Si è celebrato il centenario della nascita di Franco Basaglia: nome un tempo innalzato per l’innovazione politica oltre che psichiatrica. L’occasione importante è stata in parte perduta perché, purtroppo, era “di moda” e ora non lo è più. Ho avuto il privilegio di dibattere con Marco Bellocchio il suo epocale documentario "Matti da slegare” (1975), epopea della istituzione basagliana: ma avrebbe meritato una ricorrenza nazionale e un posto d'onore nei programmi Rai. Ora il ’24 resterà legato anche alla scomparsa di Borgna, che era invece un gigante silenzioso. Basaglia “aprì i manicomi”: però anche quello diretto dal suo quasi coetaneo novarese venne “aperto”, in tanti sensi e con poco clamore.
Il fatto che Borgna sia passato a un altro mondo rende l’al di là meno temibile. Chi lo ha conosciuto sa che da lì continua a guardarci, con i suoi occhi miopi che vedono molto lontano.

(L. Zoja, 07/12/24)

📣 AAVV, Cosa sta succedendo qui? Cronache e tragedie dal presente, Rivista di psicologia analitica 110/24🗓️ Sabato  16 n...
15/11/2024

📣 AAVV, Cosa sta succedendo qui? Cronache e tragedie dal presente, Rivista di psicologia analitica 110/24

🗓️ Sabato 16 novembre 2024

📍 14.30-15.30 Guerra. E pace? – con Susanna Carbone, analista biografica a orientamento filosofico, Stefano Carta, direttore della Rivista di Psicologia Analitica, Angelo Malinconico, psichiatra e psicologo analista.

«Pensa che nel mondo tutte le cose esistono a due a due e ognuna ha il suo contrapposto affinché possa distinguersi, e se vicino all’una non fosse l’altra, non sarebbe nessuna delle due», scrive Thomas Mann.

Guerra dunque e pace. Eppure il praticare la pace sembra molto più impervio che l’agire la guerra.
L’ultimo numero della Rivista “Cosa sta succedendo qui? Cronache e tragedie dal presente” propone sguardi critici e riflessivi sugli odierni scenari di guerra intesa come generale e ricorsiva dinamica di irrigidimento identitario e negazione dell’altro come soggetto. E tuttavia proprio il riconoscimento di tale dinamica apre a quelle “utopie della realtà” che possono restituire senso e valore all’esercizio della pace, intrapsichica, interpersonale e sociale.

Per partecipare in presenza: Philo - Pratiche filosofiche, via Piranesi, 12, Milano.

💻 Per partecipare in diretta streaming su Zoom: https://us02web.zoom.us/j/84110254165 - ID 84110254165

🤗 Accesso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili

Indirizzo

Rome
00184

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