19/09/2025
"C'era dentro al gruppo una comunicazione enorme. recentemente ho rivisto dei filmati che hanno ancora oggi grande forza; quando salivamo sul palco c'eravamo davvero, eravamo dei rocchettari della musica popolare. Una delle prime uscite che facemmo fu alla prima edizione del festival di Re N**o, a Zerbo, dove la gente non si aspettava di sentire la musica tradizionale, ma suoni elettronici e rock progressivo. Quella performance fu per noi molto importante: avemmo, oltre al grande consenso del pubblico, il riconoscimento da parte dell'ambiente della musica popolare".
Il prossimo venerdì, alle ore 18, per il ROVIANO ZOE FEST, presso la Biblioteca Comunale, sarà presentato il volume "Riprendiamoci la musica! Dal folk alla world music: il percorso artistico del Canzoniere del Lazio (Iacobelli Editore)", la prima monografia che recupera e storicizza l’esperienza del Canzoniere del Lazio, il mitico gruppo musicale che, dal 1972 al 1978, partendo dalla musica tradizionale popolare, arrivò a concepire quel sound etnico che, solo parecchi anni dopo, fu commercializzato come World Music. Il volume racconta, incrociando approfondite interviste ai protagonisti, l’esperienza artistica del Canzoniere, che prende vita dalle voci di tutti i membri che negli anni hanno fatto parte del gruppo. La narrazione è arricchita da numerosi articoli e recensioni estratti da quotidiani e riviste dell’epoca che, insieme alle testimonianze dirette, tracciano il profilo di un’intensa stagione socioculturale, quella degli anni Settanta, quando la parola “rivoluzione” non era solo un “essere contro” ma anche un andare “oltre la forma”, per esplorare territori sconosciuti.
L’autore Gerardo Casiello è un musicista campano, compositore di colonne sonore per cortometraggi, documentari, reportage, spettacoli teatrali e mostre (ad esempio, al fianco di Sergio Cammariere e Elio e le Storie Tese, per il film “Il sole dei cattivi”). Il suo primo album “Contrada Casiello” è stato finalista dell’edizione 2010 del Premio Tenco nella sezione “Opera Prima” e votato “disco della settimana” nella trasmissione “Fahrenheit” (seconda settimana di dicembre 2009) di RAI Radio Tre.