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Poco distante da Barcellona, una piccola cittadina della regione Maresme dal tipico clima mediterraneo accoglie una abit...
20/11/2025

Poco distante da Barcellona, una piccola cittadina della regione Maresme dal tipico clima mediterraneo accoglie una abitazione per una famiglia di quattro persone, progettata secondo i criteri Passivhaus . Be House, questo il nome della casa, è un edificio compatto, ben orientato e con una buona capacità di captazione solare e il suo involucro è ben isolato e impermeabile all’aria.

In estate un portico a sud protegge la zona giorno della casa dal sole permettendo una piacevole ventilazione incrociata. Al primo piano, ogni camera ha un terrazzo e una scala esterna porta direttamente al tetto giardino con vista sulle montagne e sul Mare Mediterraneo. A esclusione del piano interrato, tutta la struttura è in legno (a telaio e prefabbricata); in legno sono anche i solai e il rivestimento della facciata in listelli di pino termotrattati.

Una VMC gestisce il ricambio d’aria in inverno e nelle stagioni intermedie, mentre in estate l’edificio diventa permeabile e la VMC è spenta. Una p***a di calore produce l’acqua calda sanitaria e, durante il normale funzionamento, fornisce acqua calda e fredda alle batterie di post-trattamento collegate al sistema di ventilazione. L’impianto fotovoltaico sulla copertura con batterie di accumulo rende completamente la casa energeticamente autonoma.
Project© by SUMO Arquitectes
Photos© by Aitor Estévez Olaizola

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In un’ampia area del centro di Andalo, la presenza di uno spazio verde esteso e insolito nel fitto tessuto urbano del pa...
13/11/2025

In un’ampia area del centro di Andalo, la presenza di uno spazio verde esteso e insolito nel fitto tessuto urbano del paese, ha offerto l’occasione per riflessioni architettoniche più articolate e per un progetto dal carattere inedito. Intuendo le potenzialità del luogo, la committenza infatti non si è limitata a richiedere la realizzazione di una ventina di appartamenti, ma espresso il desiderio di dar vita a un frammento di paesaggio.

La volumetria originaria, prima concentrata in un unico edificio imponente, è stata pertanto ridistribuita in tre corpi di fabbrica, collegati tra loro da un’autorimessa interrata. I nuovi fabbricati si organizzano come un micro-villaggio fortemente interconnesso, collocato in un’area isolata ma centrale e ispirato al modello dei Masi storici, che caratterizzano il centro di Andalo.

I volumi del cosiddetto “Nuovo Maso” sono disposti in modo sfalsato sia in pianta sia in altezza, a seguire l’andamento naturale del terreno, garantendo la migliore esposizione possibile. I tre edifici, dal cuore strutturale in legno, ospitano appartamenti di varie dimensioni, pensati per essere facilmente accorpati o suddivisi in base alle diverse esigenze.
Project© BosettiArch – arch. Fabrizio Bosetti, Arch. Laura Gusmerotti di STp
Photos© Fedrizzi

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Sita sulle verdi alture vicentine, C House si presenta nascondendo la sua anima all’esterno, per svelare poi la dirompen...
06/11/2025

Sita sulle verdi alture vicentine, C House si presenta nascondendo la sua anima all’esterno, per svelare poi la dirompente semplicità della sua essenza interna. La casa prende infatti origine dalla particolare orografia del terreno e, passo dopo passo, accompagna il visitatore in una continua scoperta di scorci suggestivi, volumi netti e spazi intimi, in un climax di emozioni, dove il tempo, la luce e l’ombra diventano elementi tangibili dell’architettura.

Alla villa, realizzata sul ciglio più alto della collina, si accede da una quota più bassa rispetto al piano abitato, attraverso un percorso pedonale, segnalato da una scalinata quasi nascosta e protetta da ampie fioriere, accompagna all’entrata principale, situata a nord-ovest. L’intero volume dell’abitazione - un segno bianco, orizzontale e basso - è proiettato verso il paesaggio. Un grande aggetto si protende sulla valle, definendo una profonda ombra e filtrando la luce entrante dalle ampissime vetrate. All’interno, un lungo cannocchiale inquadra e anticipa la visuale sui dintorni, lasciando libero lo sguardo oltre le vetrate e il portico.

L’abitazione presenta una struttura in pannelli strutturali X-lam massicci a 5 strati con pareti perimetrali isolate esternamente con pannelli rigidi in fibra di legno ad alta densità e internamente con fibra di legno morbida. Le finiture esterne sono a intonaco e in doghe orizzontali in corrispondenza del patio esterno. La grande copertura piana, il cui aggetto rappresenta il segno architettonico distintivo di tutto il progetto, è anch’essa costituita da pannelli X-lam a 5 strati, coibentata da un doppio strato di fibra di legno ad alta densità.
Project© by SPAZIO arch. Andrea Maserati arch, Caterina Driutti
Photos© by Massimo Crivellari

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Dalla rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Firenze e in particolare dalla riqualificazione dell’ex polveriera d...
30/10/2025

Dalla rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Firenze e in particolare dalla riqualificazione dell’ex polveriera di via Tartini, nasce un Nido d’infanzia che ha permesso a una parte della città di riappropriarsi di uno spazio abbandonato e poco sicuro per la comunità.

Il progetto ha previsto innanzi tutto il posizionamento di un elemento connettivo, costituito da un giardino pubblico che diviene luogo dello stare e dell’attraversare. In questo contesto si inserisce il Nido d’infanzia, che è pensato come un dispositivo capace di ottimizzare gli spazi e le sue funzioni interne e dove lo spazio può essere definito come terzo educatore insieme ai genitori e agli insegnanti. Esso diviene inoltre un luogo catalizzatore per il territorio, quale luogo di cultura e innovazione, e simbolo di ecosostenibilità, in quanto rispettoso della Natura.

Compositivamente l’edificio presenta un solo livello fuori terra e si configura secondo un impianto a doppia corte; ogni Nido è costituito da tre sezioni, composte da aula, sala sonno e servizi igienici, nonché da tre atelier per le attività speciali. Dal punto di vista costruttivo, il fabbricato è stato realizzato in legno in Platform frame e X-lam e, grazie alle strategie bioclimatiche, a materiali dall’alto livello prestazionale e a soluzioni impiantistiche efficienti, il Nido d’infanzia ha raggiunto lo standard energetico nZEB e ha ottenuto la certificazione di sostenibilità LEED Platinum.

Project© Aut Architettura
Photos© Fibbi Photographer studio

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Nelle adiacenze del centro storico di Monselice sorge la nuova sede di Italgas in Veneto, un progetto che ha dapprima pr...
23/10/2025

Nelle adiacenze del centro storico di Monselice sorge la nuova sede di Italgas in Veneto, un progetto che ha dapprima previsto la riqualificazione dell’intero lotto e la demolizione dei manufatti esistenti e successivamente la costruzione di due nuovi manufatti (uffici e magazzino) che differiscono dai primi per sagoma, volume e posizione. La proposta progettuale è stata infatti basata sulla ridefinizione degli spazi aziendali secondo un’impronta contemporanea, sostenibile e funzionale.

Il blocco uffici è concepito come una sovrapposizione di due volumi rettangolari che si incrociano, una disposizione che può essere intesa come una rotazione a 90° del volume superiore e che conferisce un aspetto iconico all’edificio, generando al contempo due spazi accessori estremamente importanti: una grande terrazza al primo piano e un ampio aggetto di 16 metri che, con appoggio puntuale in c.a. su una struttura a V, funge da tettoia per l’ingresso principale.

La nuova sede è progettata con attenzione alla sostenibilità. La struttura, i solai e le pareti esterne sono stati realizzati infatti con una struttura che unisce legno ed elementi in acciaio, un accorgimento che non solo rende l’edificio più leggero ed elastico, ma ha anche permesso di ridurre i tempi di costruzione e l’impatto ambientale. L’edificio è certificato in Classe A1, grazie anche all’efficienza termica dell’involucro, all’impianto fotovoltaico e ai sistemi avanzati per il controllo energetico.
Project© and Photos© CMR - Massimo Roj Architects

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In posizione panoramica e dominante, con vista aperta sul maestoso Monte Sabiona e il suo antico monastero, il complesso...
16/10/2025

In posizione panoramica e dominante, con vista aperta sul maestoso Monte Sabiona e il suo antico monastero, il complesso esistente dell’Ansitz Gamp Camping Hotel è stato ampliato con un progetto architettonico sensibile e accurato. Con l’obiettivo di soddisfare le crescenti esigenze qualitative degli ospiti, i committenti hanno sviluppato un nuovo concetto turistico che interpreta il luogo come una “seconda casa”: uno uno spazio di familiarità, protezione, libertà e rigenerazione.

Il nuovo insieme architettonico è costituito da sei chalet compatti a due piani e rialzati su pilastri e inseriti nella ripida topografia di un versante boschivo, orientato a nord-ovest. Gli edifici si dispongono sfalsati lungo l’andamento naturale del terreno con accesso posteriore da un sentiero che garantisce massima privacy e tranquillità. Dalla parte opposta ampie aperture vetrate e logge incorniciate si aprono invece verso il paesaggio, creano nuove prospettive privilegiate sul paesaggio che lo circonda.

Gli chalet seguono la tipologia classica del tetto a due falde e sono stati prefabbricati con tecnologia in legno. Per la costruzione sono stati scelti materiali locali e durevoli; legno di larice spazzolato e scolorito dal sole, pietra naturale e metallo scuro verniciato conferiscono agli edifici un’eleganza sobria. La struttura lignea si estende senza soluzione di continuità dalla facciata al tetto, conferendo ai corpi edilizi un aspetto armonioso. Le finestre con telaio in legno e le sottili ringhiere metalliche si inseriscono naturalmente nel contesto.
Project© by arch. Stefan Gamper – Stefan Gamper Architekt WOLF Haus
Photos© by Oliver Jaist

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Passeggiando nella foresta di Tarvisio, ci si può imbattere in una piccola casa sull’albero o, meglio, in una casa tra g...
09/10/2025

Passeggiando nella foresta di Tarvisio, ci si può imbattere in una piccola casa sull’albero o, meglio, in una casa tra gli alberi, che assomiglia a un pino stilizzato da cui l’edificio prende il nome. In realtà, Il Pino è un’unità ricettiva, nata per creare esperienze uniche nella natura attraverso uno stile di vita ecologico e in armonia con la Natura.

La struttura si sviluppa su tre livelli per offrire momenti e interazioni con la foresta circostante e le Alpi: è intima e protetta dai rami alla base, rilassata e meditativa tra le foglie al primo piano e mozzafiato sopra le cime degli alberi all’ultimo piano. La superficie della casa si estende in verticale, anziché in orizzontale per ridurre l’impronta a terra dell’unità, minimizzare il numero di alberi abbattuti e ridurre riduce il più possibile il consumo di suolo.

Il Pino è interamente realizzato in legno con una struttura portante in abete isolata in fibra di legno. Anche la facciata e le cornici di finestre e porte, gli interni sono in abete. La copertura è costituita da tre falde identiche inclinate a 60°, sovrapposte l’una sull’altra. In pianta, ogni piano è arretrato rispetto a quello sottostante, lasciando spazio al tetto. Per confondersi tra alberi, la facciata è stata trattata con ferrite, un metodo antico, naturale ed economico che consente di invecchiare e proteggere il larice.
Project© Beltrame
Photos© by Widespace Studio - Matteo De Bernardini

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Immersi in un’atmosfera di sottobosco creata dalla luce naturale che filtra attraverso la struttura, Pavillon Jardins so...
02/10/2025

Immersi in un’atmosfera di sottobosco creata dalla luce naturale che filtra attraverso la struttura, Pavillon Jardins sono la nuova sede operativa dei team che gestiscono il Parco e la Grande Halle de la Villette. L’EPPGHV ha voluto infatti costruire un edificio che fornisse ai suoi dipendenti un luogo di lavoro più efficiente poiché i 9 edifici prefabbricati nella Cité Jardin, costruiti nel 1982, erano infatti in avanzato stato di degrado. L’intervento ha restituito inoltre al pubblico un importante spazio verde in questo luogo urbano.

Il nuovo edificio segue le orme del masterplan del Parc de la Villette e delle Folies, sviluppato dall’architetto Bernard Tschumi del 1982, e si fonda sull’idea di una struttura adattabile, dove usi lavorativi e realizzazione di eventi plasmano congiuntamente l’identità del luogo e dove la natura si fonde con l’architettura in uno spazio condiviso. Pavillon Jardins è organizzato su due livelli attorno a un atrio centrale che ospita una scala-gradoni per presentazioni di progetti, conferenze e incontri informali ed è concepito come “campo base” per 155 postazioni di lavoro su una superficie di 3.000 mq.

Il suo design prevede due strutture interconnesse: una in cemento, scelto per la sua resistenza e inerzia, l’altra in legno, materiale ben noto per la sua leggerezza e il basso impatto ambientale. L’ossatura di entrambe le tecnologie costruttive è a telaio, con campate di 12 metri che liberano gli spazi interni. La sua geometria variabile è dunque in continua evoluzione e può adattarsi a qualsiasi progetto da ospitare.
Project© Atelier du Pont Architectes
Photos© Broyez, Delangle

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https://www.edicomstore.it/vetrina/legnoarchitettura-54/

Destinata alla micro-ricettività immersa nella natura, Waldenhouse è una casa sull’albero, concepita come unione tra un ...
25/09/2025

Destinata alla micro-ricettività immersa nella natura, Waldenhouse è una casa sull’albero, concepita come unione tra un deck panoramico privato e una cabina protesa verso la dorsale appenninica del Monte Vettore. La configurazione degli elementi che compongono la struttura è asimmetrica, segue una disposizione fillo-tattica ed è inoltre mutuata dal modo efficiente che le piante si sviluppano per orientare al meglio le loro foglie, cosicché sia garantito il massimo sfruttamento delle risorse naturali autoctone.

Il piccolo edificio è un “contenitore di esperienze” unico, una macchina tecnologica perfetta che fa ricorso a strategie compositive semplici e flessibili, non solo minimaliste, ma funzionali e attente alla forma. L’interno della cabina è pensato come uno scrigno in legno, uno spazio molto fluido che consente di passare dalla zona notte/relax panoramica frontale alla zona living centrale.

In Waldenhouse quindi l’uso di materiali vivi in continua evoluzione e trasformazione, come il legno della struttura e delle finiture, fanno parte dei cicli del mondo naturale. Il fabbricato pone attenzione alle performances e alle capacità di adattamento alle variazioni delle condizioni ambientali. La cabin è infatti in dinamico equilibrio tra le differenze termiche dell’ecosistema ospitante e il necessario comfort indoor. L’involucro è realizzato per sfruttare nel modo migliore le risorse naturali del luogo quali l’esposizione solare, l’orientamento rispetto ai venti dominanti e l’ombreggiamento naturale della quercia.
Project© Scoglio NEST
Photos© by Francesco Rampi-Waldenhouse

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Situata accanto alla stazione ferroviaria di Sacile e dotata di un vasto piazzale esterno ricoperto di lastre, una vecch...
18/09/2025

Situata accanto alla stazione ferroviaria di Sacile e dotata di un vasto piazzale esterno ricoperto di lastre, una vecchia marmeria abbandonata è apparsa fin dal primo sopralluogo un ambito ideale di sperimentazione. La riqualificazione di questo ex edificio industriale e la sua trasformazione in polo direzionale non è stata una scelta casuale e ha risposto al preciso obiettivo di riutilizzo del patrimonio industriale dismesso come strategia di rigenerazione urbana. Così si è realizzato uno spazio di lavoro contemporaneo, dove scambio e condivisione sono i suoi elementi fondanti.

L’obiettivo principale del progetto di riqualificazione è stato l’impiego di soluzioni innovative, sostenibili e flessibili che hanno consentito di riutilizzare il patrimonio industriale esistente e di offrire nuove prospettive di rigenerazione territoriale. Protetti dalla grande tettoia dell’edificio esistente, oggi nell’ex Marmeria trovano infatti posto 12 moduli direzionali indipendenti, un polo uffici realizzato con pannelli prefabbricati in X-lam. In questo modo, un nuovo edificio è stato creato all’interno di quello preesistente, seguendo il principio delle scatole cinesi.

La Marmeria è la best practice di BOXinBOX, un piano strategico e di ricerca per la riconversione del patrimonio industriale dismesso in micro-comunità sostenibili, finanziato dal programma “iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem” e sostenuto inoltre dal PNRR.
Project Architetti
Photos

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Una casa nasce dalla visione della sostenibilità del progettista e dalla necessità dei committenti di costruire un edifi...
11/09/2025

Una casa nasce dalla visione della sostenibilità del progettista e dalla necessità dei committenti di costruire un edificio di qualità, rispondendo alle esigenze dell’abitare contemporaneo e garantendo il massimo benessere interno ed esterno. Un’architettura di qualità e bellezza è creata infatti dall’equilibrio che si instaura tra sostenibilità ambientale, economica e sociale, ricercando e dando vita caratteri tipici della realtà materiale e sensoriale del sito di progetto.

Le idee progettuali della casa hanno preso dunque le mosse dalla lettura critica del luogo. In particolare dalle sue peculiarità vernacolari e dallo studio degli elementi naturali che lo contraddistinguono. La luce del sole e della luna, i venti dominanti, la pioggia sono pertanto alcuni elementi base del progetto, come anche l’analisi della luce naturale in ore diverse e nelle diverse stagioni. Elementi specifici proteggono gli spazi interni dall’irraggiamento in estate e al tempo stesso assicurano il massimo apporto solare in inverno, riducendo al minimo i consumi energetici.

Il legno, elemento naturale, è il filo conduttore di tutto il progetto. L’abitazione contemporanea, disposta su due livelli e dotata di tutti gli spazi necessari per una giovane famiglia, è stata realizzata in X-lam. Una grande apertura mette in relazione continua l’interno con l’esterno, immergendo gli ambienti della casa nel giardino. Estrema cura è stata posta alla progettazione di tutti i dettagli come, as esempio, il disegno della posa della pavimentazione.
Project by Atelier Federico Bertolo
Photos by Federico Bertolo e Alberto Sinigaglia

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Perfetto esempio di una nuova cultura dell’abitare urbano che riusa dell’esistente senza consumare suolo, Casa F nasce d...
04/09/2025

Perfetto esempio di una nuova cultura dell’abitare urbano che riusa dell’esistente senza consumare suolo, Casa F nasce dalla naturale evoluzione nel tempo dei bisogni abitativi e relazionali di una famiglia che necessitava di riqualificare la propria abitazione. Oltre al recupero dell’edificio esistente, di cui sono state migliorate prestazioni ed estetica, è stato realizzato un ampliamento; l’intervento ha permesso di rendere gli spazi più funzionali, idonei alle necessità attuali e a garanzia di privacy, autonomia e condivisione.

La riqualificazione del fabbricato è stata dunque una combinazione di articolate operazioni che hanno riguardato la rimozione selettiva di partizioni interne e delle finiture ed interventi di consolidamento strutturale. Sul lato nord-ovest è stato inserito un nuovo corpo edilizio, un piccolo ampliamento che accoglie gli spazi di servizio sormontati da una terrazza coperta. La vera trasformazione, tuttavia, si è compiuta nella parte sommitale, dove la riprogettazione formale e costruttiva del tetto ha dato vita a un nuovo volume abitabile, perfettamente integrato con l’impianto esistente e realizzato in pannelli CLT.

Tale tecnologia è stata scelta per le sue elevate prestazioni meccaniche, la leggerezza strutturale e la rapidità di posa. Il nuovo livello ospita oggi la zona notte, in ambienti a piena altezza. Essi sono illuminati naturalmente e ad elevate prestazioni energetiche.
Project© by ARTI Studio di STP
Photos© Fedrizzi

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Indirizzo

Ronchi Dei Legionari

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 18:00
Martedì 08:30 - 18:00
Mercoledì 08:30 - 18:00
Giovedì 08:30 - 18:00
Venerdì 08:30 - 18:00

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