Studio Uno SGL

Studio Uno SGL L'inserto d'informazione locale di San Giovanni Lupatoto della Testata giornalistica May Day News.

28/10/2025

“Resistere Veneto” e il silenzio calcolato: perché Szumski merita di essere ascoltato
In vista delle elezioni regionali del Veneto del 23-24 novembre 2025, si parla molto di partiti, poco di persone. E ancora meno di quelle liste che, senza apparati né padrini, hanno dovuto sudarsi ogni firma. Una di queste è “Resistere Veneto”, con candidato presidente Riccardo Szumski.

✍️ Una lista nata dal basso, ignorata dall’alto
“Resistere Veneto” non ha goduto di scorciatoie. Ha dovuto raccogliere le firme in piena estate, tra burocrazia e indifferenza. Eppure, ce l’ha fatta. Ha presentato candidati noti per il loro radicamento territoriale e per il coraggio di posizioni scomode: da Szumski, medico e già sindaco di Santa Lucia di Piave, a Loris Mazzorato, ex sindaco di Resana, fino a Giovanni Bernardelli, ex leghista coneglianese.

Eppure, la quasi totalità dei media locali e nazionali li ignora. Nessuna intervista, nessun confronto, nessuna analisi. Come se non esistessero.

🧱 Il trattamento del silenzio: una strategia già vista
Chi scrive queste righe conosce bene questo meccanismo. Durante le scorse Amministrative, anche la mia candidatura è stata sistematicamente esclusa dalla narrazione ufficiale. Nonostante il lavoro sul campo, le proposte concrete, il coinvolgimento diretto dei cittadini, i giornali locali hanno scelto il silenzio.

Oggi vedo lo stesso copione applicato a Szumski. E trovo doveroso rompere questo silenzio. Non per simpatia personale, ma per coerenza democratica.

📵 Quando l’informazione seleziona chi esiste
Non si tratta solo di censura. Si tratta di una selezione preventiva dell’agibilità politica. Se non sei allineato, se non hai sponsor, se non rientri nei binari del consenso, non esisti. Non importa quante firme raccogli, quante persone coinvolgi, quante proposte porti.

Eppure, “Resistere Veneto” esiste. E porta con sé una voce che merita di essere ascoltata, anche solo per rispetto verso chi ha firmato, verso chi si candida, verso chi crede ancora che la politica sia partecipazione e non solo spettacolo.

🔍 Perché parlarne è un dovere
Perché la democrazia non è solo voto, ma anche accesso all’informazione.

Perché ignorare una candidatura è una forma di censura indiretta, che impoverisce il dibattito e tradisce il pluralismo.

📣 Un invito alla cittadinanza
Chiunque creda nella partecipazione, nella trasparenza e nel diritto di ogni voce a essere ascoltata, dovrebbe conoscere e valutare la proposta di “Resistere Veneto”. Non per adesione automatica, ma per rispetto democratico.

E se i media tacciono, tocca a noi rompere il silenzio. Condividendo, discutendo, informando. Perché ogni firma raccolta da Szumski e dai suoi è un atto di resistenza civile. E ogni cittadino informato è un argine contro l’omologazione.

La censura va combattuta sempre e ovunque

30/07/2025

Negli ultimi anni, a San Giovanni Lupatoto sembra che il fermento amministrativo sia diventato sport nazionale. Tra piani urbanistici che promettono rivoluzioni e iniziative culturali che dovrebbero “rilanciare il senso di comunità”, l’amministrazione comunale non ha certo lesinato in dichiarazioni pubbliche, slogan e promesse dal sapore strategico. Tuttavia, al di là dei comunicati stampa entusiastici e dei rendering scintillanti, alcuni cittadini hanno iniziato a chiedersi: “Ma tutto questo, si vede davvero?”
L’analisi di progetti, delibere e interventi racconta una storia più sfumata: emergono criticità operative, discrepanze tra annuncio e realtà, e una crescente domanda di trasparenza da parte della cittadinanza, che vorrebbe partecipare non solo come spettatore, ma anche come protagonista del futuro del proprio territorio.
Questo articolo non pretende di dare risposte definitive, ma offre una panoramica sui temi più caldi del dibattito locale, con uno sguardo civico e — concedetecelo — un pizzico di sano realismo ironico.

📰San Giovanni Lupatoto: Tra Narrazioni Ufficiali e Dubbi Amministrativi

SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR) – Da oltre un decennio alla guida del Comune, il sindaco Attilio Gastaldello ha disegnato per la città un percorso fatto di opere, riqualificazioni e premi istituzionali. Ma dietro alle parole chiave come “sostenibilità”, “crescita culturale” e “zero consumo di suolo” emergono tensioni, contraddizioni e promesse rimaste sulla carta.
Urbanistica, il nodo delle volumetrie
I progetti Saifecs ed ex Ricamificio, presentati come interventi a beneficio della comunità, risultano in realtà carichi di nuova edificazione (oltre 113.000 mc complessivi). L'opposizione parla apertamente di speculazione edilizia, mentre cittadini segnalano l’assenza di assemblee pubbliche e di un confronto trasparente. A pesare, anche la non realizzazione della “Fabbrica delle Idee”, promossa in convenzione e mai attuata.

Polo Logistico: Legambiente accusa
Il progetto Campagnola, definito dal sindaco “esempio virtuoso”, ha ricevuto parere negativo dall’ARPAV nel 2022. La realizzazione su un’area di risorgive ha destato allarme tra le associazioni ambientaliste, che parlano di devastazione del territorio e aumento del traffico. Le opere compensative promesse non risultano ancora documentate.

ESA-Com e TARI: nuove gestioni, vecchie perplessità
Dal 2023 ESA-Com gestisce la raccolta differenziata e il verde urbano. Parallelamente, l’adozione della TARI sperimentale per il 2025 ha provocato dubbi tra i cittadini, soprattutto per la scarsa comunicazione sul nuovo sistema di calcolo basato su svuotamenti individuali. Nessuna assemblea pubblica è stata promossa prima della sua attivazione.

Sport, fra collaborazioni e disparità
Nel panorama sportivo locale emergono favoritismi e collaborazioni privilegiate: l’A.C. Lupatoto 1912 ha stretti rapporti con una società privata, IFA Verona SSD, mentre altre associazioni lamentano disparità nell’accesso a impianti e fondi comunali. Anche nel tennis, mancano dati su contributi ricevuti e convenzioni in essere.

Commercio: il centro si svuota
Mentre il Comune autorizza nuove medie strutture in periferia, i negozi del centro storico segnalano una progressiva desertificazione. Le promesse di rilancio urbano non si sono tradotte in piani concreti. I bandi pubblici per contributi economici sono rari e poco pubblicizzati.

Cultura e turismo: grandi titoli, pochi riscontri
Il riconoscimento come “Città Veneta della Cultura 2024” premia il lavoro di promozione locale, ma alcune iniziative culturali restano incompiute. Il portale Visit San Giovanni Lupatoto, pur lanciato in p***a magna, è ancora parziale e non disponibile in più lingue. Mancano inoltre dati sull’afflusso turistico e sulle ricadute economiche reali.

Verso una cittadinanza più informata
A fronte di dichiarazioni ufficiali che parlano di inclusione, sostenibilità e partecipazione, i fatti raccontano una realtà più opaca. Numerose associazioni chiedono trasparenza nei contributi, criteri chiari per la concessione degli spazi pubblici e coinvolgimento reale nei processi decisionali.
Se questo modello amministrativo rappresenta davvero l’interesse comune, lo diranno le prossime scelte e, forse, i cittadini stessi.

Sport, collaborazioni e disparità percepite
Nel panorama sportivo locale emergono percezioni di disparità nell’accesso agli impianti e ai contributi comunali. Alcune associazioni lamentano criteri non sempre chiari nelle assegnazioni, mentre realtà come l’A.C. San Giovanni Lupatoto 1912 mantengono rapporti consolidati con società sportive private, suscitando interrogativi su trasparenza e uniformità di trattamento.

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