Eugenio Chiara

Eugenio Chiara Creator e community manager, esperto di digital marketing e social network.

25/10/2025

I complimenti al barista di ☕️
Avrà gradito?

24/10/2025

, tributo euscemio.
Una maschera morbida morbida.

23/10/2025

Hai mai assaggiato il panino del MC?

Il ricordo di primi pomeriggi infiniti a cullarti, senza riuscire ad addormentarti.Quanto passa velocemente il tempo e c...
10/10/2025

Il ricordo di primi pomeriggi infiniti a cullarti, senza riuscire ad addormentarti.

Quanto passa velocemente il tempo e cosa darei per tornare, anche solo per un attimo, indietro a quei momenti.

That’s what it takes to say, “good night”Sometimes, I wrap my head around it allAnd it makes perfect sense.Capolavoro da...
09/10/2025

That’s what it takes to say, “good night”
Sometimes, I wrap my head around it all
And it makes perfect sense.

Capolavoro da ascoltare in loop.

Prompt:
“Ritratto di profilo laterale della persona dalla foto in input, rivolto a destra, occhi chiusi, espressione calma, su uno sfondo nero puro. Felpa semplice con cappuccio alzato e cuffie over-ear Apple color argento. Illuminazione: Dual Neon - Luce chiave ciano/turchese dalla parte anteriore destra e luce di contorno rossa vivida dal lato opposto; contrasto elevato, bagliore di contorno pronunciato, riflessi lucidi sulle cuffie, morbido effetto cinematico. Fotorealistico, leggero ritocco di bellezza, profondità di campo ridotta (F/2), minimo, senza altri elementi.”

Nuova newsletter fuori ora: “Sfidate voi stessi, nessun altro potrà salvarvi”Viviamo nell’epoca più instabile degli ulti...
25/09/2025

Nuova newsletter fuori ora:
“Sfidate voi stessi, nessun altro potrà salvarvi”

Viviamo nell’epoca più instabile degli ultimi decenni. Non esiste sicurezza: ogni incarico ha una scadenza, ogni reputazione una crepa, ogni equilibrio un punto cieco.

L’AI non è la soluzione magica. Non ci libera dai limiti, li rende più visibili.
Per questo ho scritto una riflessione che attraversa precarietà, comunicazione e futuro del lavoro indipendente.

👉 In questa newsletter trovi:

➡️ Perché la sicurezza è un’illusione (e perché va accettata)
➡️ Le 5 riflessioni sull’AI che cambiano la Content Economy
➡️ Il framework delle 5 domande da porsi subito
➡️ La figura del professional polymath: chi abita l’instabilità e la trasforma in valore
➡️ Un percorso pratico per diventare “architetti della complessità”

Leggila qui: https://open.substack.com/pub/eugeniorchiara/p/sfidate-voi-stessi-nessun-altro-potra

Il vero dono dell’AI è ricordarci che il limite è sempre stato nostro, e dunque è nostro il potere di attraversarlo.Prov...
24/09/2025

Il vero dono dell’AI è ricordarci che il limite è sempre stato nostro, e dunque è nostro il potere di attraversarlo.

Provo a scrivere la mia newsletter da 24 giorni. Ogni tentativo è stato vanificato da stati d’animo altalenanti. Poi oggi volevo litigare con Nano Banana e mi esce un’immagine simile, direttamente dai miei ricordi. Dove sono?

In un non-luogo. Dove tutto ha avuto fine. Dove tutto ha avuto inizio. Dove esistono limiti che sono sempre stati nostri e dunque dove non esiste altro modo che trovare quel potere per andare oltre.

Il 6 settembre 2025 la polizia di Londra ha arrestato 857 persone in un solo giorno. Il loro “reato”? Avere manifestato ...
24/09/2025

Il 6 settembre 2025 la polizia di Londra ha arrestato 857 persone in un solo giorno. Il loro “reato”?

Avere manifestato pacificamente contro il bando a Palestine Action.

Non è un episodio isolato: dall’entrata in vigore della proscrizione, il 5 luglio, più di 1.500 manifestanti pacifici sono stati arrestati in tutto il Regno Unito. Ad oggi, almeno 114 sono stati incriminati con accuse legate al Terrorism Act 2000. Alcuni rischiano fino a nove anni di carcere per aver organizzato una call su Zoom o alzato un cartello.

Le autorità parlano di violenza organizzata. Ma osservatori di Amnesty International, presenti sul posto, hanno documentato tutt’altro: proteste pacifiche e uso sproporzionato della forza da parte della polizia.

Per questo Amnesty ha lanciato la sua prima “Urgent Action” di sempre contro il Regno Unito, chiedendo che tutte le accuse vengano ritirate e che venga rispettato il diritto internazionale: la libertà di espressione e di protesta pacifica non possono essere trattate come terrorismo.

👉 Questo caso non riguarda solo il Regno Unito. Etichettare come “terroristi” dei cittadini che alzano un cartello significa aprire la porta a una società dove ogni voce di dissenso può essere ridotta al silenzio.

Difendere il diritto di manifestare oggi significa difendere la democrazia domani.

E come professionisti della comunicazione abbiamo la responsabilità di farlo con le nostre parole, le nostre campagne, le nostre scelte quotidiane.

Come possiamo usare la comunicazione e i social non solo per raccontare, ma per proteggere concretamente i diritti umani?

Vorrei aprire un dialogo con le organizzazioni che lavorano ogni giorno in questi contesti:👉 Quali strumenti servono dav...
22/09/2025

Vorrei aprire un dialogo con le organizzazioni che lavorano ogni giorno in questi contesti:

👉 Quali strumenti servono davvero per rafforzare la vostra azione?
👉 Che tipo di consulenza o percorso di supporto potremmo costruire insieme, per trasformare idee in strategie sostenibili?

Se lavori in un’associazione, cooperativa o ente che si occupa di bambini in condizioni di fragilità, mi piacerebbe raccogliere la tua esperienza e riflettere insieme su un modello utile e concreto.

Negli ultimi tre anni ChatGPT è passato dall’essere uno strumento per pochi curiosi a diventare un compagno quotidiano p...
19/09/2025

Negli ultimi tre anni ChatGPT è passato dall’essere uno strumento per pochi curiosi a diventare un compagno quotidiano per milioni di persone.

Sono i dati del più grande studio mai realizzato sul suo utilizzo, condotto da OpenAI insieme all’economista di Harvard David Deming. Un’analisi che ha preso in esame 1,5 milioni di conversazioni e una base di 700 milioni di utenti attivi ogni settimana.

Il primo dato che colpisce riguarda il genere. A gennaio 2024 solo il 37% degli utenti aveva nomi tipicamente femminili. A luglio 2025 la quota è salita al 52%. In meno di due anni, il gender gap si è ridotto fino a scomparire quasi del tutto.

Non meno significativa è la dinamica geografica. A maggio 2025 i tassi di crescita dell’adozione di ChatGPT nei Paesi a reddito più basso erano oltre quattro volte superiori a quelli dei Paesi a reddito più alto. Questo significa che la tecnologia non si concentra solo nei mercati ricchi, ma si diffonde con maggiore velocità proprio nelle aree che spesso restano escluse dalle grandi innovazioni.

Lo studio analizza anche come viene usato ChatGPT. I tre usi principali sono Practical Guidance (29%), Seeking Information (24%) e Writing (24%), che insieme rappresentano circa il 77-80% delle conversazioni. In termini di macro-categorie: Asking vale il 49%, Doing il 40% ed Expressing l’11%. È interessante notare come le persone non lo vedano solo come uno strumento operativo, ma sempre più come un consulente.

Un altro dato impressionante è il volume: ChatGPT processa oggi circa 2,5 miliardi di messaggi al giorno, ovvero 18 miliardi a settimana. Numeri che raccontano da soli la scala di questa rivoluzione.

Infine, la distinzione tra ambiti di utilizzo: circa il 30% delle conversazioni riguarda il lavoro, mentre il 70% appartiene alla vita personale. Due sfere entrambe in crescita, che testimoniano il doppio volto dell’IA come alleato di produttività e come supporto nella quotidianità.

In tre anni ChatGPT ha ridotto divari di genere, accelerato l’adozione nei Paesi con meno risorse e ampliato l’accesso a conoscenza e strumenti. Efficienza, innovazione tecnologica, ma anche leva concreta di equità.

Tra l’8 e il 10 settembre 2025, il Nepal ha vissuto una delle crisi politiche più gravi della sua storia recente. Tutto ...
17/09/2025

Tra l’8 e il 10 settembre 2025, il Nepal ha vissuto una delle crisi politiche più gravi della sua storia recente. Tutto è iniziato quando il governo ha imposto un divieto nazionale su oltre venti piattaforme social, tra cui Facebook, Instagram, WhatsApp e YouTube. Per la Generazione Z nepalese, cresciuta con questi strumenti come spazi di comunicazione, informazione e attivismo, la misura è stata percepita come un attacco diretto alla libertà di espressione.

In poche ore, le piazze di Kathmandu e delle principali città si sono riempite di studenti e giovani professionisti. Secondo Reuters, già l’8 settembre i primi scontri con la polizia hanno provocato almeno 19 morti e oltre 300 feriti. Nei giorni successivi, le proteste si sono estese, portando all’incendio di edifici governativi, alla chiusura temporanea dell’aeroporto internazionale e perfino a evasioni di massa dalle carceri, come riportato da The Economic Times (9 settembre 2025).

Il 9 settembre, sotto la pressione delle piazze e con il Paese in stato di assedio, il primo ministro KP Sharma Oli si è dimesso (The New York Times, 10 settembre 2025). Nonostante ciò, la mobilitazione non si è fermata: la richiesta non era più soltanto il ripristino dei social, ma un cambiamento sistemico. È in questo contesto che ha preso forza la campagna virale contro i cosiddetti “Nepo Kids”, figli dei politici accusati di vivere di privilegi in un Paese dove la disoccupazione giovanile resta altissima (CNN, 10 settembre 2025).

Il 10 settembre, l’esercito ha imposto il coprifuoco nazionale con i carri armati a presidiare le strade. Secondo le stime raccolte da The New York Times e BBC, il bilancio finale parla di oltre 25 vittime, più di 600 feriti e decine di arresti. Il governo ha infine revocato il divieto dei social, ma le richieste di riforma politica sono rimaste inevase, lasciando il Nepal in una fase di transizione fragile e incerta.

Questa vicenda ci mostra due verità: i social media sono ormai una vera infrastruttura democratica per le nuove generazioni, capaci di abbattere barriere e amplificare voci altrimenti invisibili. Ma ci ricorda anche quanto l’attivismo digitale sia vulnerabile, quando incontra repressione statale, violenza e difficoltà nel tradurre la protesta di piazza in riforme concrete.

Come sottolinea il working paper di Jyoti Koirala, Gen Z Protests and Role of Social Media in Nepal (September 8–10, 2025) (University of Cambridge, 2025), questo caso non si chiude con la caduta di un premier o con il ritorno dei social. Al contrario, apre la strada a nuove domande di ricerca: come confrontare il movimento nepalese con altre mobilitazioni giovanili nel mondo? Quali sono le esperienze vissute dai giovani manifestanti sotto repressione digitale? E quali implicazioni politiche avrà questa ondata di attivismo per la democrazia in Nepal nei prossimi anni?

Indirizzo

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San Giovanni La Punta
95037

Telefono

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Sito Web

https://eugeniochiara.gumroad.com/, https://eugeniorchiara.substack.com/

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