10/04/2024
𝘾𝙤𝙨’𝙚̀ 𝙡’𝙖𝙣𝙨𝙞𝙖 𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙥𝙪𝙤̀ 𝙘𝙤𝙡𝙥𝙞𝙧𝙚 𝙞 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙞?
L’ansia si caratterizza come un’attivazione psico-fisiologica a fronte di una paura vissuta per sé stessi o per gli altri. A livello fisico si presenta con tremore, sudorazione e battito cardiaco accelerato. Generalmente si pensa che il disturbo ansioso sia tipico dell’età adulta, ma può ve**re diagnosticato anche nel periodo adolescenziale.
Come è noto l’adolescenza è una fase critica e difficile, durante la quale ragazzi vivono molte paure e fobie. Tali situazioni sono normali quando, nonostante la fatica, i giovani riescono ad affrontare gli impegni. Diventano invece un problema se vanno a creare disagi con la quotidianità andando interferendo con lo sviluppo. Si nota quindi una diminuzione delle prestazioni scolastiche, una difficoltà nella relazioni con i pari e una difficoltà nell’interazione familiare.
L’ansia non deve sempre essere considerata in modo patologico. Un giusto livello di attivazione psicofisiologica può favorire la performance e i risultati. Questo pensiero è avvalorato dalla Legge di Yerkes e Dodson del 1908, secondo la quale all’aumentare dell’attivazione psicofisiologica c’è un progressivo incremento della prestazione fino al raggiungimento di un livello ottimale che permette di perseguire, nel modo migliore, l’azione. Per cui è necessario mantenere dei buoni livelli di ansia, che non devono essere né troppo alti né troppo bassi, per favorire un migliore risultato.
Detto questo serve necessariamente distinguere ansia, stress e paura. L’ansia è caratterizzata dal timore di dover affrontare in un secondo momento un evento. La paura consiste nel reagire immediatamente a un evento considerato pericoloso. Lo stress invece è una risposta ad un carico di lavoro, considerato eccessivo, sia a livello psicologico che fisico.