I Quaderni del Bardo Edizioni

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′Presso I Quaderni Del Bardo Edizioni, la letteratura è la nostra passione e il nostro impegno principale. Siamo fieri di pubblicare opere di alta qualità, abbracciando una vasta gamma di generi e stili. Dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica al teatro, ci dedichiamo a promuovere autori emergenti e opere originali, contribuendo così alla diversità e alla ricchezza del panorama letterario contemporaneo.′

L’Invenzione della Selva: un viaggio poetico per riscoprire la natura e noi stessiImmaginate di perdervi in una foresta,...
07/07/2025

L’Invenzione della Selva: un viaggio poetico per riscoprire la natura e noi stessiImmaginate di perdervi in una foresta, non solo di alberi e foglie, ma di pensieri, emozioni e visioni che intrecciano l’anima umana alla Natura con la maiuscola. L’Invenzione della Selva di Bruce Bond, pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, non è una semplice raccolta di poesie: è un’esplorazione profonda, un invito a “inventare” la natura, non come un atto di creazione, ma come un avventurarsi dentro di essa, per scoprirne l’essenza spirituale, psicologica ed ecologica. Tradotto con maestria da Angela D’Ambra per la collana Global Ink, questo libro è un’esperienza che parla al cuore di chi cerca bellezza, riflessione e un legame più autentico con il mondo che ci circonda.

Un viaggio in quattro atti
Divisa in quattro sezioni – Eco, Isole dell’Artico, Paradiso e L’Invenzione della Selva – la raccolta ci guida attraverso un cammino che è insieme intimo e universale. Ogni sezione è come un respiro diverso: Eco riflette sulla natura come uno specchio dell’anima, dove ogni albero, ogni vento, sembra parlare di noi; Isole dell’Artico ci porta nella fragilità di un ecosistema lontano, un monito poetico alla nostra responsabilità verso il pianeta; Paradiso celebra la potenza e la bellezza della natura, con versi che vibrano di vita; e infine, L’Invenzione della Selva ci invita a riscoprire la meraviglia, a vedere la natura non solo come sfondo, ma come forza vitale che ci attraversa.Le poesie di Bond colpiscono per il loro linguaggio: ricco, suggestivo, capace di dipingere immagini che restano impresse. Prendiamo, ad esempio, un frammento da Eco: “L’altro membro di questa conversazione / è la foresta in cui siamo, quella che è qui / e non del tutto qui, non i boschi a noi noti / della nostra giovinezza, e perduti, e altrove.” Qui, Bond ci ricorda che la natura non è solo fuori di noi, ma è un dialogo continuo, un luogo che esiste nella memoria e nell’immaginazione, un ponte tra ciò che siamo e ciò che potremmo essere.
Perché leggere L’Invenzione della Selva?

Se amate la poesia che non si limita a descrivere, ma che vi spinge a pensare e sentire, questo libro è per voi. Bruce Bond, autore di trentaquattro opere e vincitore di numerosi premi, tra cui il Crab Orchard Book Prize e riconoscimenti in Best American Poetry, dimostra una sensibilità unica nel tessere temi complessi – spiritualità, ecologia, identità – in versi che sono al tempo stesso accessibili e profondi. La sua scrittura oscilla tra malinconia meditativa e un’energia vibrante, come una passeggiata in un bosco che può essere quieta o selvaggia, ma sempre piena di vita. La traduzione di Angela D’Ambra, curatrice della collana Global Ink, è un valore aggiunto: il suo lavoro rende giustizia alla ricchezza delle immagini di Bond, portando in italiano la musicalità e la potenza dei versi originali. È come se ogni poesia fosse un invito a fermarsi, respirare e guardare il mondo con occhi nuovi. Un libro per il nostro tempoIn un’epoca in cui il rapporto con la natura è al centro di dibattiti urgenti, L’Invenzione della Selva ci ricorda che la poesia può essere un atto di resistenza e di riscoperta. Non si tratta solo di celebrare la bellezza di un paesaggio, ma di riconoscere la fragilità degli ecosistemi – come le Isole dell’Artico – e la nostra responsabilità di proteggerli. È un libro che parla a chi cerca ispirazione, a chi vuole riflettere sul proprio posto nel mondo, ma anche a chi, semplicemente, ama lasciarsi trasportare dalla forza delle parole.Un invito a tutti i lettoriChe siate appassionati di poesia, amanti della natura o cercatori di storie che toccano l’anima, L’Invenzione della Selva è un libro che non potete lasciarvi sfuggire. Pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni, una realtà che dà voce a opere di grande valore, questo volume è un regalo per chi vuole rallentare, riflettere e ritrovare un senso di meraviglia. Prendetelo, sfogliatelo, lasciatevi guidare dai suoi versi. E, come suggerisce Bond, avventuratevi nella selva: potreste scoprire non solo la natura, ma anche un pezzo di voi stessi.

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Metti da parte tutto ciò che pensavi di sapere sul Salento. Maria Grazia Presicce pubblica con i Quaderni del Bardo Ediz...
06/07/2025

Metti da parte tutto ciò che pensavi di sapere sul Salento. Maria Grazia Presicce pubblica con i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno “Incontri: Donne Salentine” (collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio), un’opera che rappresenta una chiave d’accesso a un universo femminile potente e inesplorato, capace di sfidare le convinzioni più radicate.

Cosa significa veramente “raccontare”? Per Maria Grazia Presicce, significa dare voce a chi troppo spesso è rimasto in silenzio. Immagina pagine capaci di contenere l’eco di vite intere, le gioie, i dolori, le sfide e i trionfi di donne salentine che, attraverso la penna sensibile dell’autrice, emergono dall’ombra per reclamare il loro protagonismo. Non troverai semplici tracciati biografici, ma un mosaico di incontri scritti in punta di penna e profondi, frammenti di esistenze che si intrecciano con l’anima di una terra ricca di storia e di passione.

Hai sempre pensato, forse, che le storie alle nostre latitudini fossero di interesse limitato? Preparati a ricrederti. “Incontri: Donne Salentine” non è solo un viaggio nel cuore del tacco d’Italia, ma un’esplorazione universale dell’animo femminile, con storie di riscatto, dove trova posto la gioiosa forza di donne che superano i propri limiti, che superano il silenzio e l’indifferenza

La prefazione di Marilena Cataldini, figura autorevole nel panorama culturale salentino e pugliese, sottolinea l’importanza di quest’opera. Ma la vera prova del valore di “Incontri” risiede nella sua capacità di toccare corde profonde, di rivelare un mondo narrativo finora nascosto, tutto al femminile.

Dunque, sei alla ricerca di storie autentiche, che ti portino in un viaggio emotivo e culturale lontano dai soliti cliché?

Vuoi scoprire un altro aspetto del nostro sud Italia, attraverso gli occhi di donne forti e resilienti? “Incontri: Donne Salentine” è l’unica opera che ti offre questa prospettiva unica e affascinante. Non perdere l’occasione di immergerti in un universo narrativo che ti sorprenderà per la sua ricchezza e la sua profondità.

Lasciati allora trasportare dalle voci di Luciana, Diatora, Amalia, Caterinetta, e tante altre. Vivi con loro le gioie, le sfide, i momenti di svolta che hanno plasmato le loro vite. E preparati a un incontro speciale con “Luce”, una storia che, con la sua apparente semplicità, abbatte i muri e ci ricorda l’importanza dell’accoglienza e della speranza, proprio come un arcobaleno che abbraccia la nostra terra.



Maria Grazia Presicce vive a Lecce. Ha conseguito la laurea in Scienze dei Beni culturali. Si occupa di ricerca sul territorio e tradizione. E’ autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole: “Sogno e risveglio di Lisa” Besa editore 1996 (Premio Omaggio a Pirandello 1998); “Crisalide”1998 (Premio Nabokov2012); Besa editore “Lu furone: il salvadanaio della memoria” Besa editore 2004; “San Giuseppe da Copertino: lu Santu lu striu” Besa editore 2005; “Labirinto: Salento e oltre” Besa editore 2009 (Premio Internaz. De finibus Terrae), ” Ce si mangia crai? Ha collaborato con diversi saggi alla rivista “Il delfino e la mezzaluna” Periodico della Fondazione Terra d’Otranto di M. Gaballo, “Arazzi e tessuti di casa Comi” in “Qui dove le ombre sono amiche: Comi cinquant’anni dopo (1968-2018) a cura di A. Laporta e M. Spedicato, Giorgiani Edit.. 2019. Ha pubblicato “L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione” Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ricerca svolta all’interno dell’IBAM del CNR di Lecce

In copertina: Maria Grazia Presicce, L’IDRUSA, cartapesta terracotta, foglia di ficodindia lavorata su sasso. , , , , , ,

ENNIO BENCINI Le visioni metafisiche della bellezza di Donato Di Poce.Preparatevi a mettere in discussione la vostra per...
05/07/2025

ENNIO BENCINI Le visioni metafisiche della bellezza di Donato Di Poce.
Preparatevi a mettere in discussione la vostra percezione della bellezza. L'opera di Ennio Bencini, un artista che ha saputo dare un'anima alla materia e materialità alla luce, è finalmente disponibile in una pubblicazione che promette di essere un'esperienza trasformativa. "Le visioni metafisiche della bellezza" non è solo un libro, è un viaggio iniziatico nel cuore dell'arte, un'esplorazione delle profondità dell'anima umana attraverso la lente di un genio creativo.
Dimenticate dunque tutto ciò che pensate di sapere sull'arte. Bencini non è un semplice pittore, è un alchimista della visione, un esploratore dell'invisibile. Le sue opere, descritte come "reperti estetici", sono portali verso un'altra dimensione, dove il tempo si dissolve e la materia si trasforma in spiritualità.
Immaginate allora la sabbia nera dell'Elba che diventa un tappeto spirituale, le pietre di Cortona che si trasformano in scudi araldici di bellezza primordiale, i cancelli dorati che si ergono come cattedrali di luce nel deserto. Bencini non dipinge quadri, crea mondi. Ogni opera è una storia, un'emozione, un'esperienza.
In un mondo saturo di immagini effimere, l'arte di Bencini si distingue per la sua profondità, la sua spiritualità, la sua capacità di connettere l'uomo con il sacro. Bencini non segue le tendenze, le crea. La sua opera è un'isola di autenticità in un mare di banalità.
Definito da critici d'arte come "spirituale", "metafisico", "simbolico", "sacro", Bencini ha saputo conquistare il cuore di esperti e appassionati. La sua arte è stata paragonata a quella di Burri, dell'Arte Povera, di Kiefer, ma con una voce unica e inconfondibile.
Non siate semplici spettatori, diventate protagonisti di un'esperienza estetico editoriale che cambierà il vostro modo di vedere il mondo. "Le visioni metafisiche della bellezza" è più di un libro, è un investimento per la vostra anima.
La storia artistica di Ennio Bencini (Forlì 1942) che vive in Lombardia dal 1972 prima a Milano, e oggi a Bellusco, è costellata di mostre e presenze in più città italiane ed estere, che hanno messo a fuoco la sua poetica, il suo spirito innovativo per un’arte non materiale ma sacrale e simbolista. Tanto che la critica più qualificata ne ha individuato i paletti importanti di queste scelte operate, e le sue opere sono ormai in collezioni italiane ed estere come in prestigiosi Musei del mondo. Nel suo curriculum spicca la monografia che nel 1991 uscì da Mazzotta a cura di Marco Lorandi, mentre nel 2008 ha vinto, segnalato dall’illustre critico Prof. Carlo Franza, il Premio delle Arti Premio della Cultura, XX edizione, al Circolo della stampa di Milano. La sua pittura cresce per dire qualcosa, indicare, accennare, movimentare la realtà attraverso simboli sacrali, e pertanto, elementi come l’acqua, la terra e il fuoco diventano tracce che ci portano oltre l’infinito. Sostenuto dalla riflessione, dalla poesia, dalla bibbia, dalla religiosità, dall’etica e dalla sacralità della vita, Ennio Bencini ha trovato nella pittura una sorta di tavola della legge, così che l’esistenza si spiega come viaggio doloroso verso l’Eterno, transito dalla terra al cielo. Persino la movimentazione dei simboli trova casa nell’immagine del tempio, il dolore nelle spine e nei chiodi, il sangue nell’esistenza e nei drammi, per farne degli esempi, eppoi il sentiero terrestre e la scala del cielo. Opere che contemplano un approccio di pensiero colto e alto, di getto filosofico, dove ogni motivo, pur nella materia pittorica e negli aggettanti materiali che corredano talvolta le sue installazioni, offrono una poetica visione d’insieme grazie anche ai colori scelti di volta in volta dall’artista e che sono caldi, netti e infuocati a volte, talaltra -come negli azzurri- portano a serafici riquadri di mistero
L’Autore - Donato Di Poce, ama definirsi autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”. Nato a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano. Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento e dell’Architettura Contemporanea. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo oltre 45 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.
Queste le sue ultime pubblicazioni di Critica d’Arte:
• ARCHITETTURA -La Bellezza Funzionale, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2025
• STREET ART: Vandali o Artisti? I Quaderni del Bardo, Lecce, 2024
• Rinascimento: La danza delle idee, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2022
• Anna Boschi: ContaminAzioni, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2022
• Taccuini d’Artista: da Leonardo da Vinci a Basquiat, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2020
• Mauro Rea: Icone Pop, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2020
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La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno è lieta di annunciare la recente pubblicazione di "Autor...
04/07/2025

La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno è lieta di annunciare la recente pubblicazione di "Autoritratto", la toccante raccolta di testi della celebre poetessa e scrittrice cipriota Lily Michaelides. Tradotta magistralmente in italiano da Laura Garavaglia, l'opera, la cui versione inglese è stata curata da David Connolly per Lily Michaelides & Melani Publications, invita i lettori a un viaggio intimo e frammentario attraverso l'animo dell'autrice.

"Autoritratto" si discosta dalle narrazioni convenzionali, presentandosi come una congerie di pensieri, poesie e riflessioni scaturite da impeti emotivi nel corso di un anno. Lily Michaelides stessa descrive la sua opera come priva di un "filo conduttore" tradizionale, ma piuttosto come un intreccio di "immagini inconsce, di ricordi, preoccupazioni, emozioni, dolore e lutto, riflessioni e vagabondaggi". Nata dalla necessità di confrontarsi con sentimenti come paura, incertezza, ma anche gioia e amore, questa raccolta è un vero e proprio "rompicapo che ha bisogno solo di un po' di tempo per essere ricomposto all'interno dei principi fondamentali della vita".

I testi spaziano da meditazioni su giorni apparentemente semplici e privi di eventi a viaggi impressi nella mente, dalla guerra alla pandemia, fino all'incessante lotta degli esseri umani per rimanere civiltà. La scrittura di Michaelides è a tratti "libera, articolata e coerente", a tratti "fugace, istintiva e confusa", rispecchiando la fluidità del pensiero e dell'esperienza umana. Con "Autoritratto", pubblicato per la prima volta in edizione italiana nell'aprile 2025 da I Quaderni del Bardo Edizioni, Michaelides offre uno sguardo crudo e onesto sulla sua interiorità, toccando temi universali come la memoria, il tempo, l'identità, la perdita e la resilienza.

“È la vigilia del nuovo anno 2023. Esattamente un anno fa, in questo stesso giorno, ho iniziato a scrivere questi testi sollecitata, nel tempo e in momenti inaspettati, da un'immagine, una parola, uno scritto, da un sentimento di paura, preoccupazione, disperazione, gioia, ricordo, delusione o amore, e io prendevo la penna e scrivevo. Scrivevo per attenuare la paura, l'incertezza e la disperazione, per rievocare e valutare il mio passato, per viaggiare ancora una volta in luoghi che mi hanno segnata e, soprattutto, per soffermarmi sull'amore per ciò che mi circonda e mi tiene i piedi per terra. Questi testi sono stati scritti proprio nei momenti in cui ero sopraffatta dall'emozione. Non c'è un filo conduttore che li tiene insieme. Ognuno di essi è stato scritto e accostato senza alcuna giustificazione, senza una struttura, un inizio, una parte centrale o una fine. Fili di ricordi, preoccupazioni, emozioni, dolore e lutto, riflessioni e vagabondaggi, incentrati sul mio pensiero che si è liberato dalla pressione della cupa negatività. Un pensiero a volte libero, articolato e coerente, a volte fugace, momentaneo e confuso. Ogni testo o verso o anche poesia si riferisce, per la maggior parte, come sento e vivo giornate semplici e prive di eventi, o a un viaggio che tengo impresso nella mia mente, una guerra schizofrenica, una pandemia, immagini di un passato lontano che si intromettono nel presente, esseri umani che lottano tutta la vita per rimanere umani. Quindi questa narrazione che hai davanti a te, caro lettore, si sottopone al tuo giudizio perché non segue le regole di un vero e proprio racconto. Prenditi il respiro, il tempo, la pazienza e il modo necessari per leggerlo e vedilo come un rompicapo che ha bisogno solo di un po' di tempo per essere ricomposto all'interno dei principi fondamentali della vita.

(Lily Michaelides)



L’Autore - Lily Michaelides vive e lavora a Nicosia, Cipro. È poetessa, scrittrice e organizzatrice di eventi. Ha pubblicato sei raccolte di poesie: The Alchemy of Time (2001), Shapes and Roads in Relief… (2003), Remembrance of a Dawn (2004, edizione bilingue), Innuendos (2007), Arena (2014, raccolta bilingue finalista al Premio di Stato per la poesia) e Entrapped Silk (2021). In prosa ha pubblicato: The city needs no recommendations (2011), Drops from the Maasai Land (2017, 2019), Him, men’s stories (2019, raccolta narrativa bilingue finalista al Premio di Stato per la narrativa) e Self-Portrait (2024, narrativa bilingue). Le sue poesie sono state pubblicate su quotidiani e riviste letterarie a Cipro e all’estero e sono state tradotte in molte lingue. Nel giugno 2013 è entrata a far parte del Consiglio Direttivo del Cyprus PEN Centre, dove è stata responsabile delle Relazioni Pubbliche e Internazionali fino al 2019. Dal 2006 è cofondatrice e direttrice di ‘‘Ideogramma’’, organizzazione che cura festival letterari ed eventi poetici sia locali che internazionali.

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Special thank to via Cialdini
04/07/2025

Special thank to via Cialdini

Soglie di Franco Manzoni. Recensioni formato francobollo (2012-2024). Un nuovo sguardo sulla poesia contemporanea. Parola autentica, puntuale

OBSCURA – Cybercrime: Oltre la Rete: Un Viaggio nel Futuro del Crimine DigitaleImmagina un mondo in cui il criminale non...
03/07/2025

OBSCURA – Cybercrime: Oltre la Rete: Un Viaggio nel Futuro del Crimine Digitale

Immagina un mondo in cui il criminale non ha un volto, non lascia impronte, non ha nemmeno un nome. Non è più il tizio incappucciato che digita freneticamente al buio, ma un’algida entità digitale, un algoritmo che agisce nell’ombra, silenzioso e inarrestabile. Ti spaventa? O ti affascina? È proprio questa la provocazione che OBSCURA – Cybercrime: Oltre la Rete, il nuovo numero del periodico criminologico edito da I Quaderni del Bardo Edizioni e curato dal dottor Mirco Turco, lancia ai suoi lettori. Come esperto di criminologia, ti assicuro: questa non è solo una rivista, è una chiave per decifrare il futuro del crimine in un’epoca dominata dalla tecnologia. Un Laboratorio di Idee per un Mondo Iperconnesso OBSCURA non è una semplice raccolta di articoli. È un laboratorio intellettuale, un punto d’incontro tra criminologi, psicologi forensi, esperti di informatica giuridica e specialisti di sicurezza informatica. Il sottotitolo, Oltre la Rete, dice tutto: il focus è il cybercrimine, ma non quello che conosciamo dai film hollywoodiani. Qui si parla di come la criminalità si evolve, sfruttando l’intelligenza artificiale, l’automazione e l’anonimato digitale per creare minacce che non abbiamo ancora pienamente compreso. Come scrive Mirco Turco nell’editoriale di apertura: “La vera minaccia è invisibile, automatica, delegata alla macchina. E questo cambia tutto.”Il numero si apre con una sfida audace: Turco chiede a un’intelligenza artificiale di immaginare il criminale del futuro. Il risultato è un ritratto inquietante: non più un individuo, ma un sistema, un’entità disincarnata che opera senza lasciare tracce umane. È un’immagine che fa riflettere, ma OBSCURA non si ferma alla teoria. Attraverso i contributi di esperti come Antonia Depalma, Nanni Bassetti, Federica De Stefani e altri, la rivista esplora temi complessi: dall’alienazione digitale che spinge individui verso il crimine online, alle nuove frontiere della sicurezza informatica, fino alle implicazioni etiche di un mondo in cui, secondo il Center for the Governance of Change, il 59% degli italiani sarebbe disposto a delegare decisioni vitali a un algoritmo. Turco stesso esprime un sano scetticismo: “Nutro qualche dubbio, ma è proprio il dubbio che ci aiuta a crescere.” E questo è il cuore di OBSCURA: stimolare il pensiero critico, spingere a guardare oltre la superficie.

Perché Dovresti Leggerlo

Se sei curioso di capire come il crimine si stia trasformando nel nostro mondo iperconnesso, questa rivista è per te. Non è solo per criminologi o esperti di tecnologia: è per chiunque voglia interrogarsi su cosa significa vivere in un’epoca in cui il confine tra reale e digitale si assottiglia sempre di più. Gli articoli spaziano dalla psicologia del cybercriminale alle strategie per proteggere dati e identità, offrendo spunti pratici e riflessioni profonde. È un viaggio che ti porta dietro lo schermo, dove si nascondono le vere minacce – e le soluzioni. Ad esempio, ti sei mai chiesto come un’organizzazione criminale potrebbe usare l’IA per riciclare denaro o orchestrare frodi su larga scala? O come le dinamiche psicologiche dell’anonimato online possano trasformare una persona comune in un hacker? OBSCURA risponde a queste domande con rigore scientifico, ma anche con un linguaggio accessibile che ti cattura come un buon thriller.

Un Invito a Non Fermarsi alla Superficie
Leggere OBSCURA – Cybercrime: Oltre la Rete è come sedersi a un tavolo con i migliori esperti del settore e ascoltare le loro idee su dove stiamo andando. È un invito a non dare per scontato ciò che accade nel mondo digitale, a mettere in discussione le nostre certezze e a prepararci per un futuro in cui il crimine non avrà più un volto umano. Pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni, questo numero è già disponibile e promette di essere un punto di riferimento per studiosi, professionisti e semplici curiosi.Pronto a scoprire cosa si nasconde oltre la rete? Visita I Quaderni del Bardo Edizioni per acquistare la tua copia. E se sei un professionista del settore, perché non condividere le tue riflessioni con la community di OBSCURA?

Hanno contribuito a questa pubblicazione: Antonia Depalma, Nanni Bassetti, Federica De Stefani, Orazio Lacenere, Giuseppe Lodeserto, Veronica M. Pruinelli, Marco Schirosi, Erik Pietro Sganzerla, Mirco Turco, Anna Vaccarelli

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Un viaggio nell’anima che non dimenticherai: “La Memoria delle Piccole Cose” di Nadeia De GasperisImmagina un libro che ...
02/07/2025

Un viaggio nell’anima che non dimenticherai: “La Memoria delle Piccole Cose” di Nadeia De Gasperis

Immagina un libro che ti prende per mano e, con la delicatezza di un sussurro, ti invita a rallentare, a guardare il mondo con occhi nuovi, a raccogliere i frammenti di bellezza nascosti nelle pieghe della vita quotidiana. La Memoria delle Piccole Cose di Nadeia De Gasperis, pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni, è esattamente questo: un esordio letterario che intreccia poesia e prosa in un abbraccio caldo, capace di fermare il tempo e di parlare dritto al cuore.Un libro che cattura l’essenza dell’umanitàIn un’epoca in cui il rumore di fondo – stress, tecnologia, divisioni – rischia di soffocare le nostre emozioni, Nadeia De Gasperis ci regala un’opera che è insieme un rifugio e una sfida. Attraverso racconti che sfumano nella prosa poetica, l’autrice ci guida in un viaggio intimo fatto di momenti apparentemente piccoli, ma carichi di significato: un sorriso condiviso sotto la pioggia, il calore di un gesto universale, la resilienza di chi, nonostante tutto, trova la forza di amare e sperare. Prendiamo, ad esempio, il racconto di una coppia di rifugiati a Sora, descritto con una vividezza che sembra dipingere un quadro: “Pioveva. Ridevano di complicità. Lui ha inarcato il braccio in quel gesto universale, dal linguaggio ecumenico, che sta a dire «vieni qui» e lei ha trovato riparo sul petto di lui, nel punto dove puoi sentire il respiro dell’universo intero.” In queste righe c’è tutto: l’empatia, la poesia, la capacità di trasformare un istante fugace in un simbolo di speranza e connessione umana. È il tipo di scrittura che ti fa fermare, rileggere, e sentire un nodo in gola.Perché questo libro diventerà un fenomenoLa Memoria delle Piccole Cose non è solo un libro da leggere, ma un’esperienza da vivere. Ecco perché crediamo che diventerà un passaparola irresistibile:Autenticità che colpisce: De Gasperis non ha paura di affrontare temi complessi come l’immigrazione, la precarietà o il dolore, ma lo fa con uno sguardo empatico e mai giudicante. La sua voce è quella di chi osserva il mondo con curiosità e amore, trovando speranza anche nelle crepe della realtà.
Un linguaggio che incanta: La sua prosa è un equilibrio perfetto tra poesia e narrazione. Ogni frase è cesellata con cura, ogni immagine resta impressa. Quando descrive la felicità come “un dono di ubiquità” o il ricordo come qualcosa che vive nel “cor” (da recordari), ti sembra di vedere il mondo per la prima volta.
Temi universali, storie personali: Partendo da esperienze locali – la vita a Sora, i ricordi d’infanzia, le dinamiche familiari – l’autrice tocca corde che risuonano in tutti noi: l’amore, la memoria, la gentilezza, la ricerca di senso. È un libro che parla a chiunque abbia mai provato a dare un significato alla propria esistenza.
Un invito a rallentare: In un mondo che ci spinge a correre, questo libro è un antidoto alla superficialità. Ci ricorda di fermarci, osservare, custodire le “piccole cose” che rendono la vita straordinaria.
Chi è Nadeia De Gasperis?Con una laurea in Scienze Ambientali e un passato nel giornalismo e nel reportage, Nadeia De Gasperis dimostra una sensibilità unica nel cogliere il “respiro di fondo dell’universo” che pulsa nelle vite ordinarie. Il suo talento narrativo, già emerso in Il Giardino di Gezi e altri racconti (Aurora Edizioni, 2017), raggiunge qui una maturità straordinaria, pronta a conquistare i lettori.Un libro da custodireLa Memoria delle Piccole Cose non è solo un libro da leggere, ma da tenere vicino, come un amico che ti ricorda di guardare il mondo con occhi nuovi. È il tipo di opera che, una volta chiusa l’ultima pagina, ti lascia con un sorriso e una domanda: Quali sono le piccole cose che rendono la mia vita speciale? Dettagli del libro: Titolo: La Memoria delle Piccole Cose
Autrice: Nadeia De Gasperis
**Editwater: I Quaderni del Bardo Edizioni
Fotografia di copertina: Jonathan Livingston, di G. De Gasperis
Contatti stampa: Per interviste o maggiori informazioni, scrivete a [email protected] Non perdere l’occasione di scoprire un libro che non solo si legge, ma si vive. La Memoria delle Piccole Cose è pronto a cambiare il tuo modo di vedere il mondo, una pagina alla volta.
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Indirizzo

Via San Simone, 74
Sannicola
73017

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
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